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Questo è esibizionismo?

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Lettera pubblicata il 31 Gennaio 2017. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 129 commenti

Pagine: 1 9 10 11 12 13

  1. 101
    maria grazia -

    “ogni domanda diretta merita una risposta diretta.”

    Vic non esistono domande indiscrete, ma solo RISPOSTE indiscrete 🙂

  2. 102
    Vic -

    maria grazia,
    lo so, lo so , ma la mia spontaneità a volte
    mi prende la mano 🙂

  3. 103
    Xleby -

    Si, perché questo argomento “donne che amano gli stronzi” in realtà è il mio preferito… vengo su questo sito a leggere soprattutto storie come queste in quanto voglio capire il perché ciò accade. E la più grande soddisfazione è che ne ho avuto una prova diretta in questo scambio di battute con te. Voglio indagare i motivi di questo zerbinismo femminile tanto diffuso… (e sento che ancora qualcosa mi sfugge, il quadro non mi è completo…) E cmq il risveglio non è cosa scontata, spesso ci si sente inadeguate e in colpa perché incapaci di amare e di farsi amare da chi vi piace…, e si va di male in peggio, ammenocché non ci si sveglia appunto… Le inconsapevoli li definiscono uomini DIFFICILI, ma in realtà sono solo impossibili! Sai che tutte le porno attrici hanno avuto gravi problemi col padre e infanzia ed adolescenza difficili? ovviamente molto peggiori dei tuoi… Però il dato fa riflettere… Il padre è fondamentale e spesso il loro era direttamente psicopatico!

    “Caso strano, ora che non mi interessa più così tanto avere qualcuno vicino, ho trovato una persona con cui finalmente ho un rapporto sereno e appagante.”

    Ma correggimi se sbaglio, questo “tipo” di uomo 4 o 5 anni fa lo avresti pure rifiutato, solo ora sei in grado apprezzarlo, magari lo avresti definito scontato ecc.. Ma il problema non era suo ma “tuo”…

  4. 104
    Vic -

    Sofia
    Sul lato sesso, hai visioni diverse
    da Mg.
    Per fortuna in quanto a fantasie sessuali
    non ti mancano:)
    E’ la mente da cui parte tutto e il corpo segue…
    qualche diversità ci vuole pure fra voi due:)

  5. 105
    maria grazia -

    “questo “tipo” di uomo 4 o 5 anni fa lo avresti pure rifiutato, solo ora sei in grado apprezzarlo, magari lo avresti definito scontato ecc..”

    Xleby, mi hai fatto una domanda interessante. Non credo sia questo il punto, perchè secondo me non esiste una divisione “netta” tra stronzi e bravi ragazzi. Un bravo ragazzo può diventare ai tuoi occhi lo “stronzo” della situazione se te ne innamori ma lui non ti ricambia, così come quello che per altre è uno stronzo per te invece è un poveretto che ti vuole ma che con te non ha speranze. Tutto sta a quello che di volta in volta proviamo, pensiamo, sentiamo e a come si intrecciano le situazioni.
    Secondo me, è successo semplicemente che ho preso consapevolezza di me stessa e dei miei punti di forza, e sono in grado – diversamente che in passato – di non farmi sovrastare e intimidire dai miei “limiti”, che tutti abbiamo ma su cui dobbiamo lavorare. Mi sono semplicemente posta in maniera diversa con l’ altro, rispetto a come ho sempre fatto in passato. E le cose automaticamente si sono svolte in maniera diversa. Quindi non credo sia stata tanto l’ altra persona, quanto il mio tipo di atteggiamento ( sopratutto emotivo ). Controllare l’ emotività E’ FONDAMENTALE se si vuole che un rapporto funzioni.
    Comunque, nel libro “donne che amano troppo” troverai le risposte a quasi tutti i tuoi quesiti.

    “spesso ci si sente inadeguate e in colpa perché incapaci di amare e di farsi amare da chi vi piace”

    E’ normale. Una donna che non è in equilibrio con se stessa non è in grado di farsi amare, e nemmeno di amare NEL MODO GIUSTO chi le interessa.
    Non so se tutte le donne che hanno scelto il sesso come mestiere abbiano avuto un difficile rapporto con il padre. Indubbiamente però sono tutte accomunate da situazioni difficili ( magari anche solo a livello sentimentale-affettivo ) che le hanno portate condotte quel tipo di scelta. Una donna realmente appagata in tutto non opta per quel genere di vita..

  6. 106
    maria grazia -

    …Mio padre ha fatto degli errori con me, a volte anche “gravi”. Ma non me la sento di dargli tutte le colpe. Era lui stesso VITTIMA a sua volta di una situazione dalla quale non riusciva a divincolarsi. Prendersela con me e con mia madre ( non fisicamente sia chiaro, ma comunque a livello di tensione nervosa ) era forse un modo per scaricare tutta la sua rabbia e frustrazione. Solo che allora io non lo sapevo.

  7. 107
    Xleby -

    mi hai consigliato una buona lettura ci do un’occhiata. Ma si, non è solo di tuo padre la colpa, e il fatto che l’hai compreso vuol dire che l’hai “perdonato” com’è giusto che sia..

