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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
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14.073 commenti

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  • 3351
    guerriero -

    margherita, ma che stai addì,. rileggite i post va

  • 3352
    Monk -

    @ANNA: puntini sulle “i”. Non sono ferito! Sono sereno e felice 😀

    E questo è sempre stato il mio carattere: non sono “indurito”, ho solo le palle che mancano a tanti. Solo che, a differenza loro, non vado in giro con un’etichetta stampata addosso del tipo “quanto so’ omo”, perché il vero uomo non ha bisogno di farlo. Gli attributi li tira fuori quando servono. Questo per dirti che non sono “indurito”, ma sono così di natura, da sempre, anche se sono stato compresso sin troppo a lungo (un lupo messo in gabbia e torturato, laddove la peggiore tortura è la perdita della sua identità).

    Quella che tu chiami “acidità” di altre mie lettere, è “durezza”: ma la durezza non la usi perché sei ferito, la dosi in certe situazioni per scuotere le persone, tutt’al più!

    Tante persone non hanno bisogno di essere compiante, di essere abbracciate, di essere confortate: hanno già chi le compiange, chi le abbraccia, chi le conforta, eppure ancora soffrono, non capiscono, non hanno la forza nemmeno di sferrare un piccolo primo pugno alla vita che ha dato loro una sberla tale da metterle a sedere.

    Hanno, a volte, bisogno che ci si ponga davanti a loro, e le si scuota per il loro bene. Una volta scosse, in un modo o nell’altro reagiscono: e che reagiscano contro di te, per il sol fatto che le hai scosse, non importa. Hai provocato in loro una reazione, il dolore che avevano diventa rabbia, e fa niente se quella rabbia la tirano addosso a te. Tu sei forte, reggi il colpo, e poi lo sai sin dall’inizio che il tuo obiettivo era provocare una reazione, e che avresti fatto da capro espiatorio. Ma va bene così, anzi sei contento che magari ti si sputi contro veleno, perché quella persona può così disintossicarsi del veleno che gli è stato iniettato da chi l’ha fatta soffrire. E a me che importa beccarmi il veleno altrui? Ho gli anticorpi, io. Ho la pelle forte. Sono un lupo, ed assorbo tanto. Anche se è il male altrui, ed anche se è immeritato (ma, in fondo, ho fatto io in modo che si liberasse un po’ di quel male, no?).

    Con te, Anna, non sono stato duro, come in altri commenti ad altre lettere… e secondo te, perché? Forse perché non hai bisogno di sfogare rabbia, o di buttar fuori veleno. Forse perché ti stavi avvelenando da sola, e quindi dovevi solo essere ascoltata. E consigliata senza durezza, perché già eri troppo dura con te stessa.

    Come vedi, Anna, prima di giudicare, come Margherita, che addirittura mi ha definito “arido” (se io sono arido, allora, Margherita, te lo dico affettuosamente, ti aspetta un vero inferno, dagli uomini che incontrerai nella vita, perché tutto sono fuorché due cose: arido o stupido), bisognerebbe capirle, le cose. O almeno sforzarsi di farlo. E senza nemmeno arrivare a facili conclusioni, del tipo che ci si “indurisce” per le ferite ricevute. Primo: perché attribuisci più importanza di me a quelle ferite, se vi sono. Secondo: perché, nel mio caso, non è proprio così, come ho cercato di spiegarti.

  • 3353
    Monk -

    ERRATA CORRIGE: sono stato inesatto quando ho detto, nell’ultima parte del mio lungo post qui sopra, che Margherita mi ha definito “arido”. Le sue esatte definizioni erano “acido”, “cinico”, “arrabbiato”. Mi scuso per aver detto che mi aveva attribuito quel simpatico aggettivo, mentre me ne ha attribuiti altri (altrettanto simpatici). La sostanza, comunque, del mio pensiero, rimane in quella parte identica: se io sono acido o cinico o arrabbiato (di cosa? come ho spiegato, non attribuite più importanza di quanto ne attribuisca io a delle pretese ferite, se vi sono, perché solo io posso valutarne la gravità e di certo non mi rendono arrabbiato), allora non oso immaginare che razza di uomini possa incontrare in giro. Ma, ribadisco, glielo dico con affetto.

