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La discriminazione delle donne senza figli

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Lettera pubblicata il 14 Giugno 2022. L'autore ha condiviso 11 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 119 commenti

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  1. 21
    Max -

    Io voglio un bene incommensurabile alle mie due figlie, che ora hanno 12 anni, ma prima di averle ho avuto molte esitazioni dovute: 1. Al timore di trasmettere loro il mio problema di cecità, dato che io stesso l’ho ereditato da mio padre e 2. Al fatto che mia moglie aveva anche lei problemi di salute e non godevamo di aiuti esterni, per cui mi sembrava che allevare figli per la nostra coppia sarebbe stato un impegno superiore rispetto alle nostre possibilità fisiche. Alla fine abbiamo deciso comunque di averne, ma nel mentre che eravamo nel travaglio dei pro e dei contro in merito a questa decisione, non potete immaginare quanto mi facessero girare i cosiddetti tutte quelle persone che non sapevano nulla dei nostri problemi e che continuavano: Dunque ragazzi, figli niente? E al nostro rispondere: È una cosa da valutare attentamente, loro a insistere: Eddài, che ci sarà mai da valutare? Una volta persi la pazienza e li gratificai con un bel: Ma farvi un po’ i fatti vostri no?

  2. 22
    Solnze -

    Beh Max, la gente chiede non per cattiveria, ma perché avere figli è una cosa bella. Sono d’accordo che non è una domanda che si dovrebbe fare salvo essere amici intimi vicini alla coppia.

    Per quanto riguarda il sovrappopolamento tranquilli, qualche guerra e si sfoltisce. Inoltre si è già calcolato che a fine secolo dovrebbe iniziare la curva in discesa della popolazione mondiale, in quanto un po’ dappertutto le donne fanno meno figli di un tempo. Persino in Asia, man mano che avanza il femminismo e la cultura occidentale, le donne si sterilizzano. Le coreane, le giapponesi e le cinesi hanno un tasso di fertilità bassissimo.
    In India è ancora alto ma in diminuzione. Ciò che invece avverrà fra pochi decenni sarà che i nigeriani diventeranno la terza popolazione più grande al mondo.
    Ma a noi italiani che frega? Noi siamo verso l’estinzione.

  3. 23
    Max -

    Solnze, le tue analisi sociologiche e demografiche sono sicuramente sensate ma, trattandosi di cose piuttosto complesse, non mi attento a discuterne, perché rischierei di dire delle sciocchezze convinto di dire cose molto intelligenti. Quanto a casi analoghi al mio personale, ovviamente non eccepisco sul fatto che le persone facciano domande, anche private, ma se uno risponde in modo evasivo si dovrebbe rispettare il suo riserbo e non insistere. Lì si va nell’indiscrezione e nell’indelicatezza.

  4. 24
    maria grazia -

    Max, sinceramente non credo che il problema di chi si occuperà degli anziani debba ricadere sulle giovani generazioni, anche perché i potenti della Terra, da soli, hanno tanto di quel denaro da poter costruire intere città quindi potrebbero essere loro a contribuire al welfare senza necessariamente scomodare i nuovi nati. Comunque meno nascituri ci sono oggi e meno anziani ci saranno in futuro bisognosi di accudimento e pensioni. Il nostro sistema non può più dare lavoro a un’ enorme massa di persone non qualificate.

    L’identità di un popolo sono la sua cultura, le sue tradizioni, la sua storia come paese. Penso siano cose da preservare e da difendere e penso che l’ immigrazione clandestina e incontrollata non sia la giusta risposta alla povertà o comunque al desiderio di cambiare vita di tante persone nate in luoghi più sfortunati.

    Hai pienamente ragione: la gente dovrebbe imparare un po’ di più a farsi i fatti propri.

  5. 25
    maria grazia -

    Solnze, Ah quindi secondo te è meglio una guerra per ridurre la popolazione? Non è meglio evitare direttamente di concepire bambini che poi faranno una brutta fine? No, chiedo.

    Le cose belle sono quelle che uno desidera per se stesso. Non tutti desiderano avere figli. Si deve rispettare chi ha deciso che non vuole averne perché non ha nessuna colpa, è semplicemente un suo diritto.

