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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 21.269 commenti

Pagine: 1 44 45 46 47 48 2.127

  1. 451
    rossana -

    Per Camy e Suzanne,
    per ora continuerò a considerare appellativi come “persona di merda”, “vecchia fallita nevrotica e isterica”, “cogliona” unitamente ad aggettivi come “cerebrolesa” e “squilibrata” alla stregua di “GIUDIZI TAGLIENTI E IRRIVERENTI”, che non mi crea alcun danno ricevere né riportare.

    mi chiedo soltanto: GIUDIZI espressi in PRIVATO a una PERSONA nel reale (non a un PERSONAGGIO nel virtuale) da parte di chi? con quale titolo e con quale diritto?

    è possibile che negli ultimi tre anni mi sia talmente abituata a essere presa a calci verbali sui denti da un paio di utenti da percepirli ormai come buffetti… certo è che se Maria Grazia continua così, in PUBBLICO o in PRIVATO, senza che faccia più nulla per alimentare tali irrefrenabili sfoghi, prima o poi, pur avendo ben altri problemi con cui convivere, volente o nolente, sarò costretta a prendere provvedimenti.

    l’assurdo è che è stata proprio lei, per cui NON provo, NE’ ho mai provato, l’INVIDIA di cui sono stata ripetutamente accusata, a volersi unire a Golem nel darmi addosso, pesantemente e quasi quotidianamente. l’unico con cui di fatto era in corso un forte conflitto.

    tener testa a lui era per me già parecchio impegnativo e stressante. abbastanza inevitabile, quindi, che, persa la pazienza, provassi con TUTTI i mezzi a disposizione a scoraggiare dall’insistere la non meno molesta semplice gregaria.

    tuttavia, se mai avessi avuto il dubbio che quanto riportato da un utente storico di fiducia fosse inesatto, il ricevere le mail in questione mi è stato d’indiretta conferma della sua affidabilità.

  2. 452
    maria grazia -

    Suzanne, non mi interessa perniente provocarti. Per la verità non ti prendo proprio in considerazione, non ti ritengo un soggetto di particolare rilevanza. Anche se ovviamente potrei sbagliarmi non conoscendoti. Ma è questo che traspare di te da ciò che scrivi qui dentro. Preferisco chi ha il coraggio di assumere una posizione chiara, anche se scomoda, piuttosto che salvare la sua aurea di “brava persona”. Ma sono solo “gusti personali ” e niente di più. Ho detto solo quello che penso, se non ti piace non posso farci niente. Si, sono convinta che tra immigrati clandestini che delinquono, narcotrafficanti, pedofili, assassini e stupratori le carceri aspettano giusto chi manda un’ email un pò velenosetta..

    Dissacrator.. sono lusingata del paragone ma, ahimè, non sono la Bellucci. Mi si addice di più la Luciana Litizzetto del film “Ravanello Pallido” 🙂
    comunque visto che mi hai fatto tornare in mente la mia scena preferita di un bellissimo film, rilancio qui di seguito:

    https://www.youtube.com/watch?v=RV9m6M0peKE

    “non vengo qui per insegnare nulla nè per primeggiare ma solo per cazzeggiare e divertirmi, non sono un esempio da seguire o un maestro da imitare e mi va benissimo così.”

    Ecco, sono queste le frasi che mi fanno innamorare perdutamente di un uomo .. occhio, neh! 😉

  3. 453
    camy -

    Rossana, non ho parole.. Ma io penso che anche kid doveva denunciarla. È che siete troppo buoni, ma gente così non si ferma se non la si denuncia realmente. Poi vedi come se la fa sotto e la smette.

  4. 454
    camy -

    Itto, lo specchio neanche lo guardano.

