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Lei non mi ama più

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Lettera pubblicata il 25 Febbraio 2014. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 312 commenti

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  1. 291
    Aton -

    Dell’estremo? Di Sanremo? Del terreno? Mi fanno impazzire le rime inconcluse. Cutuli fan (così il correttore sistema “Chtulu ‘ftagn”). De hoc satin. (Guam! )

  2. 292
    Andrea -

    Ciao Rossana, come ricordi bene presi parte anche io a quello “scontro” virtuale e fummo poi costretti a continuare il discorso privatamente. Non conosco LAD vecchia maniera, perché lo frequento solo da qualche anno, tuttavia forse anche questa modalità ha delle pecche. Noto ad esempio nelle varie lettere, che le discussioni tendono poi a prendere la piega della rissa, in quanto i soliti elementi intervengono non tanto per dare un contributo, quanto piuttosto per fare del soffoco. Il risultato finale è più o meno sempre uno scontro di fazioni o un tutti contro tutti con la perdita del tema iniziale. Penso sia un grosso limite di questo sito.

    Lola: forte il sonetto, ma sai che alla fine sei pure simpatica? Inizialmente ti avevo preso per una squinternata, invece avevi mostrato solo il lato peggiore di te…
    Comunque sia, se posso darti un consiglio: lascia perdere. Non puoi vincere con personaggi come questo. O meglio, vinci sul botta e risposta, è anche relativamente facile nel caso specifico, ma sulla lunga distanza non puoi avere la meglio. Semplicemente perché questo è il loro mondo, qui possono essere dei duri, possono avere imperi milionari e mogli o amanti bellissime. Come hai notato tu stessa, non sono in grado di rispondere a domande specifiche, ti tirano la giacca per avere considerazione e quando ti ci metti a discutere, non possono fare altro che tirare fuori la solita litania. Un po’ come accadeva da bambini, quando incappavi in quelli noiosissimi che ripetevano a nastro le stesse frasi.
    Non so cosa vedano questi personaggi in persone come te o come me, sicuramente alle spalle ci sono insicurezza e frustrazione. Ottenendo le nostre attenzioni forse non si sentono tanto inferiori, non so.. vai a capire la mente umana. Sinceramente anche io se stuzzicato, a volte non resisto all’impulso di scendere in campo e metterli in panca, li per li è divertente ma alla lunga stanca e assecondandoli si finisce solo per fare il loro gioco.
    Poi vedi tu, però calcola che possono andare avanti anni, non hanno che questo. Nel mondo reale non possono permettersi di farlo per cui si rifugiano qui dentro.

  3. 293
    Appero' -

    Rossana grazie per la risposta. Mi verrebbe da dire che se un moderatore e’ in incognito dovrebbe essere in incognito per tutti e possibilmente super partes. Altrimenti in chiaro. Qui in chiaro non mi pare ci sia, in incognito chi lo sa. Certamente gli amministratori sapranno se una persona e’ la stessa anche se per sue ragioni cambia nik. Il forum come e’ ora non mi pare male, non ho visto l’altro pero’ credo di aver capito il tipo. Anche se alle volte qualcuno in effetti esagera. Forse gli admin pensano che degli adulti sappiano cavarsela. Il che non e’ neanche sbagliato. Dopotutto se ho capiti bene non sono intervenuti neanche quando tu ti sei incavolata nel modo che ricordavi. Non puo’ essere che sia appunto per quel trauma da bande che le vedi anche qui? Io vedo gente muoversi da sola magari con opinioni che possono essere simili o antipatie e simpatie anche casualmente simili.

  4. 294
    Lola -

    Buongiorno Andrea,non posso darti torto riguardo all’aggettivo col quale puoi avermi inquadrata in un primo momento. D’altra parte mi appariva tale anche una certa umanità che esternava concetti e idee, che al di la delle opinioni personali, apparivano solo anacronistiche,perchè indipendentemente dal valore che si vuol dare a quest’ultomo termine, denunciavano uno sfasamento tra la realtà e il loro mondo ideale.
    Quando ho cominciato a capire che molte di queste persone frequentano assiduamente questi luoghi “immaginari” per ritrovare sè stessi o un minimo di quella identità che quella realtà di cui sopra gli nega, si è svelato l’arcano, e, seppure a volte con toni poco urbani, ho cominciato a provare un senso di vera pena umana verso di loro per questa solitudine che non rioescono a vincere in nessun modo se non ingannandosi.
    L’attenzione e il riconoscimento sociale è una necessità per tutti. Se non la si è avuta nella prima infanzia con l’attenzione dei genitori, la si cercherà per il rsto della vita senza mai trovarla, anche a costo di fare i bastian contrari, come bisogno di distinguersi a tutti i costi. Ma come dici tu, nel commento sarcastico pieno di risate isteriche, che vorrebbe simulare una sicurezza superiore, c’è una dichiarazione di disperato bisogno di attenzione che ripropone la sfida con il genitore assente.
    Ecco perchè ti tirano per la giacca. Sono qualcuno solo se hanno un “nemico”. Ma non si accorgono, o non voglio farlo, che il nemico ce l’hanno dentro.
    Saluti

