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È possibile che la vita non prenderà mai la piega giusta?

Più di qualche volta mi son chiesto se ha senso continuare a sperare che prima o poi la propria vita cambi, non per forza bruscamente ma anche col passare degli anni.
Questo è il pensiero che molte volte mi da la forza di continuare, ovvero credere che prima o poi cambierà, ma anche quello che mi fa riflettere di più in negativo.
Sono un ragazzo di 30 anni e ho grosse difficoltà nel vivere la mia vita.
Sin dai miei 17/18 anni ho iniziato ad andare in psicoterapia cambiando più professionisti, poi mi sono spronato a stare in gruppo con corsi, viaggi, viaggiare anche da solo, esperienze, mi sono appassionato a molte cose ed alcune sono rimaste uno stile di vita tutt’oggi, in tutto questo mi sono divertito, sono stato anche limitatamente bene mentre vivevo le mie esperienze.
Oggi sto provando in ogni modo a cambiare lavoro per seguire la mia massima ambizione, ho provato a farmi aiutare oltre che da terapeuti anche da naturopati, ho provato il tradizionale e il non tradizionale seguendo la meditazione, la medicina orientale, curativa delle emozioni, eppure nonostante gli sforzi la mia vita si è modificata certo, ma non mi ha mai dato quello che volevo.
Mi sento diverso dagli altri, non sono una persona normale, non ho amici, ne ho giusto uno o due ma coi quali non c’è “cresita”, sono relazioni stabili ma che non mi arricchiscono, a volte per tanti motivi esistono e non esistono ed anche quando sono presenti sono per me una illusione di gratificazione, in altre parole se mancano non ne sento poi così tanto la mancanza, però sento molto la solitudine.
Sono solo e provo solitudine sin dai miei 12/13 anni e continuo a coltivarla, non riesco ad avere una compagna con la quale fare mezzo progetto di vita senza parlare di matrimonio, famiglia o chissà che per forza.
Mi sono impegnato davvero molto nella vita per cambiarla e cambiarmi ma poi sono ciclicamente di nuovo qui, a scrivere sul sito o a pormi le stesse domande.
Ho paura che nonostante gli sforzi io possa sentirmi così per la vita, dopotutto esistono persone che hanno vissuto la loro intera esistenza senza gioie, senza amore, senza socialità, tristemente anche direi.
Potrei finire così anche io, allora mi direi che non ho avuto rimpianti quanto meno, che ho provato a venirne fuori ma è andata male, però che fatica… che senso ha avuto fare tutta questa fatica?
Il fatto è che ho conosciuto anche intimamente nella mia vita persone con profondi problemi esistenziali e “simili” ai miei, salvo poi a distanza di 5/10/15 anni trovare la loro strada; rivederli, rifrequentarli, sapere le loro vite il cambio che hanno avuto e non si tratta di aver risolto i problemi no, sono ancora piene di problemi, anche più profondi dei miei magari, ma è cambiata la mentalità di approccio agli stessi ed alla vita.
Per questo dico di non essere una persona normale, perchè una persona normale prima o poi a furia di star male un rimedio lo trova, io ho sperimentato ma un rimedio manco a pagarlo.
Di ammazzarmi non se ne parla, mi fa paura la cosa, però faccio anche fatica a vestire in questi panni ed ho solo 30 anni, dovrò faticare davvero così tanto per tutta la vita?!
Se avessi potuto sapere in anticipo tutte le possibili condizioni della vita (felicità, successo, tristezza, miseria ecc) e scegliere di accettarle e nascere ugualmente oppure no, ma col caz** che avrei accettato di nascere.

Lettera pubblicata il 22 Ottobre 2022. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1 commento

  1. 1
    white knight -

    Non so se ti interessa ma a volte faccio gli stessi pensieri. Ho qualche anno più di te e, sinceramente, devo dire che invece a me la vita (finora) mi è andata relativamente bene sotto tutti i punti di vista: ho un buon lavoro anche se non è quello dei miei sogni, ho avuto diverse storie anche se non ho mai trovato qualcuna di spessore se non in 1 o 2 occasioni (e comunque ora sono single e drammaticamente a secco eheheh), gli amici non mi mancano anche se comunque la vita sociale è meno entusiasmante rispetto a 5-10 anni fa (credo sia fisiologico?).
    Detto questo però anche io frequento gli psicologi da 15 anni, con risultati altalenanti, perchè comunque ho “qualcosa che non va”… un perenne senso di inadeguatezza, di incompiutezza, di vuoto, più certe ansie. E spesso ultimamente mi chiedo: anche vivessi soltanto fino a 70 anni, sarà così (o peggio) per i prossimi 30/35 anni? Sto cercando un sistema per uscirne perchè il solo pensiero mi genera non poca… ansia…

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