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Tutti a lamentarsi ma nessuno qui fa niente

Ciao a tutti mi chiamo Valeria ,
volevo sapere l’opinione di altre persone per capire come è possibile che qua in Italia tutti si lamentano.. ma nessuno fa nulla…
Non esiste davvero il modo di cambiare in meglio il nostro Paese ?!
Siamo davvero costretti a vivere per pagare?!
Siamo davvero costretti a farci prendere in giro “dall’alto”?
Cos’è cambiato rispetto qualche anno fa ?
Che vita avremmo noi giovani anche nel mondo del lavoro se l’italia non offre nulla ?
Io non so voi ma rispetto a qualche hanno fa vedo il mondo in maniera diversa, non si ha più la chiarezza delle cose.
Qual’è la vostra opinione ?

Lettera pubblicata il 20 Novembre 2012. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Cittadini - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 100 commenti

Pagine: 1 2 3 10

  1. 1
    Nicole -

    Certo che qualcuno vorrebbe fare qualcosa.. ma non si otterrebbe nulla! Sarebbe come mandare un esercito di formiche contro un elefante. Chi credi che vincerebbe? Basta la zampa dell’elefante per sterminare l’intero esercito. Ecco, questa è la situazione.

  2. 2
    colam's -

    secondo me per risolvere la situazione ci vorrebbe una dittatura temporanea , per 10 o 20 anni, come si usava nella Roma Antica quando la situazione era critica.

    Bisognerebbe un potere politico con le palle capace di impostare politiche di rottura rispetto al passato. Per dirti alcune idee secondo me:
    – eliminare le Regioni e tenere solo uno stato centrale e le Province (com’era fino agli anni 60)
    – eliminare il Senato o la Camera dei Deputati
    – fare la guerra davvero alla mafia, con l’esercito
    – ripristinare temporaneamente la pena di morte per i reati più gravi, ivi inclusi i danni gravi al patrimonio pubblico (politici magna magna..)
    – troncare di netto le spese inutili e smettere di aver bisogno di fare debiti
    – ri-nazionalizzare i grossi gruppi come Enel, ENI, Autostrade, ecc e ri-introdurre i monopoli di Stato (oggi le perdite sono pubbliche ed i profitti privati)

    ecc..

    Per fare questo ci vorrebbe una rivoluzione. Ma per ora non ne vedo i presupposti. Io ho moglie e figlio e mutuo, e prima di buttarmi per strada e rischiare la galera vorrei “sentire” che sia utile.

  3. 3
    MMT -

    mai sentito dell’MMT? della nuova teoria economica portata e diffusa in Italia da Paolo Barnard? cerca e troverai.. 😉

  4. 4
    sarah -

    io vengo dal sud dove il lavoro già non c’era anni fa figurati adesso,per me la crisi è sempre esistita,per cambaire le cose ci vorrebbe una rivoluzione ma in Italia c’è troppa gente che pensa prima all’iphone e alla macchinona,e poi è la stessa gente che si lamenta,io cerco di emigrare perchè rimanere e sprecare anni della mia vita a sopravvivere non mi va.Una mia amica è andata in Irlanda e anche se non fa il lavoro per il quale ha studiato,mentre qua lo faceva,ha deciso di restare lì.Fa la pasticcera,si diverte,sta bene,ha trovato un uomo,vive meglio insomma meglio andarsene e vivere che restare morti di fame!

  5. 5
    katy -

    Si dovrebbe partire dal fatto di AMARE il nostro paese.

    E’ incredibile: siamo l’unico (credo) paese nel quale sia abituale, persino normale, autooffendersi e autoinsultarsi.

    Ci diciamo da soli che siamo pelandroni, infingardi, poltroni, mafiosi, incapaci, pasticcioni e quant’altro.

    In America se parli male dell’America sei emarginato.
    Qui è il contrario.

    Ed è un vero peccato!

  6. 6
    Mau -

    Bisognerebbe ritornare alla definizione Aristotelica della ‘politica’ : l’amministrazione della ‘polis’ a beneficio di tutti i cittadini.
    Sarebbe necessario basare l’azione politica su una nuova Moralità, laddove prevalga non l’egoismo finalizzato ad un arricchimento personale, ma interventi idonei al benessere della comunità che si è stati chiamati a rappresentare.
    E necessaria una riforma costituzionale che non consenta all’eletto di passare da una parte all’altra secondo le offerte del momento alimentando quel ‘mercato delle vacche’ oggi consentito.
    In sostanza chiudere con il passato, e con questo presente, dove la Politica è diventata espressione della forza del potere.
    Potere da raggiungere con qualsiasi mezzo, anche svendendo, senza vergogna, tutti i principi etici e morali.
    Cosa fare?
    Una rivoluzione sociale è difficile che accada, almeno per il momento.
    Quello che possiamo fare certamente è ricordarsi di tutto questo quando siamo chiamati a votare.

