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Mi sento molto sola, non so più cosa fare

Ciao a tutti, scrivo qui perché oramai non so più cosa fare.

Ho quasi 16 anni, vivo in una città abbastanza grande, vado in una scuola dove ci sono moltissime persone, ma nonostante ciò non ho alcun amico. Non intendo dire che ho amici ma non ci vado d’accordo, sono completamente sola. Nessuno con cui messaggiare, uscire, sfogarmi. Passo le giornate in casa, guardo serie tv, gioco al pc o sto con mio fratello minore. Questa situazione mi uccide dentro. 
Avevo un’amica, fino ad un anno fa, poi sono successe delle cose e abbiamo litigato, ora non ci parliamo più. Non ho intenzione di tornare da lei, non di nuovo, ho passato anni a starle dietro come se fossi un cagnolino, sopportavo ogni suo difetto, assecondavo i suoi capricci e mi sono ritrovata fregata.
Tornando ad ora, fino a questa estate andavo da una psicologa, avevo dei problemi di salute e pensavo che avere un supporto mi avrebbe aiutata, ma ciò non è servito a nulla; la psicologa ha solo contribuito a far uscire fuori tutte le cose che odiavo di me, ha calcato ancora di più i miei punti deboli, mi ha fatto notare quanto io fossi imperfetta e sbagliata. Così ho lasciato e sono tornata alla vita di tutti i giorni. Ora vivo peggio di prima. 

Con le sedute che facevo, ho capito di avere qualcosa che non va. Ma non perché io mi senta inferiore /superiore/ agli altri, ma perché io mi sento diversa, né in bene né in male. Non so come spiegarlo. E’ come se detestassi chiunque. Trovo dei difetti nelle persone per non pensare ai miei. A volte credo di avere dei seri problemi mentali.
Fosse per me risolverei tutto alzando le mani, facendo del male alle persone, ma non lo faccio perché in quell’attimo in cui sono lucida capisco che loro non c’entrano niente, io sono il problema. Ecco, adesso so come descrivere come mi sento: non mi sento padrona della mia mente, non mi sento lucida. Avverto come se qualcosa mi annebbiasse la mente, mi impedisse di essere pienamente cosciente.
Molti mi dicono che ho una grande mente, che nonostante la mia età ragiono in modo maturo, mi dicono che ho del potenziale, che potrei fare grandi cose. Io so che è così, molte volte ne ho avuto la prova, partendo dalla scuola, alle piccole soddisfazioni in casa, ma non riesco a bearmi di ciò. 

La cosa peggiore non è sentirsi così, ma essere consapevoli di non stare bene, di avere qualcosa che non va.
Ogni giorno spunta qualcosa di nuovo. Basta una frase di mia madre ed io comincio subito a rifletterci, per capire se ha ragione e più rifletto più capisco che, sì, lei ha ragione. Ogni mio gesto, parola, pensiero, tutto ciò che faccio dimostra ciò. 
Spesso mi dicono che ho gli sbalzi d’umore, hanno ragione. Mi sveglio in modo normale, non provo niente, e poi, come per magia, divento triste. Se sono triste voglio essere lasciata in pace, ma non lo dico per non dare problemi, ma così peggioro tutto. Da triste divento nervosa, aggressiva. Poi torno allegra e tutta la mia giornata va avanti così.
Mi dicono che sono insensibile, hanno ragione. Se accade qualcosa a qualcuno, io non provo niente. Non mi interessa, indifferenza totale. Mio nonno stava male, mia madre me l’ha detto e io ho solamente annuito, non ho provato niente. Né tristezza, né preoccupazione, né nulla. Quando mia nonna è morta -era malata da parecchi anni, io avevo 11-12 anni- ho semplicemente detto ‘ok’, non sentivo nulla. Provo qualcosa solo se mi toccano i genitori o mio fratello.
Mi dicono che sono paranoica, hanno ragione. Entro nel panico se devo uscire da sola, se devo mangiare in un ristorante, se devo pagare una bottiglia d’acqua, se devo attraversare la strada, se devo parlare davanti alle persone, se devo prendere il pullman. Qualsiasi cosa io debba fare mi spaventa, anche parlare con i miei genitori. Penso solo che per qualsiasi cosa io faccio, le persone mi giudichino, anche se magari loro non mi hanno notata.

