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Debiti e responsabilità verso genitori

Non so nemmeno io perché sto scrivendo queste righe, intrinsecamente sono convinto che a nulla possano servire per cambiare la mia situazione, ma forse dire a qualcuno quello che porto dentro mi aiuterà a scaricarmi di un po’ di peso.

Sono Marco, ho 28 anni e scrivo dalla provincia di Milano. Ho un lavoro, non ho una ragazza e vivo in casa con genitori e fratello minore.

La mia storia comincia quando decido di abbandonare la scuola al primo anno di superiori, per dedicarmi al lavoro. Avevo 15 anni. L’ho fatto un po’ per pazzia, perché all’epoca mi sembrava “figo” buttarsi nel mondo del lavoro, un po’ perché i miei avevano un’attività commerciale che stava passando un periodo di crisi, quindi una persona in più a dare una mano sarebbe servita.

Dopo un anno passato a lavorare e scoperto che il lavoro in sé di figo aveva ben poco, dietro insistenze dei miei genitori mi sono iscritto ad una scuola serale, per poter ottenere un diploma che mi sarebbe comunque servito per il futuro. Detto fatto, ho frequentato 5 anni di scuola serale, lavorando di giorno.

In quegli anni l’attività commerciale dei miei fu chiusa, causa una grave crisi nel settore, ed io mi trovai un lavoro come operaio, che servì come sostegno economico alla famiglia, unitamente ad altro lavoro che trovò mio padre. La chiusura della precedente attività commerciale però lasciò un grosso buco finanziario con debiti, per coprire i quali lasciavo il mio stipendio per intero in casa, tranne una piccola parte (circa il 15%) per le mie spese personali (benzina, uscite con gli amici, ecc… ) .

Sono passati più di dieci anni da allora e nel frattempo, grazie a capacità e fortuna sono cresciuto professionalmente. Nonostante non abbia un titolo di laurea lavoro come responsabile in un’azienda di piccole dimensioni e prendo un ottimo stipendio. Purtroppo, la situazione di base rimane la stessa, i miei con i debiti ed io con una rimanenza mensile con cui ormai faccio fatica a pagarmi anche le uscite con gli amici. Purtroppo, gli altri soldi che lascio loro servono a coprire i debiti e le spese di mantenimento.

Da parte loro, si sono sempre detti disposti a darmi qualcosa in più al mese, cercando di tagliare su altre spese. Ma avere 100 Euro in più al mese mi sembrano solo un palliativo alla situazione, visto che non sono certo quelli a cambiare radicalmente la mia situazione. La realtà dei fatti è che mi sento in dovere di lasciargli lo stipendio per aiutarli ed ho praticamente cancellato l’idea di andare a vivere da solo, nonostante ne abbia avuto il desiderio e la possibilità economica per farlo.

Adesso mio padre lavora, mia madre no perché ha dei problemi di salute che non glielo permettono; mio fratello è minorenne e va a scuola. Una possibilità per concedermi la libertà economica sarebbe vendere la casa per coprire i debiti residui, ma questa soluzione farebbe addolorare mia madre, che al momento già soffre di depressione, facendomi sentire responsabile. Non so che fare, ho le mani legate e mi sento frustrato. La mia vita, unitamente ai rapporti con le altre persone, sono influenzati tantissimo da questa situazione e non so come uscirne, visto che i debiti che abbiamo in corso finiremo di pagarli solo nell’arco di altri 10 anni.

Cerco di essere forte e di non pensarci, cercando di fare la cosa che mi sembra giusta, ma al tempo stesso soffro perché non ho quello che vorrei e mi rendo conto che non ho uscite. Mi sento svuotate di molte cose, sono giovane ma non sono spensierato né allegro. Non voglio far morire tutte le mie speranze e sogni, ne ho già sacrificati parecchi.

Qualcuno ha qualche consiglio utile da darmi che non sia spararmi un colpo in testa? Grazie.

Lettera pubblicata il 30 Settembre 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    sisley-68 -

    ciao Marco. intanto ti faccio i miei migliori auguri per il tuo coraggio. nn so come ti senti perche’ quello che provi sai solo tu e nessun altro. posso capire che ti senti d’obligo a dover aiutare ai tuoi genitori. e nn penso che hai una altra scelta. visto che la tua madre nn sta bene e il tuo fratello e ancora piccolo per poter dare un sostegno alla tua famigia. quindi se mi posso permettere di darti il mio consiglio. continui ad andare avanti cosi. se nn riesci ad afrontare le spese per poterci uscire con gli amici nn fa niente. ma un giorno avrai la tua ricompensa. ti auguro buna fortuna e tanta salute.

