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Lettera a mio padre che non c’è più

“Ciao papà ti scrivo perché parlarti non è più possibile.
Questo è il mio modo per non dimenticarti… sono solo parole…
È successo tutto così in fretta e troppo veloce per capirlo.
In un secondo tutta la mia vita è cambiata e mai avrei pensato questo.. no mai!!! Ma io devo andare avanti anche se tu sei volato via!
Vivevamo pochi momenti insieme, ma ora non ce ne sarà più nemmeno uno!
Quando una persona importante se ne va se è importante in realtà non se ne andrà mai e tu, PAPÀ sarai sempre con noi, dentro i nostri ricordi più belli. Ormai papà non ci sei più, non c’è giorno che non ti pensi, non c’è giorno in cui non pensi a tutto ciò che mi hai detto, a ciò che ci siamo detti negli ultimi anni.
Hai passato gli ultimi 8 giorni della tua vita in un letto di ospedale, non avrei mai pensato che quel martedì 8 dicembre 2009 che da Cento sono venuta a trovarti in ospedale sarebbe stato l ultimo giorno che ti avrei visto… Ho mille domande in testa e nessuna risposta e mai ne avrò finché un giorno anch’io smetterò di respirare.
Mi sono ritrovata sola ad affrontare il mio dolore e, tutt’ ora mi ritrovo continuamente a pensare a te e l’immagine di te all’ospedale non mi lascia ragionare…
Io che andavo a letto la sera senza mai guardare la tv, mi addormento guardandola proprio per non pensare, per non continuare a versare lacrime… ma so che è tutto inutile. Non esistono parole di conforto, non esiste sostegno per un dolore così forte.
Uno è il mio dolore, quello di averti perso, uno è il mio pentimento, non averti salutato e averti detto quanto ti amavo; una è la mia colpa: non essere stata lì con te quando sei andato via; una è la mia domanda: sei sereno ora? Domanda a cui non c è risposta, domanda che mi rifarò ogni giorno della mia vita… per chi è credente è tutto più facile, pensare e rispondersi… non lo è per me!
Ma se è vero che chi muore ci guarda da lassù, allora spero che tu mi assista e che sia orgoglioso di me, perché di me stessa non lo sono per le troppe scelte sbagliate che ho fatto, per tutte le volte che ti ho fatto andare su tutte le furie… non c’è più perdono di ciò ora che non ci sei più, perché solo te potevi darmelo… ma dagli errori si impara ed è per questo che cercherò di non rifarli. Si dice che “ darei tutto per un’altra occasione”…venderei solo l’anima al diavolo per rivederti solo dieci minuti e dirti tutto quello che non ti ho potuto dire, per poterti dire quanto mi manchi e quanto è grande il vuoto che mi hai lasciato!
Tutto questo è impossibile, non succederà mai!
Dovrò convincermi che almeno tu ora sei libero da ogni forma di dolore, che ci guardi e proteggi da lassù e che sei accanto ai nonni, tuoi genitori e ai genitori di mamma, lì con l’amato zio Carlo tuo adorato fratello… che era desiderio tuo poterli rivedere.
Intanto mi manchi… ci manchi a tutti!
Ero e vivo a 360 km da te e, quando è arrivata la telefonata io sapevo già che te ne eri andato, il piccolo Alessandro lo aveva percepito: ero sola con lui quella notte, come tutte le notti, ma non ho potuto accettare che ci avessi lasciato, cercavo di captare le parole di mio fratello quando al telefono mi diceva che te n’ eri appena andato!
Ho visto la mamma arrabbiata con la vita, mio fratello mi ha abbracciato e singhiozzava, a mia sorella in lacrime ho detto “ce lo hanno ammazzato in ospedale”!!! a vederti steso dentro quella bara, inerme e immobile non ce l ho proprio
fatta e ho fatto male perché avrei conservato di te l immagine di un uomo che non ha sofferto prima di morire, invece la tua immagine di un uomo stanco e sfinito, intubato in un letto di ospedale è l ultima immagine che ho di te e mi perseguita perché non ero preparata a vederti così!!!
Poi arrivano e ti portano via e io mi incammino fuori verso la macchina per andare in chiesa e darti l estremo saluto e penso a te papà, il groppo alla gola scoppia in un pianto… i tuoi occhi, il tuo sorriso, i tuoi silenzi saranno solo un ricordo.
Quando è una persona buona ad andare via, forse il dolore è maggiore. Qualcuno ha detto che il tempo allevia il dolore, bèh, quel qualcuno aveva torto: il tempo non riempirà l enorme vuoto che hai lasciato dentro me, dentro tutti quelli che ti amavano e che ti amano… e sono tanti!
Ogni mattina mi sveglio pensando che sia stato tutto un incubo, che non ti abbiamo perso, non l ho accettata la tua morte così, no e non so se e quando ci riuscirò!
Tutto quello che io davo per scontato era invece importante; nella vita nulla è banale perché da un giorno all’ altro si può perdere tutto, così come io e noi tutti abbiamo perso te!

