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Castrazione chimica? No grazie, al rogo!

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Siamo avanti nei tempi e, ai giorni nostri, nessuno appoggerebbe mai la pena di morte, lasciamola all’orribile sistema americano. In questi giorni, alla luce dei fatti di cronaca dove ragazze e signore vengono violentate da italiani ed extracomunitari,si parla di castrazione chimica. Ci siamo scandalizzati molto dopo aver sentito la proposta da parte di qualche politico. Anche se parliamo di bruti violentatori dobbiamo tener conto che sono sempre esseri umani e, come tali, bisogna capirli e magari curarli.
Ovviamente tutto questo va benissimo se non sono le nostre mogli, le nostre figlie o le nostre sorelle ad essere le vittime.
Ho una figlia di tredici anni e ho paura di mandarla a scuola ormai, penso che qualcuno potrebbe avvicinarla e chissà che cosa. Io penso che, nel timore di avvicinarci allo stile americano e nel terrore di appoggiare in qualche modo un’idea proveniente da partiti politici non proprio di sinistra, stiamo diventando dei rammolliti in realtà, non siamo più in grado di gestire nemmeno la delinquenza più selvaggia e “alla portata di mano”, io dalla mia parte proporrei la castrazione “fisica” per chi si macchia del delitto di violenza sessuale nei confronti delle donne e ancor peggio dei bambini. Questi esseri immondi, inselvaggiti da istinti che non definirei animaleschi, dal momento che gli animali non violentano, ma di menti malefiche, devono essere puniti come si deve. Vanno castrati! Ed è ancora poco.
Non sono interessato alle mollezze di certe persone che pur di non dissociarsi da correnti politiche, di solito rappresentate da chi gira con scorte e i propri figli li manda a scuola in massima sicurezza, si dichiara contro questi provvedimenti non consoni alla salute psichica degli accusati.
Al rogo!

Cosmo de La Fuente
cosmo_delafuente@yahoo.it

Lettera pubblicata il 29 Novembre 2005. L'autore ha condiviso 8 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Attualità - Cittadini

La lettera ha ricevuto finora 5 commenti

  1. 1
    ania -

    Mi dispiace contraddirti,
    ma io sono d’accordo per la castrazione chimica.
    Se un’uomo fa del male a delle ragazze innocenti gli si leva
    la parte cattiva del suo corpo,come lui ha tolto la giovinezza
    la purezza e la bellezza della vita a chi ha fatto del male.Ania.

  2. 2
    Mauro -

    Sono d’accordo con te e pur non essendo pienamente a favore della pena di morte sono più scandalizzato ancora dalla ” depenalizzazione ” all’italiana.
    E’ cmq vergognoso a mio avviso che chi ha proibito ad un essere umano un suo diritto , una sua libertà o la sua vità…..ne possa usufruire lui stesso….ma nemmeno dopo 20..30..o 40 anni !!!
    Ben venga il rogo a questo punto !!!!!

  3. 3
    alchimistanero+++ -

    sono daccordo almeno in parte su quanto dite…ma rimango fermamente convinto che questo non è di sicuro il miglior modo per risolvere il problema…
    sopratutto
    perche in italia non sanno da dove cominciare…

    (ho qualche testimonianza che parla di pedofilia da sottoporvi,che in qualche modo puo farci riflettere…sull evoluzione degli stupri in italia)

    Nuovo caso di prete pedofilo in Italia
    di Patrizia Vita
    La pedofilia dei preti continua a venire fuori anche in Italia, segno che il fenomeno è abbastanza diffuso e che la coscienza civile degli italiani è cresciuta, portando alla luce ciò che fino a non molti anni fa rimaneva celato per la vergogna o la paura.
    L’ultimo arresto è quello del parroco dell’abbazia di Farneta, nel comune di Cortona, in provincia di Arezzo. L’uomo, che si chiama don Pierangelo Bertagna, di 44 anni, e’ stato arrestato ieri sera dai carabinieri, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal sostituto procuratore aretino
    Ersilia Spena. L’accusa è di violenza sessuale nei confronti di un minore. Il bambino avrebbe un’età compresa tra gli 11 e i 12 anni.
    Ovviamente dovremmo aspettare l’esito del processo. Ci auguriamo che questo parroco possa dimostrare senza ombra di dubbio la sua innocenza. Non siamo, ovviamente, felici per questa ennesima notizia di violenza. Chiediamo che la chiesa cattolica, nei suoi massimi livelli, dia una svolta vera alla vita della chiesa, ritornando all’evangelo predicato e vissuto da Gesù. Questi fatti dicono che nella chiesa non si vive quel comandamento dell’amore predicato da Gesù.
    Martedì, 12 luglio 2005