    No vabé, condivido quanto scritto sui bravi ragazzi ma io non mi riferivo alla fase della “reciprocità ” dell’amore ma a storie malate tipo, per fare un esempio, di due che si conoscono e stanno insieme un anno ma lui la lascia e dopo poco si mette con un’altra poi passano tre anni, lei lo ama ancora ed è felice per lui, non potrebbe mai odiarlo perché questo è emblema del suo amore per lui: amarlo anche se sta con più di una. E alla fine succede che tornano insieme… Ecco qiando parlo di donna zerbino dico questi casi patologici… E per loro questo è amore: “so che mi farà del male e anche io gliene farò ma starò sempre appiccicata a lui come una sanguisuga”, lui mi ha detto che siamo “una cosa sola ma… Nel frattempo sta con un’altra” Questo è rimbambimento mentale inaccettabile per un essere umano… direi che è una storia malata e ossessiva destinata a finire o per paradosso a riuscire… Come può una persona ridursi così?! Certo la teoria golemiana da ampia risposta a questo quesito, e in parte sono d’accordo, poi come hai detto c’è l’aspetto della dipendenza affettiva che conta tantissimo.

  8. 108
    maria grazia -

    Xleby, la risposta è semplice: alla gente – non solo alle donne – piace illudersi. E’ una cosa a cui la maggior parte delle persone non rinuncerebbero mai. Insieme a Golem è ormai da oltre un paio d’ anni che porto avanti questa ricerca sociologica, e ho dovuto prendere atto di cose di cui prima non mi ero mai accorta, o su cui forse non mi ero mai soffermata a riflettere, proprio per avere una risposta che spiegasse le ragioni di un disagio molto diffuso. Definire come “amori” quel tipo di storie di cui parli, palesemente basate su meccanismi deviati, è puro delirio se si guardano le cose da un’ ottica razionale. Ma le persone coinvolte in queste situazioni, e che se ne fanno promotrici, appunto NON VOGLIONO RAGIONARE, cioè venire a patti con la realtà. Ma vogliono invece crogiolarsi in una loro dimensione “immaginaria” che li supporta e li aiuta a “sopravvivere” in un contesto relazionale nel quale non potrebbero far fronte ai reali meccanismi che lo governano, perchè non ne hanno i mezzi cognitivi. In altre parole, queste persone sono ACCECATE dal loro stesso ardente desiderio di vivere delle emozioni appaganti e una reciprocità che in verità non gli è concessa. E allora, SE LA INVENTANO. Del resto gli “amori” inventati non sono l’ unico ambito illusorio nel quale la gente cerca risposte “rassicuranti”. Pensiamo per esempio a quelli che votano questo o quel politico che gli fa determinate promesse, o a quelli che giocano la schedina del superenalotto sperando di beccare il fatidico “6” che li riscatterà dalla povertà contingente. Tanto per fare degli esempi.

  9. 109
    Xleby -

    Mi è tutto chiaro e comunque non potevi esprimerlo meglio… Mi sfugge solo questo:

    “in un contesto relazionale nel quale non potrebbero far fronte ai reali meccanismi che lo governano, perchè non ne hanno i mezzi cognitivi.” Intendi che non sono in grado di sopportare la delusione di un abbandono? In effetti chi è dotato di una personalità ben strutturata dovrebbe essere in grado di metabolizzare i traumi… È una deduzione che non avevo fatto fin ora per quanto sembra banale, in realtà non lo è affatto. Insomma sono persone fragili… Sono “squilibrate” nel vero senso della parola, senza voler intendere con questo una malattia grave, ma il fatto che non riescono a compensare…

    Ah, e l’esempio del politico lo trovo geniale! È propio uguale la faccenda! Scusa se ti trattengo… Ma cosa ne pensi invece della controparte “uomo” (non potrebbero neanche definirsi tali…) che illudono queste donne, che idea ti sei fatta? Voi parlate spesso di donne ma di questi spostati di mente poche volte ho letto che ne avete scritto. Qual è il profilo “tipo” di questi soggetti…? Sono loro forti oppure vivono delle debolezze altrui? Secondo me sono matti uguale a chi se li piglia! Hanno sempre qualche caratteristica che li accomuna tutti? ultima domanda promesso ahahahah

  10. 110
    maria grazia -

    Non preoccuparti Xleby, puoi farmi tutte le domande che vuoi! 🙂

    “Intendi che non sono in grado di sopportare la delusione di un abbandono?”

    intendo dire che non sanno cogliere “il perchè” si trovano in quella specifica condizione di “sudditanza” sentimentale.
    La maggior parte della gente attribuisce i suoi fallimenti sentimentali alla casualità e alla sfortuna, ignorando che magari invece ci sono schemi inconsci che portano queste persone ad agire in modo da crearsi esse stesse dei problemi. C’è una lettera per esempio nella quale una ragazza di nome Gloria, pur avendo tutti i requisiti per risultare appetibile a un qualsiasi uomo, lamenta la sua disastrosa situazione relazionale, dicendo che incappa sempre in tizi che la fanno soffrire. E’ evidente che anche in questo caso siamo di fronte a qualcosa di “non risolto”, che si trova proprio nella psiche o nel passato di questa donna e che ne condiziona la sua esistenza presente. Ecco, è questo che le persone vittime di storie sofferte non riescono a inquadrare. In questo senso parlavo di “carenze cognitive”.
    Per quanto riguarda gli uomini che sono i protagonisti di queste storie e l’ oggetto del desiderio di queste donne, si tratta spesso di persone molto narcisiste che traggono conforto dall’ ammirazione incondizionata che alcune persone ( come queste donne ) nutrono verso di loro. Sono quasi sempre a loro volta individui traumatizzati da un qualcosa che risiede nel loro vissuto infantile o adolescenziale, e che – come nel caso delle donne loro “vittime” – non riescono a rielaborare. Difficilmente un uomo sereno ed equilibrato incoraggia una donna per la quale non prova un reale interesse. Infatti il ragazzo che ho frequentato per quasi sei anni e che mi aveva distrutto dal punto di vista emotivo, aveva subito gravi maltrattamenti in famiglia da bambino, parliamo di violenze fisiche vere e proprie e di punizioni crudeli da parte di suo padre, che era anche avvezzo a ..

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