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MES, ma chi è veramente Roberto Gualtieri?

Ma chi è veramente Roberto Gualtieri una persona molto vicina a Romano Prodi ? E’ un grande lobbista? Essendo anche storico e accademico la storia e gli studi accademici cosa gli hanno insegnato e a noi cosa può insegnare? Forse dovremo leggere con più attenzione The Brussels Busines !

Nel 2011, è stato nominato co-relatore (con Elmar Brok) sul progetto di decisione del Consiglio europeo che ha modificato l’articolo 136 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea relativamente a un meccanismo di stabilità per gli Stati membri la cui moneta è l’euro.
Alla fine del 2011 è stato nominato (con Elmar Brok, Guy Verhofstadt e Daniel Cohn-Bendit) membro della squadra che ha negoziato a nome del Parlamento europeo il Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell’Unione economica e monetaria (il cosiddetto “Patto di bilancio europeo”).
Nell’ottobre 2012 è stato nominato negoziatore “sherpa” del Parlamento europeo, insieme a Elmar Brok, Guy Verhofstadt e Daniel Cohn Bendit, presso il gruppo di lavoro istituito dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy per la riforma dell’Unione economica e monetari.
Nel corso del suo mandato ha presieduto il numero record di 157 triloghi (le negoziazioni inter-istituzionali tra Commissione, Parlamento e Consiglio per definire le norme europee).
Dici “trilogo” e ti guardano come se fossi un marziano. Ma i “triloghi”, nell’UE, sono importantissimi. Sono le trattative a porte chiuse cui partecipano politici e alti burocrati e dalle quali esce il testo della normativa adottata dall’Unione Europea. Una parola in più o in meno in una direttiva europea sposta interessi enormi: ma non si può sapere chi ha la responsabilità politica di una parola aggiunta o tolta durante un “trilogo”.
Durante la fase di costituzione del nuovo parlamento europeo ha fatto parte della commissione di 40 parlamentari provenienti dalla diverse forze politiche, che hanno stabilito l’agenda parlamentare per il quinquennio, sarà l’unico italiano a parteciparvi.
Solo un italiano ai negoziati sul programma del nuovo Parlamento Ue. Ed è del Pd, su EuropaToday.13 luglio 2019.
Leggendo queste poche notizie su internet mi sembra di capire che il famigerato Trattato di Stabilità o 1° MES e Fiscal Compact del 2012 sono state valutati per l’Italia proprio da questo signore a me veramente sconosciuto e….. Il 10 luglio 2019 viene rieletto alla guida della commissione per i Problemi Economici e Monetari del parlamento Europeo che ha elaborato l’attuale MES approvatolo a giugno 2019….non è un caso che Il Parlamento europeo e il Consiglio sono invitati nel 2018 ad adottare la proposta di incorporazione del Fiscal Compact nell’ordinamento giuridico dell’UE entro il primo semestre del 2019.
Va ricordato che, in base alle regole vigenti del Patto, i Paesi che hanno un debito superiore al 60% del PIL devono ridurlo nella misura di 1/20 l’anno, vale a dire del 3% (per cui l’Italia sarebbe impegnata a porre in essere manovre correttive dell’ordine di 50 miliardi circa annui)
Quello che ho capito è :
– che Il MES sostituisce il Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF) e il Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF), nati per salvare dall’insolvenza gli stati di Portogallo e Irlanda, e poi Grecia investiti dalla crisi economico-finanziaria originata dalla Grande Recessione causata dalle sistema Bancaria mondiale nel 2008 ;
– Le condizioni per un Paese per accedere al Fondo, se la riforma del MES dovesse essere confermata, sarebbero le seguenti:
• non essere in procedura d’infrazione;
• vantare un deficit inferiore al 3% da almeno due anni;
• avere un rapporto debito/PIL sotto il 60% (o, almeno, aver sperimentato una riduzione di quest’ultimo di almeno 1/20 negli ultimi due anni, insieme ad un’altra serie di paletti non facilmente giudicabili a livello oggettivo.
Mi sembra che questa accelerazione alle modifiche MES e continua comunicazione di irreversibilità di tali modifiche, come se mancasse tempo , sia anche una conseguenza della Brexit
Brexit che sta diventando una realtà e che avrebbe tra le altre cose il blocco di fatto della copertura assicurativa gestita nella city di Londra di molte banche europee e quindi metterebbe in seria difficoltà la stabilita bancaria europea . Purtroppo gli inglesi sono molto pragmatici e se hanno votato l’uscita dall’ UE credo abbiamo più ragioni loro che le commissioni UE . I rischi le hanno alcune Banche tedesche e francesi piene di titoli tossici ; la sola Deutsche Bank risulta esposta con oltre 48mila miliardi di euro in derivati (più o meno 27 volte il Pil dell’ Italia), e in più ha circa 6 miliardi di debiti dichiarati. Dati questi inimmaginabili nella loro dimensione .
La Gran Bretagna – UK – sa perfettamente cosa comporterebbe un crollo di stabilità della sola Deutsche Bank… sicuramente il crollo dell’intera economia europea.
Noi dovremmo saperlo , essere informati per conoscere e decidere pragmaticamente con consapevolezza….e mi sembra che per l’Italia il problema non sia di rimanere o uscire dall’ E.U. o dall’EURO ma prendere decisioni consapevoli senza condizionamenti perchè nel nostro paese il debito aggregato italiano (differenza tra dedito pubblico e privato) è il più solido in Europa più della Germania e della Francia.
I politici dovrebbero fare il loro lavoro consapevoli delle conseguenze delle loro azioni per le nostre future generazioni se non nell’immediato e renderci informati realmente senza ideologie politiche perché Il vero problema, di cui poco si parla, è semmai il debito globale non il nostro.
A livello globale il debito greco era ed è del tutto irrilevante. E lo stesso può dirsi anche per il nostro debito che diventa una scusa per politiche miopi europee e di salvaguardia di sistemi finanziari in crisi Germania in primis.
Mi ripeto: Il vero problema, di cui poco si parla, è il debito globale…il 318% del PIL mondiale .
Il debito mondiale pubblico e privato, nel primo trimestre del 2018 è aumentato di 8mila miliardi di dollari raggiungendo la cifra di 247mila miliardi di dollari. Questa cifra rappresenta il 318% del Pil delle economie industrializzate. E dal 2007 la combinazione di debito pubblico e privato è aumentata del 36%.
In Italia non esiste debito privato come lo è invece in Germania, Francia, Olanda, U.K,…in tutti i paesi europei escluso il nostro.
Quindi il sig. Gualtieri chi rappresenta e cosa rappresenta ???
Qualche giornalista potrebbe fare una indagine su questi temi e darci delle informazioni corrette senza ideologie ma corrispondenti il più vicino alle verità senza timore.. per noi gente comune. E’ difficile?

