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Capire cosa fare del proprio futuro: restare o tornare?

Salve. Ho compiuto da poco 30 anni. Laureata da due anni, vivo a Roma da 9. Il problema è che non ho ancora trovato un lavoro in grado di rispecchiare il mio percorso di studio, il giornalismo. Forse non ci ho provato davvero, forse Roma è un po’ casta chiusa a livello giornalistico. In Calabria, la mia terra di origine, mi verrebbe più semplice trovare un lavoro, forse non quello dei miei sogni. Il che vorrebbe dire lasciare Roma, che amo. Ma a 30 anni mi da noia avere mio padre che ancora mi paga la stanza in cui io sto pochissimo a causa dei continui viaggi in cerca di sistemazione. La verità è che a Roma ho perso entusiasmo, mi sento più sola oramai, mentre in Calabria mi sento soffocare a causa di mancanza di vere opportunità di incontro, culturali e lavorative. Cosa mi consigliate? Ho periodi di profonda tristezza, a volte senza entusiasmo e x una vitale come me non è facile accettare. Ho paura, quando sono a Roma mi sento fallita, tutti i miei sogni così difficili da realizzare, senza un amore vero, senza il lavoro dei miei sogni, la nostalgia del mare calabro, dei miei affetti, poi arrivo in Calabria e avverto apatia, poche occasioni e ricado nell’ansia.

Lettera pubblicata il 26 Febbraio 2010. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Lavoro - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 29 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 1
    Sergio -

    L’hai detto tu che non ti sei impegnata abbastanza…

    Sai io sono un annetto più grande di te, e magari la mia è una laurea diversa, ma non ricordo quanti colloqui mi sono stati proposti il primo anno dopo averla conseguita.
    Dopo 25 giorni avevo già un posto in una multinazionale.
    Capisco che il mio caso possa essere diverso, sicuramente lavoro in un ambito dove alla fine ci sono si i raccomandati ma la bravura conta (mentre nelle caste non è così), però tu stessa hai detto di non esserti impegnata troppo… io mandavo circa 50/60 curriculum al giorno, già da due mesi prima di laurerami, alle aziende più assurde.

    Secondo me dovresti cominciare a non sognare più e a prendere tutto quello che arriva (io da ragzzino facevo il meccanico, e durante l’università riaparavo pc dalla mattina alla sera, diciamo che hai avuto la fortna di essere mantenuta dai tuoi). continua a cercare ma sempre con i piedi per terra, e non fare la schizzinosa lavorativamente parlando…

  2. 2
    Criss -

    Mi chiedo se hai mai scritto e pubblicato, oppure se hai aspettato di finire la laurea. Personalmente, scrivo e mi pubblicano senza neanche avere il “patentino” da pubblicista. Alla fine, il discorso è sempre quello di fare gavetta!

  3. 3
    andy -

    mmm direi che è davvero interessante questa lettera..

    ho peraltro una curiosità..
    come mai a 30 anni sei sola?

    come è andata col/coi tuo/tuoi fidanzati storici?
    sono curioso.

    di che provincia sei?

  4. 4
    Rodolfo -

    Vattene all’Estero, è quello che continuo a dire ai miei figli.
    Mio nipote era uno studente fallito. E’ andato in Olanda, si è laureato in inglese ed ora è un manager di successo. In Italia sarebbe riamasto un fallito.
    Ieri ho visto alla TV la storia di Cesare Battisti (quello rifugiato in Brasile) ed ho fatto una semplice rifessione.
    In Italia era un delinquente e anche un assassino, in Francia uno scrittore di successo. Non è che è proprio questo Paese che istiga a delinquere?
    Il vivere in un Paese dove l’illeglità è istigata, diventa quasi una necessità, è tutelata e gli onesti sono considerati “elementi di disturbo nella società civile”, è terribilmente frustrante per chi è pervaso da sani principi. Ma quando supereremno anche noi l’Anno Mille? Quando riusciremo a liberarci di questo Padrone egoista ed ipocrita che ci ha impedito di costruire una Patria?

  5. 5
    antoka7 -

    Diciamo che la mia vita dai 21 ai 27 è stata in stand by.. ero piena di vita prima, piena di ambizioni. poi x 7 anni ho incontrato la persona rivrelatesi sbagliata. mi faceva tipo ricatti morali, aveva una vita sgretolata ed io non mi sentivo più come un tempo. ho sofferto di attacchi di panico. poi un giorno l’ho lasciato e mi sono poco alla volta ritrovata. oggi mi guardo allo specchio e mi vedo carina, più forte, con meno paure. Sono sola xche sto meglio cosi. i corteggiatori non mi mancano, ma ho lavorato quasi due anni x trovare un mio equilibrio, non mi accontento più di “uno purchè sia!”, stare con una persona da oggi devono portarmi problemi in meno, non problemi in più. Per quanto riguarda la paura del mio futuro, sono cosciente di non aver sfruttato tante occasioni universitarie, a causa del mio innamoramento di allora (lui gelosissimo) e lotto continuamente tra le mie doti non solo di scrittura ma anche di capacità redazionali (è li che ho fatto tanta pratica) realizzabili solo in una grande città e i miei affetti familiari. sOno terrona e come tale le radici sono forti, poi ho ritrovato la mia famiglia, il loro affetto che x gli anni del mio lungo fidanzamento erano mancati a causa di una loro non accettazione. In Calabria sono a casa e riesco a riflettere meglio:Ci sono paure che la coscienza ci lascia.E anche la paura di quello che non vogliamo sentire, che non vogliamo vedere,l’ignoto..E oggi ho ascoltato il signor Punset alla televisione, un signore affascinante, che diceva che la felicitàè l’assenza della paura.E allora, mi sono resa conto che ultimamente io non ho paura!

