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Lasciateli perdere, lasciateli voi

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Lettera pubblicata il 14 Ottobre 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 2.689 commenti

Pagine: 1 266 267 268 269

  1. 2671
    rossana -

    LisKoop,
    nel vostro caso mi sembra che chi ancora ama dovrebbe avere tutti i diritti di essere rispettato nella sua scelta di mantenere o meno i contatti. e’ sempre più facile per chi lascia guardare avanti, verso nuovi orizzonti, in rapporto a chi viene invece accantonato come un oggetto ormai inutile.

    credo che, indipendentemente dall’accettare o meno il dono (che personalmente respingerei), l’atteggiamento migliore per te sia d’ignorarla del tutto. è quasi assurdo che tu sia costretta a una tale azione di difesa ma, se l’altra non vuol capire e si dimostra tanto insensibile nella sua attitudine egoistica, forse è l’unico modo per allontanarla, prima o poi.

    ricambio il pensiero augurale per le Feste in corso e per un nuovo anno libero da indesiderati accanimenti.

  2. 2672
    LisKoop -

    @Golem
    Il “risentimento” è certo presente e penso che sia assolutamente legittimo dopo aver investito tanto di sè in un rapporto che si è concluso in maniera del tutto indegna, a mio parere. Ma non si tratta di “interesse” emotivo, almeno da parte mia, ma piuttosto di un “legame” invisibile che rimane nonostante tutto.

    Sono d’accordo con te, quando dici: ” forse lei vuole “sentire” ancora di avere un ascendente su di te, perché un regalo sottintende una risposta e quindi un contatto”.
    Ed è proprio da qui che scaturisce ma mia angoscia, perchè io non posso farci niente, non posso controllare cio’ che decide di fare.
    Di conseguenza l’unica scelta che mi rimane è il mio modo di reagire, che
    cerco di mantenere il più equilibrato possibile. Cosi’, come emerge anche dai miei precedenti interventi, ad ogni suo contatto mi chiedo (e forse sbaglio, ma questa sono io) quale sia il modo migliore di reagire, per proteggermi inanzitutto, ma senza infliggere ferite inutili. Perchè l’impressione che ho è, si di avere a che fare con una persona molto egoista, ma comunque anche molto fragile.

    Ti confermo quanto pensi a proposito che io non abbia ancora “digerito” la vicenda; ne sono perfettamente consapevole. E’ un processo complesso e mi serve quindi del tempo per elaborare e “digerire completamente” la fine di un rapporto durato 17 anni. Sei invece completamente fuori strada quando pensi che io non voglia farle capire che il passato è passato e una volta finita la relazione non è possibile mantenere alcun rapporto di amicizia, come lei vorrebbe. Ho provato a faglielo capire a più riprese, fino a quando non ho concluso che era del tutto inutile ed io da parte mia ho tagliato ogni rapporto.

    Ma come bei sai, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire….. o di chi non ne è capace, vorrei aggiungere.

    @Rossana
    E’ veramente confortante constatare, ancora una volta, quanto sia in sintonia il nostro modo di percepire e reagire a certe vicende. Ieri ho rispedito il regalo al mittente. Forse Golem non sarà d’accordo, ma io penso che affinchè il messaggio sia chiaro, sia necessario mettere in evidenza un “rifiuto” da parte mia. Accettare il regalo avrebbe secondo me lasciato un’ambiguità su un possibile rapporto futuro, che assolutamente non voglio avvallare. Le cose devono essere CRISTALLINE, per quanto dolorose.

    Sono d’accordo quando affermi: ” è quasi assurdo che tu sia costretta a una tale azione di difesa ma, se l’altra non vuol capire e si dimostra tanto insensibile nella sua attitudine egoistica, forse è l’unico modo per allontanarla, prima o poi “.
    E’ quello che cerco di fare, anche se ancora con molta fatica.

    Grazie per il pensiero, ancora buone feste e buon anno!

