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Le parole non dette

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Un po’ perché sono un grafomane, un po’ perché avevo bisogno di un parere nuovo, adesso vi racconto la mia storiella. La fine di un rapporto; ecco il perché del titolo: non l’avete già sentita (o letta) un miliardo di volte questa frase? però l’argomento è questo. Dopo una storia di quasi tre anni la storia finisce per “mia volontà”. Tra l’altro in una maniera piuttosto penosa: erano più di tre giorni che un litigio furioso (volavano parole proprio spiacevoli) si stava svolgendo tramite sms e sempre tramite sms pongo la parola fine. Ero sfinito e arrabbiatissimo, praticamente la lucidità era agli sgoccioli e la cretinata alla fine è arrivata. Sbollita la rabbia ripenso a quel che ho fatto chiedendo umilmente scusa; niente. Lei non ne ha voluto più sapere nonostante mi avesse visto in uno stato di prostrazione assoluta. Mi sarei abbassato al livello di cane quale ero mentre scrivevo quelle maledette parole, pur di far pace. Il nostro ultimo dialogo è stato ridicolo: lei un cuore di pietra e io che non riuscivo nemmeno a sputarle le parole, non mi uscivano dalla gola, sarei scoppiato a piangere come una fontana prima di finire una frase. Ho chiesto di vedersi una volta per parlare un pò, per vedere se era possibile recuperare qualcosa, ma sono stato completamente frainteso e la cosa si è inasprita ancora di più. Non avevo mai fatto uscire dalla mia vita una persona e soprattutto non in maniera cosi brutale. Avrei voluto almeno salvare uno straccio d’amicizia. Da quel giorno è stato come se non fossi mai esistito per lei, come se non avessi mai contato nulla. E non è tanto per dire. Un paio di mesi dopo vengo a sapere per vie traverse che lei si vede con un altro e otto mesi dopo la simpatica rottura del nostro rapporto il mio migliore amico mi dice che stanno insieme “ufficialmente”. Ero piuttosto abbattuto, avevo già passato mesi terribili. Proprio nel periodo in cui riuscivo a rimettere un po’ insieme i cocci del disastro mi arriva quest’altra mazzata. Mi sono sentito un po’ preso per i fondelli, ma nonostante tutto rispondo che per me va bene. Cosa sarebbe cambiato se avessi detto che non mi stava bene?. Un altro carissimo amico mi ha consigliato di “andare da qualcuno”: orgoglioso come sono preferirei mangiarmi il fegato prima di farlo. Sta di fatto che ci sono parole non dette che adesso mi pesano addosso come macigni e mi impediscono di scrollarmi di dosso questa “veste” ridotta a brandelli. Queste parole non vogliono accusare nessuno ne servono a me per giustificarmi. Non sono un angioletto. Ci siamo distrutti a vicenda, solo che era lei che portava i pantaloni, e infatti lei adesso è felice e io no. Nonostante sia passato diverso tempo ho ancora il cuore pieno di fantasmi (è normale che spunti fuori questa vena drammatica?). Scrivo per vedere se spariscono ma credo che ferite così non guariscano completamente. Non se sono gravi al punto di non sapere dove sbattere la testa. Non se arrivi a pregare per avere un po’ di tranquillità. Però in un certo senso devo anche ringraziare queste persone; ho lavorato sul mio carattere per evitare errori simili, ho fatto queste simpatiche esperienze che mi hanno reso un po’ più grande… Ovviamente ho interrotto i rapporti con lui, in maniera definitiva io credo, non riuscirei più a fidarmi nello stesso modo. Mentre io piangevo e cercavo qualcuno con cui sfogarmi lui approcciava con lei. Non so, è stato come se la mia intimità fosse stata violentata. Non è la classica possessione tra maschi. E’ un fatto di amicizia e rispetto io credo. Magari sbaglio ma la penso cosi. Nonostante tutto ho evitato patetiche scenate o scazzottate. C’ho rimesso un amico e questo nessuna rivalsa lo può mitigare, anche questo mi brucia parecchio. Mi rimane addosso questo senso di sconfitta e la paura di confrontarmi con altre donne che verranno. Una porta in faccia fa sempre male. Non l’ho detto ma sono convinto di non essere stato io a lasciare nonostante l’abbia materialmente fatto. Credo che la cosa fosse nell’aria, ma schivare i problemi “non importanti” era la sua specialità. Non so se questa lettera sia del tutto obbiettiva. La versione è solo la mia quindi non può esserlo del tutto. Spero solo che mi faccia bene, perché per ora siamo io e queste parole non dette che verranno sempre con me. Ogni tanto li incrocio e mi sembra d’essere un libro aperto, la mia fragilità è in mostra ed è una cosa un po’ avvilente. Ho una sottile barriera di cinismo, sarcasmo, e pseudo durezza ridicola. Al di sotto c’è la mia vera natura: ipersensibile, sorridente ecc ecc. Una volta che sei arrivato li sei libero di fare quanti danni vuoi, non ci sono difese a proteggermi. Non mi va nemmeno di consolarmi con avventurette da poco; credo all’amore e finchè non trovo quella che “improvvisamente resta sola in mezzo alla folla”… beh.. resto single senza problemi. Cosi rispondo a chi mi chiede “ma perché proprio quella”? Non mi va di illudere nessuno ne ho bisogno di sentirmi più solo di prima una volta che lei s’è rivestita ed è uscita di casa. Credo sia tutto… o almeno tutto quello che ho da dire sull’argomento. Speriamo mi serva a qualcosa.

Lettera pubblicata il 20 Maggio 2012. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 2 commenti

  1. 1
    Delarge -

    Quanto mi ci ritrovo in quello che scrivi…. Quanto pesa il rimorso di essersi lasciato trasportare dalla rabbia a dire cose che non si pensano… Un attimo che vale un periodo indefinibile di agonia.. Ho fatto il tuo stesso gesto.. ho detto la stessa cosa e ho ottenuto lo stesso risultato… e penso che ne terrò il rimorso finché vivrò.. Ti capisco perfettamente Next

  2. 2
    fabio81 -

    @next la miglior vittoria è la non soddisfazione agli occhi altrui…la vita ti riserverà altre storie,altre situazioni iperpositive,e tu da quello che leggo,te lo meriti..e sai perche?…perche sei uno dei pochi che ancora oggi crede nell’amore e non si butta a capofitto in storielle leggere stile chiodo scaccia chiodo…!non hai perso..devi concentrarti su te stesso,solo cosi otterrai sempre ciò che vorrai..per il resto,amici o non,amante od ex,fanno da cornice…e le esperienze negative utilizzale per crear parte strutturale del tuo modus vivendi…rendendoti invincibile!
    per ogni cosa contattami pure fabiopersonal@hotmail.it

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