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C’è disparità tra uomo e donna

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Lettera pubblicata il 12 Febbraio 2014. L'autore ha condiviso 11 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 129 commenti

Pagine: 1 4 5 6 7 8 13

  1. 51
    Hurin -

    @ Anna

    Scusa, ma che interventi fai!?!??

    Ma xchè, nn posso andare il sabato sera nei locali e il pomeriggio andare a fare fotografie, proprio come ho fatto lo scorso sabato?!?!
    Ma siamo impazziti!?!?

    Ma credi che nei locali ci siano solo brutte persone?!!? Nei locali trovi di tutto, come passeggiando per una piazza qualunque… quindi cosa vai dicendo?!?!?

    Infine… nn ho ben capito, ma dovrei rimorchiare in chiesa?!?! ma siamo su zelig?!?!

    Scusa nn ce l’ho con te, ma nel tuo post ho letto troppe cose senza senso °__°

    Ma poi… forse nn avete ancora capito, qua nn si sta parlando se si rimorchia oppure no… si sta analizzando il concetto di come la donna si atteggia, perchè tutto le sembra dovuto! Possibile che nn si riesca a capire?!?!

  2. 52
    Andrea -

    Ciao Jagger, grazie del complimento. Ci mancava solo Lorenzo il Magni-Fico! Infatti questi personaggi a cavallo tra un uomo e una donna, trans insomma, svolazzano da una lettera all’altra millantando chissà quali doti amatorie e vengono sistematicamente ignorati dai più..contenti loro.
    Comunque non sono l’Andrea di rodica..
    Luna: con bravo ragazzo intendo quel qualcuno che si pone o si porrebbe nell’ottica di comportarsi in maniera corretta, senza illudere o dare false speranze, senza cercare di impressionare una donna con l’intento di portarsela a letto. Qualcuno mosso dall’intenzione di portare avanti qualcosa di serio, piuttosto che una frequentazione approssimativa come invece accade spesso.
    Di contro questo tipo di ragazzo, è di solito fisicamente normale, un po’ impacciato, timido. Può essere anche espansivo, allegro, ma nel suo modo di fare non c’è quella malizia che fa spesso colpo sulle donne. Non ci sa fare insomma. Ci sono molti uomini che non hanno nessuna voglia reale di fidanzarsi e portare avanti qualcosa di serio, lo sanno ma fingono di non saperlo. Questi uomini hanno mediamente sempre la meglio su chi invece qualcosa di serio la vorrebbe davvero. E questo mi fa strano.
    Mi fa strano anche il fatto che della tua vita abbia citato praticamente due storie. Il ragazzo problematico e non appariscente e il “figo”.Stop. Comunque non avrebbe senso entrare troppo nello specifico, anche perché ho notato che spesso ognuno interpreta descrizioni di fatti e personaggi in maniera troppo personale ed è per questo che si finisce per parlare di aria fritta.
    Per quanto riguarda i tuoi amici, che dire, forse vivete in una realtà che è davvero come la descrivi. Al nord, e parlo di tutto il nord perché conoscono gente di varie regioni non è così. Lo dico a malincuore, perché anche a me piacerebbe descrivere una realtà diversa. La realtà che mi circonda è la stessa che circonda amici e conoscenti e molti utenti di questo sito, che infatti la descrivono pari-pari.
    Quando ho letto i commenti di Hurin ad esempio è come se avessi fatto un tuffo nel passato, quando mi capitava di andare a ballare e le scene che si prospettavano erano esattamente le stesse.
    Continuo rispondendo anche ad Anna. Perché devi essere così drastica e catalogare me o altri nelle categoria di quelli che ne vorrebbero mille o che ne hanno zero?