  7. 7
    Loving -

    Cara Valeria,
    hai presente quello che ha scritto Colam’s? Bene: io sono TOTALMENTE CONTRARIA.
    Sono idee come queste che a mio avviso sono il più pericoloso rischio nella situazione in cui ci troviamo. Questo è quello che vuole sentirci dire il gioco del potere, auspicano al controllo coercitivo, violento e assassino. Rischiamo davvero, senza un falso catastrofismo ma al contrario con un dolorosissimo realismo, di vivere i drammi dei campi di concentramento, di schiavismo, di subordinazione al potere.
    Io credo che fonti importanti, come ti hanno suggerito siano certamente Barnard, ma ci sono visioni meno “razionali” eppure totalmente riscontrabili nella realtà come le teorie di David Icke. Cerca i video su Youtube, parti da dove spiega le VACCINAZIONI DI MASSA. Oppure leggi quella lettera del ministro norvegese in cui parla dei programmi di eliminazione umana, dei bunker tra cui quello di Bill Gates, spacciato per “banca dei semi”.. Apparentemente sono questioni che non c’entrano nulla con noi, invece io credo che dovremmo tutti ascoltarlo, non per forza per accettare tutto quello che ci dice acriticamente, ma per lo meno per metterci un Dubbio. Se davvero i “governanti” mondiali non sono altro che burattini nelle mani delle famiglie più potenti del pianeta, se davvero queste ultime mirano alla centralizzazione dei poteri a livello mondiale e alla militarizzazione della nostra vita, se davvero siamo tutti considerati niente meno che bestiame…allora, temo che ormai siamo tardi, temo che sia partito il conto alla rovescia. Per mesi la ragione mi ha fatto rifiutare l’idea di qualche reale avvenimento datato 21 dicembre 2012. Io, atea, molto poco fatalista, in un certo senso molto incentrata sul “credo in quel che vedo” ho fatto un passo indietro e mi sono resa conto che qualcosa in ballo realmente c’è. Come già so di per certo, quello che ti sto dicendo verrà criticato, deriso o per lo meno screditato. Ma vi sto parlando umilmente eppure con convinzione. Non chiedo a nessuno di darmi ragione, chiedo soltanto ad ognuno di informarsi, come ripeto poi ognuno tragga le sue conclusioni, senza alcun tornaconto personale se non la speranza che noi comuni cittadini, esseri umani, possiamo sopravvivere alle menti malate e potenti che ci vogliono annientare. Dovremmo farci forza reciprocamente, scacciare la paura e cercare tutti insieme una soluzione. Possibile che 7 bilioni di persone non riescano a compatterne una piccolissima élite?

  8. 8
    colam's -

    verament Loving le mie idee sono per uno Stato forte al servizio del popolo e contro appunto i poteri forti.

    Ma se sei totalmente contraria a fare la guerra alla mafia, a dimezzare i costi della politica, o a continuare a regalare monopoli ai privati per poi salvarli con denaro pubblico quando si sono magnati tutto, bah non so che dirti..

  9. 9
    salentino -

    però noi giovani nn dobbiamo mollare..

    nn accetto l’ idea che per un futiro migliore si debba andare all’ estero..

    abbiamo una bellissima nazione, sono orgoglioso di essere italiano e noi dobbiamo lottare affinchè questo esodo dal nostro paese finisca..

    noi siamo italiani e qui dobbiamo avere quanto meno la possibilità di decidere di costriurci un futuro…

    bisognerebbe ridurre il numero di parlamentari, tetti agli stipendi e con i soldi risparmiati incentivare le imporese e attrare investimenti esteri…

    ci vorrebbe un partito di giovani laureati tra i 30-40 anni ke prendano in mano questo paese e facciano riforme vere!!!bisogna rottamare chi nei vari palazzi è seduto da 20 anni e forse anche di più….

  10. 10
    Loving -

    Caro Colam’s, sono totalmente contraria alla dittatura, sia essa anche come pretesto per distruggere la, anzi le mafie. E’ indubbio che quest’ultime insieme ai costi politici, MILITARI, insieme alle storielle false che da sempre ci raccontano per tenerci ignari e dunque sottomessi sono uno dei tanti cancri sociali, mi sembra persino superfluo doverlo sottolineare dopo quel che ho scritto evidentemente “pro-popolo”. Leggere di pena di morte fa incaponire la pelle.

    Guarda quello che sta succedendo in Grecia, c’è un gruppo violento che sta sostituendo lo Stato, si veste da “salvatore” dando da mangiare ai cittadini e vestendo i panni di Superman, ma io credo mirino alle elezioni, formali o informali che siano poco importa, vogliono il consenso popolare. E dopo? Dopo sono sicuri che continueranno a “farla pagare” solo ai “cattivi”? E poi chi sarebbero esattamente i “cattivi”? I “cattivi” di oggi non sono quelli di domani, ovvero quelli che accusati di essere “traditori” rischiano di essere ammazzati da un altro potere, stavolta con il consenso popolare. Attenzione ragazzi, è tremendamente pericoloso. Pensaci bene su prima di parlare di dittatura, potresti pagare molto cara sulla tua pelle e delle persone a cui ami la fiducia che riponi sui “rimedi forti”.

    Come fai a non renderti conto che qualora tu approvi dittatura, pena di morte, tortura, credendo che vengano indirizzati contro “i cattivi” di fatto al primo pretesto ti si rivolteranno contro?

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