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Capire cosa fare del proprio futuro: restare o tornare?

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Lettera pubblicata il 26 Febbraio 2010. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 29 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 21
    Rodolfo -

    TUTTI VOI, FASCISTI

    Sto per dirvi una cosa, fascisti
    che potrebbe sorprendervi
    la gente di questo mondo
    si sta organizzando
    e voi perderete,
    sì, fascisti, voi perderete

    L’odio razziale non può fermarci
    sappiamo solo questa cosa
    “le vostre Leggi ad personam”, “il vostro Borghezio”,
    “la vostra ingordigia vi inghiottirà”
    e voi perderete,
    sì, fascisti, voi perderete

    Libera traduzione da All You Fascist di W.Guthrie (una canzone del 1936 che ha anticipato la Storia)

  2. 22
    andy -

    e ricordate che cotanta citazione è scritta da chi:
    “i don’t need to fight to prove i’m right
    i don’t need to be forgiven”
    ma soprattutto da chi:
    “dividi et impera”
    capisci perchè non potrà funzionare mai niente?
    perchè c’è stata una generazione di fenomeni come te che pensava e pensa di aver capito tutto e invece non ci ha capito niente.
    ora te la do io una lezione rodolfo.
    dal basso dei miei pochi 30anni ai tuoi xxanni.
    non esiste niente.
    esiste solo l’uomo ed il suo egoismo.
    l’uomo e la sua natura opportunistica.
    gli uomini nascono per natura tutti diversi in relazione alle capacità intellettive e fisiche.
    per cui la natura ne dota bene alcuni e male tantissimi altri e i “comunisti” dovrebbero farsene una ragione: naturalmente non potremo mai essere tutti uguali.
    per evitare che questi alcuni sfruttano quelle capacità per sottomettere tantissimi altri ci vuole la legge.
    una legge chiara, non interpretabile e applicabile nell’immediato.
    rubi un mela? ho le prove? 3 mesi.
    rubi una banca? ho le prove? 5 anni.
    uccidi? ho le prove? ergastolo.
    e così via.
    tutti liberi di essere liberi non calpestando la libertà altrui.
    chi la calpesta deve essere punito.
    sei raccomandato e fotti il posto di lavoro ad uno che invece ha studiato. ho le prove?
    chi ti ha raccomandato e te per sempre esclusi dai pubblici servizi ed impieghi.
    è tutto molto semplice.
    ma ovviamente far capire questa cosa a chi si riempie la bocca di “travaglio, dividi et impera e canzoncine alternative” eppoi parla di fascisti, comunisti, borghezio, cioè è diviso e sottomesso…
    è impossibile.
    ricordati caro rodolfo che la vita è solo una condizione esistenziale presente.
    tu ti riempi la bocca di mussolini, berlinguer, montanelli, travaglio, borghezio e santoro.
    e quelli però si godono e si sono goduti la vita alla faccia tua.
    e guarda caso le cose continuano ad andare sullo stesso binario.
    ma solo perchè non c’è una legge, ma ci sono troppi uomini.
    tutti diversi, chi può e chi non può.
    ciao bello.

  3. 23
    Rodolfo -

    Innanzitutto chi uccide la legge sono proprio i tuoi amici.
    Con le tue idee sei messo malissimo; a trent’anni hai già perso la speranza. Per quelli come me che hanno lavorato e lavorano ancora con passione, energia, genio, orgoglio e soprattutto onestà, il Mondo esiste ed è dei giusti. A me fanno pena quelli che si fanno di coca, di puttane e di trans; che sono sempre nell’ansiosa ricerca di dare un senso alla propria vita. Io il senso alla mia vita l’ho dato con il lavoro e la famiglia e i risultati mi danno ragione. Il problema è questa banda di corrotti si è messa di traverso e ci vuole impedire di avere la nostra vita di onesti e saggi. Mi oppongo, li detesto, li combatto, ma non li invidio. Sono le cavallette che stanno rovinando il nostro raccolto. Potrei mai invidiare le cavallette? Io le mie scelte le ho fatte e ne sono orgoglioso, non mi sono venduto. Ho sempre guardato oltre la scrivania dei misi capi, ho sempre dato a i miei collaboratori gli stimoli giusti per operare con efficienza. Quando ne incontro uno mi meraviglio della sua ammirazione, io so di aver fatto bene, ma dalle sue parole emerge molto di più di quanto io ricordi. In quanto alle elezioni degli anni ’80, rifiutando l’idea di non andare a votare, adottai un sistema molto semplice, votavo a caso un partito diverso ogni volta al di fuori del pentapartito.