  • 3354
    ANNA -

    Massi’, Monk…tu hai ragione.
    Certa gente va presa davvero a metaforiche sberle perche’ si svegli.
    Altri, invece, tra cui anch’ io, ( come tu saggiamente hai detto ) hanno solo bisogno di sfogarsi, visto che la realta’ e’ loro gia’ nota.
    Un po’ di cinismo serve anche, dato che, onestamente, rotoliamo abbastanza nella “rumenta”.
    Io nn so se solo dalle mie parti avviene, o se solo adesso riesco a vedere, ma la vuotezza e’ tanta.
    Conosco persone davvero perbene, nn dico questo.
    Peccato che, a loro volta, siano disperse dietro ad altre “vuotezze”, oppure siano disgustati dal tutto e campino decentemente da soli.
    Ragazzi, porca eva, ho 33 ANNI !
    Nn sono pochi…io nn ho tempo da perdere, anagraficamente parlando, e ancora nn so cosa cercare.
    Io, come te, forse nn saro’ piu’ ferita ma la cicatrice c’e’. E mi frega. Mi fa sentire brutta, inadatta, proprio sfregiata.
    Ed ogni volta che qualcuno sembra nn accorgersene, io mi meraviglio e cerco sicurezza in quello.
    Ma e’ proprio “rumenta”. Lo so bene.
    In quei casi e’ ovvio che la cicatrice nn si noti…e’ dentro, mica scritta sul sedere o sulla maglietta 🙁
    Io, invece, la vedo OVUNQUE.
    Mi bruciai il viso da bambina.
    Un’ ustione terribile, molto ben curata e ormai ricordo lontano solo per chi mi conosceva al tempo.
    A volte, nello specchio, io rivedo ancora tutti quei segni orribili e mi terrorizzano le foto.
    Temo sempre di rivederli.
    Poi lo so che nn ci sono piu’.
    LO SO!!!!Ma la frazione di secondo in cui li aspetto, c’e’ ancora.
    Nn so spiegare…
    Credetemi, io rido e sorrido a tutti durante la giornata.
    Sono lo spasso di molte situazioni.
    Il tabaccaio, il direttore della banca, il cassiere, l’ avvocato, il gelataio, il mendicante sotto casa mia, il barista…chiunque, mi vede e si ferma a fare due parole perche’ sono allegra e cordiale.
    E’ la cicatrice il problema.
    Sempre quella, che mi convince che nn merito un c…o!
    Che e’ un miracolo se nn tutti riescono a vederla…
    Santo cielo. C’e’ da chiedersi che razza di professionista fosse l’ analista che oso’ dire : Lei sta benissimo…:-(
    Credo che meriti una denuncia all’ albo.

  • 3355
    abroad -

    Ciao ragazzi
    Pongo anche la domanda qui
    Gestione Skype a MSN : Cosa fate quando vedete l ex in linea e sapete che gia’ chatta anche con altre tipe? Io non vorrei cancellarlo dai contatti mi sento superiore e non una bambina dell’asilo ( anche se mi viene voglia di mandargli un e-mail dove gli scrivo che si sta comportando male xche’ lo becco gia’ in chat un giorno dopo che ci siamo mollati.. mi aveva chiesto rispetto..) quindi per ora mi limito a non collegarmi o ad uscire appena lo vedo in linea, ma vorrei riuscire a collegarmi senza farmi venire il nervoso ogni volta che lo vedo in linea.. Grazie

  • 3356
    margherita -

    Anna, come donna hai capito perfettamente cosa intendevo dire e come donna ti dico sii fiera delle tue cicatrici, non nasconderle ma mostrale quelle ti distingueranno per il resto della tua vita. Ho una cicatrice sul mento abbastanza vistosa, lascito di un incidente d’auto a 20 anni. Me ne vergognavo all’inizio, mi sentivo sfregiata, ma poi ho cominciato ad andarne fiera e tutti mi hanno sempre detto che quella cicatrice mi rendeva più interessante..
    Monk complimenti!!!!! hai reagito da UOMO, ti faccio l’occhiolino sorridendo con affetto, meriti molto dalla vita, pretendilo e prendilo..La tua è sana durezza, la mia una provocazione, ma non far l’errore di dire “sono fatto così”, non inserirti in uno schema, siamo in continuo cambiamento ricordatelo, abbiamo sempre da imparare, da metterci in discussione, questo è il bello della vita da non perdere.
    Ragazzi, c’è una cosa di cui non oso ancora parlar a nessuno ma ho una strana sensazione da qualche giorno quella di aver sbagliato se non tutto in gran parte con il mio eroe….mah…

  • 3357
    Monk -

    @ANNA: Ritengo che sia proprio quella cicatrice che ti porti dentro e che non c’è più fuori che dovrebbe convincerti che meriti molto, invece. E non è una cicatrice che ti ha sfregiato l’anima: al massimo l’ha solcata, ma non sfregiata né resa brutta o inadatta, perché altrimenti non riusciresti ad esprimere quella sincerità di sentimenti che pure esprimi.