  6. 6
    andy -

    tooooh che cosa curiosaaaa… ma guarda un pò..:

    “poi per 7 anni ho incontrato la persona rivelatesi sbagliata. mi faceva tipo ricatti morali, aveva una vita sgretolata ed io non mi sentivo più come un tempo. ho sofferto di attacchi di panico. poi un giorno l’ho LASCIATO e mi sono poco alla volta ritrovata. Oggi mi guardo allo specchio e mi vedo carina, più forte, con meno paure. Sono sola perchè sto meglio cosi: i corteggiatori NON mi mancano”.

    traduzione da rabbrividire: mi sono messo con uno, l’ho illuso per anni, poi mi sono seccata, mi sono inventata le solite scuse senza senso (visto che altrove le sofferenze sono BEN altre, si muore di fame e si fanno sacrifici immensi, ma il vittimismo non lo conoscono e tirano avanti) e l’ho lasciato facendolo soffrire come un cane. avrei potuto lasciarlo anche subito, ma non mi conveniva. allora ho aspettato 7 anni per capire che scuse dovevo inventarmi. poi mi sono ritrovata con qualche bel figo (che a differenza sua ci ha visto lungo) ma loro mi corteggiano per fare sesso, ma non mi prendono con se, anzi mi hanno preso.. ma in giro. e ora sono sola non è giusto!!!

    l’unica cosa che è ingiusta è che l’uomo solo è solo. e deve costruire. non ha corteggiatrici. eeeh questo inverno che arriva.. che brutto quando la pacchia finisce.. vero?

    occhio uomini sveglia. a questa età le vostre nuove fidanzate sono queste vecchie ex di altri.

    la loro verità è finzione. indagate sempre, la verità, quella vera, vive dietro le loro storie vittimistiche. in tantissime hanno lasciato dopo anni (per i loro porci comodi) e fatto soffrire come cani i vostri parisesso. e non c’è scusa che tenga, lo lasciava dopo 6 mesi, dopo un anno dopo 2, il tempo di conoscerlo bene. altrimenti è convenienza, non ci sono storie.

    e il lupo si sa.. perde il pelo, ma non il vizio!

  7. 7
    rodolfo -

    Vattene all’estero, anche per trovare uomini migliori. Quanto hai letto di questo battibecco da un quadro desolante di come siamo incapaci anche di gestire i rapporti affettivi. Tutto è merce di scambio, anche il sesso e l’affetto.
    “Lui gelossissimo”: uomo immaturo e insicuro, che riflette il suo ego solo nel possesso della femmina, che deve esser costantemente adorante.
    E poi la famiglia, che condiziona ed impone, che ti impedisce di decidere liberamente, che è spaventosa da affrontare. Ti vuole vedere “sistemata” e ti vede già sposata al primo che hai preso per mano. Che non perdona la minima divagazione nel passaggio da Padre al Marito, da un padrone all’altro.
    Anche sul piano dei rapporti umani dovremmo essere capaci di liberarci di questa cattiva educazione.

  8. 8
    Rodolfo -

    Nota il battibecco qui sopra, anche per questo motivo è meglio che tu vada all’estero, troverai migliori uomini, anche italiani. Troverai servizi, tutela anche economica della maternità, aiuti alla famiglia, ecc.
    Uomo gelosissimo: un uomo insicuro che pretende una compagna adorante al suo servizio
    Qui pretendono che passi dal padrone Padre al padrone Marito. E questo dev’essere un passaggio diretto, senza digressioni. Guai e te, la famiglia non perdona il minimo tentennamento, il ripensamento, ogni spiraglio di libertà cui tu possa anelare.
    Ma quando ci libereremo di questa cattiva educazione?
    Tu antoka7 devi solo liberartene, devo solo renderti conto che vi sono altri modi di vivere. La tua paura, spero ora svanita per sempre, era solo l’effetto del condizionamento psicologico che ti faceva sentire al di fuori del mondo che volevano importi.

  9. 9
    andy -

    rodolfo adesso che ci sei mandale l’e-mail eppoi incontratevi..

    la colpa di tutto questto è di uomini come te.
    servi della gleba inutili come le vostre ciancie.

  10. 10
    rodolfo -

    Sono ormai un anziano signore, che non ha rimpianti affettivi e che quindi può parlare serenamente. Certo che ho vissuto anch’io momenti difficili, ma ho cercato di fare in modo di dare ai miei figli (una femmina ed un maschio) un’educazione basata su valori esistenziali di alto profilo, perchè sapessero affrontare meglio di me la vita. Li vedo sereni e penso di aver fatto un buon lavoro. La storia di mia moglie è speculare alla mia e con lei ho condiviso questa impostazione educativa. Dico sempre ai miei figli: “Siete meglio di me”, ed è vero, anche perchè hanno avuto un’educazione migliore di quella che ho ricevuto; d’altronde i miei genitori, educati dal fascismo, non potevano maturare più di tanto.

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