  5. 455
    markus -

    Golem, se tu hai scoperto cosa sia la “sindrome da crocerossina” a 60 anni non é colpa mia.
    Conosco la “sindrome da crocerossina” da quando avevo più o meno 22 anni. Se ne parlava spesso tra coetanei quando si incontravano ragazze che “perdevano la testa” per lo “sfigato” di turno, magari con problemi di droga, o con la giustizia. E loro imperterrite a cercare di salvarlo.
    Qualcuno pensava a come fosse possibile che ragazze simili potessero perdersi attorno a tipi cosi
    Si parlava di “vocazione da crocerossina” e non di “sindrome”.
    Ciò voleva dire che la tizia di turno si annullava per un uomo problematico, trattandolo come un bambino indifeso e che aveva bisogno di essere “salvato”
    Le cause? Molteplici! Traumi infantili, forti istinti materni, sensi di colpa. Tutte cose che si riscontravano dal vivo, e che chiamavamo in altri modi, ma non ti dico quali, perché potrebbe essere equiparato alle “fette di prosciutto”. E per te “uomo di scienza” ciò é un orrore.
    Devo tralasciare anche un famoso film in cui si tratta in maniera eccellente l’argomento. Ma si sa che per te i films sono fuffa.
    Tu sei dovuto andarti a leggere il tutto su un trattato di uno psicologo, che non si sa perché ma quando te l’ho citato io (lo psicologo) lo hai paragonato alla “carta straccia” in quanto fonte non autorevole.
    Ognuno di noi sviluppa nella vita determinati comportamenti, che il più delle volte sono causati da vissuti e da esperienze.
    E ciò si ricollega al fatto che le menti umane sono influenzabili appunto da molteplici elementi esterni, come la cultura, le religioni e l’ambiente in cui si vive. Per cui scelte di vita, anche dal punto di vista amoroso, possono essere si condizionate da questi modelli: si sceglie un uomo come marito perché “imposto” dalla morale che vuole accanto a me una brava persona in grado di essere un ottimo compagno e padre di famiglia.
    Così come la donna vissuta nel timor di Dio, per cui tutto é peccato e che allontana da…

  6. 456
    markus -

    se ogni tentazione per dedicarsi solo all’uomo che la deflorerà per primo.
    Tutto questo però ha poco a che fare con i veri sentimenti che possono instaurati o no tra un uomo e una donna.
    Non c’e’ cultura né religione né ambiente che può influenzare un sentimento o una passione.
    L’esempio dei gay che le culture e le epoche potevano relegare a “merde” della Società, per cui essere gay era da considerarsi come una disgrazia o addirittura un castigo. Ma ecco il limite delle culture e simili che nulla potevano contro un sentimento nascente tra omosessuali. Che poteva rimanere nascosto, ancorché celato da coperture anche di natura eterosessuale.
    Così come l’istinto sessuale che la fa da padrone in quasi tutte le vicende amorose. E chi lo ha mai contestato? Ma non ho avuto bisogno di sapere ciò da fonti scientifiche. E non mi pare una scoperta sensazionale apprendere a 60 anni che gli ormoni impazziscono quando, soprattutto in giovane età, si incontra quella persona capace di accendere le nostre emozioni al punto tale da farci annebbiare vista e mente in relazione a chi realmente abbiamo davanti.
    La storia racconta di donne spose di mariti non amati e con il cuore altrove. Mi viene in mente Nefertari, sposa del faraone Ramiseto perennemente innamorata di Mosè. Antonio sposo di Ottavia ma amante di Cleopatra. Epoche, culture e religioni diverse ma sentimenti e istinti sessuali straordinariamente attuali.
    Tutte queste cose, caro il mio “antropologo/filosofo/sociologo le ho sapute nel corso della mia vita iniziando da persone come “mi nonno”, passando per esperienze personali e di collettività, nonché da studi scolastici e di letture personali che non hanno la presunzione di essere considerati “studi scientifici”
    E per questo io non posso essere preso sul serio? Mentre devi essere preso sul serio tu che sei andato a studiarti il tutto dopo mezzo secolo di vita e a seguito di una crisi matrimoniale, manifestatasi dopo la scoperta di

  7. 457
    ildissacratore -

    MG un pò troppo romantichetta la scena, non è nelle mie corde. Sono un tipo molto più triviale, ma è proprio per questo che le donne si innamorano di me 😉
    Itto, sono curioso di vedere che farai 😀
    Io comunque sono un porcellone anzi UN PORCONE. Ed esorto tutti gli uomini ad essere come me!

