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Come posso andare avanti in questo modo?

di parigi96

Sono una ragazza di 22 anni e vivo in una piccola città… mi reputo una persona attenta, emotiva, un po’ esuberante e con forti aspirazioni ma che riesce comunque a stare con i piedi per terra. Mi sto per laureare ma anziché sentirmi eccitata ed emozionata per aver raggiunto questo importante traguardo mi sento solo triste. Il motivo è molto semplice: come ho scritto prima, ho delle ambizioni ma tutte le volte che mi pongo un obiettivo c’è qualcosa che mi blocca.. Per fare un esempio, sono anni che desidero, anzi VOGLIO andare all’estero a studiare ma, durante il liceo mi dicevano che costava troppo ed era una perdita di tempo fare un anno accademico in un altro paese; per la laurea triennale mi hanno detto che era meglio farla in Italia e che tanto ormai era troppo tardi se volevo iniziare subito dopo il liceo (perché oltretutto ho avuto il via libera dai miei per studiare ciò che desideravo a Luglio dopo un anno e mezzo che avevo praticamente deciso quello che doveva essere il mio corso di studi). Adesso per la magistrale ho trovato il corso perfetto per me ma, oltre al fatto che vedo mio padre con una faccia piena di dubbi tutte le volte che ne parla con altre persone, nonostante tutti mi dicano di andare perché secondo loro ho scelto un bel corso e anche in una scuola valida, i miei hanno voluto sentire l’ennesima persona per un’ulteriore opinione; non abbiamo ancora ricevuto risposta ma so che se questa signora desse un’opinione negativa, questa andrebbe ad offuscare tutte le altre positive. Oltretutto prima ho bisogno di un anno per raggiungere il livello di conoscenza della lingua richiesto per poter fare domanda. Mi sono informata da delle agenzie ma ancora una volta sono bloccata perché mi dicono che costa troppo. Ho detto ai miei che sono disposta a fare qualsiasi tipo di sacrificio per poter fare in modo di partire, anche utilizzando i soldi che ho da parte per contribuire a pagare una parte di tutto, sia il corso di lingua che quello universitario, ma ho ricevuto ancora un NO. La cosa che mi rende più triste è il fatto che ciò per me implica un altro anno chiusa entro le quattro mura della mia camera. Sono ANNI che va avanti così e io non ne posso più. Sento il bisogno di vivere nuove esperienze ma sento che c’è sempre qualcosa che mi blocca: una catena che mi tiene attaccata a questa realtà che mi circonda ma che, detto sinceramente, mi sta stretta. Come posso vivere in questo modo? Sento che sto precipitando in un baratro di tristezza ma non so come uscirne.

Lettera pubblicata il 30 Aprile 2019. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Famiglia - Me stesso - Scuola

La lettera ha ricevuto finora 9 commenti

  1. 1
    Gabriele -

    Pensi di chiedere una cosa tanto scontata? Stai chiedendo un anno fuori dall’Italia. Come fai a sapere che ti troverai bene una volta partita?
    Io ho degli amici che hanno fatto l’Erasmus e non si sono poi trovati benissimo. Poi le spese sono molte, in altro paese con altro stile di vita e qualità della vita. Dovresti procedere per gradi.
    Se hai fatto l’università, e vuoi andartene per un periodo dal tuo paese hai una scusa molto semplice: andare a trovare qualche tuo amico che risieda in qualche grande città.
    Pensa che io con mio padre sono andato a Barcellona, Parigi, Berlino ed anche in Giappone ed Australia, e siamo di un piccolo paese del Sud Italia pure noi…
    Potresti iniziare facendoti un giro a Roma, oppure soggiornando brevemente nella città dove pensi che andrai a studiare, per vedere se corrisponde alle tue aspettative.
    Io non credo che i tuoi genitori non vogliano che tu sia felice, altrimenti non ti avresti studiato la materia in cui stai per laurearti.

  2. 2
    Yog -

    Boh, a 22 anni avrai fatto al massimo una triennale. All’estero, con una triennale italiana, ben che vada vai a raccoglere funghi.
    Convengo che tu ne abbia le scatole piene, ma dicci che diploma superiore hai e che cavolo “ti stai studiando”, poi vediamo se c’è rimedio.