  3. 2673
    Golem -

    LisKoop, per una curiosa coincidenza ho ricevuto in regalo un saggio sul “dono” di Marcel Mauss con l’ottima prefazione di Marco Aime, sul significato antropologico che questo ha. Non te la sto a fare lunga perché le implicazioni psicologiche sottese sono spaventose, mentre si giudica quel momento un puro gesto di generosità. Non è affatto così, come qualunque gesto umano che riguardi il “dare”, amore compreso. Dietro quell’azione c’è una “razio” che appare non interessata ma in realtà lo è, seppure non nell’ambito della logica mercantile. Ti riporto un passo della prefazione: “La logica del dono prevede che per una cosa donata se ne riceva un’altra. Questo Donare-Ricevere innesca una spirale di riconoscenza ma non annulla il debito tra i due partner.” In parole povere, non essendo una transazione commerciale ricambiare non estingue il rapporto tra i due, anzi. Ma nelle condizioni in cui siete, non spiegandosi (apparentemente) la ragione di un “dono”, il tuo rifiuto sarebbe l’equivalente di quel “ricambiare”, non so se mi sono spiegato. Lei si aspetta questo per valutare il tuo livello di coinvolgimento emotivo nei suoi confronti. Sarà che io quando interrompo una relazione riesco a cancellare qualunque legame col passato nel giro di poco tempo e so sempre con chiarezza cosa fare per raggiungere un certo obiettivo, e ti ho risposto pensando a come reagirei io per interrompere il “filo invisibile” di una relazione. Quindi devi tarare la mia opinione su questo parametro che mi riguarda.

    Ora, per quanto detto, se tu ci tieni a farle sapere che sei ancora legata a lei per qualche motivo, che lei ha ancora “ascendente” su di te non hai che da rifiutarlo, (e così hai fatto) ma poiché vuoi “dimenticare” come dici, l’interruzione di quella spirale può avvenire solo con un gesto come quello che ho citato, che infrange, spiazzandoli, i paradigmi morali, psicologici e sentimentali eventualmente sottesi.
    Spero di essermi spiegato a sufficienza, (oltre ad essere contento di aver trovato una conferma a questa mia intuizione sul saggio di cui ho parlato)
    Ciao
    P.S. Avvisaci quando di farà risentire. Perché così sarà secondo me. Ariciao

  4. 2674
    rossana -

    LisKoop,
    concordo sulla posizione netta e chiara, da assumersi nelle circostanze che a mio avviso lo richiedono. in alcuni casi il rifiuto dev’essere totale, non mistificato, ne’ passibile di errate interpretazioni.

    per me l’amore è sempre un dono, che può essere restituito dalla persona a cui è stato dedicato o anche da chi non aveva alcun impegno in tal senso nei nostri confronti. proprio quelle sono state le attenzioni più preziose che ho ricevuto, indimenticabili.

    se sai che la persona è fragile, sei tenuta a comprenderla ma non ad accettare tutto quello che intende riversare su di te. per lo meno così mi sembra che dovrebbe essere…

    un abbraccio.

