Grazie al Ministro della Funzione Pubblica e dell’Innovazione, si parla e si sparla di ” Statali”. Titoli ad effetto, uso mediatico di carta stampata e Tv, la campagna d’estate della “Guerra ai fannulloni”, della ” Scure di Brunetta contro i Fannulloni”, ecc..
Per la prima volta, i dipendenti pubblici hanno conquistato i titoli in prima pagina senza dover ricorrere a blocchi stradali e senza arrecare disagi all’utenza. Incredibile fino a qualche mese fa.
In quanto ad Innovazione, nulla di nuovo. Il prof. Ichino docet . I “nullafacenti” di prima, sono diventati i “fannulloni” di oggi.
Un malcelato uso distorto ed ambiguo di tali termini viene proposto come effetto fumogeno per confondere la pubblica opinione sull’incapacità di colpire i veri responsabili dell’inefficienza dei servizi nella Pubblica Amministrazione.
“Fannullone” dal vocabolario Zingarelli:chi non sa o non vuol fare niente.
E allora, permettetemi di osservare : che cosa c’entra questo con la malattia, con le decurtazioni delle indennità accessorie, con le fascie di reperibilità orarie, ecc..
Non è forse vero che, se qualcuno non sa o non vuole fare niente, tale problema non riguarda tanto la patologia quanto piuttosto la fisiologia dell’apparato. Qualcuno direbbe che il male è cefalico non podalico.
Dispiace constatare come la stampa si sia prestata a fare da cassa di risonanza a favore della nuova campagna d’estate di pesca di frodo. Una piccola carica qua ed una là ed ecco il bottino : Che barbarie! Colpire nel mucchio, fare di tutta un’erba un fascio. Che tristezza!
In questi giorni i blog sono stati sommersi da commenti di tanta gente, pubblici dipendenti e non, che si sentono profondamente offesi dall’essere accumunati alla categoria dei “fannulloni”; spero che i consulenti e lo staff del Ministro approfittino dell’ occasione che gli viene loro offerta per avere una conoscenza reale dello Stato e dei suoi fedeli servitori.
Rimane, purtuttavia, lo sconcerto per la confusione artatamente propagandata dell’accostamento del termine “fannullone” a “malattia”. Fannulloni (Brunetta) e nullafacenti (Ichino) meglio al lavoro che ammalati.
Una civiltà giuridica e sociale , frutto di anni di lotte e di conquiste di diritti, può essere “abbrunata” così, semplicemente così, sostanzialmente così?
E la Costituzione, la prevenzione, la salute, la sicurezza e il benessere dei lavoratori, quando servono? Forse, per le omelie delle interminabili vittime sul lavoro?
Si dica la verità una volta per tutte :si vuole smantellare il pubblico servizio,e mandare a casa tanta gente che non si sa o non si vuole fare lavorare. Non è il malato la causa della malattia!
Forse, in fondo, in quest’ardito accostamento “fannulloni-malattia” il vero errore è stato cagionato dalla prospettiva della visione del problema.
Alla fine, il Ministro Brunetta, converrà con noi, che il punto più alto della prospettiva non a caso viene ancora definito ” punto di fuga”.
Buon lavoro, un fedele servitore dello Stato
PEGIO
premesso che quasi nella totalità dei casi il pesce puzza dalla testa, e che la logica dell’omertà nella pubblica amministrazione è cosa radicata per starci dentro anche da onesto (non vedo, non sento, e non parlo….se avessi dovuo dire A ogni volta che la segreteria del mio dirigente stava a casa senza dir niente e lui non fiatava sarei sicuramente disoccupata)
vedrai che andrà a finire che pagherà chi non c’entra (o chi fa le cose in buona fede e una volta per sbaglio…) per tutti, e se devono fare dei tagli tagliano in basso non certo nella dirigenza
io adoro Brunetta, e Dio solo sa quanto ha ragione su certe cose, ma gente come lui ha sempre fatto una brutta fine…gli auguro di sopravvivere, e gli consiglio di prendersi delle belle guardie del corpo anche chiedendo consiglio al Berlusca
Ogni tanto qualcuno dovrebbe prendersi la briga di ricordare al minestrone brunetta che il primo ad essere statale è proprio lui.