  8. 458
    Golem -

    Si Suzy, avrebbe senso se dietro l’apparente desiderio di dialogo non si celassero altre ragioni che esulano dal dialogo, che prevede uno scambio biunivoco, quindi paritario, ma quasi mai questo accade. Scatta spesso il bisogno di trovare consensi. Trovare chi ci dà ragione. La parola che troverai che ne indica il recondito desiderio è: “concordo”.
    Io forse sono frainteso perché non sto aspettando chi mi dia ragione, io vorrei che si capisse quello che voglio dire. La ragione me la sono già trovata da me, altrimenti non venivo qui a parlarne. Io sono qui perché voglio che la smontino la mia tesi. È questa impossibilità che me ne conferma la bontà, non il concordarne.
    Io LaD la frequento per i motivi opposti alla maggior parte di chi ci scrive, e cioè cerco “sconsensi”. Questi sono più stimolanti e arricchenti del consenso e della soliderietà, aprono nuove prospettive e mettono in dubbio certezze acquisite. In due parole fanno crescere. Ma perché questo accada si richiede la famosa onesta intellettuale degli interlocutori, nel senso che palesi con chiarezza le intenzioni che ha, anche se volesse cazzeggiare. E non tutti sono dotati di questa caratteristica.
    Laddove subentrino pregiudizi emozionali positivi o negativi, qualunque ragionamento, pro o contro, ne verrà corrotto, indirizzandolo verso soluzioni alterate. Come quello che hai osservato indirettamente. Nel mio caso, fintanto ci sarà chi penserà che io voglia ostentare cultura o nozionismo che sia, non si potrà arrivare da nessuna parte. Allora scatta in me la voglia di smascherare la farsa del “dialogo” che in realtà nasconde altre “voglie”, ed è inevitabile arrivare allo scontro.

    Certo, poi ci sono i tipi come Itto. Con quei soggetti l’istinto è più forte della ragione. I casi come quello non vanno trascurati. Nel senso che sono utili all’aspetto comico-grottesco di questa Clinica.
    Abbiamo già il suo grido di “guera”: è finita la “pecchia”.

  9. 459
    rossana -

    Markus,
    mi allineo ai tuoi post 450 e 451, sottolineando questa affermazione: “Non c’e’ cultura né religione né ambiente che può influenzare un sentimento o una passione.”, senza ombra di dubbio estensibile ai gay, che non hanno finalità di procreazione.

    quanto alla propensione di alcune donne a dedicarsi a soggetti ritenuti dai più negativi, PER ME è il grado a cui scende questa attitudine, a scapito di sé, a delinearne la patologia o la semplice scelta soggettiva di chi trova comunque in questo tipo di persone la soddisfazione delle proprie esigenze psico-fisiche, magari non facilmente reperibile altrove.

    non mi sembra corretto applicare senza le adeguate competenze mediche una sindrome a TUTTE le donne più generose in amore, che non “danno per avere” in piena consapevolezza (come peraltro fanno con meno clamore ANCHE parecchi uomini). così come non si può classificare in blocco altre caratteristiche generalizzabili. inoltre, non basta essere un individuo disprezzato dal buon senso comune per diventare oggetto di attenzioni femminili. ci vuole ben altro, senza contare che tutti, in grado o meno di ricambiare un sentimento, SECONDO ME dovrebbero avere almeno una possibilità nella vita di sentirsi amati.

  10. 460
    rossana -

    Camy,
    per il momento lascio correre, consapevole che ognuno attacca o si difende come meglio sa e può, come io stessa ho avuto modo di sperimentare. alcuni eccessi temporanei possono essere compresi.

    certo, però, che una volta smaltito l’arretrato di risentimento, si dovrebbe smettere, come ANCORA spero possa avvenire.

    se così non dovesse essere, da parte di Golem o di Maria Grazia, sarò costretta a riprendere in esame la situazione che si è venuta a creare e che sembra non poter più avere fine, ripartendo proprio da LaD.

    in tal senso sono favorita da sempre minor interesse attivo al sito, a cui sono molto affezionata ma che è diventato troppo urticante per restare gradevole e arricchente.

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