  • 3358
    Francesca -

    X margherita. Ho letto il tuo commento su monk e guerriero. Ti do’ torto su monk perche’ invece secondo me e’ obiettivo. Su guerriero concordo. E’ geloso e inacidito sul serio. Lascia che si sbollisca dalla rabbia che avra’ verso le donne. Dopo sara’ piu’ dolce… (FORSE) :)))))

  • 3359
    Alonso Q. -

    Ciao a tutti,e grazie.
    Grazie perchè nei vostri commenti trovo la forza di rialzarmi e di capire come devo e voglio agire.
    Li leggo e li rileggo e ogni volta trovo spunti di riflessione e di ragionamento che mi fanno desiderare di tornare ad essere felice,di tornare a essere me stesso senza elemosinare briciole di felicità come ho fatto per tanto,troppo tempo.
    Ritrovo quella lucidità che mi fa capire di non aver perso nulla ma di essermi liberato di un fardello che opprimeva me stesso,lo accettavo semplicemente per paura,semplicemente perchè non credo in me.Ora so che il primo passo da fare è amare me,non in maniera egoistica,ma rispettarmi e dare importanza ai miei valori in mezzo agli altri,non scendere mai più a compromessi che annullano le mie convinzioni.
    Non sarà facile,ci saranno ancora lacrime e notti insonni,ma la strada è quella.Mi ritorvo molto nei post di Anna,tu,come me,sei molto insicura,e rileggendo dei tuoi sacrifici fatti per lui e per accettare la sua famiglia,in un certo senso rivedo tutti i miei sacrifici fatti per tenere stretta una storia che non era destino continuasse,e questi nostri sforzi alla fine inutili ci fanno male,ma devono farci capire di quanto in realtà siamo forti,di quanto saremo capaci di dare alla persona giusta che incontreremo nel momento in cui saremo felici e ameremo veramente noi stessi.
    In questo periodo ho letto molto su internet,e la frase che continuo a ripetermi ogni giorno è questa:
    “Un’amore autentico nasce dall’incontro fra due unità e non due metà.”
    per questo ora al primo posto ci sono io,devo creare una mia unità,un’entità che possa vivere bene anche da sola,e allora potrò davvero condividere la mia vita e amare,perchè il mio non sarà semplicemente un appoggiarmi ad un’altra persona perchè possa riempire i miei vuoti.

    tratto da “una mercedes bianca con le pinne” di J.Hawes

    Quando hai bisogno di qualcosa,tu hai bisogno di qualCOSA,trasformi una persona in un oggetto del desiderio,in un oggetto insomma,e non sei libero perchè se hai bisogno di qualcosa ne sei schiavo,e solo una persona libera può fare l’amore.Le persone libere fanno l’amore,quelle non libere,se ne rendano conto o no,s’accoppiano.Perchè l’amore è pura scelta un momento svincolato da accordi o promesse.Puoi fare l’amore solo se sei così libero che potresti alzarti in questo momento e allontanarti da questa persona,ma speri di stare con lei per sempre.

  • 3360
    ANNA -

    Alonso, che belle parole hai riportato….
    Mi riconosco in qualcosa: nell’ “alzarsi in un momento ed allontanarsi”.
    Sono certa di poterlo fare per tutto il tempo che mi resta nella vita.
    Averlo subito una volta, mi ha fatto capire che e’ possibile da ottenere anche sotto forma di scelta propria, quando e’ giusto farlo.
    Sulla mia insicurezza, assolutamente reale, lavorero’ al massimo.
    D’ altra parte, c’e’ molto cui aggrapparsi.
    Se nn c’e’ di mezzo qualcosa che batte contro una mia fragilita’, so di poter essere “all’ altezza”.
    So di essere stata una studentessa modello, di essere un’ ottima professionista, un’ amica fedele…qualcosa da salvare c’e’.
    E’ il meritare amore a creare gran grattacapo.
    Con la stima, ce la caviamo ancora bene.
    Stasera cenetta con le amiche pre-partenza vacanze ( nn mie, purtroppo ).
    Nn voglio nemmeno nominare “quello li'”.
    Lo lascio ” a casa” :-), anzi in CANTINA, cosi’ sta pure al fresco !
    BUONA SERATA A TUTTI, cari virtual friends….

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