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Un anno è passato inutilmente

Negli ultimi 12 mesi ho letto avidamente le pagine di questo sito. Le ho lette alla ricerca di conforto, di storie che assomigliassero alla mia, di una speranza a cui appigliarmi. Sono passati ormai quasi 12 mesi dal giorno in cui tutto è cominciato. Il modo in cui sono stato lasciato assomiglia a quello di molti altri qua dentro: “mi spiace, ma non sono sicura di amarti ancora”. Dopo 4 anni il mondo mi è crollato addosso, le macerie di quel mondo ce le ho ancora tutte addosso. Non voglio scendere nei particolari. Non so se lei avesse avuto/avesse/abbia un altro. So solo che quel giorno di un anno fa mi lasciò lì con la mia faccia solcata da lacrime che non si fermavano e con i miei occhi che cercavano nei suoi quella luce che non c’era più. Il freddo, il ghiaccio. Quella ragazza fragile che piangeva per nulla, che aveva sempre bisogno di rassicurazioni, che diceva che io ero tutta la sua vita, era diventata improvvisamente il più spietato dei killer. E non traspariva l’ombra di pietà alcuna. Tralascio i miei pietosi (è la parola giusta) tentativi, le lacrime, le notti insonni, i kg (penso una 15-ina) persi in pochissimo tempo. Si è spento qualcosa in me in quel preciso istante e non si è mai più riacceso. Le persone mi hanno sempre riconosciuto una cosa bella: il sorriso. Sparito, sparito per sempre dalla mia faccia! E’ passato un anno, ma non è passato giorno in cui non l’abbia pensata, che abbia pregato che ritornasse, che piangessi per lei. Nei momenti in cui stavo meglio, mi dicevo: “ecco, forse ne sto uscendo!”. Illusioni, vane illusioni! Vengono poi quei giorni, come oggi, in cui tutto ritorna ad essere buio. E’ da stamattina che risento quelle stesse identiche sensazioni che provavo un anno fa: dolore, tristezza, apatia, lacrime che scendono da sole incontrollate. Non so dirvi nemmeno un motivo preciso. E’ così. E’ come se un anno fosse passato inutilmente senza minimamente cicatrizzare le ferite. Ora ho davvero bisogno di voi. Dove sbaglio, in cosa sto sbagliando? Non l’ho cercata, ho cancellato qualunque suo ricordo. Eppure lei sta lì, nella parte più profonda e nascosta di me, pronta a saltare fuori non appena le mie difese si allentano. Il problema è che lei è una parte di me. Sono sempre stato io il razionale, il freddo ed il distaccato della coppia, ma non per mancanza di amore. Solo perché il mio carattere è così. In realtà bastava leggere nei miei occhi l’amore profondo che nutrivo/nutro. Ora il problema non è però più il mio amore. Quello c’è e non morirà mai. Il problema per il quale chiedo il vostro aiuto è: come faccio a tornare a sorridere, a rivedere i colori di una giornata di sole, a gustare la compagnia degli amici, a divertirmi nel fare una cosa che mi piace? Vi prego, datemi un consiglio. Il consiglio giusto, vincerà un premio simbolico ma per speciale: avrà contribuito a riaccendere quel mio sorriso che ora sembra essere definitivamente spento!

Lettera pubblicata il 19 Luglio 2011. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 67 commenti

Pagine: 1 2 3 7

  1. 1
    sara -

    devi distrarti, impegna la tua vita in cose nuove, fai sport, conosci gente nuova… fai vedere a lei che sai reagire, ed andare avanti.