  3. 53
    Andrea -

    Io sono immerso nella vita reale, lavoro, ho amici, una fidanzata, frequento saltuariamente la palestra, vado in montagna e appunto ti dico che un uomo normale, se non si da da fare, può passare anni in solitudine. Sono andato ogni tanto in biblioteca, alcuni miei amici hanno fatto corsi di fotografia..per dirti che non viviamo da eremiti. Ho avuto le mie storie però pochissime volte mi si è proposta qualcuna.
    Non invidio i figaccioni, perché di avere mille donne non me ne farei nulla, invidio piuttosto lo status delle donne carine in Italia, a cui sembra tutto dovuto e che riescono ad entrare in una frequentazione come e quando fa loro comodo.
    Tu Anna, se non batti chiodo, le cause sono due: o resti segregata in casa o non sei molto attraente. Mi spiace dirtelo ma è così. Non ho mai sentito lamentarsi una carina di non trovare nessuno. I miei amici invece si. Mi stupisce che tu ci dia contro.
    Io vedo profonde differenze di opportunità tra uomini e donne di “pari livello” fisico e caratteriale, e vi assicuro che le vedono in molti. Sono stato una volta in Spagna e una volta in Inghilterra e in entrambi i posti mi è capitato di essere avvicinato, non con l’intento di venire mangiato vivo, ma semplicemente per conoscersi e poi chissà. Al confronto i nostri pub o bar per l’happy hour appaiono tristissimi. Per cui altra cosa strana sono le proporzioni: in Italia vai 100 volte in un locale e non conosci nessuna, ci vai a Londra e la prima sera fai conoscenza? Quando lo raccontai alla mia ex che ora vive la, mi disse: “si lo so, qui per voi uomini è il Paradiso!”
    I miei amici trasfertisti passano anni nell’anonimato in Italia, vanno in Argentina, Cina, Brasile e conoscono facilmente donne. Non vi pare una stranezza? A me si?
    E’ vero che lo stato d’animo influenza il modo in cui appari, ma è anche vero che di tanto in tanto se capitasse qualcosa di piacevole, fuori dagli schemi, sarebbe sicuramente un toccasana per il morale di ognuno. Se a te o a Luna capitasse che vi facessero un complimento, un apprezzamento, una carineria, non sareste contente? Io credo di si.

  4. 54
    Hurin -

    Le parole di Andrea, sono le mie… anche se nn lo conosco… quindi credo di nn dover aggiungere nulla!

    Anzi, ha dimenticato solo di dire 1altra cosa molto particolare e a tutti abbastanza comune, sopratutto qua al nord… : “com’è che nei locali, bar, feste, pub… l’ ottanta per cento sono uomini… ma dove sono le donne?!?!??”

  5. 55
    Mark -

    Ciao a tutti, torno a questo post, dopo un po’ di tempo, affetto da un’inguaribile curiosità nei confronti di ciò che avete scritto. Il che mi ha portato a leggere attentamente tutte le vostre risposte. Tutte. Avete così tanti punti di vista. Tutti interessanti, ed unici, come voi. Lo si legge tra le righe un tratto di ciò che siete, e questo è bello, credetemi.
    Ho riflettuto anche sulle mie stesse parole. Credo sia opportuno dirlo. (D’altronde dovevo pur ricordare da dove fosse nato un dibattito così acceso e per certi versi interessante no?) :). Mentre leggevo alla radio girava una canzone, intitolata “Beautiful War, dei Kings Of Leon”. Azzeccata direi. “Una bellissima guerra”, come quella tra parti opposte come quelle che ho messo in campo qui all’inizio. Opposte, eppure non par vero tanto simili. Ed ora, non saprei neppure se questa concezione di “nostre” mi calzi ancora come prima. Scelgo una strada alternativa stavolta. Una prospettiva, per certi versi molto distaccata dai soliti preconcetti a cui mi rendo conto di esser rimasto attaccato fin troppo a lungo. Un’idea di me stesso che vorrei realizzare, senza troppe pretese, se non in fatto di tempo. Qualcosa che mi renda più resiliente a queste cadute simil-depressive, avvezze a far di tutta l’erba un fascio. Ed avvezze anche però ad un’idea troppo utopica dell’amore dei nostri giorni. Voglio “Amore” (personificato) in una donna. Come credo che tutte le altre anime di questo blog al contempo lo cerchino in un/a lei/lui. Elo voglio d’ora in avanti senza rifarmi all’idea di una persona ben definita. No, questo basta. E credo sia la strada giusta. Me lo conferma la letteratura romantica, il mio subconscio. La mia anima. E’ complicato da capire lo so.
    continua…

