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L’Amore conta

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Lettera pubblicata il 11 Febbraio 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 485 commenti

Pagine: 1 3 4 5 6 7 49

  1. 41
    Pessa -

    Puoi capirmi Marysha?Spero davvero che sia come dici tu…spero con tutto il cuore di tornare a sorridere e di pensare a questo periodo come un ostacolo che mi è servito a crescere, a migliorare…Sicuramente tu ne saprai più di me…Non posso dire di essere una donna a tutti gli effetti….sono ancora a metà strada…Però mi viene da chiederti…Ma una volta adulti…cos’è si smette di soffrire ?..di piangere…si vedono le cose diversamente..magari con filosofia?… Marysha non ci credo…. Un abbraccio forte Pessa Grazie…

  2. 42
    DAGO44 -

    Saluto MARYSHA.belli e molto profondi i tuoi post,e concordo in pieno cio che scrivi…dispiace,e dispiace davvero vedere tanti giovani soffrire così ripetutamente e lungamente per storie d’amore finite in malo modo,si cerca sempre di dare loro una mano,per evitare loro il peggio,perchè nel dolore profondo e personale cè sempre la depressione in agguato,la disistima verso se stessi,la non voglia di vivere,di assaporare nuovamente le emozioni che la vita ci dona giorno dopo giorno,coraggio MONI,i giorni di tristezza capitano anche a me,il semplice fatto che io sia qua a scrivere non vuol dire che tutto mi vada sempre per il verso giusto,anzi,il più delle volte le cose non vanno proprio,ma non mi scoraggio MONI,e ti chiedo di non farlo anche tu,se la storia d’amore finisce,vuol dire che comunque avrebbe avuto vita breve,coraggio ragazze,forza e coraggio.DAGO44

  3. 43
    lilli -

    ciao moni, ti racconto un pò chi sono.
    il nome lo sai già, avrò 36 anni tra due settimane, faccio la consulente aziendale, sono una ragazza piena di energia e vitalità, almeno fino a poco tempo fa. Ho uno studio privato, una bella famiglia materna che mi sta vicino e mi ama, ho una bellissima cagnetta che quando mi vede fa le feste come se non mi vedesse da secoli. é veramente una gioia. come vedi potrei dire che non mi manca niente. Credo di essere abbastanza simpatica e piacente, amo la pittura e mi diletto a dipingere nel tempo libero. ultimamente però non riesco più a guardare nemmeno la tela, non ne ho voglia.
    però vedi, scrivendoti che ho una cagnetta affettuosa ho trovato un pensiero felice e sul mio viso un mezzo sorriso è tornato in una giornata in cui ho solo pianto.
    dimmi di te, quanti anni hai? che lavoro fai? troviamo insieme un pensiero felice che ci possa far tornare il sorriso. dai.
    a presto. aida.

  4. 44
    moni80 -

    Ciao Aida…io ho 27 anni tra poco…
    mi sono laureata in Economia Aziendale e adesso lavoro come impiegata…contratto a termine ma sto dando tutta me stessa..il lavoro all’inizio non mi piaceva tanto..perchè prima facevo contabilità clienti e adesso mi occupo dle magazzino…
    oggi è proprio un giorno no..ma credo che nelal vita non può andare sempre tutto a meraviglia..mi ostino a rivolere chi non mi vuole??non lo so neanche io..mi sono lasciata trasportare dalle emozioni che per un mese un ragazzo ha saputo darmi..forse perchè troppo diverso dal mio ex..e in quel momento avevo bisogno di quello..
    ma il resto nella mia vita va bene…ho superato dolori + forti e star qui a piangere quasi per un amore nn andato mi sembra stupido..
    sai sto ritrovando un sorriso a pensare che circa un anno e mezzo fa mio padre stava male ed è stato bello vederlo uscire dalla sala operatoria e saper che non era + in pericolo di vita..
    lì si che c’era davvero motivo di disperare..
    non non voglio fare la bambina stupida perchè non lo sono..
    la vita è gioia e il oslo fatto che siamo qui al mondo dovrebbe farci felici…
    forza,,lo dico per prima a me stessa..

