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Da una collaboratrice scolastica

Egregio ministro Brunetta
Chi le scrive e` una collaboratrice scolastica, sposata con due figli che frequentano le superiori e un marito insegnante: praticamente la classica famiglia di fannulloni!
Se mi permette le descrivo la nostra situazione familiare in campo lavorativo, per metterla a conoscenza della realtà in cui vivono i dipendenti pubblici della scuola.
Mio marito e`in ruolo da diciotto anni ed ogni anno cambia scuola a causa dei tagli e delle classi sempre piu` numerose. Si ritrova ad insegnare a ventotto o trenta ragazzi ammucchiati in aule dove gli ultimi della fila e` impossibile che ti garantiscano l`attenzione e nello stesso tempo l`insegnante stesso ha difficoltà nel controllarli .Gli pongo una domanda: per lei chi sono i bravi insegnanti?
Sono coloro che pretendono dai ragazzi di imparare a memoria la storia o la geografia, oppure coloro che li aiutano a crescere ascoltandoli ed aiutandoli? Credo sia impossibile per un insegnante fare cio`con trenta ragazzi contemporaneamente! Voi politici che parlate tanto, cosa fate per aiutare i docenti ad essere bravi? Basta metterli nelle prime pagine dei giornali come fossero criminali.
Mio marito percorre ottanta chilometri al giorno per recarsi a lavoro e non tutti sanno che noi della scuola non abbiamo il rimborso spese come i politici o altri dipendenti dello stato.
Io mi ritengo piu` fortunata, perche` dopo otto anni di precariato in giro per varie scuole, sono riuscita ad essere in ruolo grazie al punteggio di un diploma di qualifica professionale acquisito in una scuola serale. Lei pensera`: poteva diplomarsi a suo tempo! Purtroppo a mio tempo sono dovuta andare a lavorare per aiutare la famiglia, non ho avuto la fortuna di nascere benestante. Non voglio fare la vittima, non e`nella mia indole, a me non ha mai regalato niente nessuno ed e` per questo che ci rimango male quando ci chiamate fannulloni! Io amo il mio lavoro e mi sento gratificata dai bambini e dai ragazzi. Cosa c`e`di piu` bello dello sguardo dolce di un bambino della materna quando lo aiuti a mangiare, a vestire e ti contraccambia con un sorriso di riconoscenza, oppure alle superiori dove i ragazzi si confidano, ti stimano e tu bidello oltre che a pulire ti senti in dovere di aiutarli come fossero tutti figli tuoi! Questo e` il nostro lavoro e non ci sembra di essere proprio cosi` inutili!!
In tutti i settori ci sono i fannulloni, mi creda anche nel privato! Ho lavorato in fabbrica per tredici anni, c`erano i classici cocchi del padrone entrati tramite raccomandazione e anche se non rendevano, non venivano licenziati.
Se nel nostro settore ci sono i fannulloni la colpa e`di coloro che si trovano in alto alla piramide, i quali percepiscono un buon stipendio e hanno il dovere di dare l`esempio a chi lavora alle sue dipendenze, prendendo provvedimenti nei confronti di chi invece non esegue i suoi doveri.
L`ultima cosa ma la piu` importante riguarda la malattia. Non si puo` colpire le persone piu` deboli!
Non e` assolutamente giusto togliere i soldi quando siamo ammalati dopo tutte le tasse che paghiamo,la spesa delle analisi, delle visite specialistiche e delle medicine! Se ci sono falsi malati la colpa e` dei medici che emettono falsi certificati, basti vedere con quanta facilita` consentono le famose 104 , soprattutto quelle per l`assistenza a persone con problemi. Nel nostro settore ci sono persone che hanno la 104 per familiari che nemmeno vivono insieme e nemmeno li accudiscono, tutto questo per avere tre giorni al mese e per poter lavorare nello stesso comune di residenza. E` una vergogna!! I liberi professionisti come i dottori, gli artigiani,gli imprenditori,quante tasse pagano? Noi dipendenti dobbiamo sempre fare la faccia tosta per chiedere la fattura.
Cerchiamo di riflettere su tutto cio`,perche` questa e` la realtà`di tutti noi che percepiamo 900 euro al mese. Il motivo di questa mia lettera che forse lei nemmeno leggera` perche`avra` tante altre cose da fare, e`quello di farle sapere che noi dipendenti pubblici della scuola siamo veramente offesi dalle sue accuse e abbiamo diritto a riavere la nostra dignita` e credibilità` che lei ci ha tolto.

Cordiali saluti

Gigli Gigliola

Lettera pubblicata il 8 Novembre 2008. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Lavoro - Scuola

La lettera ha ricevuto finora 1 commento

  1. 1
    luc -

    questi non vogliono migliorare niente. vogliono peggiorare il “pubblico” per poi svenderlo a prezzo di banana al “privato”, e allora dovrete pagare caro per avere un servizio anche peggiore di quello che oggi si ha gratis. citatemene uno solo di servizio privatizzato la cui efficienza è migliorata! la telefonia? ah, ah, ah! comunque ringraziate i dipendenti della scuola che hanno votato il bagonchi. questi vogliono trovare i soldi per costruire le inutili cattedrali nel deserto (TAV) su cui mangiano. la prossima ad essere attaccata sarà la sanità. ho lavorato in una banca PRIVATA, venivano premiati i più inefficienti ma lecchini. le impiegatE arrivavano tutti i giorni con 2 ore di ritardo e nessuno gli diceva niente (si sperava in illusori servizi extralavorativi…), poi, mentre la folla inferocita davanti la mia cassa mi copriva di insulti e minacce, loro imbastivano conversazioni allegre con direttori e clienti, invece di aprire un’altra cassa. poi però dimostravano attaccamento e amore al posto di lavoro facendo straordinari! io che uscivo subito ero un terrorista! una volta che ritardai 5 minuti fui minacciato di licenziamento e mi toccò picchiare il vicedirettore.

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