Tante sono le cose che avrei voluto dirti, tutte quelle parole che un po’ per imbarazzo, un po’ per orgoglio non si dicono tra padre e figlia… MA CHE SI TRASMETTONO COL CUORE!!! Io e te ci amavamo tanto anche se non ce lo siamo mai detto né dimostrato come si conviene.
Tanti rimpianti primo fra tutti non averti mai detto TI VOGLIO BENE e non averlo mai sentito dalla tua bocca.. ma penso tu l’ abbia sempre saputo nonostante i miei silenzi come io lo sapevo dai tuoi; il rimpianto di non averti potuto essere di aiuto. Riposa in pace papà”!!!

10 dicembre 2009
tua figlia Giulia

Lettera pubblicata il 16 Dicembre 2009. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 66 commenti

Pagine: 1 2 3 7

  1. 1
    toroseduto -

    Ascolta nicolle, rispetto il tuo dolore. So cosa provi, l’ho vissuto
    sulla mia pelle. Sappi che tuo padre, si trova in un posto meraviglioso. Ti dico solo questo, compra il libro “Molte vite, molti maestri” di Brian Weiss. Anche se non mi conosci, fidati! E’ di uno
    psichiatra americano. Niente ciarlatanerie, prove concrete.
    Con questo libro ho ritrovato la pace.
    Veramente ne ha scritto 6 mi sembra, stò aspettando l’ultimo che uscirà a breve. Sentire il tuo dolore, mi ha spinto a scrivere, ci sono molte cose che non sai. Fidati, forse non ci sentiremo più, ma
    questo libro aprirà la tua mente, e farai come me, ho comprato tutti i libri che ha scritto. Non aggiungo altro. mario

  2. 2
    gigino371 -

    Nicolle sono un papà che non ha figli dicono loro io dico che ne ho sempre tre e sono gioielli che porto sempre nel cuore,non hanno accettato la separazione e da allora loro dicono che non hanno un padre eppure ci volevamo solo separare noi genitori e non da loro.comunque non per dire la mia storia ,ma mi hai fatto bagnare il viso leggendo la tua lettera. dirti solo ricorda la sua ultima immaggine guardala e lui di là capirà quanto gli volevi bene anche se tante volte i dialoghi tra genitori figli si fraintendono,si guardano in un modo diverso ma il bene,l’amore è sempre forte quello che ha un genitore verso i propri figli e viceversa .preciso solo una cosa non è mai vero che una mamma vuol bene più del padre.a volte vedi siamo un pò strani tutti sappiamo di voler bene ,ma lo diamo per scontato che si capisce e tutti sbagliamo a non dirlo ma il cuore non mente.ciao e so come è triste questo periodo,ma proprio in questo periodo rafforza la tua fede,e vedrai che anche lui sarà tranquillo vedendo che non soffri.pensa al tuo piccolo alessandro e poi sappi che tutti i genitori perdonano quello che fanno di sbagliato i figli.gia scrivendo questa lettera hai manifestato la tua sofferenza .lui da lassù proteggerà e ti guiderà insieme al tuo piccolo.ciao gigino

  3. 3
    nicolle73 -

    ciao Gigino, grazie èer le tue parole: mi spiace sentire quello che scrivi riguardo la tua storia, io non so che darei per avere avuto e per avere un padre presente in ogni giorno della mia vita e vale proprio il detto : cè chi ha il pane e non hai denti!!! Ti voglio bene papà!!! di mamma e d papà ce n è uno e una sola! i figli non sono di chi li fa, come si dice, ma di chi li cresce!!!! il bene che hai per loro ci sarà sempre…ti voglio bene te lo dico io ciao