  5. 45
    Raffaele -

    La colpa è della chiesa, del cattolicesimo, se io mi incazzo bestemmio ed è giusto così, bisogna amare sè stessi rispettando il prossimo, ma se uno mi da uno schiaffo glielo ritorno, altro che porgere l’altra guancia, preti andate a ca....….

  6. 46
    marysha -

    carissima pessa, che signiifica per te essere forte? non te ne rendi conto ma lo hai già dimostrato nelle parole che mi hai scritto che sei forte. Non riesci ad alzarti da terra? Non è vero, sei tu che non vuoi alzarti, sai perchè non vuoi alzarti? perchè qualcosa di questo stare a terra ti attira, ti attira di cercare,di capire, di sondare nella tua anima, ….la vita si capisce e si impara stando a terra non in piedi. Pessa tu sei forte , tu stai dimostrando che vuoi conoscere che non puoi rialzarti senza prima avere conosciuto e curato e amato e rafforzato le radici del tuo essere. Sono convinta di questo anche perchè lo hai confermato con le tue ultime parole quando dici “Le persone continuano a bombardarmi di frasi senza senso….mi dicono che alla mia età è bene divertirsi…farsi delle esperienze…e per loro le esperienze si sviluppano passando da un materasso all’altro..e allora io dico…non voglio farmi quel genere di esperienze….” Tu stai già rafforzando le radici del tuo essere, diversamente non avresti parlato così , non avresti detto che la persone ti dicono frasi senza senso, avresti accolto i loro insensati consigli, ma invece no ,tu non accetti che la tua vita venga considerata con superficialiltà, questo è un atteggiamento da persona forte, non debole ed escludi la possibilità di farti “quel genere di esperienze”…..è una scelta da persona debole questa???..riflettici bene sopra cara. Tu non sei per niente debole. tutt’altro.
    Essere giovane comporta dare una visione assoluta alla vita e al proprio io, per cui si è più a rischio di rotture interne e di sofferenze,l’anima di un giovane è come un grandissimo specchio in cui tutto, anche tutto il bene o tutto il male,si riflette senza alcuna mediazione, senza filtri e tutto il riflesso diventa esssenziale. Da adulti no ,l’anima non è più uno spekkio, ovvero è uno spekkio opacizzato dalla conoscenza che funziona come filtri speciali che riflettono solo l’essenziale, Da adulti si entra in empatia col mondo, cioè la tua vita non ha più contorni così assoluti ma relativi senza però perdere il loro valore così le tue espereienze e il tuo dolore o la tua gioia le riconosci in quelle degli altri .Si impara a prendere distacco dalle cose, a sdrammatizzare, ci si conforta sapendo che il tuo dolore pur nella sua unicità non è unico nel mondo. Per questo la solitudine di un giovane mi strazia molto di più della solitudine di un vekkio, se ci fai caso iil numero di suicidi è più elevato nella fascia giovanile che non in quella delle persone più avanti con gli anni. Questo non vuol dire che da maturi la vita perde significato o che tutto il valore di ciò che viviamo si sminuisce…..immagina la vita come una vacanza, nella prima metà le piccole seccature , se ce ne sono, ti fanno dimenticare persino di essere in vacanza , quando arrivi a metà già cominci a pensarla diversamente. CONTINUA

  7. 47
    marysha -

    .. le piccole seccature non ti fanno certo dimenticare di essere in vacanza e anzi cominci a recuperare il tempo perso ad amareggiarti, poi si arriva alla fine…. ti metti a scattare un sacco di foto, in un giorno ne fai di più di quante ne avevi fatte fino a quel momento , le fai per non dimenticare la vacanza, fotografi tutto pure il frigorifero maledetto della tua camera d’albergo che non funzionava…quella piccola seccatura che però ti ha insegnato la meraviglia di bere una bevanda fresca che prima era una cosa che davi per scontata. …lo so è un esempio un po’ stupido ma spero che abbia reso l’idea. Un abbaraccio fortissimo

