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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

Pagine: 1 6 7 8 9 10 1.491

  1. 71
    rossana -

    Beppino,

    se sei stato molto amato, guarda a quell’amore per accrescere la tua autostima. è importante, sai: io che amata non sono stata più di tanto ne ho riportato una ferita pressochè inguaribile, e un piedistallo di supporto in meno…

    anche nel tuo caso, l’età, che non conosco, può cambiare il quadro d’insieme che ti riguarda. in ogni caso, chi ti pone obiettivi troppo elevati? se è un adulto, purtroppo non credo che tu possa accantonarli, per un po’ ancora li dovrai subire, ma poi sarai libero di decidere tu “cosa e come”.

    personalmento penso che uno spazzino sereno sia preferibile a un architetto preoccupato giorno e notte che i suoi stabili crollino al minimo temporale o ai venti di sghimbescio. quanto allo stress e alla fretta, so che è quasi inevitabile caderci dentro. cerca di ridurli, quando puoi. non serve correre, serve soltanto avere il necessario, che può essere anche molto poco (vedi S. Francesco).

    crescere è un’enorme fatica. e anche invecchiare, o allevare i propri figli in modo giusto. niente è facile, neppure allevare conigli, ma tutto a poco a poco s’impara. ci vuole coraggio, lo so, e qualche buon compagno di strada. ne hai almeno uno?

    io una ce l’ho, ed è la mia salvezza, soprattutto emotiva. scrivi, scrivi, scrivi, quando vuoi e cosa vuoi: questo sei libero di farlo sin d’ora, per te o per gli altri, non importa che ci sia qualcuno ad ascoltare (anche se, se c’è, è meglio…). tutto quello che riesci a buttar fuori non può che darti sollievo.

    un abbraccio,

    rossana

  2. 72
    ania -

    Ciao Rossana,
    ho 18anni lo sò sono molto giovane ma…Ora ti spiego io ho tentato il suicidio,
    perchè la mia situazione passata e presente non è per niente carina anzi mi lacera giorno dopo giorno e io tagliandomi per un’attimo non penso al dolore psicologico che è troppo forte per me,infatti vi sono giorni in cui io mi rinchiudo dentro casa al buio per non vedere nulla non mangio non mi lavo e non parlo con nessuno.
    Vorrei uscirne ma,appena metto la testa fuori arriva qualche mazzata e io non ho sempre la forza per tirarmi su!Non sò cosa pensare,vorrei ricominciare a vivere ma non ci riesco mi porto dentro un dolore troppo grande,che nessuno riesce a comprendere,perchè tutti sono impegnati nelle loro cose a chiedermi consigli e a considerarmi una persona forte,ma se per un momento mi guardassero negli occhi capirebbero che io non sono quella che vedono che non me ne frega un bel niente dei loro problemi di fidanzati…Io vorrei essere ascoltata capita,abbracciata forte forte da qualcuno che non vuol niente da me!!

  3. 73
    rossana -

    ciao ania,
    sei giovanissima, devi essere un fiore: è quasi un delitto che tu debba vivere una situazione così dura alla tua età (mi riferisco alle difficoltà che ti crea la mamma, cui vuoi bene, da quanto ho potuto capire).

    per par condicio non ti dirò quanti anni ho ma soltanto che potrei essere nonna, e in questo “potrei”, credimi, c’è un gran dolore… hai ragione, come possono interessarti le storie amorose delle tue amiche mentre tu vivi una tragedia? come possono volere qualcosa da te, che fatichi, giorno dopo giorno, a mantenere un minimo di equilibrio?

    ma non devi giudicarle troppo male: nessuno può capire, se non prova. anche da me non ti devi aspettare molto: tutti abbiamo i nostri problemi e più spesso di quanto non si creda abbiamo bisogno d’aiuto, anche se magari, per pudore, non lo diciamo chiaramente. ho poche forze e poche energie anch’io per affrontare la mia quotidiana realtà, per certi versi parecchio simile alla tua.