  2. 2
    arturo -

    Ciao, di storie come la mia e la tua se ne leggono tutti i santi giorni ! non c’è stato giorno che non ho pensato a lei, attualmente che sono sposato ancora la penso… per me non è tradimento o amore, ma è solo un ricordo ( mai sbiadito ) che rimane dentro di me ! per ritornare a sorridere devi iniziare a pensare che la tua vita è così, segnata da quella giornata di 12 mesi fa, un ricordo che non andrà mai via perchè l’amore non si cancella ! io alla mia ex gli dissi che non smetterò mai di amarla… e sotto parecchi aspetti avevo ragione ( se per amore intendiamo quel bene che ti nasce da dentro).
    certo che oggi, dopo 4-5 anni le cose sono diverse, ho ritrovato me stesso, ho iniziato una nuova relazione fino ad arrivare al matrimonio, amo alla follia mia moglie… però il ricordo lo tengo nascosto nel mio cuore, è una cosa che non ho detto mai a nessuno, è l’unico segreto che porto dentro di me ! lo custodisco come il tesoro più prezioso, perchè gli altri non capirebbero. Le altre persone penserebbero che io sono ancora innamorato di lei, ma non è così !

    passerà anche a te fratello . l’unico consiglio buono che posso darti è che devi continuare a vivere ! devi continuare a fare tutte le cose che ti piacciono, anche contro la tua volontà ! non essere pigro ! alza la testa e rialzati UOMOOOO !!!!!

  3. 3
    criss -

    Caro amico… nessuno potra dirti con certezza quando ne uscirai; solo il tempo potrà confermare tutto questo. A qualcuno è bastato poco ad altri anni. Ciascuno di noi metabolizza il proprio dolore in modo diverso…Vivi a pieno il tuo dolore non avere paura!!! Il mio vuole essere un messaggio di speranza : ritrova il tuo sorriso guardando il cielo azzurro il mattino appena sveglio. Ritrova serenità ascoltando una bella canzone che riesce a suscitarti ancora piccole emozioni. Ritrova benessere amando la tua famiglia e i tuoi amici perchè il tempo passa e non torna piu’ indietro e loro un giorno non ci saranno piu’… Ritrova serenità ammirando il tramonto e suoi colori.. Ritrova serenità nello sguardo sorridente e spensierato di un bambino…Ritrova la tua forza ed energia nel lavoro, nello studio , nello sport, nel ballo, nel stare in mezzo agli altri … piccoli passi ogni giorno… piano piano…
    Cerca di volerti piu’ bene e ritroverai quella magia che è dentro di te.. Vedrai un giorno tutto avrà piu’ colore …non piu’ commiserazione ..non piu’ dolore … solo amore per cio che è intorno a te e dentro di te .. E’ sara come rinascere una seconda volta…e’ MERAVIGLIOSO.

  4. 4
    Clara -

    Paradossalmente per ritrovare il sorriso devi trovare qualcuno (un semplice amico basta) che ti dica, di nuovo, che hai un bel sorriso! A me è successo cosi… E con la persona che me l’ha tolto non ero nemmeno insieme… Ma é bastato che un mio amico mi dicesse: “Apprezzo il tuo sorriso sincero” che mi è tornata voglia di sorridere, se non per me, almeno per lui! Non ti dico che ora rida dalla mattina alla sera, ma almeno so che, se sorrido, a qualcuno questo sorriso piace!

    Baci

    Clara

  5. 5
    chicca11 -

    un anno è tanto, troppo per permettere al tuo cuore ancora di soffrire.
    io sono nella tua stessa situazione da poco più di un mese e già cerco disperatamente un modo per uscirne.
    so come ti senti, immagino la morsa allo stomaco ogni volta che scorgi un paesaggio che ti ricordi di aver visto con lei, ogni qualvolta cammini per strada e senti un profumo che evoca quando lei era nel tuo letto, comprendo lo stato d’animo che ti imprigiona il cervello ogni volta che stai per fare qualcosa di bello, domandandoti se lei mai condividerà con te quel piccolo pezzo di vita.
    fa male. fa malissimo. ed è straziante ritrovarsi sul divano tentando di vedere un film di cui alla fine, riesci solo a sentire alcune parole, è struggente uscire di casa e incontrare coppie abbracciate che sorridono e che, con molta probabilità, stanno programmando la loro vita insieme.
    tuttavia la vita continua anche per noi. noi che in questo momento sentiamo il cuore devastato, noi che in certi momenti vorremmo solo addormentarci per non sentire la malinconia che scorre nelle vene.
    non lasciare che quello che un tempo è stato gioia si trasformi in un male difficile da curare.
    non permettere al tempo di fermarsi in quello che rischia di diventare un labirinto di sofferenza.
    testa alta! così mi dice mia madre, che porta con me il peso della mia separazione.
    e quando mi accorgo che sto andando nuovamente a sbattere contro questo muro di gomma chiamato malinconia ripenso alle sue parole. TESTA ALTA!
    ti sono vicina

