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L’ Amore tossico

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Lettera pubblicata il 17 Ottobre 2019. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 87 commenti

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  1. 31
    duna -

    Golem, cerco di rispondere alla tua difficile domanda che richiederebbe un viaggio nel mio inconscio.
    Non sempre mi infatuo di persone sbagliate ma spesso capita, mi piace il rischio, la trasgressione ? Non saprei, posso dirti che mi deprime molto la consuetudine a dare per scontato che tutti dobbiamo condurre più o meno la stessa vita: Il matrimonio, i figli, il lavoro di 8 ore etc, mi interessano molto tutte le persone che conducono vite alternative alla massa o che hanno avuto il coraggio di intraprendere strade diverse, sono anche un pò affascinata da chi fa cose sbagliate è vero, se dovessi capire il motivo potrei dirti che forse non mi sono mai sentita amata dai miei genitori per cui sarebbe una forma di ribellione inconsapevole nei confronti dei loro standard molto rigidi, la realtà non la conosco e credo risieda nei miei gusti un pò artistici e controcorrente. Una vita spenta è qualsiasi vita che viene condotta senza gusto personale, ovvero per far piacere agli altri e non a se stessi, ti faccio un esempio: se non ami il tuo lavoro ma sei costretto a farlo avrai probabilmente una vita spenta.

  2. 32
    Golem -

    Ciao Duna. ho estratto dalla tua lettera questo periodo “più lui abusa di me più io mi perdo dentro il sogno che lui aveva inventato di una vita con lui”. Per quanto mi riguarda la tua è la “lettura” più interessante degli ultimi mesi, sia per le ragioni che espone che per la tua presa di coscienza al riguardo, che è una rarità in chi subisce certi fascini, che in altri momenti, ma per quelle ragioni, ho definito da “cupio dissolvi”.
    Come ho avuto modo di accennare, anni fa dovetti affrontare una situazione che “confinava” con quella infatuazione deleteria che hai vissuto, che nel caso specifico riguardava mia moglie, alla luce di una crisi silente che stava erodendo il nostro già allora ultra decennale rapporto. Come puoi immaginare non sarebbe possibile ripercorrere tutto il lungo percorso che ci ha condotti a far emergere IN LEI le principali ragioni di quelle NON RARE attrazioni, che molte donne provano per soggetti che, giudicati in condizioni di “sobrietà”, sarebbero definiti “illusogeni” se non “mortiferi”. Non solo fisicamente, stante la nota attività alla quale nel suo e tuo caso si dedicavano, ma anche metaforicamente, visti nei termini di quello che dovrebbe essere il precipuo obbiettivo di una relazione. Continua

  3. 33
    Golem -

    Segue. Al di là delle diverse variabili soggettive, e dopo circa tre anni di reciproca “autoanalisi”, la conclusione, se vuoi parziale, ma più vicina alla verità, è stata quella di una sua mancata maturazione “emotiva”, le cui cause andavano ricercate principalmente in una educazione molto restrittiva, su un soggetto dalla forte componente creativa e in fondo dalla scarsa esperienza di vita, essendo il “mortifero” in parola la prima esperienza della vita di una lei 19enne. Ma quell’esperienza, sia pure non estrema come è accaduto a te, le è rimasta come parametro di “rifugio emotivo” per quasi 30anni, inibendole altre doti che poi sono felicemente emerse quando era già l’ottima madre di una figlia 18enne.
    E’difficile nelle poche battute concesse dal forum riassumere tutta la dinamica psicologica che le rendeva attraente quello che poi essa stessa ha definito UN PERDENTE, ma concordo con te che di fronte a quella che potrebbe essere giudicata una vita “noiosa”, nel momento in cui all’interno di questa non si sono trovate le ragioni per renderla interessante -che comunque esistono- ci si rifugi in immagini idealizzate che nascono da “illusioni infantili” di origine direi oniro-cinematografica… Ho finito i caratteri ma continueremo se vuoi.

  4. 34
    maria grazia -

    Duna, ma in questa vita “accesa” a cui tu ambisci tua figlia che ruolo avrebbe? Te lo chiedo perchè da come ne parli sembra che lei per te sia più una costrizione che una gioia, un impegno “obbligato”, un pò come il famoso lavoro delle otto ore al giorno che in genere un pò tutti detestiamo. Potrei sbagliarmi ma io colgo questo da ciò che scrivi. io sono stata figlia di genitori che si sono sposati e hanno messo su famiglia più per seguire una convenzione sociale che per un loro reale desiderio, e ti assicuro che in queste situazioni, per quanto uno si sforzi di essere il miglior genitore del mondo nelle incombenze pratiche, il bambino ( e in seguito l’ adolescente ) avverte chiaramente di essere sopratutto “un peso”. Lo capisci da tante cose. Volenti o nolenti, quando abbiamo dei figli tutte le nostre decisioni, nel bene e nel male, avranno delle ricadute anche su di loro. Non è come quando non si hanno figli e paghiamo lo scotto dei nostri errori esclusivamente a livello diretto e personale. Non sta certo a me fare il giudice della vita di qualcun altro, ci mancherebbe. Ma credo che dovresti riflettere su questi aspetti.