  4. 24
    lisa -

    ciao a tutti. il messaggio sarà incompleto xché ho troppe cose da dire; rispondo ad antok che è la prima, raccontando di alcuni fatti da interpretare con un’ottica pre 78. Ci amavamo da due anni, giovani, lui appena laureato, io in corso e ben avviata alla laurea, il solito problema che costringe a scegliere, lui si defila, ma io che centro, papà suo non vuole che il figlio unico si sposi, e mamma mia letteralmente mi spinge a non sopportare “da sola il problema”; ne esco, se ne sono mai uscita, cambiata. Il tempo è passato; ho incontrato l’amore, passione sesso complicità interessi non io donna e lui uomo, ma una coppia. Ora sono anni che mi trovo in difficoltà tanti motivi…così ma non sono più una ragazza di 25 anni. Non vedo più la strada avanti a me, ma vedo una selva di dubbi. Il lavoro mi sembra una prigione, fuggirei. I miei figli lavorano lontani. Se mi trovassi in una città come Roma. non c’è angolo che non offra possibilità interessi conoscenze lavori. per gli altri battibeccanti ricordo che gli unici che hanno fatto qualcosa per i problemi, vedi il mio sono stati i radicali. Non ipocriti. SONO STATI REALISTI. oggi c’è una confusione dovunque; leggi contro il fumo, ma la droga riempie il tevere! leggi ad personam ma non ci si espone al giudizio, magistrati accusati, ma è gente che lavora come lavorano medici agricoltori artigiani e operai. Se le tasse venissero pagate da chi non ha uno stipendio, ma conti in banca astronomici, forse ci sarebbe una ricchezza più equa e vero lavoro per tutti. Chiudere la tv Colosseo e aprire al dialogo. Xché dobbiamo ridurre in un sms un dibattito che i quotidiani non permettono. Ecco le caste ecco l’illegalità. datemi voce!!!

  5. 25
    andy -

    “Io il senso alla mia vita l’ho dato con il lavoro e la famiglia e i risultati mi danno ragione”..

    ..eccerto rodolfo, lo stato vi manteneva REGALANDOVI posti pubblici senza alcun controllo ne merito, le donne non erano le attuali meretrici, insomma HAI LA PANCIA PIENA e fai il buonista, grazie al cavolo che sei così sereno.. ..io ti farei vivere ora la tua gioventù, così vediamo se fai muovere un pò di quei neuroni anziani e mettendoti nei panni di un uomo che si ritrova senza lavoro e vive in mezzo a meretrici non a pagamanento, se andavi alla ricerca del senso della vita. gli unici che avevano capito tutto e si erano organizzati nel 1975 per abbattere la corruzione ai danni del popolo, sono stai spazzati via anche dagli applausi “moderati” di quelli della tua generazione.
    tralascio ulteriori commenti e qui troverai la risposta a ciò che pensi tu.
    è facile pensare che la colpa sia sempre degli altri.
    se l’italia fa schifo, la colpa è degli italiani. gli stessi che non hanno lottato per proteggere chi voleva salvarli, gli stessi che hanno permesso di far morire gente come rocco chinnici prima e falcone e borsellino poi.
    che NESSUNO pensi di sentirsi escluso.
    prima di guardare ai corrotti pensiamo ai corruttori.
    qui trovi in pratica quello che voglio dirti se hai interesse.
    http://www.letterealdirettore.it/nostri-figli-anni interventi 6 e 7.
    io amici non ne ho, per me i partiti e le appartenenze non hanno senso.
    hanno senso solo le azioni, virtuose e non.

    ti lascio perchè ho perso interesse a scrivere su questo sito.
    ciao. ciao marco il sito è tutto tuo ora, illuminalo d’immenso coi tuoi interventi. credo comunque di avervi portato un pò di luce con le mie idee. scusa se sono presuntuoso. ma sai lo sono ancor di più leggendo la pochezza sostanziale di alcune lettere e relativi commenti. byebye bello.

  6. 26
    Rodolfo -

    Innanzitutto un augurio a tutte le donne che sono orgogliose di essere tali e che trasmetto alla nostra società i loro valori irrinunciabili.
    Indubbiamente c’è sempre qualc’uno che ha dei problemi e li sfoga qui sparando a casaccio come fosse alla Columbine.
    Condivido quanto scritto da Lisa, ma il problema è innanzitutto individuare “il nemico”, andare al nocciolo del problema, alla causa di tutte le cause. Questo Paese è oggi invivibile, non è mai stato all’altezza degli altri Paesi del Nord Europa, ma il suo declino è ormai esponenziale e se si vuole un cambiamento bisogna stare attenti ad individuare le cause primarie del problema. La mia paura è che arrivi un giorno chi ha causato questo sfascio a proporre l’alternativa, che sarebbe quindi gestita dagli stessi manigoldi.
    Comiciamo proprio dalla Donna: siamo il Paese dell’Europa storica con maggiori ritardi nell’emancipazione della Donna. Perchè? Guardiamoci in giro e cerchiamo una lobby di soli uomini che storicamente e statutariamente discrimina le donne. Buona ricerca.