  6. 56
    Mark -

    Alcuni vostri commenti hanno illuminato cose che da qualche parte dentro di me già sapevo. Cose che non vedevo più, accecato com’ero dalla rabbia, quando ho scritto questa seppur falsamente pacata lettera. Vi dirò le mie considerazioni ora. E sia chiaro, non voglio imporvi le mie idee, anzi, sono uno che apprezza le persone testarde stranamente. 🙂
    L’avete buttata molto sul lato estetico, e questo, non mi è piaciuto. Non era questo il punto. Avete generalizzato che la donna che è riuscita a strapparmi fuori queste frasi sia oggettivamente bellissima, e non che magari lo fosse solo perché vista dai miei occhi. La sua bellezza d’animo per com’era (fu magari)(non saprei come descriver questo suo, aspetto, se non così, e non voglio a dire il vero dilungarmi troppo a parlar di lei. I ricordi certe volte son qualcosa da ridestare solo quando si è pronti a farlo). Poi è saltato fuori l’idea del… com’era? il pompiere in spagnolo insomma 🙂 ed anche lì il cosiddetto cattivo esempio ha assunto un aspetto grottesco per i suoi modi e non per quelli che io definirei più che altro i suo intenti. L’idea di fondo che lo anima e lo rende com’è. Avete generalizzato il fatto che i miei amici sono solo uomini. Credo nell’amicizia tra uomo e donna (con un certo riserbo per la clausola attrazione che ogni tanto rischia di creare problemi anche nell’amicizia più salda). Ammetto che forse tirar fuori il discorso dei paesi esteri è stato azzardato, perché probabilmente non dovrei basarmi su idee che non derivano da una esperienza prolungata e non solo sporadica via dal nostro paese. Magari la questione è internazionale e non lo so. D’altronde in un mondo così grande, l’idea che i problemi si possano risolvere più facilmente in un luogo più distante dai canonici 35 km da casa è allettante no? e magari è anche vera, ma essendo un’ipotesi va considerata come tale per ora.
    Alcuni di noi, soffrono. E’ inevitabile come ho già detto. Eppure se siamo arrivati qui, è per forgiare un po’ noi stessi. Anche se alcuni lo ipotizzano, dubito che la nostra frustrazione sia da deridere. Il motto fatti forte è anche bello. Ma chi c’è dietro a tale consiglio? Chi se non qualcuno che forse non ha bisogno di questo consiglio perché per come si è evoluto nella sua persona può dirlo? per l’esperienza di vita, o per predisposizione naturale. O chi se non qualcuno che magari lo dice come promemoria per se stesso? rimproverando agli altri un suo trascorso/presente. quindi non…

  7. 57
    Mark -

    non colpitevi a vicenda. Ragazzi, Io voglio pensarla diversamente, voglio provare in parte a vederla come proposto da (voi) ragazze/donne che vi siete espresse a riguardo in questa lettera. Ragazzi, non possiamo generalizzare questa idea. Tale idea è tra noi condivisa. Sappiamo che non è una cosa campata in aria che si aggira solo tra le pagine di un blog di disincantati come questo. La sentiamo ovunque. E’ un’idea radicata, che prende piede per un preciso motivo. E questo motivo è che forse i modelli che vediamo sono quelli sbagliati. Quelli più in vista. Quelli che fanno notizia e creano interesse nelle nostre stesse cerchie più strette. Quelle situazioni che tanto c’ispirano quanto ci fanno svalvolare e maledire il sistema quando le cose vanno male. Lo so. Io vi dico ciò a cui, se non altro, voglio-credere. Perché se una cosa è vera è che lamentarsi è fine a se stesso. E’ tardi, e appena avrò tempo vorrei aggiungere un ultima cosa. Per ora non posso che augurarvi la buonanotte.

