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I giovani d’oggi

Leggo e vedo in televisione di giovani che per divertimento tirano petardi sulle auto in transito o peggio che per divertimento tendono cavi d’acciaio precedentemente sottratti, che gettano parti del presepio in acqua, si accordano per trovarsi e picchiarsi. Ma davvero i giovani d’oggi sono più banali, per non dire di peggio, delle generazioni precedenti? Da sempre, le generazioni più anziane hanno accusato le più giovani di essere banali, ignoranti e superficiali. Questa accusa si è fatta più insistente negli ultimi anni, con l’avvento delle nuove tecnologie e dei social media, che avrebbero contribuito a un imbarbarimento della società. La risposta certo non è semplice e dipende da come si intende il concetto di banalità. Se per banalità si intende la mancanza di intelligenza, allora la risposta è probabilmente no. I giovani d’oggi sono più informati e istruiti delle generazioni precedenti. Hanno accesso a un’enorme quantità di informazioni, grazie alla tecnologia e alla globalizzazione. Inoltre, sono più propensi a imparare e ad adattarsi ai cambiamenti. Tuttavia, i giovani d’oggi possono essere accusati di essere banali in un altro senso. Sono spesso accusati di essere superficiali, di non avere valori e di essere interessati solo al divertimento e al consumo. È vero che i giovani d’oggi sono più propensi a esprimere le proprie opinioni sui social media, anche se queste opinioni sono spesso superficiali e non supportate da conoscenze o argomenti. È anche vero che i giovani d’oggi sono più interessati al divertimento che alla cultura, rispetto alle generazioni precedenti. Non tutti i giovani sono così fortunatamente, solo alcuni casi sono veramente da prendere in considerazione e magari sottoporre ad un bravo specialista perché incapaci di ragionare, di non comprendere le conseguenze delle azioni che mettono in atto. Molto dipende da una serie di fattori, tra cui l’età dei giovani, il loro livello di sviluppo cognitivo e sociale, la situazione in cui si trovano e le conseguenze che possono derivare dalle loro azioni. Dal mio punto di vista in generale, alcuni giovani d’oggi sono meno capaci di valutare le conseguenze delle proprie azioni rispetto agli adulti. Inoltre, i giovani sono più propensi a prendere decisioni impulsive e a non considerare le conseguenze. In conclusione, i giovani non sempre si rendono conto delle conseguenze delle loro azioni, ma questa capacità si spera migliori con l’età e l’esperienza. Inoltre, le conseguenze che possono derivare dalle loro azioni possono influenzare il loro modo di valutarle in futuro e mi auguro che anche le pene, certe, che verranno inflitte loro siano di monito per il loro futuro. È importante che i giovani siano educati alle conseguenze dei propri comportamenti, in modo che possano prendere decisioni più consapevoli e responsabili.
Marco Morandi
Vobarno

Lettera pubblicata il 4 Gennaio 2024. L'autore ha condiviso 20 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    Gabriele -

    Non esiste solo rete quattro, Signor Morandi, se Lei sta davanti alla televisione guardando Nicola Porro e simili, allora le sembrerà così. Nessun servizio invece su giovani che si laureano o che si diplomano, anche col massimo dei voti, o con buoni voti, o che si allenano in palestra. Quelli no. Perché non fanno share, quindi non guardi troppo a televisione, faccia il favore.

  2. 2
    Marco -

    Sig. Gabriele io non ho detto tutti i giovani ma solo alcuni e le considerazioni si riferiscono per appunto a questi.

  3. 3
    Max -

    I giovani sono sempre stati un po’ ribelli e trasgressivi, da che mondo è mondo. Bisogna dire che al giorno d’oggi appaiono un po’ peggiori di quelli di ieri, ma non per colpa loro, ma perché a questo li porta il contesto in cui si trovano a vivere. Riispetto al passato l’educazione, in molti casi, è decisamente più rilassata: i genitori, vuoi perché occupati entrambi dal lavoro, vuoi perché imbevuti dell’ideologia Sessantotto e post, faticano ad essere un punto di riferimento autorevole, capace di dare dei principi e delle regole e anche la scuola, così come il sistema sociale generale, vivono un momento di forte smarrimento, che impedisce di proporsi come una sicura verso chi sta crescendo. Per cui ai giovani per un verso vengono date tutte vinte e non li si abitua alla perseveranza e al rispetto che una volta erano più sentiti. D’altra parte, però, le prospettive future si presentano per loro assai più incerte rispetto a un tempo e questo toglie motivazione all’impegno.

  4. 4
    Inlakech -

    Dato che i giovani sono figli degli adulti e questa società è figlia di altre società credo che sia ovvio il problema sta nell’essere umano che compone tale società.
    Gli adulti, che mi sembra di capire siano per te esseri superiori dotati di tante belle qualità, non sono per me un grande esempio nella maggior parte dei casi.
    I social sono uno strumento ed essendo uno specchio della società sono anch’essi uno schifo, ma il problema non è lo strumento, ma come lo si utilizza.
    Un coltello posso usarlo per affettare il pane o accoltellare qualcuno, allo stesso modo se le persone hanno in mano da mattina a sera un apparecchio che ha più tecnologia delle prime astronavi mandate sulla luna, ma lo usano in modo ossessivo compulsivo solo per scrivere cazzate o guardare video scemi o rimbecillirsi davanti a giochi idioti la colpa/responsabilità è della tecnologia?
    Penso che questo ergersi giudicando e additando, analizzando sempre sottraendo sé stessi all’analisi non sia utile a comprendere.

  5. 5
    Tommy -

    Gli anziani di oggi. Peggio ancora. 😁
    Ma perché sono quasi tutti dei rinco! Eddai, non nascondiamo la polovere sotto il tappeto.

  6. 6
    CLAUDIO -

    Rileggendo questa lettera,mi è sorto, quasi spontaneo, ricordare i contenuti dei brani”Bandiera bianca”di F.Battiato e”l’anno che verrà”di L.dalla,sempre attuali e ,soprattutto,PROFETICI a distanza di anni!
    E,nonostante tutto, concludere,quasi logicamente,con il famoso pensiero di un altro grande musicista,Louis Armstrong(trascurando facile ironia a riguardo):”And I think to myself what a wonderful world”!!(se siete persone “di mondo”credo proprio non serva la traduzione 😉👍)
    E comunque Buona Epifania!!

  7. 7
    white knight -

    Credo che da un lato sia senz’altro colpa degli adulti: non è raro infatti vedere padri boomer morti di fi.. che ci provano con delle coetanee dei propri figli oppure delle madri milf più rincoglionite e immature delle proprie figlie. Ovvio che poi i ragazzi vengono su “senza valori”.
    Dall’altro è altresì vero che i giovani di oggi hanno meno scusanti, proprio perché spesso sanno (o almeno, possono sapere se vogliono) più dei propri genitori (e non parliamo dei nonni, capre etiliche ignoranti e rincitrullite più che vecchi saggi dispensatori di consigli).
    In sintesi: bruciateli tutti, Dio riconoscerà i suoi!

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