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Come andare avanti dopo una rottura

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Salve, sono una ragazza di 26 anni. Sono stata fidanzata col mio ragazzo per ben 12 anni e da circa due settimane mi ha lasciata. Descrivo brevemente la nostra storia. Ci siamo messi insieme da ragazzini (14 anni io e 17 lui) e quindi all’inizio si stava insieme quasi per gioco uscendo in comitiva. Col tempo il legame è diventato serio e ci ha portati a amarci tantissimo. Pensavo di aver avuto la fortuna di trovare l’anima gemella da bambina. Siamo cresciti insieme e maturati. Abbiamo un carattere diverso che però ci permetteva di compensarci: lui mi ha aiutata a ad essere più aperta e meno timida e io a essere più concentrato sui suoi obiettivi e sulle sue ambizioni. “Grazie” a me si è laureato e ha incominciato a lavorare da infermiere. Io mi sono impegnata molto per il mio futuro e mi sono laureata in medicina. I problemi sono iniziati quando per diverse ragioni ci siamo allontanati dal gruppo di amici che frequentavamo e siamo rimasti “soli”…stare sempre tra di noi ci ha portato a litigare più spesso anche per questioni banali. Poi due anni fa lui per lavoro è dovuto andare via, molto lontano dalla nostra città. Io ovviamente all’inizio lho vissuta male perché eravamo abituati a vederci quotidianamente e mi mancava. Comunque dopo i primi 5 mesi di lontananza io sono andata da lui a trovarlo e per un anno intero (grazie anche al fatto di avere meno impegni universitari) ho trascorso interi mesi con lui in questa nuova città. Programmavamo insieme di trasferirci definitivamente lì (io avrei cercato lavoro lì) e lui era super felice ogni volta che stavamo insieme. Si parlava di matrimonio e futuro. Tutto è crollato quanto questa estate ho scoperto casualmente il suo tradimento: per un anno circa quando io non ero lì con lui, lui frequentava una collega. Mi è caduto il mondo addosso e sono scappata via da lui. Mi ha rincorso dichiarandosi super pentito coinvolgendo i miei e i suoi genitori, chiedendo perdono in mille modi possibili e dichiarando di amarmi alla follia, di voler passare tutta la vita con me dimostrandomi ogni giorno il suo pentimento. Io super innamorata lo perdono (anche se in cuor mio soffrivo ogni volta che lo immaginavo con l’altra) e ritorno con lui. Per un mese si impegna veramente a dimostrarmi il suo amore in tutto e per tutto (accettando anche i miei malumori). Facciamo una bellissima vacanza girando l’Italia, torniamo a trovare i nostri genitori nella nostra città e alla fine giunge il momento in cui lui deve tornare a lavorare fuori e io per scelte lavorative fatte nel frattempo (a causa sua che mi ha spinto a scegliere un lavoro nella nostra città di origine in quanto lui dichiara di voler tornare il prima possibile) sono costretta a rimanere. I primi 5 giorni di lontananza trascorrono normali con lui che mi ribadisce di amarmi e voler dimostrarmi tutto il suo pentimento. Un bel giorno improvvisamente lo chiamo e lo sento freddo e distaccato. Alla mia richiesta di chiarimenti lui risponde che non è più sicuro di nulla, che si sente vuoto e piatto e non sa più se mi ama ancora. Ho trascorso dei giorni di sofferenza pura in cui non ho potuto fare a meno di contattarlo (contro il parere di amici e parenti). Se all’inizio lui piangeva e mi diceva di essere confuso, nei giorni successivi invece con una freddezza assurda mi ha detto di non amarmi più, che non ha più niente da darmi, che non può stare più con me. Io non so più che pensare.. Mi sembra di non riconoscerlo più, mi ha “intimato” di non cercarlo più perché non vuole avere “l’ansia di dovermi rispondere” (parole sue). Sono 5 giorni che non ci sentiamo e a me sembra assurdo che la persona che mi ha amato per 12 anni mi abbia lasciata senza un minimo di rimorso, per Telefono e senza provare un briciolo di empatia per la mia sofferenza. Ovviamente ho chiesto più volte se mi lasciava per l’altra perché mi sarebbe stato forse più semplice accettarlo, ma lui ha continuato a ripetermi che non è innamorato di lei che non ci pensa proprio e che vuole stare solo. Non so che cosa pensare e soprattutto non so come affrontare la situazione. Perché mi sembra irreale che la persona che è stata la mia spalla, il mio amore e il mio migliore amico per 12 anni improvvisamente non esista più

Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2019. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 10 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Come andare avanti? C’è gente che farebbe carte false per scoprire il tradimento prima del matrimonio. Non riesci a vivere al di fuori del dolore? Forse iscrivendoti a medicina hai fatto il passo più lungo della gamba. Questa è la verità. Adesso ti trovi davanti ad un bivo: o lasci perdere la carriera o ti dedichi solo a quella e valuti la possibilità di fare vita mondana. Il punto è questo. Per questa ragione non farò carriera seguendo il progetto istituzionale che prevederebbe la laurea in legge. Seguirò i miei interessi da lontano, senza rappresentarmi come una rivale da temere. Intanto continuerò a credere nelle favole. Mi piacerebbe gestire un sito per rinsaldare la comunione spirituale con le persone che mi hanno seguito. Vedremo… non lo so… ho perso l’entusiasmo per queste cose.

