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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 21.267 commenti

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  1. 14071
    Golem -

    “In questo momento stiamo attraversando un cambio epocale di paradigma, un mutamento che passa attraverso il dramma della dittatura sanitaria. Solo le coscienze più evolute supereranno indenni questa fase e potranno poi godere del “nuovo mondo”. Tutti gli altri, ahimè, periranno. Molti purtroppo a causa del vaccino.”
    Tu ritieni di avere una “coscienza più evoluta” Maurì? Aĺlora sei nel posto giusto.
    Che poi, seguendo il tuo ragionamento, mi chiedo una cosa: se il sistema sta attuando un olocausto biblico, quale sarebbe il “nuovo mondo” che vi godrete voi…evoluti? Per come lo descrivi, e per le prospettive che immagini, questo momento tragico, pilotato dal sistema che critichi come dittatura sanitaria, in realtà sta facendo del bene all’umanità se l’orizzonte futuro, una volta eliminati gli “involuti” come me, sarà ‘sto “mondo nuovo”? Che fine avranno fatto i dittatori sanitari? Si autoeliminano lasciando che gli “evoluti” rifondino la Società dove sarà tre volte Natale e festa tutti i giorni? Che logica è, non capisco. Puoi spiegarti meglio?

  2. 14072
    Tommy -

    Novità per il GREEN PASS…
    Il governo ha varato nuove norme adeguate alle diverse categorie di professionisti. Per i notai ci sarà il TRA PASS…
    Per gli architetti il COM PASS…
    Per gli automobilisti il SOR PASS…
    Per gli sciatori lo SKY PASS…
    Per i cardiopatici il BY PASS…
    Per gli studenti il RI PASS…
    Per tutte le altre categorie non comprese c’è il CANTA CHE TI PASS…

  3. 14073
    Max -

    Trader, prendo atto delle tue precisazioni in merito al giudizio sugli insegnanti e le accolgo con piacere. Mi permetto però di farti notare quanto segue: 1. Anche per l’insegnante – soprattutto se coscienzioso – il senso di responsabilità può risultare assai impegnativo, se non fisicamente, almeno psicologicamente, poiché dalla sua didattica può dipendere l’amore, o il disamore, degli alunni per la sua materia e da una sua valutazione può dipendere l’equilibrio psicologico di persone che sono in pieno sviluppo e per questo vittime di forti oscillazioni nell’autostima. 2. A differenza del medico o del vigile del fuoco l’insegnante non lavora a Natale o a Pasqua, ma, a meno che non ricorra a squallidi sotterfugi, durante il periodo delle lezioni ha forti difficoltà ad assentarsi dal lavoro, quindi questa “intoccabilità” delle vacanze e la lunghezza dei periodi di ferie credo compensino la maggiore assiduità richiesta nel tempo lavorativo ordinario.

  4. 14074
    betty -

    Visto che è saltato fuori l’argomento vorrei fare anch’io delle considerazioni sul lavoro di insegnante. Questo ruolo è tutt’altro che marginale nella nostra società, è una professione di grande responsabilità che va a toccare una questione delicata: l’educazione e la formazione di giovani individui per prepararli ad affrontare la vita. Con insegnanti e professori ipocondriaci e ossessionati come molti di quelli che oggi ci sono nelle scuole, mi chiedo quali basi stiamo dando ai nostri ragazzi. Quale società futura stiamo costruendo, visto che i giovani di adesso vengono addestrati a sottostare a regole demenziali e ad avere il terrore del proprio prossimo. Gli insegnanti che abbracciano completamente questa narrazione sono persone con seri problemi, persone disturbate e da tenere alla larga da un individuo che è ancora in età formativa. Io non perderei nemmeno tempo a denunciarli, con il rischio di non vederli nemmeno condannati

  5. 14075
    Trader -

    Ragazzi/e, se l’India avesse avuto solo 450mila morti (circa tre volte quelli dell’Italia) a fronte di una popolazione 23 volte quella italiana, gli Indiani sarebbero praticamente immuni al Covid-19. Tre milioni non deve spaventarci, è la cifra proporzionata a quella italiana, per cui è plausibile che i numeri sono diversi. Ecco, per quanto riguarda l’India i numeri forse sono da rivedere. Ma del Giappone possiamo fidarci.
    Il dibattito continua.

