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Mi sento una cretina, anzi lo sono

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Lettera pubblicata il 23 Marzo 2011. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 64 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5 7

  1. 21
    LUNA -

    DALIN, ciao, ho letto la tua storia e i commenti. Il tradimento non è mai una bella cosa, se sono tradita soffro, non ci piove, se tradisco faccio qualcosa di sbagliato nei confronti di chi si fida di me.
    Il tradimento non fa mai bene a nessuno, anche quando compensa, porta alla luce (o nasconde) dei conflitti, di coppia o individuali, dei malesseri, dei bisogni irrisolti (contingenti, o nel caso del traditore seriale che dice di divertirsi ma non è mai sereno, anche un certo modalità di affrontare la frustrazione o il concetto di impegno o il proprio narcisismo, o paura di abbandono ecc ecc. Neppure il semplice super prurito sessuale insaziabile con cui molte persone giustificano il fatto di… aver bisogno di tradire in molti casi spiega realmente perché queste persone non riescano ad abbandonarsi al rischio e all’impegno di una sola relazione, ecc) e di solito serve a non affrontarli veramente. Il tradimento mai fa bene all’amore. Detto questo, quando una persona racconta la sua storia, con sincerità (accettando, è vero, anche di farsi giudicare) in questo forum di solito lo fa perché si interroga, e cerca un confronto.
    E’ ovvio che leggere la parola tradimento ecc ci fa facilmente venire l’empatia di metterci nei panni del tradito, tanto più se ci è capitato di essere traditi la nostra empatia parte a palla. Perché nel forum si incontrano sempre due emotività e due percorsi, quello di chi scrive e quello di chi legge. Questa premessa per dire che non leggo le lettere con vero o falso buonismo, nè con un atteggiamento tipo: anarchia totale. Ma quando leggo commenti tipo giudizio universale, tipo “sei una tr…” o “hai avuto quello che ti meriti” mi rendo spesso conto che non c’è stata la volontà di leggere una storia e anche l’emotività/umanità che accompagna un racconto, non si è letto neanche se la persona che scrive dice: “tradisco e me ne vanto, che figata!” o se la persona sta dicendo: “mi rendo conto che c’è qualcosa che non funziona in come ho impostato la mia vita e vorrei rifletterci su con voi”…

    Una cosa che mi ha colpito leggendo la tua storia è il fatto che gli equilibri che racconti sembrano quasi quelli di un menage a trois.
    Non un menage a trois in cui le persone vivono nella stessa casa, ovviamente, ma in cui, se ho capito bene, tutte e tre le persone erano al corrente di cosa stava succedendo. Naturalmente posso avere capito male o dire, adesso, una marea di cazzate, ma provo a dirti la mia (ipotesi, idee, riflessioni, ovviamente,

  2. 22
    LUNA -

    fermo restando che la tua vita la sai tu). Credo poco al fatto che ad un certo punto, avendo tu seminato corna e bugie, è arrivato un giorno in cui la ruota ha girato per punizione divina. E neanche un discorso morale tipo: raccogli quel che semini. Semmai un discorso molto meno moralistico, ma più realistico, di dinamiche individuali e relazionali per cui sì, di fatto ad una azione corrisponde una reazione, viviamo/scegliamo le nostre relazioni anche in un certo modo, talvolta soppravalutiamo degli equilibri e il nostro livello di attenzione è scarso su degli aspetti perché siamo concentrati su altri ecc…
    tornando al discorso del menage a trois, perché dev’essere così scontato che tu abbia manipolato 2 situazioni e una situazione generale, e che gli altri 2 protagonisti non abbiano a loro volta operato delle scelte inerenti a queste dinamiche e tratto dei vantaggi da questo strano equilibrio a tre così protatto nel tempo?
    Forse non riesco a spiegarmi bene. Il fatto che il tuo amante si sia rivelato lontano dalle tue aspettative ti ha mandato in crisi, ti ha fatto soffrire e ti ha portato a chiederti una serie di cose. Forse anche il perché tu hai scisso la tua identità e bisogni su 2 fronti. (e forse anche alla consapevolezza che ad un certo punto avresti voluto vivere una sola relazione e una sola identità). Nel giudicarti sei molto severa. a parte darti della cretina rispetto all’amante, sei severa rispetto al fatto di avere avuto 2 uomini. Ed è vero che forse il fatto di avere sempre avuto il bisogno di presenze maschili da quando avevi 15anni forse ti ha impedito anche di osservare bene cosa vivevi per certi aspetti. Ma loro non hanno a loro volta scelto di partecipare a questa dinamica? Stiamo parlando di 10 anni, mica di 10 gg. La persona che di te accetta tutto forse ha pure lei dei vantaggi dal fatto che tu sia come sei (quali è ovvio non lo so, li saprà lui. Ma intendo dire che comunque si è legato ad una persona fatta in un certo modo, e non lo dico in senso negativo, lo dico te e basta, come sei e che comunque ha condiviso una relazione bianca o quasi per 20 anni se ho capito bene), l’altro ha accettato una relazione incompleta per 10 anni. Tu hai accettato di essere doppia o incompleta per 10 anni? Penso che più che camminare sui ceci, ti sia più utile rileggere le rocambolesche dinamiche del tuo passato in modo costruttivo. Non per trarre una lezione, quanto piuttosto una maggiore consapevolezza. Cosa ti negavi? di cosa andavi in cerca?

