Da lavoratore, potrei mio malgrado comprendere i perché si giunge a fare ciò che rammarica, tuttavia trovo inammissibile porre l’intero Paese nel caos. Si pensi al povero metalmeccanico e da quanto tempo attende briciole d’aumento. Occorre rivedere nella globalità l’intero comparto contratti e pressare lo Stato a far tenere in alta considerazione precise direttive di negoziazione. Soltanto così s’affermerà correttamente il bene di tutti, ma al disopra d’ogni cosa, il cittadino, che non dovrà più scontare dissesti non desiderati.
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