  6. 6
    scratches -

    Che dirvi siete fantastici! In questo anno non mi sono mai negato al dolore. Ho deciso fin dal primo giorno di non nascondermi la verità. Ho cercato di combatterla per un pò di tempo, ma nella mia testa era chiaro il mio destino fin da quelle sue parole quel giorno di luglio dell’anno scorso. Del resto un “non ti amo più” non lo puoi combattere, lo puoi solo accettare! Le rimprovero però di non avermi fatto capire, di non avermi fatto partecipe della sua crisi. Ha preferito chiudere piuttosto che provare a combattere per noi. Si vede che io valevo così poco da non meritare uno sforzo (o almeno un tentativo) per riavvicinarsi. E così, come vi dicevo, non mi sono negato al dolore. Ho passato (vi lascio immaginare come) le mie vacanze di Natale. Ho visto arrivare la primavera ed ora l’estate come spettatore di una vita non sua. Ho deciso di farlo fluire il dolore, di non nasconderlo mai per orgoglio, di mostrarlo a tutti quelli che si sono dimostrati interessati a vederlo. Ho deciso di farle uscire tutte le lacrime, di non trattenerle mai quando le sentivo arrivare. Ho pensato ad una soluzione “per esaurimento”: se piango tutte le mie lacrime e soffro tutto il dolore che devo soffrire, starò meglio prima! Ed invece no. Eccomi qua. Le lacrime non so dove le sto ancora prendendo (potrei risolvere l’atavica crisi idrica in Sicilia con quanto ho pianto in quest’anno!). Il dolore non da segni di attenuazione, o forse è ancora più acuto perché ora non è più sorretto nemmeno dalla speranza. E poi basta una sua immagine vista per sbaglio o qualcuno che mi dica di averla vista o incontrare le sue amiche e tutto ritorna come prima: palpitazioni, crisi di pianto, inappetenza, insonnia. Tutto mi ricorda lei e quella gioia che solo lei sapeva darmi. Caratteri opposti. Lei il sole ed io la luna. Lei stra-parlante ed io il silenzioso, ma era quello che ci rendeva speciali: la compensazione reciproca. Ora è rimasto il mio lato buio non più illuminato e quel sorriso spento che non ne vuole sapere di riapparire.

  7. 7
    Mauro -

    scrathces
    Ma hai scritto tu o ho scritto io ?
    Stiamo parlando delle stesse sensazioni, quasi degli stessi kg persi (tu 15 io 10), dello stesso sorriso perso e più o meno dello stesso tempo (io quasi un anno e mezzo)
    Non stiamo parlando della stessa ragazza. Ma l’espressione degli occhi sembra identica (purtroppo la maggior parte delle donne sono così, cattive per natura, nonostante ti sembrino sensibilissime quando calano quelle lacrime che sembrano di coccodrillo, non si offenda quel 30% che non è così).
    Se vuoi lasciami la tua mail ne parliamo con calma.
    Ciao Mauro