  3. 23
    Kid -

    @Dalin

    Grazie , la stima è reciproca .
    L’egoismo e l’altruismo , curiosamente, sono , nel tuo caso, le due prospettive , opposte e concorrenti , di giudizio . Ma in nessuna di esse risiede la verità assoluta.
    La tua è ,innanzitutto ,una storia di infelicità sentimentale e mancata realizzazione, come le nostre .
    E la tua umiltà , veramente, colpisce su tutto . Le tue specificazioni , ha mostrato una realtà piu’ complessa , in cui i sentimenti hanno sempre incontrato grandi compromessi e le privazioni che ne sono derivate , non sono trascurabili .
    Le tue parole , mi fanno inoltre piacere , per il fatto che anch’io sto’ passando , da molto poco, il mio periodo di sconfitta sentimentale , se così vogliam chiamarlo , e il tuo farmi sapere che io ti sia stato di aiuto e che ti abbia trasmesso qualcosa ,è molto importante.
    Se riesco ad aiutare gli altri , probabilmente sono a buon punto nell’aver aiutato ed aiutare me stesso . Ti ringrazio sinceramente.
    Spero davvero che tu possa fare un salto di qualità e confrontarti con una nuova realtà che ti assorba completamente , in cui tu possa essere un individuo davvero libero , senza doveri morali nei confronti di nessuno, ridefinendo significativamente i ruoli di tutte le persone coinvolte. Credo che sia un passo che tu debba provare a fare . Potrebbe essere la risposta che cerchi , del resto in “questa vita ” ancora non ne hai trovata una soddisfacente.
    La mente , il corpo , ma soprattutto l’animo , sono le componenti fondamentali di una persona. Ma spesso ci si dimentica dell’ultima, forse equivocandone il significato religioso .
    Ed ognuna è indispensabile per il raggiungimento della felicità.
    Per questo, a volte, la bellezza o l’intelligenza , non sono sufficienti , per realizzazione della nosta felicità.
    Crediamo di avere tutto quelle che serve ma non è così.
    Questo passaggio è fondamentale e spesso ignorato.
    Se per le prime due , mente e corpo, sono state decodificate delle regole di benessere , tradotte in scienze , dell’ultima dobbiamo essere noi stessi a prendercene cura . Perchè non esiste ancora una scienza dell’animo . Se la intendiamo in senso assolutamente laico.
    Ma basta il senso di pace e di equilibrio che ci trasmette la natura stessa (Da un cielo azzurro , al mare , ad un tramonto,al vento) , per comprendere quanto essi siano parimenti importarti anche per il perfetto funzionamento di
    noi stessi, intesi come individui complessi, composti anche da una sfera emotiva , da curare e realizzare.