  2. 2
    Lalla86 -

    sono nella tua sstessa situazione.
    HO 24 anni e da 4 lavoro senza un posto fisso ma continuando a cambiare posto di lavoro, mansioni, colleghi e contratti.Da 4 anni metto i miei stipendi in casa perche’ mia mamma dopo la disoccupazione di mio padre e poi l’invalidita’ civile dove prende la schifezza di 250 euro al mese, ha fatto debiti per tirare avanti famiglia e baracca.
    Io mi sn rassegnata che oramai la situazione non migliorera’.
    E finche’ vivro’ sotto le stesso tetto coi miei. Sara’ sempre cosi.
    LA FATICA del lavoro arrivando a fine mese che magari riesci solo a pagarti il dentista che e’ gia’ troppo per la tua famiglia e non averne molti di piu’ al di fuori delle sigarette ogni tanto…non e’ una bella situazione.
    Nella mia famiglia c’e’ da dire che siamo due. Quindi anche lo stipendio di mio fratello c’e’.
    Anche se lui gia’ ha piu’ liberta’ di me.
    Lui ha la macchina aziendale invece che una sua perche’ non se la puo’ permettere.
    Pero’ uscite con gli amici, benzina, e vari interessi non se li fa cmq mancare.
    Io non ho quasi nulla.
    Ma ho imparato a reagire meglio davanti a questa sofferenza.

  3. 3
    colam's -

    Vivo una situazione assai diversa: sono indipendente ma non aiutato in nulla dai miei, praticamente mi sono tirato su da solo non ostante loro possono aiutarmi.

    Io per questo sono diventato egoista, visto che non mi aiutate io penso a me e voi pensate a voi.

    La vostra situazione e’ diversa, tuttavia io credo che non sia giusto sacrificare la propria vita in questo modo, avete il diritto di sposarvi e farvi la vostra famiglia, anche se questo dovesse addolorare o mettere in difficolta’ i vostri genitori. Percio’ in finale io vi consiglierei, con tutte le prudenze del caso, di avere più sacro egoismo e di pensare a voi.

  4. 4
    misterx87 -

    se mi posso permettere, tanto di cappello!
    la mia situazione e’ diversa e devo dire che ti stimo parecchio per quello che stai facendo e hai fatto per oltre 10 anni…
    purtroppo di consigli pratici non sento di potertene dare molti. ma hai tenuto conto del fatto che dopo la maturita’ tuo fratello potra’ andare a lavorare? allora sara’ + facile ripagare i debiti, con 1 stipendio in +, no? quindi magari saranno meno di 10 anni e tu potresti anche tenerti qualcosa di + in tasca, e 1 volta saldato tutto iniziare finalmente a voltare pagina.
    ma tua madre non puo’ fare nemmeno 1 lavoro che richieda poco sforzo? lo dico perche’ potrebbe aiutarla pure a superare 1 po’ la depressione, oltre ad essere 1 ottima cosa per la famiglia…
    cmq la mia situazione come gia’ detto e’ diversa dalla tua e anche da quella di colam’s: i miei per ora mi riescono a mantenere e lo hanno sempre fatto egregiamente, anche se praticamente da sempre mi ha 1 po’ pesato questa cosa. infatti per come sono fatto io mi sento da 1 lato in debito verso di loro e dall’altro mi da’ fastidio di essere avvantaggiato rispetto a chi invece non ha questa fortuna, anche se non sono certo l’unico ad averla… dico questo perche’ non mi sento proprio di darti il consiglio di colam’s, ma non perche’ non lo capisca, solo perche’ io sono il primo che non ci riuscirebbe, sentendomi in debito persino coi miei ora che non hanno difficolta’ a mantenermi…
    non sono stati granche’ i miei consigli ma non saprei come risolvere a livello pratico la situazione…di certo 1 pallottola peggiorerebbe tutto al momento. buona fortuna e ancora i miei + sincerti complimenti!

