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Mi sento spento e inutile

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Lettera pubblicata il 3 Novembre 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 55 commenti

Pagine: 1 3 4 5 6

  1. 41
    Sissi -

    Cele, da ciò che ho capito il messaggio che vuoi mandarci è di darci in qualche modo una svegliata e di darci da fare, visto che abbiamo la possibilità e la fortuna di vivere in una società diversa da quella, sicuramente difficile, in cui sei cresciuta tu;e visto anche che ancora oggi ci sono persone che non hanno la possibilità di vivere come vorrebbero e sono proprio quelle che avrebbero una buona ragione per lamentarsi, invece hanno più forza di reagire di noi. Tuttavia, per quanto la società possa essere diversa, mi sembra opportuno ricordare ciò che diceva Manzoni, ovvero che non tutto ciò che viene dopo è progresso. Infatti è anche a causa della nostra società che ci sentiamo oppressi, perchè ci impone un modo di vivere a cui non tutti riescono a tener testa. Ma questo è tipico di ogni società: ognuna impone comodità e scomodità sempre nuove e differenti, per questo i problemi di oggi non sono quelli che avevano le persone una volta e per questo stare al passo con i tempi è sempre difficile, di qualsiasi tempo si parli. Inoltre ogni persona ha una sua storia e ogni persona è la sua storia e tutti abbiamo in ogni caso il diritto alla libertà e a una vita dignitosa. Pertanto se uno sta male trovo giusto che abbia la libertà di esprimere quello che sente, perchè per farci valere (come giustamente tu consigli) credo che sia necessario prima di tutto stare bene con se stessi. Baci

  2. 42
    Vim 87 -

    Cele hai perfettamente ragione..il tuo discorso non fa una piega..non so tu a quael guerra ti riferisca e dove sei nato…immagino tu stia parlando della seconda guerra mondiale e per tanto sei una persona più matura…ma non possiamo approssimare tutti i casi simili, perchè appunto simili non significa uguali…Purtroppo per alcune delle persone che hanno scritto credo si tratti proprio di depressione nel senso che necessitano di cure mediche, per altri forse si tratterà probabilment edi un periodo “no”…ad ogni modo io credo che chi con il lavoro, chi cn una passione da coltivare chi con quello che gli pare potremmmo tutti uscire fuori da qst tunnel….il mio problema principale è capire cosa fare della vita….avere obiettivi nitidi e concreti..a volte è l’indifferenza di chi ti circonda a impedirti di venirne fuori, tutti si fermano alle apprenze nessuno va mai oltre e immagina quello che hai dentro…a me è sempre accaduto questo…

  3. 43
    Sissi -

    Se penso che provate quello che provo io, vi sento vicini e vorrei potervi aiutare tutti…. spero di trovare la stessa voglia per aiutare me stessa.

  4. 44
    marilena -

    Ciao a tutti!Questa sera cercavo su google:sento la mancanza di qualcosa,mi devo sfogare in qualche modo.
    Ed eccomi qua.Sono una ragazza che presto compirà 30 anni forse un pò vecchiotta nè?
    Questo per noi non è un bel periodo,però ho letto tutti i post che avete scritto e essendoci passata e sfiorando lontanamente queste sensazioni mi sento in dovere di dirvi che è normale avere dei momenti bui nella vita ,ma queste fasi servono per gioire di più del normale quando si è agli apici della felicità.
    Si ,lo sò ,è una frase fatta ,ma è la verità.
    Tra i post leggo spesso mi faccio schifo…a volte mi sento anche io cosi,ma poi riflettendoci penso ,c’è gente che è fidanzata e magari è stronza,oppure a lavoro uno essendo negativo vede il lavoro negativo,nel mio caso in questo periodo è negativo per via della crisi,ma cerco di risolverlo non buttandomi giù ,ma rimboccandomi le maniche ,perchè se non fai cosi non risolvi il problema .Dato che l’età media è 21 anni vi consiglio di parlare,di non sopprimere quello che sentite ,non siete peggio di altri,e neanche di meno.Come gli altri si sfogano con noi ,noi abbiamo il diritto di sforgarci con loro(Loro= amici parenti animali psicologi,…)Io a vent’anni ho sofferto di depressione per un anno a scuola nessuno sapeva nulla,a casa nemmeno ,ma quando tornavo piangevo tutti i giorni,Cosa ho fatto?
    Ho preso carta e penna e ho iniziato a scrivere a me stessa,mi sfogavo ,come se fossi stata un’amica.Poi rileggevo e mi auto rispondevo .Immaginatevi la mia prima parte depressa ,senza nessuna via d’uscita e la mia seconda parte che rispondeva come per spronarvi in effetti rileggendo mi sentivo patetica ,cioè,riflettendoci basta essere più positivi.POSITIVI.
    Iniziate a capire che volete veramente o cosa non volete,per il volere ,ve lo auguro visto che ancora neanche io lo so!
    se se non ti piace l’università cambiala,vai a lavorare ,prenditi un anno sabatico
    non ti piace il patner? cambialo ,parlagli
    Non ti piaci fisicamente?Primo tagliati i capelli ,da una bella sensazione poi cambia qualcosa del tuo aspetto o del look VOLERE é POTERE
    Ti do un consiglio che seguirò anche io :PENSA POSITIVO elimina la negazione dalla tua vita dalle tue frasi e tutto intorno a noi cambierà.
    Spero che con l’arrivo dell’estate i nostri umori saranno molto più allegrie spero che qualcuno possa prendere come possibilità questa tecnica ;]
    A stefi ,fumo da un pò e ti assicuro non è un tiro di una canna a farti venire l’ansia ,forse per te non è un bel periodo ,figuriamo se poi non ti capisce nessuno ,ma fregatene dall’ansia si può guarire anche senza farmaci.BUONA FORTUNA A TUTTI