  5. 35
    maria grazia -

    Anni fa rimasi incinta del ragazzo con cui avevo avuto la storia più lunga della mia vita: uno scapestrato con precedenti penali e dedito all’ uso di cocaina. Ma aveva un volto da cinema e due magnifici occhi azzurri ed ero “innamorata”. FORTUNA volle che ebbi un aborto spontaneo e persi il bambino ( o la bambina, non saprei ). Perchè sarebbe stato veramente difficile per me crescermi mio figlio COMPLETAMENTE DA SOLA, senza cioè l’ aiuto ne di suo padre e ne tantomeno dei miei familiari, che oltre che vivere in un’ altra regione erano fatti “a modo loro”.
    Anche secondo me certi rapporti non hanno nulla di “amorevole” e di arricchente, ma sono unicamente fonte di sofferenza e di tossicità e andrebbero semplicemente evitati. Se certe relazioni hanno un’ utilità, questa consiste unicamente nell’ amara lezione che ci lasciano: quella di non ripeterle in futuro.
    Non so se hai mai visto il film “Ingannevole è il cuore più di ogni altra cosa”, con Asia Argento. Se non lo hai fatto, ti consiglio di guardarlo.
    A me invece le droghe non mi hanno mai interessato. La mente preferisco aprirla in altri modi. De gustibus.
    Un saluto.

  6. 36
    Yog -

    “mia figlia è sempre stata la mia gioia e per lei ho scalato le montagne (…) A un anno e mezzo l’ho iscritta a scuola e sono riuscita a trovare un pò di tempo per me”.

    Probabilmente non hai cognizioni orografiche, in ogni caso tempo per te ne hai trovato fin troppo. Purtroppo non basta autoassolversi, Duna.

  7. 37
    duna -

    Yog: non ho cognizioni orografiche ma ho la cognizione che devi essere una persona arrogante e saccente.
    Golem: Mi ha colpito molto la tua storia, il fatto che hai voluto condividere qui con noi la problematica avuta con tua moglie, ti dirò di più anche la mia prima storia d’amore se così possiamo definirla fu con un ragazzo mortifero, un violento, traditore e geloso patologico che contribuì a farmi crescere come un adolescente molto insicura che sapeva che quella persona non avrebbe mai portato nulla di buone nella sua vita, eppure pensava di non meritare di meglio. Sono sicura che la mancanza di autostima sia uno dei motivi per cui ci si rifugia in storie che sono fallimentari dal primo istante, se avessi avuto più amore e rispetto per me stessa non mi sarei avvicinata a lui come ad altre persone del mio passato, ed è vero che c’è la componente della fascinazione verso il male, stavo appunto riflettendo che in tempi non sospetti, durante una cena a casa del mio spacciatore-futuro amante, fu proprio lui a dire che la “gente normale” prova sia un’ attrazione che una repulsione verso la figura del bandito; io credo, che ci sia qualcosa di quasi romantico in questo personaggio che rifiuta le regole della società a costo di…

  8. 38
    duna -

    segue- in galera. Ovviamente, questa è un idea romantica è infantile, condizionata, come dici anche tu dal cinema e dai romanzi. Purtroppo, nella realtà, queste persone sono spesso molto meschine e di romantico hanno ben poco.
    Maria Grazia: Non so risponderti per ora alla tua domanda, non so che ruolo dovrebbe avere mia figlia in una vita accesa, mia figlia è arrivata per caso, non ero né sposata né avevo un lavoro stabile ma accettai con gioia quel dono che la vita mi fece. Io vorrei solo che lei diventi una persona felice e che si senta amata, non riesco a progettare molto nel momento in cui mi trovo adesso. Conosco bene il film ” Ingannevole è il cuore più di ogni cosa” ; è un film che spezza il cuore e purtroppo è una storia vera tutta incentrata sull’abuso subito da Jeremia dalla parte della madre tossica e sbandata, spero che non crediate che io sia ridotta come la tipa del film perché fortunatamente è una storia molto diversa dalla mia, sicuramente quel film mi ha sempre fatto molto riflettere sul ruolo dei genitori , non tutti dovremmo esserlo. Credo comunque che tutte le mamme avrebbero bisogno di una maggiore rete di aiuti da parte della società, è un ruolo bellissimo ma è anche il ruolo più difficile in assoluto

  9. 39
    Bohemie82 -

    “Non saprei, posso dirti che mi deprime molto la consuetudine a dare per scontato che tutti dobbiamo condurre più o meno la stessa vita: Il matrimonio, i figli, il lavoro di 8 ore etc”

    E per scampare a tutta questa “mediocrità” l’unica cosa che sei stata in grado di fare è trovarti un mezzo poco di buono e usare delle sostanze stupefacenti? Caspita siam al cospetto di un’altro Bukowsky ma al femminile! Comprati una playstation se ti annoi e quando crescerà magari ci giochi con tua figlia…

  10. 40
    duna -

    Bohemie , mi soprannominavano Hank . Comunque , anche se sarò di nuovo impopolare tra i moralizzatori , fumarsi un pacco di sigarette al giorno e bere tutti i fine settimana non è molto peggio che farsi un colpo una/due volte al mese , l’importante è che sia permesso dalla società giusto ? Per quanto riguarda la PlayStation , ti ringrazio del suggerimento ma sono rimasta ai tempi di Lara Croft the last revelation.

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