  4. 24
    dalin -

    Ciao Luna, ti sono grata di cuore per come hai saputo leggere tra le righe, per non avermi detto le cose che già mi sono detta da sola e che mi sono state anche ripetute in questo forum… hai colto veramente il segno di tutto: non c’è stata la volontà di leggere una storia e anche l’emotività/umanità che accompagna un racconto, non si è letto neanche se la persona che scrive dice: “tradisco e me ne vanto, che figata!” o se la persona sta dicendo: “mi rendo conto che c’è qualcosa che non funziona in come ho impostato la mia vita e vorrei rifletterci su con voi”… da quando era cominciata la storia con “l’amante” sentivo che mi stavo abbruttendo e sai perchè? Questo lo dico anche a Kid: perchè mi rendevo conto che erano solo miei sensi “rapiti” , come ha detto Rossana “non si concede per niente ma riesce a farti sentire come se lo facesse, padrone com’è, lui, dei tuoi sensi”. E’ questo che mi è successo, ripeto per me veramente il sesso non ha mai contato molto (credo per delle cose successe quando ero bambina/ragazzina) o almeno così credevo visto che non avevo mai avuto “istinti sessuali” o, se anche forse li avevo, li “incanalavo verso l’alto” quasi come nel 6° rito tibetano (per chi lo ha letto…) mi ineteressava la lettura, la musica, il volontariato, la collaborazione con gli altri, il sostegno agli amici, ai genitori.. insomma quella era la mia vita prima dell’amante.. Poi è arrivato lui e non so come tutta questa energia “verso l’alto” ha preso a scendere lungo le viscere, e più scendeva e me ne rendevo conto più mi disprezzavo ma allo stesso tempo non riuscivo a farne a meno..Mi sono veramente scissa in 2 persone, e nessuna delle 2 mi piaceva.. eppure era più forte di me..Col mio convivente perchè pensavo che forse il nostro rapporto avrebbe dovuto avere almeno un minimo di quella passionalità che era emersa con “l’amante” (ma ripeto, non posso entrare nella sua intimità)con l’amante perchè comunque mi sembrava che in realtà ci fosse solo quello anche quando lui insisteva dicendomi che voleva che fossi solo la sua donna, che voleva stare con me (anche se io gli dicevo che mi sembrava abbastanza evidente che la nostra dimensione fosse solo quella..). Credo veramente però che entrambi abbiano tratto dei vantaggi da tutta questa situazione “a trois” mentre chi ne ha pagato le conseguenze in termini soprattutto emotivi ( e ripeto, posso anche in qualche modo meritarmelo) sono io, talvolta provo veramente disprezzo e disgusto per me stessa..

  5. 25
    dalin -

    E’ vero cvhe qui ho cercato un confronto.. un confronto con persone che non mi conoscono, che io non conosco.. gli amici in qualche modo sono condizionati dal fatto che sanno chi sei, sanno come sei, ti vogliono bene ed anzi me lo hanno dimostrato quando veramente cercavano di aitarmi a fare chiarezza con me stessa. Kid, perchè parli di “sconfitta sentimentale”? Non voglio entrare nella tua vita se tu non lo desideri, però dalle cose che dici, da come le dici, io non credo che “sconfitta” sia il termine giusto per te.. Se hai chiuso una storia comunque ci avrai messo impegno, sentimento e credo soprattutto che ci sia stata la tua massima sincerità (questo lo penso sempre da quello che scrivi..). Dico a te quello che ho detto anche a Sarah, anche se per lei si tratta di un tradimento ricevuto mentre per te sarà senz’altro qualcos’altro: non permettere che le azioni degli altri ti cambino.. Non permettere che una storia chiusa, per qualsiasi motivo, ti faccia cambiare (se non magari in meglio..) Sai io nonostante “l’amante” (e tu pensa quanto è paradossale quello che dico) si sia rivelato veramente una persona da poco non ce l’ho con lui, penso solo che doveva dirmi chiaramente che per anni gli è solo interessato avere me come stampella e poi viversi le sue situazioni..Però mi immagino come uno che fa tuffi e che tocca il fondo: se non batte la testa e rimane giù può solamente darsi la spinta per risalire.. Ed io è questo che voglio per me, e se lo voglio ancora di più adesso è anche grazie alle tue parole e alle cose scritte dagli altri qui in questo forum.. Ma veramente esistete? Veramente siete così grandi, così umani, così generosi e profondi.. non sapete quanto mi sono commossa a leggervi, ed anche ora ho le lecrime agli occhi, se quello che ho vissuto (e di cui ripeto mi assumo tutte le responsabilità) per qualche strana ragione almeno è servito per farmi comprendere quanta umanità c’è in giro bè allora non è tutto da buttare. E spero di riuscire un giorno a trovarci altri perchè. Grazie a tutti.

  6. 26
    Kid -

    @ Dalin

    Commossa ? Mi permetta di porgerle un fazzoletto Madame:D
    A parte gli scherzi , da quel che leggo , di belle persone ce ne son diverse.
    Quasi converrebbe organizzare un meeting , son convinto che sarebbe un successo ! In fondo è come se tutti già ci conoscessimo un po’,attraverso le nostre storie.
    Non sono sul forum da molto e ho preferito leggere e partecipare.
    Ed imparare , perchè non ero molto al dentro di tante problematiche e ho dovuto cercare risposte, e farlo in fretta.
    E credo di averne trovate , proprio in questo ed altri spazi virtuali.
    Magari, tra qualche giorno, scrivero’ anche il mio racconto personale.
    Ma preferisco farlo a mente serena .