  8. 58
    Luna -

    Ciao Mark, bei post 🙂 si’, certe estremizzazioni anche a me appaiono grottesche. E concordo: si ha a che fare con le persone, che si conoscono via via, in un divenire, anche nell’amicizia. I sentimenti sono comunque provati e veicolati dagli esseri umani, non c’e’ un dio Amore con le alucce. / Andrea, ho presente la spagna. Ma, consentimi, la ragione per cui sui grandi viali con una sfilza di locali incollati sono tutti cosi’ friendly e’ anche il tasso alcolico. Senzanulla togliere agli spagnoli (un popolo per cui ho simpatia e in spagna ci stavo benissimo) non e’ che di giorno, anche se mi capitava di chiacchierare per strada, tutti fossero come all’happy hour. E gli spagnoli sono chiusi in certe cose anche loro. Se pensi all’autarchia linguistica 😉 Ammetto che mi guardavano molto le donne. E non lo notai io beninteso. Forse per qualche ragione risultavo “esotica”? Boh. Comunque anch’io sono del nord. Certo che ti ho detto la verita’? Perche’ dovrei dire palle? :))) e ho risposto in modo personale a quesiti personali contenuti nel tuo voi a me e Anna. Cosa c’e’ di strano nel fatto che io ti abbia fatto due esempi? Dubito tu voglia tutto l’elenco della mia educazione sentimentale :)))) il secondo esempio era riguardo “mai capitato di frequentare un certo tipo di uomo?”: non perche’ attirata da quel tipo d’uomo, casualmente ma in una storia comunque seria (cosi’ seria che secoli dopo, anche se furono mesi, per i suoi parenti sono ancora di famiglia. Non era uno stinco di santo ma non mi circui’ con il suo essere bellostronzo per trascinarmi a caso in un covone, facevo i dolci con sua nonna e frequentavo tutta la sua famiglia, peraltro allargata). Vedi, tu dici che il ragazzo normale e’ quello che pensa a una storia seria e spesso non e’ particolarmente figo ed e’ timido. A parte che ci sono bei ragazzi che le storie serie le vivono, il mondo pullula di uomini (la metto sull’estetica per seguire il tuo ragionamento) che normali o anche meno che mediocri non sono seri per nulla, che siano timidi o meno. E il fatto che non abbiano la fila per battere super chiodo non impedisce loro di essere inaffidabili, bugiardi ecc. E anche di tradire. Magari non con dei strapatatoni ma comunque. Tra l’altro a parte quelli non seri da subito ci sono gli innamorati cronici dell’amore, che vivono solo storie serie ma continuamente, che siano di tot anni l’una e mettono anche su casa, quelli che si rivelano “