  5. 2675
    LisKoop -

    @Golem,
    Esattamente: “La logica del dono prevede che per una cosa donata se ne riceva un’altra. Questo Donare-Ricevere innesca una spirale di riconoscenza ma non annulla il debito tra i due partner.” Nel saggio che citi si parla di DONARE-RICEVERE : il dono deve essere ACCETTATO perchè avvenga un vero scambio e si inneschi la c.d. spirale di riconoscenza. E allora cosa dice il caro Mauss a proposito del rifiuto di un dono?
    Se vogliamo parlare in termini di antropologia sociale, il RIFIUTO – che riguardi qualcosa di concreto, come un dono, o qualcosa di immateriale, come un saluto – ha sempre una connotazione molto forte e delle conseguenze che non hanno niente a che fare con l’instaurazione di un legame di riconoscenza. Anzi, è un azione che inequivocabilmente interrompe il legame sociale che il “dono” implica.
    Nelle “condizioni in cui siamo” – di cui tu non sai quasi niente e per questo non riesci a spiegarti la ragione per cui mi è stato fatto un dono – lei non aspetta di valutare il mio livello di coinvolgimento, ma da per scontato che anche io abbia spedito un “dono” a lei.
    La conferma di questo mio pensiero è arrivata già ieri quando mi ha inoltrato la mail che ha ricevuto dal corriere riguardo la data di consegna del mio pacco. Ma, talmente convinta che io le avrei spedito un “ dono”, ha pensato immediatamente che riguardasse la consegna di un pacco che io avrei spedito a lei, e che lei inspiegabilmente non aveva ancora ricevuto, nonostante sulla mail fosse indicata la data di consegna.
    Vedi, il mio rifiuto non è affatto l’equivalente di quel “ricambiare”, come dici tu. Ricambiare sarebbe piuttosto fare quello che hai proposto tu, ovverosia accettare e ringraziare (calorosamente per di più) per il dono ricevuto. Questo avrebbe creato una situazione di “debito” ed una attesa che avrebbe reso piu’ forte il sottile filo che ci unisce ancora. Ti sei spiegato benissimo è solo che abbiamo una visione diametralmente opposta, perchè io ritengo che sia invece il rifiuto “che infrange, spiazzandoli, i paradigmi morali, psicologici e sentimentali eventualmente sottesi”.
    Ma che la pensiamo diversamente non è una novità, no!?! 🙂
    Per il resto non ci tengo a farle sapere niente, per questo ho chiuso ogni comunicazione da mesi. Che io sia ancora legata a lei, e viceversa, è del tutto evidente e naturale. Quando si Ama (con la A maiuscola, attenzione Golem!! 😉 ) qualcuno per tanto tempo, la separazione è quasi come la perdita di una parte di se’ stessi. Ci vuole molto tempo perchè la ferita guarisca. Non si cancellano 17 anni con un colpo di spugna!! Chi ci riesce è bravo, ma anche senza cuore!!!
    Inoltre, quando avrei detto che voglio dimenticare? Non voglio dimenticare proprio niente!! E nemmeno rinnegare quella che è stata la mia vita e la mia storia. Io voglio semplicemente poter mantenere un sano distacco ed andare avanti per la mia strada, navigando insieme ai pirati !!! (Aleheavygrinder, sei sempre nel mio cuore!)
    Bye.

  6. 2676
    LisKoop -

    @ Rossana,
    anche per me l’amore è SEMPRE un dono, anche se non ricambiato nella stessa misura. In fondo credo che ognuno possa amare solo nei limiti delle proprie capacità e della propria sensibilità.

    Anche se puo’ non apparire cosi, io so che in fondo a lei c’è una grade fragilità. Conoscendola profondamente, so come potrei distruggere la sua “sicurezza” e l’immagine che si è fatta di sè stessa. Confesso che a volte, nei momenti di cieco dolore, ho anche pensato di mettere in atto questi pensieri distruttivi, ma poi, cosa sarei diventata?

    Cerco quindi di vedere i suoi tentativi di contatto, per quello che sono, ovverosia la sua volontà di instaurare di nuovo un sorta di rapporto di amicizia fra noi. Ma questo, non vuol dire che cio’ che lei desidera, si avverera’.
    A volte la situazione è difficoltosa per me e destabilizzante, ma non posso fare altro che agire secondo la mia coscienza e i miei principi.

    un abbraccio anche a te.

  7. 2677
    Golem -

    LisKoop, hai chiesto un’opinione e te l’ho data. Le condizioni in cui siete sono evidenti: separate con evidenti implicazioni emotive al circa in corso.
    Accettare con un ringraziamento formale ho detto

  8. 2678
    Golem -

    Scusa, LisKoop, ti riporto il post completato che mi era stato preso prima che lo integrassi definitivamente..