Molto spesso mi viene quell’impulso di chiedere aiuto a mia madre, di chiederle se potrebbe farmi parlare con uno psichiatra, qualcuno che ne capisce di queste cose, che mi aiuti a capire perché sono così, cos’ho che non va. Io so di non stare bene, so di avere qualcosa che non va e questa consapevolezza mi distrugge.

Scusate per il poema lungo, ma avevo bisogno di sfogarmi. Grazie a chiunque abbia letto e mi darà un consiglio. 

Lettera pubblicata il 31 Dicembre 2016. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 10 commenti

  1. 1
    Itto Ogami -

    Non credo che siano molti i bambini che piangano amaramente la morte dei “nonni” specie se “lontani” dalla famiglia.
    Per forza sei annebbiata… passi la tua vita con i videogame… o meglio, quelli servono per fare qualcosa durante la nebbia. Se non avessi la nebbia non useresti tanto i videogames.
    Gli amici si trovano anche online, della tua età, ma ti consiglio di cercarli in compagnia dei genitori perché in internet ci sono brutte persone (maniaci).
    Secondo me lo psichiatra non serve, anche perché in genere i medici (specie in questo periodo) tendono a far di tutto una malattia, mentre tutte le persone hanno “gli annebbiamenti”. C’è anche gente che vive annebbiata da una vita e ha 50 anni.
    A mio avviso devi cercare gente seria ma della tua età.
    Fai attenzione ai ragazzi della tua età. Vogliono solo sesso. Fallo solo dopo il matrimonio.
    Ti auguro fortuna e felicità.

  2. 2
    Rossella -

    Secondo me la scuola dell’obbligo non dovrebbe toglierci il piacere di essere noi stessi. Io avevo due amici, ma non siamo mai stati amici nel senso mondano della parola… non volevamo ingabbiarci in un cliché. Anche se non ce lo siamo detti. Negli anni mi sono un po’ assuefatta all’idea che non mi sarei sposata e sono diventata un po’ più socievole, ma questo è accaduto perché non mi sono mai sentita veramente a mio agio accanto ad un ragazzo… il fatto stesso che ti ferma per conoscerti non implica un cambio delle abitudini. Ti ferma perché vuole avere la fidanzata, ma non nasce niente perché se un uomo non si dedica a te resti un blocco di ghiaccio… il discorso cambia, ma di poco, quando ti trovi davanti ad un personaggio che ti fa sognare perché ha qualcosa di straordinario (passione, lavoro, impegni, ecc.). Ma anche in quel caso non scatta niente perché ti trovi in una posizione subalterna, anche se non te ne rendi conto. Bisogna aspettare l’amore… potrebbe arrivare anche da queste strade, nessuno dice il contrario. Non devi sentirti sola… fai sempre quello che senti! Buon anno 🙂

  3. 3
    Triste_e _solo -

    Ciao,il miglior consiglio che ti si può dare è quello di parlarne con i tuoi genitori,per quanto può sembrare difficile,loro non ci sono solo per mantenerti e comprare ciò che ti serve ma anche per ascoltarti,consigliarti,capirti,sostenerti e aiutarti.Magari con loro puoi trovare una soluzione alla tua solitudine,cercare qualcosa da fare oltre la scuola,fare sport per esempio,frequentare e interagire con persone diverse in una attività di gruppo può aiutarti a fare nuove amicizie,la ginnastica,la danza,la pallavolo tra le discipline più gettonate che mi vengono in mente per una ragazza,ma ce ne sono molte altre dipende dai tuoi interessi.

  4. 4
    rossana -

    Wiitless,

    credo
    – che potrebbe esserti d’aiuto consultare uno psichiatra. almeno avresti un confronto serio sulla tua personalità.
    – che non puoi far altro che convivere con i tuoi sbalzi d’umore, di cui sei peraltro consapevole, cercando, se possibile, di mitigarli nei loro eccessi.
    – che, essendo affettivamente coinvolta dai tuoi genitori e da tuo fratello, non ha grande importanza se non sei altrettanto coinvolta con persone a cui puoi essere meno legata.
    – che dovresti iniziare un’inversione di tendenza caratteriale sforzandoti di trovare gli aspetti positivi in chi conosci o incontri per la prima volta anziché concentrarti sui suoi difetti.

    un abbraccio, con l’augurio di buon anno!