    Parlo di sconfitta sentimentale , perchè in fondo sono due parole che riassumono con maggior leggerezza il concetto del fallimento di una storia , senza esagerarlo coinvolgendo grandi concetti sull’amore .
    Si è scritto già abbastanza in merito.

    No , assolutamente , non permetto a niente e nessuno di cambiarmi.
    Cambiare in meglio non lo so’: Ho il mio carattere e ci tengo a preservarlo nel bene e nel male.
    E’ la mia spada ed il mio scudo e per ora mi servono entrambi .

    Un caro saluto

  7. 27
    rossana -

    anche a me i messaggi di Kid e di Luna hanno fatto un gran bene: sono stati come un balsamo che mi ha avvolta in una carezza, dandomi pace.

    anch’io, sia pure in modo diverso da Dalin, sono stata una “persona dimezzata” per molti anni, indipendentemente dalla mia volontà ed essenzialmente come trascinata dalle circostanze, senza sapere bene dove cominciava la mia necessità interiore e dove inziava, invece, la volontà di altri di depredarmi… acqua passata, che a volte torna a macinare…

    è vero, Delin: visto che i tuoi due uomini sapevano tutto, anche la responsabilità di quanto è accaduto va suddivisa con entità da definirsi, pur restando il fatto che forse sei proprio tu ora a pagare il conto più salato.

    “Tutte le passioni ci fanno commettere errori, ma l’amore ci induce a fare i più ridicoli.” (François de La Rochefoucauld) personalmente rettificherei “… ma il BISOGNO d’amore ci fa commettere i più ridicoli.” ed è giusto che si tenti di capire più a fondo e di perdonarci l’un l’altro, soprattutto quando si acquisisce una maggior consapevolezza per leggere gli eventi, che comunque, in determinate circostanze e situazioni emotive, non avrebbero potuto essere diversi.

    Delin, volta pagina e guarda davanti a te. sei ancora giovane e mi sembra tu abbia davvero molto da offrire. ti auguro un momento di pienezza che duri almeno altri vent’anni!

    un abbraccio a te, a Kid e a Luna.

  8. 28
    dalin -

    “persona dimezzata…indipendentemente dalla mia volontà ed essenzialmente come trascinata dalle circostanze, senza sapere bene dove cominciava la mia necessità interiore e dove inziava, invece, la volontà di altri di depredarmi… acqua passata, che a volte torna a macinare”. Come ti comprendo Rossana!!! E’ vero.. il bisogno di amore ci porta talvolta a compiere delle cose che ci sembrano così lontane da noi, e invece poi..siamo noi che le facciamo ma nello stesso tempo non siamo noi… ci si perde via..e quando ne usciamo fuori e sentiamo che veramente stiamo meglio (grazie mille ragazzi..per me è ancora un percorso lungo ma l’importante è cominciare, il viaggio inizia dai propri piedi..) ogni tanto ci ritorna quella spina che ci è rimasta dentro e che non puoi togliere..puoi solo convivere con quel malessere ma non puoi negare che ci sia stato.. Si Rossana, se uno vuole andare avanti deve perdonare e perdonarsi.. anche se non si può dimenticare. Caro Kid, fai bene, hai il tuo scuodo e la tua spada.. ma hai ragione niente corazze! Sei tu, nel bene e nel male, e quando ci rapportiamo con gli altri anche loro devono assumersi la responsabilità del rapporto, ognuno fa uscire da se anche quello che la persona che ha affianco gli fa uscire, sono dinamiche speculari.. A presto a tutti voi, spero che ci sentiremo ancora tante e tante volte ma non per dirci che stiamo male ma che stiamo bene, che siamo sereni. Ed un forte, fortissimo abbraccio a Luna, che sa cosa significano empatia e compassione.

  9. 29
    rossana -

    Dalin,
    mi dispiace deluderti fin d’ora ma qui si trova bene poco di allegro. te ne potrai rendere conto da sola se continui a frequentare il forum.

    alcune storie, però, sono singolari e restano impresse. rappresentano un arricchimento su noi stessi e sul nostro prossimo, troppo spesso chiuso e silenzioso, oppure nascosto dietro una maschera di circostanza.

    ed è sempre bello sentirsi più simili e meno soli!

  10. 30
    sarah -

    non condivido il pensiero che bisogna perdonare, farlo significa dare l’occasione agli altri di rifarci del male,perdonare pee me sarebbe come negare tutto il male che ho subito e permettere a chi me lo ha fatto di non crescere ma sentirsi sicuro di poter rifare del male.

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