    LisKoop, hai chiesto un’opinione e te l’ho data. Le condizioni in cui siete sono evidenti: separate con chiare implicazioni emotive ancora in corso da entrambe le parti. Pesanti direi. Io potrei aver passato cent’anni con un partner, ma se mi lascia vuol dire che non era Amore, quindi mi prendo il regalo, lo ringrazio “cordialmente” e non ricambio, mentre guardo AVANTI. Non è più nulla. Sono senza cuore, ma ho due palle così, scusa la presunzione.
    Accettare ringraziando cordialmente ho detto, non calorosamente, come si fa in un rapporto formale, asettico. Ma tu sei ancora presa, quindi è del tutto inutile, perché tu NON vuoi farle sapere che di lei non ti interessa più nulla, ma il contrario. Quindi la tua “risposta” è perfettamente in linea col messaggio che vuoi inviare, e che lei recepirà correttamente. La vuoi “colpire”, e in questo modo esercitare ancora un potere emotivo e forse sentimentale su di lei. Non è difficile, si capisce.
    Comunque, sei convinta di aver fatto la cosa migliore? E allora noi siamo felici per te. Davvero.

  9. 2679
    rossana -

    LisKoop,
    ovvio che “ognuno possa amare solo nei limiti delle proprie capacità e della propria sensibilità”, valutando secondo il suo sentire la situazione emotiva in cui è coinvolto.

    così come è altrettanto scontato che, sentiti vari pareri, si decida per quello che meglio collima con la propria coscienza e i propri principi.

    non farle del male: cerca solo d’evitare il più possibile che continui a farne a te. sei forte e riuscirai a superare i vari snodi che saranno necessari a convincerla a desistere!

  10. 2680
    LisKoop -

    @Golem e @Rossana

    Golem, ti ringrazio per la tua opinione e per il tempo che hai voluto prendere per esprimerla, cosi’ come ringrazio Rossana per i suoi interventi.
    Se sono convinta di aver fatto la cosa migliore? Non te lo so dire, credo solo di aver deciso per cio che è piu coerente con il mio punto di vista, la mia coscienza ed i miei principi, come dice Rossana. Ma poi migliore per chi? Per me, per lei, per te? Evidentemente , quello che è meglio per me, in questo momento, non è il meglio per lei e viceversa. In questa situazione ambivalente, le conseguenze delle decisioni prese hanno sempre una duplice ricaduta. Ed è per questo che ho chiesto un consiglio, anche qui.

    Se in questo caso, la mia scelta si è orientata più verso il consiglio di Rossana che non sul tuo, è perchè mi sembra che lei abbia inquadrato meglio la situazione per quello che è; che il mio rifiuto del “dono” non è la volontà di colpire, ma un’azione di difesa; che il nostro rapporto non è un gioco di potere per avere un controllo emotivo sull’altra, ma un delicato processo di distacco fra persone che si vogliono ancora molto bene ; che va bene capire le sue intenzioni, ma senza accettare tutto quello che intende riversare su di me, evitando cosi il più possibile che continui a farmi del male. Per questa comprensione, Rossana, mille volte grazie, di cuore.

    Detto questo, non vuol dire che io non abbia apprezzato il tuo intervento, Golem, anzi lo considero comunque un ottimo spunto di riflessione. Non mi hai poi detto cosa dice Mauss sul “rifiuto” del dono…. aspetto quindi fiduciosa. Dal tuo ultimo messaggio sembra quasi che tu te la sia presa che io abbia scelto di fare diversamente da quanto tu pensi sia la scelta migliore…. Se è cosi, è un vero peccato, perchè considerando le nostre posizioni in una prospettiva più ampia, mi sembra che i nostri obiettivi siano equivalenti emirino allo stesso risultato – cioè tagliare col passato e andare avanti – anche se l’azione concreta che riteniamo indispensabile per poterci arrivare è diametralmente opposta.

    Io conosco molto poco di te, ma quando dici “Io potrei aver passato cent’anni con un partner, ma se mi lascia vuol dire che non era Amore, quindi mi prendo il regalo, lo ringrazio “cordialmente” e non ricambio, mentre guardo AVANTI. Non è più nulla. Sono senza cuore, ma ho due palle così, scusa la presunzione”, mi sembra più un partito preso che altro. Non essendoci mai passato, non credo che tu ti renda conto che le “grosse palle che hai la presunzione di avere”, in certi casi, non servono proprio a niente. Puoi anche gestire tutto al meglio per quanto riguarda l’aspetto pragmantico della situazione, salvare le apparenze, ma non riusciresti mai a sfuggire o ignorare il dolore lacerate che ti porteresti dentro. Fidati… continua ./..

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