    Anche gli altri popoli del mondo faranno sempre meno figli perché si adattano allo stile di vita occidentale e non il contrario.

  6. 26
    Trader -

    Maria Grazia, lascia stare solnze.
    Bisogna rispettare chi ha deciso di non fare figli? Perché, chi non fa figli non viene rispettato?

    “Non è meglio evitare direttamente di concepire bambini che poi faranno una brutta fine?”
    Quale brutta fine? Prevedi il futuro?

  7. 27
    Max -

    Trader, anche se ti sei rivolto a Maria Grazia, provo a risponderti io. Le persone che non hanno figli sono giudicate, a prescindere, come egoiste e insensibili, senza tener conto del fatto che per effettuare una simile scelta possono aver dei motivi piuttosto delicati che non si sentono di compartecipare all’universo mondo. Quanto alla tua seconda domanda: i figli possono essere destinati a una vita infelice nel caso in cui le famiglie non siano in grado, per qualche motivo, di allevarli o non li abbiano desiderati davvero ma li abbiano concepiti a seguito di pressioni familiari e sociali che le hanno condizionate. Inoltre, pur non potendosi prevedere con certezza il futuro, esso ci riserva ampie ragioni per preoccuparcene: il cambiamento climatico, che è innegabile; gli sconvolgimenti sociopolitici, che potrebbero portare per molti a prospettive di peggioramento rispetto alla vita delle generazioni precedent; e la penuria di risorse di ogni genere,

  8. 28
    Max -

    penuria di risorse che, come dicevo, rischia di essere sempre più avvertibile con l’aumento della popolazione. Quindi, chi si sente, in modo più o meno giustificato e fondato, in ansia per queste prospettive, credo sia pienamente legittimato se nutre dei dubbi rispetto all’opportunità di mettere al mondo una vita che, non avendo chiesto di essere messa in questo agone, è una responsabilità di chi decide di procrearla. Con il che non voglio dire che i figli non bisogna farli: chi se la sente ed è spinto da questo impulso più che legittimo è nel pieno diritto di farlo, ma non bisogna, io credo, formulare giudizi affrettati su chi compie una scelta diversa, perché non si possono conoscere a pieno le situazioni e le motivazioni che stanno alla base di tale scelta.

  9. 29
    Trader -

    Carissimo Max, non credo che la società giudichi male le coppie che non fanno figli. Conosco molte coppie che non li hanno e altre che li hanno, ma non ho mai, dico mai, sentito critiche nei confronti delle persone che non hanno avuto figli. Hai ragione, una coppia potrebbe non riuscire ad avere figli perché la natura non glielo consente. Inoltre è meglio se le coppie di scapestrati non mettano al mondo creature che crescerebbero male.
    Certo che una coppia non deve fare figli per soddisfare la pressione sociale, ma, ripeto, il giudizio morale poteva esistere nel 1800, ma oggi non lo percepisco. Forse esiste ancora in qualche paesino della Sicilia, ma in Italia le coppie senza figli sono talmente numerose da essere una situazione normale, che non desta stupore e quindi maledicenze. Io non ci penso neppure a giudicare male chi non ha prole. La lettera si intitola “la discriminazione delle donne senza figli”. Ma quale discriminazione!

  10. 30
    Suzanne -

    Max, il problema è che quando si parte da premesse sacrosante ma si utilizzano argomentazioni farlocche, d’istinto viene voglia di contrastare tutto l’insieme del discorso. Credo che in parte le donne subiscano ancora pressioni sulla maternità, in misura proporzionata a quanto ciascuna è sensibile all’argomento, e inutile ribadire come sia veramente sgradevole sentirsi relegate a un ruolo che va scelto consapevolmente. Detto ciò, il discorso sul sovrappopolamento non ha alcun senso, tantomeno quello sui potenti che non avrebbero bisogno di giovani. Uno Stato con natalità zero è uno Stato morto, un grande ospizio in attesa del trapasso. Non solo da un punto di vista economico, ma soprattutto sociale, in quanto i giovani sono il vero motore di ogni progresso in tutti i campi, sono l’apertura al futuro senza i quali si vivrebbe uno sterile, perpetuo presente…

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