  8. 8
    scratches -

    @chicca11 grazie, grazie di cuore per le bellissime parole! TESTA ALTA quante volte me lo sono ripetuto. E l’ho fatto e lo faccio ogni giorno che Dio
    manda in terra. Ho mostrato le lacrime ed il mio dolore ma sempre in modo composto e dignitoso e mai una sola parola cattiva ho usato contro la mia ex. Ho sempre pensato che odiarla era come amarla e ho cercato l’indifferenza. Vanamente a quanto sembra. Ad ogni modo, è una promessa che faccioma me stesso ed a te: TESTA ALTA sempre. Del resto non avrei motivo per tenerla bassa. L’ho amata ed ho combattuto quando ha deciso di lasciarmi. Sono morto in battaglia e non scappando. Non ho scrupoli e spero che questommi aiuti nel futuro a riacquistare la mia serenità. Grazie chicca11.
    @ Mauro: non mi riesce di dirmi “mal comune mezzo gaudio”! Avrei preferito che almeno tu non avessi sofferto le stesse cose che ho dovuto soffrire io. A quanto pare però non siamo io e te. Siamo in tanti, troppi! Mi farebbe piacere lasciarti la mia email ma lasciarla qua equivale a dire chi sono. Se tu hai una email da cui non ti riconoscono, postala ed io ti mando lì la mia! In ogni caso, grazie di cuore anche a te!

  9. 9
    dreamer -

    Un anno fà cominciava anche il mio calvario. Esattamente come l’hai descritto tu. Lui,che tremava per nulla,aveva un immenso bisogno di me, ero la sua regina, lui che aveva paura per niente si era trasformato in uno spietato killer.

    Sai,forse è proprio lì il problema. Forse si era creata una sorta di dipendenza,un bisogno che non si concilia con l’amore. E soddisfatto quel bisogno,quelle lacune,non resta più nulla.

    Nessuna pietà e anche crudeltà nel mio caso. Strascichi che dopo un anno mi porto ancora dietro. Strascichi di quel dolore e di tutta la cattiveria manifestata una volta “soddisfatti i suoi bisogni di sicurezza”.

    Impareremo per il futuro…non dobbiamo compiacerci se veniamo amati oltre ogni limite,se siamo al centro del mondo dell’altra persona,se essa è dipendente da noi. Perché è un meccanismo in qualche modo fallato, un errore del sistema che,quando sarà risolto,lascerà vuoto o al massimo,gratitudine.

    amore e bisogno non vanno di pari passo.

    Detto questo tu chiedi come uscirne. Io ti rispondo:dipende da cosa. Posso dirti che non sempre è utile imporsi di dimenticare,di rimuovere,distruggere ricordi ed evitare qualsiasi contatto. Si crea così un fantasma,il fantasma di ciò che era. Io sono riuscita a riprendermi la mia vita solo rivedendolo,assolutamente per caso,inaspettatamente. Ricordo di essere scappata spaventata,proprio come se avessi visto un fantasma. E ricordo di essermi poi chiesta da cosa stavo scappando. E allora,tornando sui miei passi,l’ho guardato da lontano,togliendo le fette di prosciutto.

    Quell’uomo che tanto amavo,sapeva quanto avevo sofferto,e non si era mai degnato di parlarmi,lasciandomi per telefono,senza mai presentarsi di persona. E anche quella volta,sapendo che ero lì dietro di lui,non mi ha degnato di una parola,ha fatto finta di non vedermi.

    E’ lì che ho capito che il ragazzo che amavo era morto. E ho cominciato a metabolizzare un lutto di cui non mi ero mai accorta.

    Tu vivi nei ricordi di chi era,e non sai chi è,non vuoi vedere.Vivi di un’idealizzazione. Sei legato a qualcuno che non esiste più. Forse,se anche potessi riaverla,ti deluderebbe,perché non sarebbe la stessa.

    Degli strascichi resteranno,forse sempre,ma non puoi morire anche tu.

    Un abbraccio.

  10. 10
    violet -

    dopo 1 anno forse dovresti pensare a farti aiutare da qualcuno.magari uno psicoterapeuta.

Pagine: 1 2 3 7

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