  6. 14076
    betty -

    Toglierei direttamente i ragazzi da queste scuole oscene e demoniache, affidandoli all’istruzione parentale così da garantire loro il poter crescere e formarsi in un ambiente sano.

  7. 14077
    Golem -

    Trad, io ho vissuto tutti i problemi sociali dei’70 a Milano, dove ogni settimana c’era un morto rosso e uno nero, e dove potevi prendere mazzate anche solo perchè eri vestito nel modo sbagliato passando nel quartiere sbagliato. Per tutti quegli anni la città entrava spontaneamente in “coprifuoco” dopo il tramonto, con posti di blocco armati in certi punti strategici. Durante una sera nebbiosa, mentre in macchina andavo a trovare la fidanzatina del momento, che viveva fuori città, mi trovai un carabiniere davanti al cofano che mi puntava il mitra, e mi gridava se non avessi visto che c’era un posto di blocco. Solo un carabiniere poteva farmi una domanda del genere con una nebbia dove non vedevi a un metro. Io non sono mai stato un attivista, ma ho visto da vicino decine di manifestazioni, con cariche, lacrimogeni e idranti antifolla, ma mai un carrarmato tipo Praga o Pechino. Quelli li ho visti solo da militare. Non escludo però che in qualche più “pericoloso” centro italiano fossero presenti. Io però a Milano non ho avuto quella fortuna.

  8. 14078
    Golem -

    Tommy: 110 e lode. Finalmente uno che sa anche cazzeggiare. Una boccata d’aria fresca ogni tanto.

  9. 14079
    Maurizio -

    “la Società dove sarà tre volte Natale e festa tutti i giorni”
    Vedi Golem, il punto è proprio questo. Ci hanno abituati a pensare che il mondo perfetto debba essere quello dove tutto è facile, comodo, materialmente a portata di mano, dove è sempre “festa”. Questa è una prospettiva che può far breccia in una mente infantile, “involuta” appunto, ma l’ individuo consapevole sa che per tornare alla fonte originale del suo benessere deve uscire da quella zona di comfort che è la sua gabbia e tornare a confrontarsi con se stesso, con la sua parte più autentica, anche a costo di dover affrontare alcune difficoltà pratiche. Che comunque saranno di breve durata per questo tipo di personalità, data la sua capacità di trovare soluzioni anche in frangenti molto difficili. Chi corre a farsi la puntura per partire in crociera o andare a mangiare la pizza, o per conservare il suo piccolo stipendio e le sue piccole false certezze, è involuto non tanto in quanto fedele alla narrazione, ma più che altro

  10. 14080
    Maurizio -

    perché è legato alle catene invisibili di una gabbia dorata che il sistema gli ha prospettato come indispensabile, quando indispensabile non è. E’ da questo presupposto che bisognerà ripartire.
    Io non mi considero ne evoluto ne involuto. Mi considero uno che riflette e che ha voglia di continuare a imparare. Mi interessa poco far credere di avere tutte le risposte. Non posso essere sicuro che la terra sia piatta o che ci siano le scie chimiche. Posso solo essere sicuro del fatto che quando mi tirano fuori questi discorsi mentre parlo della narrazione pandemica, vuol dire che dall’ altra parte non ci sono validi argomenti per smentirmi. E tanto mi basta.

    Che fine faranno gli attuali dittatori? Saranno condannati e in alcuni casi giustiziati. Come sempre è accaduto alla fine di ogni dittatura.

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