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Lei ha un tumore e la sua amica è l’amante del marito

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Ciao a tutti propongo una discussione se è etico tradire amica che ha un tumore, con il marito che sta manipolando il gioco per crearsi la ruota di scorta quando la moglie mancherà, per dare una mano nell’attività (bar) che per adesso conduce con la moglie se non ha chemio da fare; seguire il figlio che sarà rimasto senza madre, accudire la casa, e sostituire la moglie. Lei è single da poco, (forse c’era già la tresca), quindi libera, ha un lavoro ma il tempo libero lo dedica ad aiutare al bar per “dare una mano all’amica malata”, ma c’è già del tenero tra i due amanti. Tutti sulla sessantina di anni. Chi ha storie da raccontare in merito e  chi vuole dare un commento su questo tema che è già molto complesso per essere amante del marito della propria amica e in più ha un tumore. Chi ha esperienze le racconti qui. Saluti

Lettera pubblicata il 20 Febbraio 2018. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 8 commenti

  1. 1
    Yog -

    Vabbè Nip: capiamoci. Vicino ai 60 sei prossimo al game over, volente o nolente. La vera scelta non è dettata dall’etica, ma dal tempo residuo. Un maschio sessantenne, ben che vada, voterà alle politiche quattro o cinque volte, 4 marzo compreso. Inutile sfrucugliare patologie, curabili o croniche che siano.

  2. 2
    Angwhy -

    Ciao Nip,lanci un altro amo ma non credo che tu sia cosi ingenuo da sorprenderti di queste cose.ormai se ne sentono di tutti i colori e la parola d’ordine deve essere una sola,non fidarsi mai e non dare nulla x scontato,sarà banale ma è cosi

  3. 3
    Suzanne -

    Caro Nip, mio padre ha esattamente fatto ciò. Ha iniziato una relazione con la vicina di casa durante la malattia di mia madre, per poi portarla in casa subito dopo la sua morte. Io avevo sei anni e per fortuna non capivo un accidenti, anzi, sono stata felice di avere una signora che si occupava di me. Oggi, dopo anni di odio, credo semplicemente che mio padre fosse troppo debole e spaventato per cavarsela da solo. Non so se è una giustificazione eticamente accettabile, ma non mi sento più di condannarlo.

  4. 4
    Rossella -

    Non dobbiamo giudicare perché le nostre inibizioni vengono da valori radicati nella nsotra storia. Ti assicuro che si sta male quando vengono fatte delle illazioni. Ma è sbagliato anche vederle come delle illazioni. E’ naturale fare certo pensieri quando manca la fede. Io ho conosciuto uomini le cui ex (non ex mogli, perché in quel caso posso capire)vivevano di una devozione nei loro confronti neanche tanto umile. Si trasforma l’uomo (o la donna) nel motore di una vita fatta di scelte che rendono profondamente infelici. Io non riuscirei a sostenere questo tipo di situazione, ma è importante imparare a conviverci perché sono cose che esistono e si vedono. Dobbia essere sicuri delle nostre scelte. Andare avanti con i paraocchi. Altrimenti non si vive. C’è da dire che ci sono tante signorine che potendoselo permettere non hanno mai utilizzato la posizione (la bellezza o entrambe le cose) per sentirsi vive agli occhi di un uomo che non era il marito. La mia migliore amica non lo ha fatto. Per dire.

  5. 5
    Nip56 -

    Ciao a tutti
    Certamente che alla mia età queste situazioni le vediamo con l’educazione che abbiamo ricevuto ma con la cognizione dei tempi d’oggi dove tutto sembra accettabile. Ma senza un’etica si crea caos.
    Suzanne hai espresso bene la tua esperienza. Io credo che se un uomo ama la propria moglie, l’accudisce, trasmettendogli il vero amore che è molto importante per chi ha questo male. Ma non tutti gli uomini sono così altruisti, alcuni si separano dalla moglie, alcuni invece sono la via di mezzo, come la situazione che ho postato,nel senso che rimane con la moglie malata, dandogli poco conforto, ma creandosi già una vita affettiva parallela. In questo caso credo che la moglie intuisca la situazione, si abbassa l’autostima e soffre ancora di più.

  6. 6
    Gabriele -

    Pensiamo davvero che sia così facile o difficile stare vicino ad una persona col cancro, o con una malattia degenerativa? Chi sono io per giudicare? Io ho avuto un parente, molto prossimo, malato di fibrosi cistica, dopo tutti i sacrifici fatti, ed i viaggi (lui era ricoverato a 80km di distanza da casa), quindi andate e ritorno in giornata, oltre lavoro e studio, ho scoperto che fumava in compagnia dei suoi amici, come se nulla fosse: dopo aver subito un trapianto di entrambi i polmoni, ti metti a fumare? Ma perchè??? Tutto questo per dirti che ci sono passato, in parte, anche io, e ti dico che la malattia è un qualcosa da vivere personalmente, se qualcuno vuole dare una mano è sempre a suo rischio e pericolo.
    Poi ovviamente, spero sempre di alzarmi una mattina e sentire, alla radio, o in televisione: “trovato anticorpo/farmaco che cura e guarisce dalla fibrosi cistica, Sclerosi multipla”.

  7. 7
    Nip56 -

    Gabriele
    Certamente chi ha una malattia soffre, ma anche i suoi cari, e questo è messo fuori discussione. Il tema era sul tradimento alla moglie malata se in questi tempi moderni è “accettata”. In tante storie di amanti questo particolare viene omesso, ma sono tante coppie che hanno di questi problemi. Certamente chi le passa non ha voglia di parlarne. Ma la situazione vista dall’amante donna che è all’esterno come la vive? Si sente in colpa oppure crocerossina. Prenderà il suo posto? È un argomento insolito perché è delicato, ma è pur sempre una sfaccettatura sui tradimenti e se questi sono tollerati, nel senso che l’importante la malata non lo venga a sapere. Per me è pur sempre un tradimento o mancanza di rispetto. È in questi momenti che l’uomo deve dimostrarsi forte, ma non tutti lo sono.una coppia di amici il marito ha avuto un tumore e nel giro di 5 mesi è mancato. La moglie per tutto questo tempo gli è stato vicino come non mai, dandogli attenzioni, amore, carezze che prima non gli dava. Amore puro.

  8. 8
    Myosei -

    No, non è etico,è schifoso. Da ambo le parti. Ho conosciuto un uomo che aveva la moglie malata di cancro, una donna molto sensibile che mi aveva dimostrato amicizia vera. Lui frequentava altre donne conosciute sul lavoro. Lui vice del capo e la sua più giovane amante, sposata, sua sottoposta sul lavoro e riempita di privilegi per i suoi servizi a letto. Attaccava bottone con tutte le colleghe appassionate come lui di camminate in montagna, ci provava. Sono uomini che non amano altri che se stessi, spesso ipocriti e privi di scrupoli. La moglie è sopravvissuta e si è separata. Auguro a quella signora di vivere e di trovare il coraggio di mandarlo a farsi friggere.

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