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Follia normale

Nel Mondo che vorrei… i maiali scannano gli uomini grassi e della loro ciccia ne fanno salumi e il loro sangue bollito insieme alle cervella (perchè degli uomini grassi, si sa, non va buttato nulla!).
I piccioni impallinano i vicini panciuti e li scotennano per poi farci il brodo.
Gli agnellini strappano i neonati alle proprie madri per sgozzarli a Pasqua.
Le galline tirano il collo alle vecchiette, tanto non fanno più uova!
E il cavallino-macellaio ha promesso al cliente carne tenera per la Domenica: fettine di bambino, max 6 anni, da fare in padella.
I gatti avvelenano i vicini di casa antipatici, quelli ficcanaso o con la lingua lunga…
Ed infine… i cani caricano in macchina i vecchi e i disabili, e li abbandonano sul ciglio di una strada.

Lettera pubblicata il 29 Marzo 2012. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 10 commenti

  1. 1
    brend@ -

    Come ti capisco….

  2. 2
    cassandra8 -

    Meravigliosa…Può sembrare esilarante,ma credo possa fare riflettere molto…

  3. 3
    mao22 -

    immagino tu sia vegetariana…

  4. 4
    Kon Kon -

    Nel mondo che vorresti non ci sono anche le zebre che assalgono i leoni per cibarsene, le aringhe che riducono i tonni in lisca, ed i tonni che si pappano gli squali? La lepre che tende l’agguato alla volpe non c’è?? La rana che divora la biscia?? E l’erba che digerisce la mucca appena entra nel prato, non c’è questo nel mondo che ti piacerebbe???

    K.K.

  5. 5
    Nathan -

    Il solito pippone animalista, la maggior parte degli animale vede l’uomo come “pasto” non appena ne ha l’occasione. La bontà negli animali è solo un utopia di questa società opulenta che ha dimenticato cosa voleva dire fare la fame. Poi possiamo essere daccordo sul fatto che degli animali per quanto possibile vada rispettata la natura senza inutili sofferenze.. dopo di che, se preferisci brucare il prato, fai pure..

  6. 6
    katy -

    Il fatto che tu sia vegetariana (come del resto sono anch’io, da anni) non ti permette di essere offensiva nei confronti
    Di bambini (!!!!!!)
    Disabili (!!!!!)
    Anziani (!!!)
    “uomini grassi/ panciuti” (??????????????) ma come ti permetti?

    Più che ironica, sembri una cafoncella.

    Se non ti piace il macellaio, è un problema tuo.
    Se non ti paicciono le uova, idem.

    “Gli agnellini strappano i neonati alle proprie madri per sgozzarli a PasquaPiù che vegetariana….”

    MA chi diamine sei?

    Non sei ironica, leggendoti sembri soltanto acida e cattiva.

  7. 7
    Zingaro22 -

    bellissima…

  8. 8
    brend@ -

    Non ha offeso nessuna di queste categorie,voleva solo capovolegere le parti per farci rendere conto.

  9. 9
    Victoria -

    In questo modo forse alcune persone si renderebbero conto delle sofferenze che infliggiamo ingiustamente agli animali..

  10. 10
    T.D._ -

    Da qualche tempo, ormai diverso tempo, sono vegetariana. Una notte, una delle mie tante notti insonni, mi sono ritrovata come sempre a guardare il muro e pensare, e ad un tratto a immaginarmi la scena degli animali che vengono barbaramente ammazzati. Questi flash feroci, con idealismi decisamente romantici, mi sono saltati alla mente in contrapposizione ai ricordi colmi di tenerezza di quando, da piccola, mia mamma mi portava dai suoi genitori, contadini, e andavamo ad accarezzare i vitellini, rincorrevo goffamente i pulcini perché volevo acchiapparli per guardarli da vicino per poi disegnarli, andavo a raccogliere le uova con un cestino di vimini e nel periodo di Pasqua aspettavo intrepida quella magia delle uova che si schiudono, ogni anno puntuale, la nascita delle paperette. Vedevo quegli animali come degli amici, li rispettavo e me ne affezionavo. Oggi sono grande, resto una persona sensibile e la bambina che mi porto dentro mi chiude lo stomaco quando vedo una bistecca, per quanto buona sia non riesco più a mangiarla.
    Eppure in famiglia la carne la mangiano e, pur con gran dispiacere, non impongo agli altri di non cibarsene, né lo chiedo, lo ritengo un processo psicologico personale, né tanto meno fantastico sulla loro sostituzione al posto di ciò che mangiano. Perché, mia cara, il mio affetto per gli animali, per quanto puro e bello e grande non è paragonabile a quello che posso provare per un bambino più piccolo di 6 anni. Un essere umano, capisci? Immagino che il tuo delirio sia metaforico, ma questo non mi impedisce di arrabbiarmi. Arrabbiarmi perché sono la prima a condannare la sopraffazione della specie umana su quella animale, se dipendesse da me la cancellerei, sarei felicissima di essere un civilissimo esemplare (vegetariano) di Bonobo che ama, prova affetto, sviluppa un senso sociale nobilissimo, è generoso e non è in conflitto rancoroso mai né con la sua specie né con le altre. Ma sono nata umana e da umana difendo la mia specie, per quanto misera troppo spesso sia, e ne proteggo i piccoli, anche se non sono miei. Per cui sognare di affettare un bambino, per quanto irreale e metaforico e rappresentativo e provocatorio sia, per quanto mi riguarda è insano e và a marcire il nobilissimo atto d’amore che ti porta a pensarlo. Non sto condannando il tuo schierarti, né la tua rabbia, in quanto li concepisco come segnali di reale e profondo interesse, ma condanno quell’immagine del bambino affettato. Giusto per avere una vaga idea di quel che hai scritto guardati “Changeling”, chissà che non ti aiuti a dare un peso a ciò che pubblichi!
    Concordo con Katy

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