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Ho pagato in ritardo gli stipendi

di cipollo
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Lettera pubblicata il 22 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 153 commenti

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  1. 61
    maxdaro -

    Lavoro in un azienda da quasi un’anno e sono venuta a sapere che il mio capo non paga i contributi, non paga le tasse e per lo piu’ paga sempre in ritardo gli stipendi, anzi bisogna inginocchiarsi per chiedere almeno 100 euro per far la spesa. Nel frattempo e’ ritornato dalle vacanze in Russia, ha cambiato casa e la passa sempre liscia.
    I controlli dove sono Le istituzioni cosa fanno….in tanto noi lavoratori continuiamo a piangere perche’ nessuno ci aiuta!!!

  2. 62
    cristina -

    caro maxdaro il consiglio che ti do è quello di fuggire a gambe levate, io ho fatto l’errore di resistere sperando che le cose migliorassero (il proprietario del negozio dove lavoravo diceva che stava per risolvere i problemi)adesso il negozio ha chiuso e sono in attesa dello stipendio di Giugno ( e siamo a settembre) di quello di luglio e del tfr maturato prima della legge che mi consentisse di sceglere un fondo pensionistico..e qui viene il bello il principale non ha maio versato un soldo e si è trattenuto tutto, l’ho querelato per appropriazione indebita…spero paghi per quello che ha fatto!!!ma temo la passi liscia anche stavolta..

  3. 63
    maxdaro -

    Cara Cristina, grazie per il tuo consiglio…..e’ quello che sto facendo, ma la prospettiva di trovare un altro lavoro non e’ all’orizzonte e ho tanta paura!!
    Nel Frattempo aspetto Lunedi’ 14 settembre…..un giorno in piu’ per sperare di prendere lo stipendio di agosto……..Grazie

  4. 64
    Alessandro -

    Per maxdaro :

    Io sono nella tua stessa situazione , per lo più ho il conto corrente a zero e se spendo ancora 1 € va in rosso.
    Per questo motivo aspetto il 16 , giorno in cui devono versare i contributi all’Inps , in questo modo se me li versano senza avermi pagato lo stipendio finiscono nei guai , se non me li versano peggio ancora , poi vado all’ispettorato del lavoro e li denuncio .
    A quel punto è tardi per salvarsi il di dietro , cavoli loro , è chiaro che i rapporti si incrineranno , ma come ha detto qualcuno quando pagano gli stipendi in ritardo o fanno apposta o peggio ancora c’è puzza di cadavere ed è meglio far casino prima che chiudano o falliscano perchè da quel momento prima di beccare i tuoi soldi ne passa un pezzo ! Lo so per esperienza purtroppo , e pensa che il mio exdatore ha sempre pagato puntuale e si è ipotecato la casa prima di fallire , un augurio ciao.

  5. 65
    francesca -

    Ciao a tutti qualcuno di voi mi può aiutare? Ho finalmente lacsiato il mio posto di lavoro ho dato le dimissioni con effetto immediato (ho trovato un’altro lavoro). Ora il punto è: come si può fare a farsi dare la liquidazione in tempi non troppo lunghi come quelli paventati dall’azienda?

  6. 66
    Alessandro -

    Per Francesca :
    Ciao Francesca , prima di tutto dovresti specificare a quale contratto nazionale (CCNL) faceva riferimento il tuo inquadramento precedente , ad ogni modo qualunque categoria ha delle specifiche riguardanti i tuoi dubbi ovvero :
    ti faccio un esempio per quanto riguarda il contratto dei metalmeccanici , per questa fascia di lavoratori il CCNL prevede che dall’ultimo giorno di lavoro potresti pretendere tutte le tue spettanze (ferie non godute , permessi e 13esima) diventando creditore versa la tua vecchia azienda . Nelle peggiori delle ipotesi con la tua ultima busta paga dopo le dimissioni ti devono pagare tutte le spettanze sopra elencate e 30 giorni dopo darti il tuo TFR (la liquidazione) . Questi 30 giorni sono stabiliti dal fatto che il 27 di ogni mese l’ISTAT pubblica il coefficente per la rivalutazione del tuo TFR , ragion per cui qualunque sia la data delle tue dimissioni (1 , 25,18 ,11 qualunque) entro 30 giorni il consulente della tua vecchia azienda ha in mano tutti i dati necessari per calcolare l’ammontare del tuo TFR , se poi questi perchè oberati di lavoro , disorganizzati o qualsiasi altro problema non riesca entro i suddetti 30 giorni , puoi chiedere gli interessi per il ritardato pagamento di quanto ti spetta con una percentuale ISTAT + 2 punti percentuale ( non sono dati sicuri ma all’incirca ).
    Quindi se ti hanno detto che ci vogliono 3,6 o più mesi per il tuo TFR sono solo scuse per tenersi i tuoi soldi il più possibile .
    Spero di esserti stato d’aiuto e ad ogni modo cerca sul web il contratto nazionale appartente alla tua categoria (si possono scaricare gratis in tutti i formati Word,Pdf ecc..) e accertati dei tempi e le modalità che ti ho appena detto, ciao e auguri.
    Alessandro