  8. 48
    DAGO44 -

    Ciao ragazzi,mi fa molto piacere che qusto sito stia decollando cosi bene.L’intento era quello che riuscisse a fare emergere il dolore,e indurvi a metterlo per iscritto,e penso proprio che lo scopo sia stato raggiunto,sono convinto che mettere per iscritto il proprio dolore sia quasi come riuscire ad affrontarlo,e volerlo battere,e questo mi fa molo piacere,mi complimento con Marysha e il modo di impattare con la vita,dai post che leggo è un modo di pensare molto vicino al mio.Complimenti a tutti e continuate su questa strada.DAGO44

  9. 49
    moni80 -

    Ciao Dago..
    quesot sito mi aiuta moltisismo a esprimermi e a farmi sentire meno sola ed ascoltata…
    anche oggi sono triste…ho richiamato quel ragazzo..voleov dirgli tante cose..volevo chiedergli di riprovare..ma mi sono ressa conto che per telefono non era il caso…
    sono confusa…agitata e non riesco a fermarmi a pensare a me stessa,,,
    era una cosa così bella..arrivata in un momento di buio e sconvolgimento che forse l’ho amplificato..
    non so..voglio tentare,,,ma dovrei star ferma e non cercarlo..
    resisterò fino a lunedì….

  10. 50
    DAGO44 -

    Qando Napoleone era prigioniero all’Isola di S.Elena mentre parlava in compagnia dei suoi generali fu visto impallidire improvvisamente..mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime.L’Imperatore piangeva,in quel momento moriva a Milano la sua adorata sposa Giuseppina..Egli aveva telepaticamente captato il triste evento che in quel momento nella citta lombarda si stava compiendo..L’uomo è la macchina perfetta per eccellenza.non ostante le innumerevoli invenzioni che l’essere umano ha concepito dalla sua venuta sulla terra,la recezione dei propri pensieri rivela la ricchezza di cui siamo dotati.Quando nasce un bambino si sa dal profondo del poprio cuore che uno dei validi motivi per cui esso viene al mondo è quello di vivere molteplici esperienze,sia esse tristi,sia esse felici..La ragione per cui si incarna,sceglie l’ambiente,la famiglia con uno scopo.Tutti noi che nasciamo in questo mondo abbiamo un motivo ben precisoper farlo.Quelo di vivere esperienze,saperle accettare e alla fine amarci attraverso di esse..Accettare un esperienza,dolorosa,o gioiosa,
    non significa assolutamente che dobbiamo trovarci in accordo con essa.Se ci ha provocato gioia la ricorderemo sempre con immenso piacere.Se essa ci ha provocato dolore,dispiacere non condivideremo niente con essa.Penso comunque che da queste eperienze dovremmo sapere imparare addirittura sperimentare ciò che è benefico,e ciò che non lo è.L’unico modo per riuscirci è proprio quello di essere consapevoli delle conseguenze di quell’esperienze.
    Penso inoltre che indipendentemente dal dolore, l’essere umano ferito indossi una maschera..che abilmente trasforma all’occorrenza.Si finge di essere felici coi propri cari per non appesantirli troppo,per non arrecare loro troppo dolore,si finge con sè stessi,si finge con gli altri.Si finge…..
    Poi scatta un meccanismoquel meccanismo che ti “costringe” a cercare aiuto,e se sei fortunato trovi dei dottori validi che ti gariscono le ferite dell’anima,dottori che hanno a cuore il tuo spirito.E trovi tante altre persone magari anche qui,disposte ad asciugarti le lacrime…che ti regalano un sorriso che ti fanno sentire una di loro,nella più perfetta estraneità,e ti accorgi che le esperienze più belle le vivi insieme a loro..i sorrisi più veri li vedi sgorgare dai loro visi.,e con loro le ferite lentamente si rimarginano.Perchè affrontarle insieme a loro queste ferite guariscono.
    e tutta l’energia che serviva per reprimere,mascherare,e reprimere il dolore
    finalmente si libera e possiamo usarla per noi stessi,per la vita,perchè la vita è semplicemente meravigliosa.Coraggio.DAGO44

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