    succede anche a me di non aver voglia di alzarmi, di lavarmi, di uscire. ho vissuto l’intero inverno con due tute da alternare in casa e una sola mise per uscire, che lavo di tanto in tanto lavo per ovvi criteri d’igiene mentre l’armadio trabocca di abiti che mi lasciano indifferente… credo capiti quando si è parte di una situazione in cui non possono essere apportati mutamenti.

    sì, è difficile, quasi impossibile indurre qualcuno intrappolato in problemi di dipendenza a cambiare. ora ti dirò come la penso io, senza per questo volerti influenzare:
    1) ognuno ha diritto di vivere di di morire come gli pare;
    2) nessuno ha però il diritto di trascinarci nel baratro con lui. cerca di prendere un minimo di distanze emotive, se puoi e quando puoi, da quello che ti fa soffrire e che non puoi cambiare. hai diritto alla tua vita, a te stessa, a un futuro.

    questo non significa non amare o non stare vicino a chi amiamo e soffre. bisogna, però, non farsi totalmente assorbire nella vita altrui, anche perché, così facendo non possiamo essergli di nessun aiuto. studi? lavori? se sei impegnata in qualcosa, credimi, il tuo buon esempio, nel tempo, può valere più di fiumi di parole…

    io da te non cerco nulla di particolare, ti sono vicina e ti abbraccio forte forte. vorrei, forse, un po’ della tua gioventù, e questa già me la stai dando, con briciole del tuo modo di essere, che mi sembra abbastanza simile al mio.

    vivere è spesso più difficile che morire ma sono sicura che ce la puoi fare, che un giorno ci sarà qualcosa di bello anche per te (c’è per tutti, prima o poi). pensa a quanto fatica in più può costare quando gli anni sono tanti e le forze sempre meno…

    scrivi quando vuoi. se posso e non sono troppo a pezzi, ti risponderò e cercherò di farti sentire a distanza la mia presenza.
    se non dovessi risponderti più, potrai immaginare il perché e non farmene una colpa.