  7. 27
    Lorenzo -

    Prendo il posto di Andy. Non condivido quel che dice sulle donne ma sul resto ha sacrosanta ragione, se l’Italia è il porcaio che sappiamo, è colpa solo degli italioti, in ispecie quelli che negli anni 60-80 hanno poltrito grazie alla greppia del posto pubblico o di quello privato garantito a vita dai sindacati (è uguale). Il tipico italiota di quei decenni, tuttora tipologia dominante e maggioritaria non era altro che un poltrone amorale, impegnato a scavarsi una nicchia ben retribuita e a rimanerci rintanato fino alla pensione, votante politicuzzi marci e lestofanti che cercavano di sistemare in questi posti a vita il loro elettorato… e dato che un sistema del genere, fondato sul parassitismo, non era produttivo, lo stato era in deficit perpetuo e lo copriva facendo debiti, quella massa di debito che ora torreggia sulle spalla dei giovani, 70 miliardi di euro all’anno solo di interessi passivi, pensa a quanti problemi si potrebbero risolvere con quei soldi! Rodolfo, la tua generazione, che ora si gode grasse pensioni e una serena vecchiaia, ha vissuto beotamente a credito, sulle spalle di quelli che sarebbero venuti dopo, come un bancarottiere che fa debiti sapendo di poterli scaricare sulle spalle degli eredi! E’ inutile prendersela con la classe politica sbertucciata da tangentopoli, era lo specchio della società di allora, che è la società degli ultrasessantenni di adesso, gli italianucoli ruffiani, vigliacchi e opportunisti alla Alberto Sordi, mentre i giovani sono obbligati a essere diversi, educati come sono dai media di un mondo globalizzato, non sono più provinciali e codini, vorrebbero essere liberi… e però si ritrovano sulla groppa il peso di quel passato immondo, e la precarietà che i maturi e vecchi si guardano bene dal sorbirsi, bene abbarbicati all’articolo 18, ai posti pubblici, alle pensioni fasulle, ai capibastone feudatari a cui leccano il culo e via dicendo… un giovane ha futuro solo se figliodipapà o si assoggetta a loro! Merda d’Italia!

  8. 28
    Rodolfo -

    Premesso che non sono mai stato dipendente pubblico, che ho lavorato per multinazionali e società italiane, che sono sempre stato quello che lavorava perchè i raccomandati si prendessero lo stipendio, che lavoro ancora oggi perchè la mia pensione è ancora lontana, che non sono stato mai iscritto ad un partito nè ad un sindacato. Ritengo che sia stolto prendersela con intere categorie come se fossero tutti ugualmente colpevoli. Gli extracomunitari non sono tutti spacciatori, i preti non sono tutti pedofili, i rumeni non sono tutti stupratori, gli juventini non sono tutti ladri, i bassi di statura non sono tutti megalomani, i negri non sono tutti cannibali, i fantasmi non girano tutti col lenzuolo in testa, i dittatori non sono cattivi 365 giorni l’anno per 24 ore al giorno. Questo generalizzare ripetendo le cose che dice un socialista ladro da trent’anni e più, non è da persone sensate. è da beoti che ripetono quello che sentono dire senza ragionare. Il problema di questo Paese è il Bizantinismo, quel tenere tutte le persone in uno stato di soggezione, senza ammortizzatori sociali, costretti ad arrangiarsi, anche paraculando, a sfuggire ad una pressione fiscale iniqua e ingiusta, ad arrangiarsi. Siamo il Paese che si riempie la bocca di Famiglia, ma l’ultimo nell’Europa storica a tutelarla veramente. Qui non potrà mai succedere che una madre rimasta sola e disoccupata con una figlia da mantenere, grazie al sussidio di disoccupazione, può scrivere 10 libri che portano al suo Paese un sacco di soldi. Qui sarà costretta a “prostituirsi” per un lavoro qualunque e non porterà alcun business al suo Paese.

  9. 29
    mario -

    io ho dovuto emigrare in brasile per poter lavorare. É vero ke si sofre lontano da casa…ma poi a casa vedi tutti gli amici disocupati o licenziati e (senza piu lavoro ,come é successo a un mio amico bidello nel 2008.).altro e il rapporto amoroso. Lo studio della psicologia e sociologia,ci aiuta a capire perke entriamo in relazionamenti parassitari dannosi e distruttivi. Un buon inizio é il libro “donne ke amano troppo”…. Aguri .rodolfo ha ragione .l estero e” l unica soférta soluzione. credere e pregare dio anke da sollievo motohondasahara@hotmail.com

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