  5. 295
    rossana -

    Ciao Andrea,
    MENO MALE che nella mia seconda vaccinazione c’eri tu e pochi altri ad avere (e sostenere) idee allineate alle mie, altrimenti per me sarebbe forse finita come la prima volta ma, in quel caso, dopo essermi sfogata a sufficenza, come mi era diventato impossibile non fare. anche allora eravamo in minoranza e le nostre idee non avevano diritto a riconoscimento, nemmeno parziale.

    credo che chi frequenta LAD con una certa assiduità non possa che confermare quanto hai scritto: “le discussioni tendono poi a prendere la piega della rissa, in quanto i soliti elementi intervengono non tanto per dare un contributo, quanto piuttosto per fare del soffoco. Il risultato finale è più o meno sempre uno scontro di fazioni o un tutti contro tutti con la perdita del tema iniziale.”

    forse è vero che la quasi totale assenza di moderazione diventa un limite. tuttavia, ora qui nei casi estremi questa esiste, e già è meglio di prima.

    la dinamica è sempre la stessa: trovi sintonie e distonie. i più prepotenti, quando non riscontrano totale soddisfazione al loro sentire, cominciano con l’etichettare i tuoi scritti o la tua persona in modo superficiale, a mo’ di avvertimento, come è avvenuto anche qui.

    se taci, e in qualche modo acconsenti, la verifica delle idee termina lì. altrimenti, vanno a scavare quanto eventualmente hai scritto di tue storie in altri thread, per sbatterti in faccia il peggio di te, secondo il loro distorto punto di vista, approfittando anche a larghe falde di tue eventuali debolezze.

    se ancora questo non ti basta per chiudere il becco, cominciano ad insultarti pesantemente sul tuo modo di essere, estendendo la loro immaginazione alla vita reale, di cui non conoscono un fico secco, anche perchè non è affatto detto che tu sia stato sempre sincero nei tuoi post. oppure ad insistere con la loro visione, espressa in inarrestabili fiumi di parole.

    e a questo punto, se sei in minoranza, devi proprio chiudere e incassare il pubblico ludibrio. è così stupido pensare di poter giudicare delle persone dai loro scritti su un forum ma questo avviene abbastanza regolarmente. e le bande, o fazioni, ci sono, eccome, e desiderano il predominio, eccome, come d’altronde avviene sia in natura che in società.

    questa è la mia visione. liberi tutti gli altri di avere la loro.

    un anno fà, il tuo sostegno, e il sostegno di un paio di altri forumisti che di solito leggevano senza esprimersi, sono stati vere benedizioni per la mia età e per la mia sensibilità.

  6. 296
    John -

    C’è una canzone di U. Tozzi che dice “Gli altri siamo noi..”..

  7. 297
    rossana -

    Apperò,
    il nick che nella prima versione era stato identificato (da molti utenti più furbi e più esperti di me) come parte della proprietà del sito non ha mai confermato nè negato questa sua posizione. di fatto, interveniva con la sola modalità che gli era allora possibile: tentava cioè spesso di mediare fra due contendenti o due bande rivali, quando il confronto si faceva troppo aspro, ai limiti di denuncia.

    espresse parole consolatorie di apprezzamento nei miei confronti, dopo aver tentato a lungo di smussare i violenti attacchi che mi erano rivolti dal nuovo nick, nato per distruggere, a cui non sapevo reagire in modo efficace.

    qui la censura esiste ma soltanto in casi estremi e non sempre rilevati senza che siano espressamente denunciati. nel rispetto dell’impostazione iniziale, gli interventi dei moderatori sono rarissimi. credo sia corretto anche per loro che persone adulte dovrebbero essere in grado di cavarsela da sole.

    non ritengo di essere vittima da trauma provocato da bande, anche perchè fu un nick soltanto a mettermi fuori gioco nella precedente versione. spesso osservo quello che accade qui anche senza intervenire. quindi non credo che la mia visione sia inficiata da eventi esclusivamente personali.