    Arezzo – L’ex abate pedofilo confessa
    Pierangelo Bertagna, 44 anni, era superiore dell’ abbazia di Farneta (nella foto). Arrestato e sospeso “a divinis”, sta rivelando ai magistrati decine di casi CORTONA (Arezzo) – Sono decine i casi di violenza sessuale che l’ex abate di Farneta (Cortona) – Pierangelo Bertagna, 44 anni – ha ammesso davanti ai giudici di Arezzo. Fino ad ora l’accusa nei suoi confronti era riferita ad un unico caso che coinvolge un ragazzino di 13 anni, e per il quale l’11 luglio scorso i Carabinieri si erano recati nell’antica abbazia della Valdichiana aretina per arrestarlo, suscitando grande clamore. Il prete ha ammesso i fatti ed è stato immediatamente trasferito dalla parrocchia ad un convento agli arresti domiciliari; il 18 novembre il vescovo di Arezzo Gualtiero Bassetti lo ha sospeso “a divinis”. Ma le indagini e le successive ammissioni del sacerdote hanno rivelato nuovi episodi in quanto, come riferisce stamani il quotidiano “La Nazione”, decine di genitori si sono recati dai Carabinieri per raccontare cosa era accaduto ai loro figli. A quel punto il religioso ha ammesso tutti i casi segnalati dalle famiglie e ne ha confessati altri avvenuti in passato, sia in seminario (è diventato sacerdote a 39 anni), sia presso le comunità che aveva frequentato negli anni precedenti nel nord Italia (Bertagna è originario del Bresciano): in tutto sarebbero una trentina di episodi che hanno interessato altrettanti giovani e giovanissimi. I Carabinieri e la Procura, in accordo con la difesa del Bertagna, hanno lavorato nel massimo riserbo per avere tutti i riscontri necessari, rintracciando anche le vittime citate dall’ex abate.
    26/11/2005.

    (ci sono anche altre testimonianze…che non riguardano solo gli uomini del vaticano…
    ma persone che rivestono cariche pubbliche ed altro…
    che dire…”a voi le riflessioni”…
    io mi congedo…ciao.

  4. 4
    Ivano -

    Ho conosciuto Pierangelo Bertagna, anche se non approfonditamente, prima e dopo che diventasse prete, e posso dire che quando ho saputo dei casi di pedofilia che ha confessato non ci potevo credere. Posso dire tranquillamente che gli avrei affidato i miei figli senza fiatare. Ed anche il lavoro che stava facendo a Farneta, secondo molti, era buono.
    Come è vero che è facile essere indulgenti quando non ci sono di mezzo i nostri cari, è anche facile mandare al rogo i mostri finché si tratta di sconosciuti. Ma quando capita a una persona che conosci e che godeva della tua fiducia (e tutti quelli che lo conoscevano anche molto bene sono rimasti esterrefatti alla notizia), come minimo ti poni delle domande molto serie. Sarebbe bello che il mondo fosse diviso in persone buone e cattive, in angeli e orchi, come chi ha lanciato la discussione sembra lasciar trasparire. Ma la realtà è diversa, perché in moltissimi casi, più di quanti immaginiamo, siamo divisi dentro. Ci sono sacche di violenza e di sofferenza nelle persone, che scoppiano improvvisamente o si fanno strada lentamente mentre tutto fuori sembra normale. E’ probabile, da quanto dicono, che Pierangelo avesse subito violenza da piccolo. Questo non serve a scagionarlo, perché le scelte di una persona sono soltanto sue, ma forse ci dobbiamo porre in modo diverso di fronte al problema. E mi chiedo quando e come una persona cessa di essere vittima e si trasforma in carnefice, e mi chiedo anche quanto dovremo aspettare perché qualcuno di quelli che sono stati vittime e che scatenano in noi violenza contro i loro violentatori diventi la prossima vittima della nostra indignazione. Ci dev’essere un modo diverso di porsi. Credo che la pedofilia sia una piaga, che si alimenta di sofferenza e che si propaga quando trova terreno fertile in qualche persona poco equilibrata. Finché ci mettiamo sul piedistallo a lanciare strali non facciamo altro che chiamarci fuori dal problema, salvo scoprire magari che siamo dentro fino al collo anche noi in qualche pastoia, che aspetta solo l’occasione migliore per slatentizzarsi. Credo ci sia bisogno di punizioni severe, ma soprattutto bisogna essere capaci di spersonalizzare il problema e trovare dei meccanismi che spezzino la catena, cominciando a lavorare su quei bambini che hanno subito violenza, per evitare di trovarci prima o poi a mandare al rogo anche loro. E’ così rassicurante farlo…

  5. 5
    fabio -

    se qualcuno sa qualcosa di piu riguardo don pierangelo bertagna il sacerdote di arezzo mi faccia sapere….morpheo83@hotmail.it io l’ho conosciuto e alla notizia del suo arresto sono rimasto di stucco.grazie!!

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