  4. 4
    Annalisa -

    Ciao Anch’io ho avuto lo stesso dolore 6 mesi fa. Perdere un padre e la cosa più brutta io l’ho perso in un brutto incidente in moto. Quel maledetto giorno in cui ebbi la notizia volevo solamente morire acconto a lui ma adesso la vita continua difficile si molto però.. Mi manca un casino a soli 35 anni è andato via e stato un brutto colpo e una ferita che mai andrà via nessuno può colmare quel vuoto doloso che sento ogni giorno

  5. 5
    francesca -

    ciao,ho perso mio padre morto tre mesi fa.Non c’è giorno e non c’è notte in cui non ci penso. Piango ogni santo giorno e non riesco a rassegnarmi. Tutti dicono che passerà,ma non è così. So di avere altri cento mila buoni motivi per amare questa vita, ma se penso alle cose belle che ancora devo fare, penso pure che lui non c’è e non mi accompagnerà all altare,non vedrà i miei figli….più mi circondo di persone e più mi sento sola,ogni mattina mi sveglio e indosso la mia maschera….e tutti pensano che vada tutto bene….mi manca da morire…

  6. 6
    ca -

    Babbo…perchè mi hai lasciato???

  7. 7
    raffaella -

    non ci sono parole per spiegare cosa si prova quando una persona cara viene a mancare…anche io ho perso mio padre 3 mesi fa…sto malissimo piango ogni giorno mi sento uno schifo!le persone dicono che la vita va avanti..è vero..ma non è’la stessa di prima..cambia tutto quando perdi un genitore.ho perso colui che io ritenevo la mia vita..come si fa ad accettare una cosa del genere?riposa in pace.

  8. 8
    korinne -

    Mi manchi tantissimo Papà…Sono passati gia 2 messi da quando te ne sei andato….Dio xke? Come faccio a vivere senza di te…? Io nn ci riesco…Nn ci riesco…La mia vita nn ha piu senso …senza di te…:( …

  9. 9
    rossella -

    Ciao a tutti, leggere le vostre recenzioni mi ha fatto commuovere. tante età differenti in cui affrontare questo grande dolore,e sempre quel senso di cadere in un baratro. vorrei rispondere fra tutti a l’ultima che ha scritto :korinne.
    anche io ho perso mio padre, io e mio fratello lo chiamavamo “il borlotto” perchè era robusto. Il 3 aprile sono due anni, e credimi è come se fosse accaduto ieri. io ho 35 anni, non ho molto elaborato il concetto di morte, mi sono affidata come diceva lui a Dio, alla consapevolezza che qui siamo di passaggio. pensa a quello che lui ti diceva, come lui la pensava al senso di sicurezza che ti dava.Ho aumentato le mie preghiere per lui e per quel che resta della mia famiglia. ma sappi che tu esisti perchè lui ha voluto che ci fossi, farti del male farebbe star male anche lui.

  10. 10
    maria -

    Ciao Giulia, è la priva volta che lascio un commento, ma leggendo la tua lettera, ho rivisto esattamente me, è la lettera che avrei potuto scrivere io, anch’io ero e sono a tanti km di distanza, anch’io ho ricevuto quella telefonata che non scorderò mai, anche a me che son credente mi son venuti i tuoi stessi dubbi e tutto il resto di quello che scrivi è uguale a quello che ho vissuto e penso e faccio anch’io! Persino la data è simile, mio padre se n’è andato il 4 dicembre 2009. Oggi è la festa del papà ed è un giorno troppo triste, si rivive tutto quello che hai detto tu nella lettera e tutta la vita insieme! (Per me significa 50anni insieme). La morte non mi fa più paura perchè so(anzi spero) di rivedere mio padre e a dire il vero qualche volta l’ho anche desiderata per poterlo riabbracciare e star con lui. Vorrei dire a mio padre TI VOGLIO BENE PAPA’, MI MANCHI TANTO e spero che tu mi possa sentire. Quanto vorrei rivederlo!!!

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