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L’ Amore tossico

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Lettera pubblicata il 17 Ottobre 2019. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 87 commenti

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  1. 41
    Golem -

    Duna, l’argomento è per certi versi sottovalutato, perchè rientra un po’ nel pregiudizio della “umoralità” sentimentale femminile, e non è stato approfondito nei suoi risvolti socio psicologici proprio per la scarsa “considerazione” che gli viene riconosciuta dagli “organi ufficiali”. Invece raccoglie in se molti aspetti provenienti proprio dalla nostra cultura occidentale e dai molti risvolti maschilisti che la caratterizza. Sarebbe molto lungo e tedioso entrare in tutti i dettagli e le possibile interazioni psicologiche che creano certi effetti ma ti basti sapere che negli USA è stata coniata un termine soecifico per quel tipo femminile: Serial Killer Groupies.
    Sono donne che vivono in un’illusione di amore, quello stesso amore che da piccole ci fa immaginare che nostro padre è il nostro principe azzurro, che non ci lascerà mai e che ci proteggerà sempre da ogni cosa, anche quando purtroppo il padre in oggetto è violento. Sognano un amore romantico, basato sul concetto medievale di amore “cortese” in cui la donna veniva idealizzata divenendo espressione di nobiltà, sentimento puro e irraggiungibile che non necessitava di un contatto fisico.
    L’amore per loro è trascendenza spirituale, e la dipendenza affettiva nel loro caso >>>

  2. 42
    Golem -

    >>>è patologica, come la scelta di un partner problematico, e hanno ricevuto una rigida educazione in ambito religioso, politico e sessuale
    La donna con bassa autostima, bisognosa di essere amata come evidentemente non lo è stata nel periodo infantile è a volte soggetta a preferenze sessuali devianti per poter rivivere il trauma e tentare di superarlo o perlomeno lenire quelle ferite nell’anima a volte insanabili. L’attrazione verso coloro che hanno compiuto reati efferati è da ricondurre a una deviazione del del comportamento sessuale di tipo predatorio. Si tratta di una psicopatologia solo di recente riconosciuta, nota con il nome di Ibristofilia”. Questo per dirti quanto sia sfaccettata e non banale la situazione che hai vissuto e che vivono non poche donne, che paradossalmente sono quelle più portate all’empatia e al romanticismo. E attenzione, non è solo il “bandito” ad attrarre ma tutti coloro che appaiono fuori norma, compresi artistoidi o presunti tali.
    Quindi sappi che sei in buona compagnia. Ma oggi, come accadde alla mia lei quello che conta è che tu abbia aperto gli occhi.

  3. 43
    maria grazia -

    Ciao duna. Penso che nessuno sia veramente “pronto” nel momento in cui diventa genitore, a prescindere dalla situazione contingente. La differenza secondo me la fa il livello con cui si è in grado di entrare in empatia con i propri figli e di comprendere NEL PROFONDO i loro bisogni ( e non parlo di doverli accontentare in tutto, non mi riferisco a questo ). Ecco, secondo me determinati genitori sono completamente incentrati su se stessi e non riescono proprio a immedesimarsi nei pensieri e nelle istanze dei loro figli, che sono visti non come persone ma come oggetti che devono eseguire determinati diktat. All’ opposto di questo atteggiamento parentale ossessivo e manipolativo, c’è anche quello del tutto evitante di chi trascura completamente i propri figli perchè ha sempre “cose più stimolanti e importanti da fare”. Si tratta in entrambi i casi di modalità che creano poi danni incalcolabili nella psiche e nella vita dei ragazzi. Sarebbe bene come dici tu abbandonare certi stereotipi preconcetti e accettare semplicemente l’ idea che non tutti sono adatti ad allevare figli.

    Concordo anche sul fatto che le madri nel nostro paese ricevono troppo poco sostegno pratico e troppo poco supporto..

  4. 44
    maria grazia -

    meglio comunque non aspettarsi troppo appoggio morale dal mondo piccolo-borghese italiano, dove si pensa ancora che il peso della genitorialità debba portarlo quasi solo esclusivamente la donna.

    Ho citato quel film perchè la tua vicenda me lo ha a tratti ricordato, ma non penso affatto che tu sia quel genere di “madre”. Sicuramente quella storia ci fa riflettere e mette in luce una realtà troppo spesso trascurata nella concezione comune: il legame e l’ affinità tra due individui non si può creare semplicemente perchè c’è una parentela di sangue.