Lettera pubblicata il 11 Dicembre 2019. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Politica

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    Nip56 -

    Gualtieri fa parte di una serie di persone in giacca e cravatta, servi dei padroni e traditori della Patria, che per fare gli interessi della UE, mettono in difficoltà gli Italiani.

  2. 2
    alisee -

    Ho letto tutta la bozza del Mes, strano eh?
    Beh è fatta veramente male, oltre ad essere rindondante lascia troppa discrezionalità
    e soprattutto non garantisce i cittadini,
    che dovrebbero essere al primo posto nella
    valutazione.

  3. 3
    floki_56 -

    Hai ragione Alisee,tutti i trattati della UE sono fatti per non essere capiti e quindi chi li firma crede solo di scrivere la Storia a danno dei cittadini.

  4. 4
    alisee -

    Ricordo che la famosa storia dello sforamento del 3% fu ideata da un impiegato francese,
    in base a quella che era allora la situazione
    di quel paese.
    Non ha alcuna validità scentifica,
    ammenochè ritenga che il 3 sia il numero perfetto 😉

  5. 5
    Yog -

    Alisee, apprezzo il tuo rinnovato equilibrio. Sappilo.

  6. 6
    alisee -

    Bene Yog, ne prendo atto 🙂
    Viviamo in un mondo complicato,
    regole e regole per fare cose semplici.
    Tutto perchè qualcuno al governo,
    vuol far vedere che non sta con le mani in mano
    e fa qualcosa, così si sommano leggi a leggi 😉

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