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La mia compagna mi vede come un caro amico

Salve a tutti sto vivendo un periodo veramente brutto, convivo da circa 8 anni con la mia compagna , abbiamo trascorso praticamente 8 anni sempre insieme, quando l’ho conosciuta era in una stato di ansia stress per un tremendo incidente che ha avuto con la sua auto, per me lei e’ un angelo mi ha dato sempre tutto ed io sicuramente non ho fatto da meno, nonostante cio’ il nostro amore (come dice lei) si e’ affievolito si e’ trasformato , lei arriva a casa molto stanca per il lavoro io cerco di starle vicino cerco di coccolarla ,ma lei mi resiste e dice che non sa piu’ cosa prova per me, credetemi questa crisi va avanti da giugno, ad agosto sono andato in ferie da solo una settimana con amici , mi scriveva in continuazione e mi diceva che mi amava tanto e non vedeva l’ora che tornassi per ricominciare, siamo andati anche via una settimana da soli e siamo stati benissimo, questi mesi trascorsi (da settembre a dicembre) li abbiamo trascorsi serenamente , ora mi ritrovo di nuovo in questo incubo e non so cosa fare , lei dice di sentirsi soffocare e non riesce a vedermi come il suo uomo, non so cosa fare sono distrutto e chiedo a voi veramente un aiuto , abbiamo tutto in comune , conti ,casa, abbiamo costruito tanto non puo’ finire cosi’…

Lettera pubblicata il 17 Dicembre 2008. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 8 commenti

  1. 1
    Spectre -

    la mia opinione?
    lei ha un problema enorme dentro di sè. non escludo che ci abbia provato davvero a risolverlo per il vs. bene, ma da lì non riesce a smuoversi finchè non l’avrà risolto. può essere che tu abbia “assolto” al tuo compito, ed ora lei voglia procedere da sola nella sua strada… qualsiasi essa sia.

    non escludo possa risolversi senza di te, come ha fatto la mia.

    l’ho provato pure io tutto questo, e pure la mia non era di certo una persona in perfetto equilibrio con sè stessa per motivi psicologici. nn intendo matta eh. credi mi sia mai tirato indietro per lei? MAI! eppure mi sono sorbito lo stesso discorso.

    7 anni? 8 anni? conviventi? uniti? indipendenti? non conta.
    lei ha un problema che le cova dentro e sarà arrivato il momento di liberarsi dai vecchi schemi. sappi che tu sei un vecchio schema.

    non escludere abbia un altro.
    ho buttato delle mie impressioni.
    auguri.

  2. 2
    guerrirero -

    cura pischiatrica, nel frattempo falle un bel discorsetto e se è il caso mollala tu, prima che lo faccia lei.

  3. 3
    Gaetano -

    Magari l’altro non c’è ancora fisicamente, ma da quello che racconti sembra che lei abbia bisogno di tornare libera per cercarlo, perchè ne sente il bisogno.
    Mi spiace, per me hai fatto il possibile e se lo ritieni utile tenta ancora qualcosa, ma datti un limite entro il quale separa la tua vita da lei.
    Come si dice:”Si può amare da morire ma morire d’amore no”, tutto passa per quanto incredibile.

  4. 4
    miriam -

    forse li stai troppo vicino… cerca di farti un pò desiderare… lasciala sentire un pò di ” vuoto” intorno ( come e successo quando eri in vacanza senza di lei)… sai in amore e importante trovare ” la distanza giusta” ….. auguri

  5. 5
    Gaetano -

    x miriam: secondo me per alcuni questi monitoraggi continui sulle “variabili in gioco” per cercare l’equilibrio nella coppia tendono a snaturare la spontaneità del vivere il proprio amore, diventa come guidare una macchina. Ma se non sei te stesso con chi vuoi accanto, quando lo puoi essere? Se avessi spunti di riflessione da condividere te ne sarei grato.

  6. 6
    miriam -

    Schopenhauer diceva:”Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d’inverno, si strinsero vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l’uno dall’altro. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell’altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione.”….è difficile sapere mantenere la distanza giusta in amore.. più due persone si avvicina tra loro più cresce la probabilità che si feriranno uno con l’altro….Non bisogna cercare la distanza giusta ma cercare di vivere la nostra vita di coppia senza aver paura che l’altro si impadronisce della nostra libertà e dando la possibilità al nostro partner di sentirsi libero ….la distanza giusta si aggiusterà da sola…ogni individuo ha bisogno di avere una sua indipendenza, ha bisogno di continuare a coltivare i suoi interessi le sue passioni.. iniziando un rapporto di coppia, una convivenza tante volte non ci dedichiamo più ai nostri interessi cercando di ricavare più tempo possibile da dedicare alla persona che fa parte adesso della nostra vita… in questo modo non siamo più noi stessi… per un pò di tempo ci può anche andare bene così, ma prima o poi si inizia a sentirsi insoddisfatti della propria vita, insoddisfazione che porta anche una crisi in rapporto che si sta vivendo… tante volte se nostro compagno/a preferisce fare qualcosa che gli piace anzi che stare in nostra compagnia ci sentiamo trascurati, non si accetta e non si capisce il bisogno di indipendenza dell’ altro…un esempio mia amica che tutti giorni va per 2 ore in piscina. suo uomo andava con lei e la aspettava(per 2 lunghissime ore).Si sono lasciati Lei si sentiva soffocata, Lui si sentiva trascurato… “annullare” te stesso oppure pretendere che l’alto si “annulla” per te non porta a un rapporto di coppia sanno, forte, e sicuramente non significa amore..

  7. 7
    stefyxx -

    sono d’accordo miriam e grazie per questo perche’ anch’io la penso cosi’ , forse le ho fatto capire che c’ero sempre , lei senza volere se ne e’ approfittata, credimi convivere non e’ facile ,ma io c’e’ l’ho messa tutta ,lei dice di essere combattuta e che forse e meglio se si cerca una casa per conto proprio,dice che dobbiamo saper perdonare e che questa sofferenza se e’ venuta ci sara’ un perche’, bisogna superare questo momento per poter perdonare e riaprirsi all’amore (dice lei…) io so solo dentro di me che mi sento tanto stanco e svuotatato non so cosa fare, avevamo prenotato 4 giorni al les deus alpes dopo capodanno per andare a sciare, ieri mi ha detto che non e’ sicura di voler venire, io di istinto ho disdetto la camera doppia e lo fatta tramutare in singola , ho fatto bene?? passero’ nuovamente una vacanza lontano da lei.Mi sto rendendo conto che forse mi sono troppo ridicolizzato ai suoi occhi.

  8. 8
    Gaetano -

    x Miriam: grazie per la risposta ma forse la mia indole pragmatica non mi consente di avere quella pazienza necessaria che trapela da quanto scrivi.
    Condivido tutto quello che dici, ma alla fine mi sembra che sia sempre meglio essere se stessi, l’importante è poi non chiedersi cosa non ha funzionato perchè non esiste colpa quando l’equilibrio non si crea.
    Quindi la persona che stava bene (non quello insofferente che se ne va) non dovrebbe sentirsi dire che forse non lasciava o lasciava troppo libertà perchè non serve a nulla se non a fare aumentare un senso di colpa in realtà inesistente, nessuno ha colpa di essere se stesso (ricordiamoci che ovviamente le esperienze ti cambiano, quindi un domani ne fai tesoro).
    Certo che le letture di Schopenhauer non aiutano ad uscire da una storia andata male 😛

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