  5. 45
    valentina -

    Gentili lettori e cari ragazzi, quello che vi manca è l’appagamento interiore, quel senso di pienezza e di amore che porta con sè gioia di vivere e allegria ! La vita vi presenterà sempre dei problemi, anche pesanti, si diventa neri, e non si vede via d’uscita…oppure si attraversano periodi di solitudine e di cambiamenti che spostano il centro della vostra stabilità e vi portano pensieri oscuri…ma se ci concentriamo sul fatto che siamo esseri umani e l’unica cosa che veramente ci può aiutare a stare bene è la serenità che viene dal cuore, allora capiremo che il primo passo da fare è stare bene con se stessi e per quello dobbiamo essere disposti a rischiare qualcosa …vi consiglio due siti :http://www.paroledipace.it/ e http://www.wopg.org dove troverete tante belle info sulla possibilità di stare bene con se stessi,
    perchè “quello che stai cercando è dentro di te”. ciao a tutti Valentina

  6. 46
    Sara73 -

    Ciao a tutti. Eh già sono anch’io di nuovo in questa situazione, con queste sensazione di inutilità, e mi sento a tratti superflua, come se non ci fosse bisogno di me da nessuna parte, o in nessuna persona che conosco. Si sento questo ultimamente, e pensare che sono io che spesso dò coraggio agli altri, che li invito a guardare ciò che hanno intorno e dentro di sè e sentire dentro che ciò che sono è abbastanza, che non serve nient’altro o chissàchè per sentirsi felici e sereni, perchè non sono le cose o i riscontri degli altri che determinano ciò che siamo ma solo ciò che riusciamo a sentire in noi e a trasmetterlo.. ecco io sò che questo è vero, perchè se ci si pensa potremmo avere tutti i giorni il nostro equilibrio posizionato e tranquillo, lì pronto ad affrontare le cose per come arrivano che sian belle o brutte, sapendo di non dover essere un supe eroe, ma solo ciò che è.. e tutto verrebbe affrontato semplicemente e per come si presenta. Ma anche se questo io sò sentirlo e anche viverlo spesso… ci son periodi come questi che ahimè vengo sopraffatta, anche se cerco di combattere, di non ascoltare, e forse anche questo è sbagliato a volte, e insomma provo a resistere a non farmi condizionare dagli eventi.. il lavoro che non arriva, i soldi che non ti permettono di condurre una vita soddisfacente, magari vorresti vedere gli amici la sera, uscire a prenderti una pizza o andare in un locale, poi ti dici che se rimani con poco per l’affitto son dolori, e le spese, e la benzina per eventuali colloqui e il mangiare, il frigo che si svuota è deludente e nemmeno puoi invitare qualcuno, e la macchina vecchia brutta che anche se cerchi di fregartene alla fine quando vedi negli altri quell’espressione di disprezzo.. ti dici ” e vabbè ma mica io sono la mia macchina”, sapendo benissimo che chi fà questo non sarebbe nemmeno degno di essere considerato, ma sai anche che allora non dovresti considerare quasi più nessuno, dato che la società trasporta in sè il senso dell’apparenza e hai imparato che non è nemmeno più colpa dei singoli, è solo qualcosa che sta nell’aria, che si respira e lo sai… forse l’accetti e ahimè ti conformi, anche se non approvi per niente e sai che dentro.. sei diversa.. e se ti capitasse di vedere qualcuno con un ferro vecchio in mano, non ti fermeresti lì….! E poi tutto si somma quindi, da questo vedi anche che amici che frequenti, persone a cui hai voluto dar te stesso, perchè alla fine il condividere momenti, il ridere e passare tempo insieme è darsi… senti che non rispecchiamo le tue aspettative.. Cavolo ci hai riprovato dopo tanto tempo che stavi nel tuo, che ti eri messa fuori dai giochi per non dover dimostrare qualcosa di te e poi sentirti delusa.. hai detto “si cavolo è giusto fidarsi e giusto darsi e giusto vivere…” e poi stupida ti ritrovi allo stesso punto di sempre, sai che ciò che poi ti delude è il credere di dover essere accettati, amati, voluti.. ma la cosa non dovrebbe funzionare così, bisognerebbe