  5. 5
    Pace per tutti -

    Buon intervento di itto origami, rovinato solo dall’ultima frase. La scelta di fare sesso, quanto e quando deve dipendere solo da te. Scegli di essere libera ed impara ad interagire con gli altri senza farti venire ansie per ogni cosa. E’ più facile dirlo che farlo 🙂 ma provaci.

  6. 6
    MarcusF -

    Sul supporto di uno psicologo potresti confrontarti con i tuoi genitori o anche con il tuo medico di famiglia. Che non abbia funzionato può essere stato dovuto semplicemente alla incapacità della precedente dottoressa o altri fattori credo.
    Penso tu debba puntare a fare delle attività come altri hanno scritto. Non è facile in un momento in cui uno ha difficoltà a relazionarsi inserirsi in un gruppo, questo lo so, però potresti provare a fare volontariato o gli scout. Generalmente ci sono persone carine in questi ambiti! E poi far del bene ti aiuterà tanto vedrai!
    Soprattutto non pensare di essere condannata alla solitudine, devi solo attivare un cerchio: esperienze sociali -> capacità sociali -> esperienze sociali -> …ecc.
    Sii fiduciosa, io ero timidissimo e anno dopo anno, passo dopo passo, ieri ho organizzato una festa con 30 persone.
    In bocca al lupo!

  7. 7
    Yog -

    Sei polarizzata su tua madre. Come terapia potresti guardare la TV un paio di ore al giorno. Spenta. Il nero rilassa e induce pensieri positivi.

  8. 8
    Angwhy -

    hai scritto delle cose che mi toccano molto da vicino,a sto punto non saprei cosa consigliarti.io non mi sono curato e me le porto dietro ancora adesso,solo l’impegno in qualche attivita mi ha giovato nel breve periodo ma l’insofferenza è sempre li dietro l’angolo,e comunque sfogarsi un po nella maniera di cui parli è sempre un bene (con chi se le merita) solo che io sono un uomo grande e grosso e faccio molto male.cerca di distrarti,sport danza musica iscriviti a qualche corso,la citta offre tante occasioni per socializzare.

  9. 9
    piombina -

    Ragazza tu hai solo bisogno di essere amata ed hai bisogno di trovare degli amici con cui condividere le gioie della tua età. Probabilmente avrai questo bisogno almeno fino a 30 anni quando ci si placa ed il supporto degli altri non serve più a nulla perché si capisce nel profondo che si è tutti soli sulla propria strada. Tu ora hai 16 anni e la vita non ti sorride perché ti senti sola, sei una ragazza intelligente e probabilmente più profonda rispetto ai tuoi coetanei quindi per te è più complesso avere fiducia ed aprirti alla L gente. Io ero come te è passati i 18-19 anni ho iniziato a vivere molto meglio perché potevo nel complesso confrontarmi con gente più matura senza il timore del gap generazionale ma i problemi di personalità e relazione se si è abituati a riflettere molto ci saranno sempre cara, anche avanti seppur diversi, non ti dico che finiranno. Quindi se ne senti l’esigenza, in maniera tranquilla, con serenitá, trova con l’aiuto dei tuoi che a quanto pare te lo consentono un professionista capace ed in cui nutri fiducia (hai gli strumenti per capirlo se è la persona giusta perché sei in gamba, uno psicoterapeuta non deve farti sentire in difetto deve crearsi un’empatia per cui anche se succede dovesse dirti qualcosa che non ti piace tu riesci ad accettarlo e guardarne le sfaccettature non sentirti sotto pressione perché ti senti sbagliata) ed aprirti con lui/lei sulle tue paure, apri a questa persona le tue riflessioni, ti gioverà per il futuro. Vedrai che andrà tutto bene, buona fortuna!

  10. 10
    Vic -

    Sono i nostri pensieri
    a influenzare i nostri comportamenti,
    specialmente quelli chiamati “pensieri automatici”.
    I rapporti con gli altri sono importanti,
    perchè siamo degli “animali sociali” e le
    persone non sono fatte per la solitudine.
    Devi trovare delle amicizie e non importa
    se poi ti deluderanno, anche gli errori
    servono a crescere, anzi è il modo più
    naturale per crescere.

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