    rossana

    rossana

  4. 74
    alexia -

    qnti messaggi!
    Rossana,trovare nelle tue parole certe considerazioni ke io stessa ho espresso a me stessa,al mio diario e agli altri è stato davvero emozionante!
    ecco alcune mie osseravazioni formulate dalla letture delle vostre personalissime e rispettabilissime opinioni:
    -la società impone solamente “apparentemente” un modello,o modelli,di vita da imitare.E seguirli spesso è la cosa più facile(ma anke più difficile per la nostra singolare e originale personalità,la qle deve “piegarsi” a qsti schemi)da fare,piuttosto di sforzarsi d conoscere davv noi stessi,le ns aspirazioni,i ns obiettivi futuri.Nessuno puo obbligarci a vivere cm desideriamo.
    ES:un mio ex compagno di classe ha lasciato la scuola xke contrario al sistema scolastico,al suo”nozionismo,falsità,schematismo,bigottismo”.ora è in inghilterra per un percorso culturale.HA FATTO UNA SCELTA CONTROCORRENTE.io nn ero d’accordo cn le sue idee,nn lo sono tuttora,ma è una delle persone ke piu stimo al mondo,xke è STATO SE STESSO FINO IN FONDO.perfino nel suo modo di vestire!!!!!:)
    -gli eventi dell’infanzia incidono profondam sullo svilup psicolog di una parsona.è provato scientific ma soprattutto nella nostra quotidianità.
    ES:bambine nate e vissute in madagascar fino a 6-7 anni,tra le malattie,la fame e la morte,vengono adottate in francia da una coppia apparentemente normale,ke poi s trasforma in genitori rigidi,qsi dispotici,al cui controllo le ragazze s sottraggono una volta raggiunta la maggiore età.
    Qst ragazze,sole,senza piu una guida ke dicesse loro cm fare,nonostante l’educazione,benche severa,ottenuta,prendono strade sbagliate:una s consegna nelle mani del primo capitato,rimane incinta,perde la bimba prima ke nasca,tenta il suicidio,rimane nuovam incinta d un altro e ha la figlia,nn collabora cn le isituz sociali ke le assicurerebbero una casa,soldi e primi aiuti.l’altra,s fa coinvolgere in traffici illeciti e nn lavora oltre a interrompere gli studi.senza testa.
    qst ragazze nonostante la loro intelligenza,s sono trascinate dentro i traumi dell’infanzia e della giovinezza…i genitori adottivi nn han loro permesso di consolidare un’autostima,una esperienza del mondo esterno,valori capitali tali da permetter loro di cavarsela “fuori”.sono mie cugine.
    -l’energia fisica indubbiam aiuta qnd è lo spirito a esser in crisi.ma ki sta male anke fisicam deve fare uno sforzo doppio.purtroppo anke le condizioni del fisico influenzano la personalita,basti pensare a cm cambiamo atteggiamnto qnd nn dormiamo abbastanza,siamo stressati,siamo malati!
    -pessimismo e ottimismo.una persona puo considerarsi ottimista solo se riesce ad esserlo anke qnd la situaz è “nera”.è trop facile dire di esserlo qnd tutto va bene!!!!!sicuram aver una fiduciosa speranza nel “futuro migliore” aiuta ad andare avanti,un po cm la religione.qsti diversi atteggiamneti nei confronti della vita secondo me dipendono anke da qnte e qli batoste s sono ricevute fino a ql punto.io,personalm,ho una tendenza piu verso il pessimismo,csi,almeno,gioisco anke delle piccole cose belle snz pretendere i fuoki d’artificio!è un po cm illudersi e nn illudersi.
    -io scrivo un diario.aiuta davvero.scrivendo esternizziamo il probl.vederlo scritto aiuta a ad analizzarlo oggettivam,e ancor meglio rileggendolo qlc gg dopo,qnd l’animo è pulito dalle emozioni violente di ql momento di crisi.
    ES:in un periodo in cui i miei me lo leggevano e mi controllavano e nn riuscivo a sfogare pacificam cio ke avevo dentro in modo libero e diretto su carta,ho dato luogo a scenate a malesseri fisici.ho imparato molto da ql esperienza.ora nn avrei qsta maturita nè
    qst coscienza di me.
    -nn ho mai pensato a procurarmi dolore fisico in opposiz a qlo psicologico…nn posso qndi immaginare ql “sollievo” possa dare…penso cmq ke qlsiasi cosa danneggi il nostro corpo,inevitabilm danneggi noi stessi.rimane una opinione sul piano logico-deduttivo cmq.
    ok dai smetto qi!ma aggiungero altro!

  5. 75
    alexia -

    nn avevo letto gli ultimi due messaggi..
    purtrop è vero ke trovar qlcn ke sia di vero aiuto è difficile…ma spesso nn è per cattiveria altrui,ma x l’incomprensione data dal fatto ke ki c è davanti nn s trova o nn si è mai trovato dentro al NOSTRO problema..d conseg nn puo capirci a fondo,anke volendo!
    x qst qnd s dan consigli d qst genere s finisce sempre col proferire indicazioni generali,astratte!ognuno poi deve adattarle alla propria situaz!
    io sono diabetica..una delle mie prospettive d vita era diventare diabetologa,e propr x qst motivo.il diabete,sopratt qlo infantile o insulino-dipendente,è una malattia estremam soggettiva,e legata molto a cm il”malcapitato”la prende!se poi è un giovane o giovanissimo la qstione è doppiam delicata!se davanti a lui c fosse un diabetologo diabetico…sarebb molto molto diverso…il medico lo aiuterebbe cn una sensibilita e una comprensione piu adeguata,gli darebbe le risposte ke gli servono,qle piu importanti…

  6. 76
    marco.dt -

    ciao a tutti,
    ho 18 anni e sono ormai diversi mesi che penso al suicidio.Non c’è stato un evento scatenante che mi ha indotto a prendere come ipotesi il suicidio,ma riflessioni sul senzo che ha la vita e cosa il futuro ha da propormi.Penso che non occorre essere depressi o malati di mente per farlo,ma soprattutto penso che chi vuole togliersi la vita la ama più degli altri,solo vuole viverla bene e felicemente e nn accetta una vita nn vissuta.

