Caro Stato
Caro Stato,
ancora una volta hai chiuso un occhio sulle tragedie che colpiscono i pochi silenziosi.
È avvenuto l’ennesimo incidente stradale che tu tanto millanti di voler punire.
Tiziana Oieni è stata uccisa a 37 anni mentre tornava a casa, perchè un suo coetano si è messo alla guida con un tasso alcolemico 4 volte superiore il limite consentito, e non era la sua prima volta.
A distanza di venti mesi dalla notte fra il 6 e il 7 ottobre 2023, mercoledi 18 Giugno 2025 hai definito la “pena”: 3 anni senza patente e affidamento in prova ai servizi sociali.
Caro Stato,
Giorgia e Martina hanno perso la loro mamma, una Madre e donna meravigliosa, una Guida con cui non potranno crescere e diventare donne. Luca ha perso la compagna della sua vita. La sua famiglia sta vivendo il peggior dolore che si possa provare. Le persone che la amavano hanno perso un essere di rara bellezza. E io ho perso la mia Titty, la mia migliore amica, la sorella che sceglievo ogni giorno da 25 anni, Lei, che era una su un milione.
Caro Stato,
sono una tua cittadina eppure sempre di più mi schifa esserlo. Quante Titty devono essere ancora uccise per mettere fine a queste tragedie?
Questo assassino ha rovinato per sempre le nostre vite, mentre tu con la tua sentenza ci hai lasciati soli, noi, che per il resto dei nostri giorni dovremmo fare i conti con questa irrimediabile mancanza.
Caro Stato,
vorrei tanto che questo dolore ti colpisse, ti facesse piegare su te stesso lasciandoti inerme e senza forze come mi sento io, perchè forse solo in quel momento cambierai davvero le cose.
Consuelo Alfieri