    Lola,
    centratissima questa tua osservazione: “L’attenzione e il riconoscimento sociale è una necessità per tutti. Se non la si è avuta nella prima infanzia con l’attenzione dei genitori, la si cercherà per il rsto della vita senza mai trovarla, anche a costo di fare i bastian contrari, come bisogno di distinguersi a tutti i costi.”

    secondo me, quasi tutta la varia umanità che si incontra su questo sito porta in sè dolore, di vario genere e di vario tipo, indipendentemente dall’età, dalla differenza delle storie esposte o degli argomenti trattati, dalle sfumature (negative o positive) assunte nel tempo dai temperamenti espressi e dall’intensità della sofferenza stessa.

  8. 298
    Lola -

    Allego una integrazione autorevole alle mie precedenti dichiarazioni sottolineate anche da Rossana, che potrebbe essere un utile argomento di discussione con partecipanti adeguati (adeguati come volontà di partecipazione: unica discriminante)

    http://www.academia.edu/1213863/La_teoria_sociale_del_riconoscimento._Axel_Honneth_
    tra_filosofia_e_sociologia

    “I fondamenti teorici del riconoscimento”

    “Le basi sociali delle intuizioni di Rousseau”

    “La filosofia sociale e la politica attuale hanno messo al centro della loro analisi problemi cruciali come quelli dell’identità e del riconoscimento.

    Con il termine “identità‟ ci riferiamo alla visione che una persona ha di quello che è, delle proprie caratteristiche fondamentali, che la definiscono come essere umano (Taylor, Habermas, 2008). Il processo di definizione dell’identità deve necessariamente essere negoziato con altre persone per potersi sviluppare. Qualora questa approvazione assuma la forma di mancato riconoscimento o di misconoscimento, ovvero quando la società non riconosce tratti essenziali della persona, l’identità individuale ne è profondamente segnata diventando “una forma di oppressione che imprigiona l’individuo in un modo di vivere falso, distorto, impoverito”. L’autodisprezzo apre le porte all’oppressione, per questo Taylor afferma con forza che “un riconoscimento adeguato non è soltanto una cortesia che dobbiamo ai nostri simili: è un bisogno umano vitale.”

    E’ su “quell’adeguato” che si giocano molti destini dell’uomo, dal singolo alla società, da Hitler ai… “oh, guarda che ci sono anch’io!!”, per esempio.
    Bye

    P.S. Non è il caso di spiegare che il termine “società” non si limita a quella nella quale viviamo come massa, ma può essere benissimo legata al solo rapporto coi genitori, col partner, con i colleghi e, ovviamente, con la prima e più vasta platea. Il riscontro che abbiamo da un riferimento “istituzionale” che riconosciamo, come quelle che ho citato, ci dà il peso del valore che crediamo di avere, e se questo non è o non lo riteniamo adeguato a noi, nascono i personaggi di cui sopra. Speravo che si potesse parlare di questo e non di esperienze personali elevate a termini di paragone assoluto di ciò che non va nelle nostre vite. L’esempio del pollaio tendeva a questa immagine, più che a motteggiare i soggetti.
    Speriamo però che qualcuno non affermi, come nel caso di Kubrick, che Rousseau e Hegel, da cui nascono queste riflessioni, non siano anche loro dei co....... Si sa mai.

  9. 299
    Lorenzo -

    Lola lunedì è 31 ricordatelo, dicevi che te ne andavi e non lo hai fatto, vediamo se il primo di aprile troverò un altra tua stronzata. Hai comunque trovato un impiego, puoi fare da baby sitter ad Andrea, ne ha tanto bisogno.

    Bamboccio finiscila che nessuno vuole le tue attenzioni, tu vai dietro a chi ti conviene e quando ti conviene, adesso non ci sono i tuoi amichetti e chiedi il ciucci o a Lola, sei un bravo leccaculo e non avrei problemi a dirtelo in faccia. Cresci ragazzino, ti fai tanto il grande su un forum ma sei un bimbetto che ha ancora bisogno di stare sotto la gonna della mamma.

  10. 300
    Lorenzo -

    devo essere proprio ubriaco delle tue strronzate, troppa Lola fa male. Su ora vai ad accudire il tuo bamboccio magari sparite tutti e due.

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