  2. 2
    Gabriele -

    Esatto il migliore amico. Forse stavate bene insieme, a 14-17 anni, ma poi si cresce e cambia la vita. Dal canto mio posso dirti, con molta sincerità che basare la tua vita professionale, su un progetto di coppia, per quando valido possa essere l’uomo con cui lo instauri, o con una ragazza, non giustifica assolutamente un ridimensionamento, o una modifica dei tuoi piani di realizzazione. Io disapprovo molto, la scelta di accettare o rifiutare un lavoro basandosi, su ciò che dice il proprio compagno o compagna. Fino ad un certo punto, almeno. Per evitare che cosa? Proprio quello che dici tu nella lettera: ho rinunciato ad una occasione, che magari era molto proficua o mi dava più soddisfazione, in una città più lontana, per un occasione molto meno proficua, in vista di un progetto di coppia (?), tipo andare a vivere insieme. Troppo umorale ed emotiva come cosa. Io non lo approvo, in nessun caso, non sto giudicandoti, e nemmeno voglio farti sentire peggio, ma questo è quello che faccio anche con la mia ragazza: non le chiederei mai di fare rinunce su ciò che è la sua passione. Anche se significa magari rimandare la convivenza. C’è per caso una regola che impone che dopo un tot. anni bisogna andare a vivere insieme?

  3. 3
    Gabriele -

    Forse è stato questo, più che altro il problema. Sei sicura di non averlo stretto troppo per la convivenza?
    Poi in ogni caso, credo che ti abbia tradito, Perchè non riuscisse a superare la distanza, e contemporaneamente stare legato, a te che sei importante.
    Poi c’è da dire, che stando insieme 12 anni, magari, possa venire voglia di altro, rispetto a ciò che si pensa sia scontato. Dopo 12 anni ti ha dato per scontato.

  4. 4
    Pupi14 -

    Ci tengo a precisare che non ho scelto il mio lavoro sulla base delle sue direttive. Il lavoro è identico con le stesse identiche prospettive, si trattava solo di scegliere in quale città svolgerlo e io venendo incontro a lui ho fatto la scelta che ci avrebbe permesso di stare insieme in futuro (che poi è anche quella che mi permette di stare vicino alla mia famiglia, quindi alla fine dei conti sono contenta della scelta). Stare insieme da tanti anni è sempre un rischio e sono la prima a pensarlo.

  5. 5
    dado91 -

    Pupi14 penso che ragazze come te ce ne sono poche. Ti rimpiangera sicuramente seria studiosa con cui costruire una famiglia. Fidati che vali tanto lui ti avrà lasciato per noia e immaturità voleva provare cose nuove ma non sa che la maggioranza delle ragazze sono facili e con la stessa facilità ti scaricano per strada finita la passione. Quindi il mio invito e trovati un uomo magari con qualche anno in più e lascia che il bambino cresca ricevendo batoste.

  6. 6
    Enza -

    anche se doloroso non devi contattarlo in nessun modo. Esistono persone che sono troppo sicure dell’amore altrui anche se non lo dimostrano e si muovono come vogliono. tu levagli questa sicurezza. anche se torna, tu ignoralo. Vai per la tua strada e pensa alla tua vita professionale.

  7. 7
    Bottex -

    Secondo me la vostra storia in realtà era già finita con il primo tradimento. Ha frequentato un’altra persona per un anno a tua insaputa! Non gli avresti dovuto dare una seconda chance, a quel punto era chiaro che non poteva più esserci fiducia. La vostra relazione ha infatti tenuto molto bene quando eravate più giovani, quando uscivate insieme frequentando gli stessi amici e ancora non vi preoccupavate troppo del vostro futuro. Il tradimento di lui, per quanto ingiustificabile, ha probabilmente rispecchiato l’amara realtà della vostra relazione, che non è cioè riuscita a superare i nuovi problemi della distanza e delle diverse posizioni lavorative. Succede a tanti, purtroppo. E poi, crescendo e maturando, si cambia.
    Devi accettare la realtà: se non ti ama più c’è poco da fare. Sono certo che anche a lui dispiaccia (cosa che però non gli ha impedito di tradirti!) ma se adesso non ci sono più i sentimenti di un tempo e lui non riesce più a vedere un futuro con te, bisogna chiudere, c’è poco da fare.
    Concordo comunque con Dado91: tu hai dimostrato di essere una brava ragazza e di tenere PARECCHIO a lui, al punto da trasferirti. E’ molto probabile che arriverà a pentirsene. Certe risposte però potrà darle solo il tempo.

  8. 8
    Yog -

    Vabbè, fattene una ragione, elaborerai il lutto. Non puoi stare 12 anni con una persona senza un contratto matrimoniale con penalità in caso di recesso.
    Lui era stufo e ti ha liquidato, tutto lì. Ha fatto bene a farlo per telefono, anche se io sono più formale per carattere e prediligo le PEC, in fondo sono 7.41 € all’anno IVA compresa.

  9. 9
    Confusa30 -

    yog pensi di essere spiritoso. Evita certi commenti che sei squallido e prevedibile… -_-‘

  10. 10
    Yog -

    Confusa30, spero per te che tu non abbia trent’anni, come suggerisce il nick. Se così fosse, e non voglio crederlo ma raramente mi sbaglio, sei rovinata.

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