  3. 3
    parigi96 -

    Mi sto per laureare in Scienze dei Beni Culturali alla Cattolica di Milano. So perfettamente che per quello che studio l’Italia è il luogo ideale ma purtroppo per la magistrale ho le idee ben chiare su ciò che desidero approfondire e sfortunatamente in Italia non sono riuscita a trovarlo in nessuna università…

  4. 4
    Yog -

    Avvabbè. Adesso il quadro è chiaro.
    Va a raccogliere champignons, danno soddisfazione. Soprattutto economica. Intanto ti potrai dedicare ai tuoi studi, ma – data la tipologia- ti consiglio di pagarteli da sola.

  5. 5
    Gabriele -

    E Milano non ti basta? Ti rendi conto che è la città dove studiare costa di più in assoluto?
    Senza contare che ci sono gli affitti più alti d’Italia. Mi sembra che tu stia pretendendo un pò troppo dai tuoi genitori che hanno fatto quello che hanno potuto per sostenerti. Poi non si capisce che cosa ti aspetti di avere dalla Magistrale in Beni culturali, mio fratello dopo essersi laureato ha proseguito con Storia dell’arte, e mi sembra ci sia pure il curriculum di Archeologia, e studia a Roma, che comincia già ad essere più vivibile come città.

  6. 6
    parigi96 -

    Sono ben consapevole del costo di tutto.. Infatti la prima cosa che ho detto ai miei genitori è che voglio contribuire al pagamento di tutto utilizzando dei soldi che ho da parte e lavorando per guadagnare qualcosa.. So che posso dare l’impressione di essere una persona viziata che sta facendo i capricci, ma posso assicurare che se fossi riuscita a trovare una soluzione soddisfacente e soprattutto più economica sarebbe stata la mia primissima scelta. Purtroppo non è stato possibile. Io per la magistrale desidero approfondire l’ambito dei musei. Prima di guardare all’estero ho visitato i siti internet di tutte le principali università italiane sia statali che private ma non ho trovato niente e frequentare un corso di laurea così per avere un diploma magistrale sarebbe uno spreco di soldi ancora più grande di quello che spenderei per questo mio progetto.

  7. 7
    Yog -

    Bon, va a lavorare e mettiti via i soldi per ‘sta roba dei musei all’estero, son fatti tuoi, mica dei tuoi genitori che, immagino, saranno a questo punto giustamente pure molto preoccupati. Mica stai parlando di una specializzazione medica, tanto per capirci, che in due mesi rientri dalle spese.

  8. 8
    Gabriele -

    Si è giusto che tu faccia una ricognizione sulle possibilità di proseguo degli studi. È tuo dovere.
    Tuttavia, non posso fare a meno di comprendere il punto di vista dei tuoi genitori, che dovrebbero saperti all’estero, non facile, a prescindere dalla spesa da sostenere. Poniti nei panni dei tuoi genitori. Potresti facilitare la tua impresa, se ci fosse qualche tuo amico/a di corso, col quale sei abbastanza in confidenza che seguirà esattamente il tuo percorso di studi. Il fatto che ci sia un’altro nella tua situazione potrebbe risolvere in parte la loro giusta inquietudine.
    Se hanno delle domande o riprendono più volte il discorso, cerca di dialogare e non fare opposizione di nessun genere. Ricorda la diplomazia è sempre importantissima.

  9. 9
    Max -

    Ciao Parigi, comprendo la tua aspirazione e il tuo desiderio di realizzarla. I costi sono sicuramente un problema: io ho due figlie e mi domando, quando saranno studentesse, se vorranno andare a specializzarsi all’estero come cavolo farò a mandarcele, perché le risorse di cui noi persone normali disponiamo sono assolutamente insufficienti per questo. Tu ti dichiari disposta a fare qualunque sacrificio per alleviare il più possibile ai tuoi il peso economico della cosa e questo è sicuramente lodevole. Cerca di capire bene per quale motivo loro sono contrari: se si tratta di una presa di posizione preconcetta o della volontà di tenerti vicina, allora ti conviene far loro capire che devi poterti vivere la tua vita come meglio credi. Ma se le riserve riguardano il tipo di corso e le prospettive che offre, allora valuta bene la cosa, per non fare un costoso e impegnativo buco nell’acqua. Debbo dire peraltro che questa retorica in base a cui l’Italia non offre più prospettive e se ci si vuole realizzare bisogna andare per forza all’estero, la trovo manierata e stucchevole. Conosco persone che hanno colto l’opportunità di andarci e effettivamente si sono realizzate alla grande, ma ne conosco altre che pur rimanendo qui si son…

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