    Condivido anche le tue affermazioni sull’ assoluta illusorietà di certe fantasie romantiche, che sono dettate più da una nostra insicurezza interiore e da nostri modelli idealizzati piuttosto che da basi concrete. Chi ha raggiunto una certa consapevolezza non si intrattiene in certi rapporti.
    Nemmeno se una parte dentro di se continuerà ad essere attratta dal “bandito”.

    https://www.youtube.com/watch?v=rDyb_alTkMQ

  5. 45
    rossana -

    Duna,
    PER ME, è tutto molto più semplice e nello stesso tempo molto più complesso. sempre PER ME, un innamoramento a 360 gradi corrisponde sia a un vuoto che a un forte bisogno interiore. non sempre si può fare quello che si vorrebbe, e che sarebbe auspicabile. talvolta istinti o sentimenti finiscono con il prevalere. sfido chiunque, che sia innamorato a un livello sufficientemente elevato, a lasciare chi lo sta ammaliando, prima di esserne del tutto deluso.

    poi, nei limiti del possibile, distinguo fra sentimento, di qualsiasi natura (che NON può avere origine dalla volontà), e senso del dovere, della coerenza e del rispetto dei patti, che dipendono in gran parte dalla formazione e dalla personalità.

    ho conosciuto persone perfettamente integrate socialmente ed economicamente, considerate da tutti “vincenti”, esprimere in privato incolmabili deserti affettivi e “pessimi soggetti” in grado di dare attenzioni e tenerezza. evito quindi di catalogare le persone in base al loro successo in ambito lavorativo.

    prima di esprimersi su come ci si sente nel crescere un figlio, a mio avviso, bisognerebbe aver almeno provato ad aver cura di un neonato per i primi due-tre anni. peggio che mai se da parte di un solo genitore.

  6. 46
    Bohemien82 -

    Bohemie , mi soprannominavano Hank .

    Appunto, mi sbaglio di rado..
    Comunque il vecchio Hank di certo non avrebbe sbagliato a scrivere bohemien. Rimedia.

  7. 47
    Golem -

    Ma che senso ha cercare di giustificare un’ “infatuazione” che nasce da un’illusione dovuta a una nevrosi? Peraltro riconosciuta su queste stesse pagine come malata dalla stessa protagonista. Le nevrosi non si riempiono con nient’altro che “eliminandone” le cause, non alimentandole con letture fantasiose delle situazioni che creano. Sono “buche” lungo il percorso di crescita di un individuo, e nelle buche si cade, ci si fa male e si fa male a chi ci cammina a fianco dipendendo da noi. Posso azzardare l’ipotesi che una scelta di vita di Duna col fascinoso pusher -che ha dimostrato ampiamente le sue vere qualità- non avrebbe certamente giovato alla bambina, con tutta la buona volontà, l’amore e l’attenzione che la mamma avrebbe potuto metterci nel cercare di far quadrare il cerchio. I “mortiferi” uccidono tutto ciò che toccano perchè sono la quintessenza dell’egoismo. E per quello sono pessimi soggetti a prescindere o meno dai successi professionali. Sono l’antitesi dell’amore, e i bambini invece è solo di quello che hanno bisogno, non di “Un giorno in Pretura” quotidiano. In ogni caso il pessimo elemento in questione di grandi e “vere” tenerezze ha dimostrato di non essere capace. Come tutti i pessimi soggetti in realtà
    Altrimenti non sarebbero tali.

  8. 48
    Suzanne -

    Al di là di tutto, autoassolversi e giustificarsi sempre e comunque non ha molta utilità. Non è tanto ciò che effettivamente si fa nella vita, ma il grado di consapevolezza e riflessione che c’è dietro ( o che manca del tutto).
    Certo, bisognerà essere genitori, ma anche figli di certi genitori per capire cosa si prova a crescere con chi ti considera un peso, un ingombro alla propria voglia di libertà (assolutamente lecito). Mi auguro che I brividi che sa dare l’esistere non siano esclusivamente quelli dell’attrazione verso il “bandito” ( capirai, se fossero banditi-romantici tutti gli spacciatori, ne avremmo in esubero), ma possano essere un tantino più propri, al di là di questi luoghi comuni.
    Di droghe ne ho usate diverse anch’io, ma ero ventenne, libera e senza responsabilità se non verso me stessa.

  9. 49
    duna -

    Bohémien ho studiato Francese che è una lingua che trovo molto antipatica , proprio come te , si trattava di un errore di battitura dovuto all’interesse nullo che provo nei tuoi confronti .

  10. 50
    duna -

    “prima di esprimersi su come ci si sente nel crescere un figlio, a mio avviso, bisognerebbe aver almeno provato ad aver cura di un neonato per i primi due-tre anni. peggio che mai se da parte di un solo genitore.” Rossana ti ringrazio per questa freccia lanciata a mio favore , sono sicura che il signor Bohemien che è nato nel 82 quindi è anche più grande di me sa perfettamente cosa significhi nei primi anni di vita di un neonato non avere il tempo neanche per farsi una doccia perché si è sole a casa o andare al pronto soccorso in piena notte perché il bimbo ha la febbre a 40 o preparare brodaglie tutto il giorno per le pappe del bimbo metà delle quali verranno buttata nella spazzatura o non uscire di casa per due settimane di fila per nuove malattie esantematiche o stare tutto il giorno con un bimbo in braccio a camminare avanti e indietro per la casa e non avere un anima a cui lasciarlo anche solo due ore per dormire un po’ , ma lui conosce Molto bene il Francese però , attenzione !

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