  9. 59
    Luna -

    Non seri e affidabili e egoisti durante la storia,e anche ben piu’ avanti dei primi tempi. Il mio ex numero due nei miei esempi a me all’inizio non colpi’ fisicamente. Non che lo pensassi brutto ma non mi colpi’ e non pensavo affatto fosse un figo. Una mia amica mi disse “ti devo mostrare un tipo molto figo” e io non ci trovai nulla di speciale. Prima che tu dica 😉 ma poiche’ piaceva a lei magari ti incuriosi’ in realta’ io pure rimossi questo evento. Tempo dopo lo conobbi e non mi conquisto’ con arti magiche da figo. Io ignoravo avesse stuoli di fans. Mi piacque lui anche perche’ ridevamo moltissimo. Non lui faceva ridere me, io e lui ridevamo fino a non poterne piu’. E mica due giorni. Calcola che io non ho mai avuto la smania del fidanzato. Anzi. Non nel senso che volevo farmi i cacchi miei con chi mi pare. Ma io a fidanzarmi non ci tenevo affatto. Solo l’amore mi fa “capitolare”, ma senno’ io sono uno spirito libero e non in senso da amici di mutanda, cosa di cui non mi frega nulla. Quindi per quanto lui mi piacesse e iniziassi anche a frequentarlo mica mi ci misi insieme in 24 ore. E non perche’ me la tiravo. Non sono neanche una che crede al ti amo facile ne’ lo dice. Cio’ non mi ha impedito di finire con un traditore,ma lui e’ un insicuro traditore. Che comunque poi, giovanissimo, era sposato e ha avuto due figli. E a suo modo, a parte tutte quelle che ha preso o no per i fondelli nella sua lunga carriera 😉 a me e alla moglie ci avra’ pure amate, il problema e’ come lui ama :/ e io quando l’ho capito ho detto bye. L’altro era a proposito dei criteri da te elencati, su cosa fa colpo e cosa no e sul fatto che una donna aspetta che il pomo caschi dall’albero. Problematico… dipende anche la’. Lui aveva i suoi problemi ma problematico con me non era. L’uomo piu’ problematico che io abbia mai avuto e’ stato il mio compagno storico: l’uomo “normale” (ma per me ovviamente speciale e bellissimo e comunque io questa idea del medioman verso il figo non l’ho mai avuta), non sfigato ne’ tacche al pistolotto, che problematico e’ diventato dopo 10 anni. E non per tradimento o smania di fi… e liberta’. Altre problematiche. E, ripeto, dopo una grande affinita’ sotto ogni punto di vista. Quindi mi sa che le cose sono un po’ piu’ complicate. Non per forza, ma no tra bomberos o meno o chances di un genere o l’altro.

  10. 60
    Andrea -

    Ma no Luna non mi riferivo alle spagnole ubriache, ma ad una diversa concezione dei rapporti. Tale differenza si vede maggiormente in una città come Londra, con mille culture che interagiscono e probabilmente con una vera emancipazione femminile. Se incontri una ragazza o una donna in un parco, ti guarda negli occhi, e sono in tante a farlo. Ciò non significa che ti stia mangiando con gli occhi, ma che non ha paura del tuo sguardo e che non pensa “se lo guardo crederà che sono una mignotta”. C’è da dire che se passa una bella ragazza in minigonna, difficilmente vedrai uomini strabuzzare gli occhi, darsi gomitate l’uno con l’altro o fischiare, cosa che in Italia spesso accade.
    Per cui sono convinto che ogni popolo ha le donne che si merita, le italiane vanno bene per gli italiani e viceversa. Siamo abbastanza bigotti e paesanotti. In Italia difficilmente se incroci una ragazza questa ti guarda e i motivi li sapete anche voi..
    Per quanto riguarda il tuo vissuto per certi versi mi pare un pò il classico racconto de: “se era stronzo io non lo sapevo”, oppure “se era stronzo con me non lo è stato”, ma va benissimo così. Le descrizioni e le impressioni di ciascuno sono troppo personali per risultare oggettive.

    Il mio discorso principale resta comunque il fatto che per un uomo normale/carino le opportunità possono essere alcune all’anno, per una ragazza normale/carina sono nell’ordine di alcune alla settimana. E ripeto perchè è quello che ho sempre osservato. I miei amici conoscono qualcuna, si certo, però è sempre qualcosa di abbastanza sporadico. Una mia amica carina non faceva assolutamente nulla per fare colpo, ma le bastava essere sorridente, solare ed espansiva che suscitava interesse in quasi ogni uomo entrasse a far parte della comitiva. Le cose stanno così, per fortuna vostra e sfortuna nostra.
    Tra l’altro il commento che ha fatto Hurin è proprio azzeccato, a volte nei locali ti chiedi: “ma le donne dove sono?” Inoltre non si sa perchè nelle comitive come new entry saltano fuori sempre più uomini che donne.
    Quando una mia amica dice: “ho conosciuto un ragazzo”. In realtà dovrebbe dire: “un ragazzo mi ha conosciuto” perchè per voi è molto più facile. Vi basta essere voi stesse, sorridere e il gioco è fatto. Mentre l’uomo normale almeno, deve mettersi sempre nell’ottica di “darsi da fare”. Non può semplicemente essere se stesso e aspettare. Almeno non in Italia.

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