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Mose e Venezia

di AMOROSO FRANCESCO

Da alcuni giorni si discute in merito al mancato rispetto delle norme contrattuali da parte degli affittuari dell’ex ILVA. Lo Stato italiano ha il diritto dovere di fare in modo che i patti vengano rispettati e mi pare giusto che venga adita la magistratura.
Mi meraviglia che analoghe iniziative non vengano prese nei riguardi di chi aveva il compito di costruire e di attivare il MOSE di Venezia per il quale non pare siano state rispettate le clausole contrattuali ed i tempi e termini di ultimazione e collaudo dei lavori. Viene da chiedersi se verranno chiesti risarcimenti agli inadempienti ed a coloro che pare siano responsabili dei ritardi conseguenti l’intervento della magistratura in corso d’opera. Bisognerebbe anche individuare coloro che erano tenuti ai controllare e che hanno permesso che l’opera rimanesse incompiuta. Si dice che al completamento manca solo il 5/7 per cento dei lavo. E’ possibile che occorrono ancora due anni? Se i fondi sono disponibili perchè non si spendono? Ove così non fosse che si ricorra ad un prestito pubblico! Gli Italiani sarebbero ben lieti di dare una mano per salvare Venezia a condizione che si perseguano i responsabili del mancato completamento dell’opera..Sarà vero? Francesco Amoroso

Lettera pubblicata il 17 Novembre 2019. L'autore ha condiviso 65 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Cittadini - Politica

La lettera ha ricevuto finora 1 commento

  1. 1
    white knight -

    Egregio sig. Amoroso,
    certamente, lo Stato ha il diritto-dovere di far rispettare i patti. Ma appunto per questo avrebbe dovuto rispettarli egli stesso per primo. Nella faccenda ILVA la ragione (sia contrattuale che morale) sta indubbiamente dalla parte di ArcelorMittal. Perchè rilevare una patata bollente come il pachiderma siderurgico tarantino, risanarlo, e mantenere così molti (anche se non tutti) i posti di lavoro sia diretti che indiretti (bisogna considerare anche l’indotto ILVA) assume i connotati di un vero e proprio atto eroico. Tant’è che questa volta persino i sindacati si sono ben guardati dal sindacare più di tanto. Però, con la bigotta ideologia dell’attuale governo, è stato potenzialmente cancellato l’ 1,4% del pil con un colpo di spugna. Il tutto per non concedere lo scudo penale a chi voleva rimettere a posto le cose. Per quanto riguarda il discorso MOSE invece sono perfettamente d’accordo con lei.
    E’ sempre un piacere.
    Cordiali saluti.

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