  5. 5
    T.D._ -

    Ciao,
    secondo me Misterx87 ti ha dato suggerimenti pratici validi.
    Siccome vedo che scrivi molto bene in italiano e hai esperienza in azienda, perchè non ti offri qualche ora come ripetizioni nelle materie che ti riguardano? Tuo papà non potrebbe arrotondare facendo dei lavori per privati? Che ne so, giardiniere, elettricista, idraulico. Tuo fratello non riuscirebbe a trovarsi un lavoretto? Tipo pizza a domicilio due orette la sera? E tua mamma: non specifichi la gravità dei problemi di salute, ma non può fare la baby sitter a domicilio? Sarebbe una buona occasione per lei per impegnarsi e magari così facendo viene incontro a qualche mamma in difficoltà visto la crisi con un prezzo competitivo rispetto l’asilo nido. In fondo ha cresciuto due figli, non ho bisogno di dire io che c’è responsabilità ma è anche un passatempo favoloso oltre che fonte di piccolo arrotondamento mensile. Così facendo magari non sono 100 euro che riesci a tenere per te ma magari 200, di cui metà la usi per i tuoi interessi e l’altra metà piano piano la versi in un libretto postale (le spese di mantenimento sono minime): 100 euro al mese in un anno fanno 1200, non sarà moltissimo ma meglio che niente ti pare?
    Mi viene in mente un’idea stupida, con la quale però io diverse volte mi sono pagata le vacanze: un salvadanaio di famiglia. Ogni sera si versano tutti gli spiccioli inferiori ad un euro intero dentro una cassettina, quegli spiccioli noiosi che spesso ci appesantiscono solo il portafoglio. Se riuscite a farlo tutti, alla fine del mese anche se fossero solo 20 o 30 euro, comunque ribadisco che è sempre meglio di niente.
    Evitate di tenere accesa la luce inutilmente.
    Evitate di stare troppo sotto la doccia calda.
    Inoltre, ti consiglierei di rovistare tra l’oggettistica varia che si ha in casa: cerca di vendere qualche cianfrusaglia (ad esempio c’è il sito Subito.it): anche qui si tratta spesso di somme irrisorie, ma se le sommi a fine mese fanno un discreto contrubuito alle rette dei debiti.

    Per il resto, credo che tu sia molto altruista nell’affrontare tutto questo, devo volere un gran bene ai tuoi genitori. Complimenti.
    Però cerca di esortare anche gli altri un pò: il fatto che tu sia quello che in casa porta l’apporto maggiore, non significa che tutto la maggior parte della situazione debba gravare su te nè che questa situazione sia immutabile. Sembrate una famiglia unita: per questo provate a suddividervi compiti.
    Ciao

  6. 6
    Andrea -

    Ciao Marco. Innanzitutto, complimenti per il tuo senso della responsabilita’. Non voglio entrare nel merito dei numeri, ma vorrei darti qualche consiglio piu’ “tecnico”, se possibile.
    Dalla tua mail, non si capisce bene quali siano questi “debiti” di cui parli (mutuo, finanziamento, debiti personali, banche?). Comunque, sembrerebbe emergere che ci stiate mettendo 20 anni per ripianarli (la situazione dura da dieci anni ed altri dieci ne mancano).
    Non ho capito il motivo per cui vorresti vendere casa (che presumo sia quella dove abitate tutti): cmq dovreste alloggiare da qualche altra parte e la situazione non cambierebbe, anzi, diverrebbe potenzialmente peggiore (dovresti pagare un affitto od una rata di mutuo).
    E’ ragionevole che i “debiti” citati siano di importo inferiore al valore della casa stessa. Ne consegue che ti converrebbe, secondo me, estendere la durata di questi debiti di altri 10 anni, accendendo (o rinegoziando) un mutuo (la cui garanzia sarebbe la casa stessa).
    Del resto, la tua condizione di lavoratore dipendente, se ho capito bene, con un “ottimo stipendio”, che la banca puo’ facilmente verificare (ti chiederanno dichiarazione dei redditi) ti fa risultare un potenziale “buon” cliente, per cui e’ ragionevole supporre che tale mutuo ti venga erogato.
    Mi rendo conto di tutte le controindicazioni di questa soluzione. Allunghi la durata del tuo debito, paghi piu’ interessi, ecc. ecc.
    Tuttavia, prova ad analizzare i vantaggi di tale soluzione:
    1. ti offre respiro a livello finanziario (di fatto, dimezza – raddoppiandone il periodo di restituzione – il tuo esborso finanziario
    mensile;
    2. e’ ragionevole che nei prossimi 20 anni tuo fratello trovi da lavorare e possa attivamente partecipare alla restituzione di tale debito: se il debito e’ della famiglia come e’, anche lui dovra’ contribuire e tu avrai ancora piu’ “ossigeno” anche considerando che tu nei prossimi 20 anni (e anche 10) possa avere progetti come farti una famiglia, ecc.
    3. altrettanto e’ ragionevole che nell’arco di 20 anni sia tua madre che tuo padre dispongano di una pensione, anche minima, che possa contribuire in maniera costante (e sicura) al ripianamento del debito;
    4. i tassi oggi sono molto bassi: calcolata l’inflazione, probabilmente la rata dovuta a partire da fra 15 anni sara’ molto meno impegnativa, in termini di “valore reale”.
    Questo il mio consiglio pratico. Se hai una qualsiasi domanda scrivimi pure. Spero ti possa essere stato di aiuto.
    Auguri, ciao!

  7. 7
    Andrea -

    Last but not least, avere un solo grosso debito e’ sempre meglio che averne numerosi di minori dimensioni. Minori costi di gestione, maggiore semplicita’ di gestione e maggiore facilita’ nel rinegoziare lo stesso, qualora ce ne fosse bisogno.
    Ciao!

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