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Far capire ai miei che il loro comportamento non mi aiuta

di

A causa di vari problemi personale, che loro conoscono benissimo, esco pochissimo. Per farla breve non ho una comitiva di amici e a dirla tutta nemmeno mi impegno a trovarla perché mi sento a disagio con il mio corpo e di conseguenza a disagio con gli altri. Passo le giornate a studiare, e al computer. Premetto che non ho nessuna fissazione con internet, tanto è vero che spesso faccio i solitari (gioco di carte) … però stando al pc il tempo passa in fretta, e annoiandomi è quello il miglior modo per distrarsi (purtroppo) . Loro sanno di questa mia specie di depressione che mi tiene chiusa in casa, ma non mi aiutano. Mi spiego: io so dentro di me, di non essere così. Il mio carattere fino ai 14/15 anni era totalmente diverso… vivace, solare, allegra. Adesso per una serie di eventi mi sono “bloccata” (ho 22 anni) ma proprio perché so di non essere veramente me stessa, che mi arrabbio quando i miei genitori dicono continuamente agli altri (amici, parenti, conoscenti) che io amo stare al pc e che non mi piace uscire. Insomma, ormai mi conoscono per quella apatica e che non sa divertirsi e loro contribuiscono senza pietà ad attaccarmi tale etichetta. Dico io, non potrebbero aiutarmi non facendo sapere i fatti i miei? a volte vorrei andare a vivere altrove lontano da tutti, dove nessuno sa come passo le giornate. E ritornare solo quando ho ritrovato la vera me. Parlare con loro non serve a niente…. gli avrò spiegato mille volte di non raccontare i fatti miei in giro… non so, ma gli fa piacere la mia situazione? si sentono orgogliosi di questo? non si rendono conto che non è una cosa di cui vantarsi???? Non li capisco! dovrebbero aiutarmi e in primis a non creare un immagine di me che non corrisponde al vero… perché quando verrà il giorno in cui uscirò da questa situazione, dovrò faticare il doppio per “salvare la faccia”. Vorrei che fossero più complici….

Lettera pubblicata il 15 Settembre 2012. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    nonmelo_ricordo -

    non sai quanto ti capisco praticamente stiamo nella stessa situazione, solo che io ho 15 anni e non mi sento a disagio con gli altri.
    anch’io ripeto mille volte ai miei genitori di non dire queste cose in giro, ma non lo so forse hai ragione tu forse si sentono davvero orgogliosi del che non esco MAI boh.
    secondo me devi trasferirti in un altra città o in un altro stato, cosi potrai ricominciare da capo, però dovrai impegnarti a trovare degli amici es. fai qualche sport vai nei locali ecc…

    P.s. seguirò il mio stesso consiglio

  2. 2
    kiky9326 -

    Io ho sempre la sensazione che i miei non mi ascoltino, a tavola parlo di qualcosa (per esmepio sabato vado a prendere un vaso) poi questa cosa nemmeno se la ricordano (sabato vado per comprare il vaso, loro mi chiedono dove vai? io gli rispndo e loro mi dicono: be ma potevi dircelo). Il mio consiglio è di spiazzarli, esci. Per una passeggiata, per un giretto, qualcosa così, Poi mi hai detto che ti senti a disagio con il tuo corpo. Io ho passato 4 anni della mia vita ad essere presa in giro non solo dai miei compagni, ma anche da alcuni parenti, riducendo la mia socialità a 0. Poi piano piano, tra una passeggiata e l’altra (io penso molto quando cammino, spesso inciampo, soprattutto se sono in un bosco 😀 ) ho capito che loro non potevano condizionare così la mia vita in senso negativo, ho imparato a farmi scudo dalle offese con il bene che dovevo a me stessa. Piano piano (circa 2 anni e ancora ci sto lavorando) ho perso 20kg e ho imparato a riconoscere chi mi voleva bene e chi no. L’altro mio consiglio è di voler bene a te stessa e di fregartene del male che vogliono farti gli altri, quando sei giù, una buona canzone più una buona camminata, magari lonatana dagli altri sguardi.

  3. 3
    Sele -

    Ciao ero nella tua situazione due anni fa !! Non uscivo piu di casa semplicemente per ne mi piaceva stare in casa , sdraiata a letto o a guardare la tv . Il motivo era che non avevo amici , li avevo persi ma non mi turbava . Mi piaceva davvero stare in casa ma mia madre non lo capiva in fatti continuava a rompere a obbligarmi ad uscire e mi annoiava sempre di piu ! Piu lei mi rompeva piu io stavo in casa . Finche .. Di mia spontanea volontà non ho ricominciato ad uscire quindi il mio consiglio e :
    Fai sedere i tuoi genitori e spiegagli che sei in un periodo in cui ti piace state da sola , in pace , senza avere troppi pensieri e che facendo cosi ti fanno passare la voglia di uscire . Digli che uscirai quando avrai voglia di farlo ma che in questo periodo vuoi semplicemente stare tranquilla .

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