  7. 77
    alexia -

    marco..qi m citi schopenauer..
    io ho 18 anni cm te…ho una visione della realta probabilm lt simile alla tua…nn è il futuro ad offrirti la vita,sei tu ke te la costruisci,mettendo in conto la sfiga,gli imprevisti e le sorprese..
    e se ami la vita davvero,e amare la vita secondo me,citand un altro autore cn cui concordo appieno,significa amare una esistenza felice,nn la vita in sè(se c pensi bene),allora saprai tirare fuori i”cosiddetti”x plasmarla a tua discrezione per esitere secondo i tuoi valori,le tue priorita…
    su qst io,propr in qst periodo,m sto interrogand sulla possibil d andar all’univers o meno.
    fare carriera m rendo conto ke nn è una mia priorita,ki m dice ke esser un avvocato sempre in giro,sempre pieno d lavoro e responsabilita m dara piu soddisfaz ke fare la parrucchiera,ke s fa la sua settimana e qnd torna a casa è tra i suoi cari e i suoi amici e nn pensa piu al mestiere se nn qnd c torna il lunedi?
    “voglio i soldi”…ma i soldi t renderan felice?
    forse x ki ha priorita diverse dalle mie si.

  8. 78
    marco.dt -

    Il mio problema è ke solamente quando bevo o mi faccio sto bene con gli altri,mi diverto e socializzo, altrimenti preferisco stare da solo perchè solo così mi sento a mio agio.Non sono ne capito ne rispettato pienamente dai miei coetanei e la loro vicinanza mi rende insicuro,depresso e mi toglie la stima di me stesso.

  9. 79
    rossana -

    belli e maturi i tuoi scritti, alexia.
    ovviamente, concordo con te in particolare su questo passaggio:

    “-io scrivo un diario.aiuta davvero.scrivendo esternizziamo il probl.vederlo scritto aiuta a ad analizzarlo oggettivam,e ancor meglio rileggendolo qlc gg dopo,qnd l’animo è pulito dalle emozioni violente di ql momento di crisi.”

    se si riesce a scrivere liberamente e onestamente è quasi come parlare con un vero amico, è un guardarsi allo specchio dall’esterno, un buttar fuori quello che più ci fa male per capirlo e capirci meglio. non sempre è possibile farlo, a volte fà troppo male anche questo… ma vale la pena provarci, e insistere…

    la tua sensibilità e la tua saggezza sono accresciute, credo, dal fatto che sei diabetica. è vero che i medici che curano saprebbero dare di più in termini umani se avessero provato la malattia. invece finisce spesso che se uno è umano è un cane di dottore, mentre invece se è un bravo medico ha la sensibilità di un pezzo di marmo…

    comunque un aiuto lo possono dare, soprattutto se la depressione è di origine organica. in questo caso, però, per curarsi e ottenere buoni risultati bisogna veramente essere seguiti da un buon dottore, stare alle prescrizioni senza scartare, e avere anche la fortuna che azzecchi la molecola giusta per noi, cosa non facilissima. anche questo aiuto va cercato, con attenzione e senza scoraggiarsi al primo insuccesso.

    mentre leggevo il tuo scritto mi è venuto in mente che l’idea di procurarsi del male fisico nasce spesso dal senso di colpa. il che è quasi un assurdo perchè nella maggior parte dei casi non abbiamo alcuna colpa. è il nostro inconscio e la nostra insicurezza a farci questi brutti scherzi.

    spero di leggerti ancora… ciao!

  10. 80
    alexia -

    marco..tu rifiuti d essere te stesso,nn ti vuoi bene…qnd t fai o bevi nn sei piu te stesso.se gli altri t apprezzano qnd sei in quegli stati,forse qsti “altri”nn t meritano,nn t vogliono bene,nn t capiscono e nn sono interessati a te.sono superficiali.
    cerca persone vere,profonde…ed è difficile trovarle tra i “fighetti”…
    il tuo volerti bene nn deve dipendere da qnt gli atri t apprezzino cavolo!tu devi esser fiero di te sempre e cmq!
    ovviam con i tuoi pregi e difetti!

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