  7. 47
    Sara73 -

    essere capaci di vivere bene comunque, dovrei essere capace di vivere e basta, non vivere in corrispondenza di qualcosa che mi deve arrivare.. che mi deve tornare…
    Io credo di aver compreso di me che anche se ho le qualità per stare bene, la capacità di comprendere che ciò che sono è già molto, che ciò che ho è tanto, c.... sò che infondo son fortunata perchè posso fare cose, posso alzarmi la mattina e decidere cosa voglio fare e da sola, posso andare a piedi per kilometri se voglio, posso correre se voglio, o imparare una nuova cosa un nuovo lavoro o provarci almeno, sò che i soldi ti frenano ma se si ha determinazione e costanza si può riuscire lostesso, sò che ho il futuro da organizzare se voglio perchè non sono malata, non ho i giorni contati e non ho malformazioni che mi impediscono di essere autonoma.. e quini c.... mica poco… ma ecco che poi mi perdo……! Ecco cos’è, mi perdo in un c.... di bicchiere d’acqua, in nulla insomma.. non posso continuare così, non posso continuare ad abbattermi solo perchè ciò che arriva dagli altri non è sempre ciò che vorrei, è semplicemente questo il problema, vorrei sempre essere su una piattaforma rotonda dove intorno a me sò che nei miei confronti c’è stima al 100 per 100, e così l’affetto, e l’ammirazione, e il desiderio, e chi più ne ha più ne metta.. e così quando sto su sta piattaforma e vedo calare la percentuale di qualche aspettativa prima elencata ecco che inizia il barcollo, mi sento come in borsa cacchio.. con le valutazione dei mercati e lì a sentirmi iper felice se salgono o iperfrustrata o a pzezzi se scendono.. cioè ma noooooo non posso permettere questo a me stessa, devo trovare il modo di sganciarmi da questo innesco, basta, basta pensare che la mia serenità, felicità, voglia di fare le cose, debbe dipendere da ciò che riesco ad avere indietro della mia immagine, basta sto cavolo di specchio riflesso! Devo essere capace di sentirmi bene a prescindere… Ecco qual’è il mio problema fondamentalmente, tutto il resto, i momenti duri economicamente li supererò, con determinazione e tenacia ce la farò, perchè poi sono una persona positiva che non si arrende, ma non posso farmi governare l’esistenza dal numero di sorrisi, di messaggi, di telefonate, di riscontri positivi, di apprezzamenti che posso ricevere dagli altri, qualsiasi essi siano… certo viviamo in società e ciò che pensano di noi gli altri è un pò un motore spesso e questo diventa reciproco, però non posso credere di dovergli dare la priorità di spinta, non può essere la locomotiva, devo farlo diventare un motore di accompagnamento, devo trovare il modo per rendermi sempre bene conto di chi sono e continuare a saperlo per il resto della vita, e permettere agli altri di accompagnarmi in questo e non di guidarmi! Devo riuscire ad afferrarla questa consapevolezza e tenerla sempre con me, e credo che potrò solo farmi del bene e forse farlo agli altri. Spero di farcela e spero che anche chi si sente come me riesca ! Dobbiamo !

  8. 48
    giovanni -

    ciao a tutti mi chiamo giovanni.ho 17 anni e mi sento inutile per colpa di una persona ….mia madre .è insopportabile ,litiga con tutti anche con i miei amici ,ed è psicopatica . quando inizia a urlare e sbraitare contro mio padre mi viene da piangere pero penso che fuori c’è un mondo che mi aspetta ..ma le persone a volte ti prendono solo in giro e quindi mi chiudo in me stesso .ho degli amici ma non sono sicuro che siano veri amici …non ne sono sicuro. vorrei fare conoscenza con tante persone ma ho paura di essere rifiutato perche vanno tutti per fatti loro e poi io sono fottutamente timido ….anche in questo momento mi viene da piangere perche i miei litigano e io non so che fare ……principalmente questo è uno sfogo perche nella realta non ho nessuno con cui sfogarmi o almeno che mi possa capire

  9. 49
    colam's -

    Ciao Giovanni, ho vissuto anche io una situazione simile alla tua, ora ho 32 anni.

    Ti consiglio di pensare a te. Costruisci la tua vita, studia, concentrati su quello che vuoi fare “da grande” e dedica i tuoi pensieri e le tue energie a questi obbiettivi. Sii , direi , più egoista. Se i tuoi (come i miei) stanno perdendo le staffe, tu pensa a te. Sono problemi loro che purtroppo non puoi risolvere tu.

  10. 50
    vim 87 -

    Giovanni io anche sono un pò più grande di te e ti consiglio di imparare ad essere più egoista…e adesso che hai soli 17anni impiega il tuo tempo per capire quali siano le tue passioni,i tuoi interessi…sei ancora giovanissimo hai modo e tempo per capire quale sia la tua strada,hai tempo per trovare un senso di appagamento… non è la prima volta che scrivo qui,e sai spesso mi ci ritrovo…io credo che la maggioranza di noi soffre proprio perchè non sa cosa fare della vita, insomma s euno avesse le idee chiare su degli obiettivi…

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