  7. 67
    Francesca -

    PER ALESSANDRO:
    Grazie intanto per essere stato così tempestivo. Comunque per quel che riguarda il mio contratto io dovrei aver percepito i soldi il giorno stesso in cui me ne sono andata ma diciamo che sono magnanima e che quindi gli ho lasciato un pò di tempo per darmi questi soldi visto che non sono proprio due spiccioli (è passato un mese). Il problema, caro Alessandro, è farseli dare prima di questi 90 gg. che loro mi paventano. Come faccio…non posso mica minacciarli!!!!Diciamo che il tuo consiglio relativo alla percentuale di interesse non è male. Grazie

  8. 68
    Alessandro -

    Per Francesca :
    Prego figurati , lo so che non puoi minacciarli o meglio non direttamente , mi spiego, in questi casi le strade sono molteplici ma le principali sono 2:
    – ti rivolgi ad un sindacato che se non mi sbaglio ti chiede una percentuale su quello che ti spetta(ed è una bella percentuale non vorrei dirti una stupidaggine ma potrebbe arrivare anche al 20 %) e in più vogliono che ti tesseri al loro sindacato ( anche li mi sembra che sono circa 230 € all’anno ).
    Io in passato mi ero iscritto perchè avevo problemi con il mio ex datore di lavoro che era un “caino” ma ho ottenuto poco e niente e quindi da me non beccano più un euro.

    – Altrimenti vai da un’avvocato del lavoro che sa i tempi di attesa per il tuo caso e sa come muoversi, partirebbe sicuramente con una lettera alla tua vecchia azienda ravvisandoli sulle conseguenze del loro comportamento previsto dalla legge e ti assicuro che molte volte basta quella per dare uno “scrollone” a queste situazioni. Spesso quando ci si vede recapitare una lettera di uno studio legale che fa solo valere i diritti del suo assistito senza minaccie o altro si incomincia a ripensare bene con attenzione che posizioni prendere invece di fregarsene o fare i furbi come mi sembra che stia facendo la tua ex ditta. Quindi non si tratta di andare in causa ma di fargli capire che ti sei informata e che non possono sottrarsi a quanto prevede la legge. Male che va ti costa un 100 € una lettera del genere e se dovessi continuare su questa strada puoi stabilire con l’avvocato una percentuale che non sarà mai il 20%. Vi sono anche studi legali che si fanno pagare solo in base al risultato , uno tra questi è lo studio Sgromo presente sia a Milano che a Roma (non dove risiedi tu e se ti è di comoda ubicazione ma ve ne sono di sicuro altri in Italia)
    Per il resto non saprei cosa consigliarti , un augurio e fammi sapere come andrà a finire perchè su queste cose è meglio essere informati , ciao.

  9. 69
    MAXDARO -

    Per Francesca e Alessandro
    Ciao ho letto i Vostri commenti, per quanto riguarda il sindacato, in passato mi sono rivolta a loro ma non mi hanno obbligato a sottoscrivermi anzi hanno svolto la mia pratica con successo, ovviamente hanno tenuto il loro compenso ma sono riuscita a portarmi a casa quello che mi spettava. Francesca se dovessero chiederti di iscriverti, di che lo farai piu’ avanti…….in bocca al lupo!!!
    Per quanto riguarda il mio lavoro sono riuscita a portare a casa il mese di agosto pochi gg. fa, non sono rientrata a lavorare, non ci torno piu’, ora devo preparare la lettera di licenziamento ma non so cosa devo scrivere, io me ne vado solo per il motivo che ritardano sempre i pagamenti a volte anche dopo un mese, posso aggiungerlo alla lettera di licenziamento come causa. Grazie

  10. 70
    Alessandro -

    Per MAXDARO :
    La legge permette le dimissioni per giusta causa uno di questi è il ritardo del pagamento dello stipendio, se così fosse dopo 15 giorni puoi licenziarti giustificando le dimissioni proprio per il ritardato pagamento dello stipendio , così facendo non perderesti il diritto agli ammortizzatori sociali quali ad esempio il sussidio di disoccupazione . Un saluto Alessandro

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