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Dice che ama me, ma torna a casa

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Lettera pubblicata il 22 Aprile 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 50 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5

  1. 11
    rossana -

    Margie,
    mi dispiace molto per te. so cosa provi…

    il tuo atteggiamento nei confronti della precedente famiglia è in linea di massima quanto di più vituperato dagli uomini e quello che io reputo più ammirevole in una donna: vivere in piena e completa sincerità con se stessa e con i propri sentimenti.

    una donna ad un uomo non deve dare soltanto il cuore ma deve affidare in piena fiducia anche il corpo che, se amato, la fa sentire unica e pienamente vitale mentre, quando viene soltanto più usato, finisce con il farla sentire oggetto, alla stregua di un trastullo. questo aspetto spesso non è tenuto in sufficiente considerazione dagli uomini che criticano, più o meno aspramente, la donna che lascia un compagno.

    c’erano buone prospettive per una seconda possibilità con il tuo fidanzato d’un tempo. ci hai provato ma non è finita come avresti voluto. 50 anni oggi non sono troppi per rifarti una vita affettiva. non ti perdere d’animo: raccogli e cocci e volta pagina.

    un grande abbraccio

  2. 12
    margie -

    Grazie mille Rossana
    sei la prima persona al mondo che ha raccolto il mio sfogo dopo quello che mi è successo, anche perchè mi sono chiusa nel mutismo.
    Ho percepito il calore del tuo abbraccio e mi ha fatto bene!

    ciao

  3. 13
    rossana -

    di niente, Margie.

    vorrei suggerirti, anche, di non giudicare troppo negativamente il tuo ex fidanzato, che ha finito con il tornare a casa con la moglie.

    non so come sia lui, nè come fosse il vostro rapporto, ma so che alcuni uomini hanno una colpa relativa nel voler essere liberi di amare chi vogliono ma nel non essere poi all’altezza della loro ambizione.

    a volte li trattiene il dovere, essendo cresciuti con la prospettiva di doversi assumere delle responsabilità; a volte, semplicemente, non sono in grado di affrontare la sofferenza da infliggere agli altri per la loro gratificazione (quest’ultima alternativa si ha quando sono affezionati alla compagna e/o ai figli). i più vigliacchi, in definitiva, sono quelli che tendono a tenere il piede in due scarpe. e questo non dovrebbe mai essere loro permesso.

    ognuno è libero di fare quello che crede, accettandone però tutte le conseguenze. e di solito è l’amante a pagare il prezzo più alto…

  4. 14
    margie -

    Hai ragione su tutto (lavori in campo sociale …sono sicurissima).
    Se lui non fosse stato eccezionale come persona, una come me non si sarebbe sicuramente cimentata in una storia impegnativa come quest’ultima e nemmeno potrebbe essere così tanto innamorata, nonostante tutto.
    Il fatto è che non riesco a capire come lui faccia a recuperare il suo rapporto coniugale così di punto in bianco e come se niente fosse… io non potrei riuscirci mai, specialmente se amo un altro! A questo punto mi sorge il dubbio che poi tanto “schifo” (continua a sostenerlo) la moglie non gli faccia, se riesce a starle vicino 24 ore su 24, dal momento che entrambi non lavorano e non vi sono spazi per stare un po’ da soli ogni tanto.
    Ma almeno questo non è un problema mio… ce ne ho già a bizzeffe da non potermi caricare anche del cruccio che lui guardi il soffitto, si annoi o senta per la coniuge un rifiuto fisico e caratteriale.

    Certo non me lo aspettavo!!!
    Pensa… solo 2 sere fa eravamo insieme, felici ,e , come spessissimo ci capitava di esternare con disinvoltura la nostra felicità di stare vicini, ballavamo sul ponte della musica a Roma un tango di un romantico violino. Siamo due pazzarelloni, ma, quando serve, molto solidi e responsabili anche.
    Mi mancherà tutto di lui.
    Penso, e non credo di peccare di presunzione, di mancare anch’io moltissimo a Lui.
    ciao Rosanna scrivimi quando vuoi: “E’ un vero piacere leggerti!”

  5. 15
    margie -

    rossana
    la mia vita è un fallimento totale…qualsiasi azione io faccia risulta sbagliata agli altri…
    sono arrivata all’annullamento della mia vitalità e non so come uscirne
    che mi consigli?

  6. 16
    rossana -

    ciao, Margie.
    mi dispiace che tu sia ancora tanto avvilita, ma era prevedibile. i sentimenti profondi non svaniscono facilmente, come neve al sole… ci vuole tempo, a volte anche troppo tempo…

    la tua vita non è affatto fallita: hai una figlia. quale motivo migliore per continuare a vivere, ad aiutarla a costruirsi un futuro, anche se risulta in fondo essere il motivo più scontato e purtroppo una ragione esterna a sè, che non è mai il massimo. prova, però, a pensare se tua figlia non ci fosse, oppure, anche solo ad immaginare per un momento che ti potesse capitare di perderla, sia fisicamente che emotivamente.

    hai un lavoro? sei autonoma economicamente? perchè affermi che qualsiasi tua azione risulta sbagliata agli altri?

    il solo suggerimento che ti posso dare è quello di sforzarti a valorizzare TUTTO quello che hai, salute e aspetto fisico, mentale inclusi, evitando di focalizzare l’attenzione su quello che NON hai. nessuno ha tutto a questo mondo! e forse sono pochi quelli che hanno provato il sentimento che ti ha indotta a seguire il canto delle sirene di qualcuno che non era totalmente quello che immaginavi.

    credo che, come molte donne, tu debba imparare ad amarti di più, a trovare in te un punto di riferimento, a non affidare la tua vita totalmente ad altri. non è mai troppo tardi per cominciare a pensare a sè, a cosa ci rende sereni indipendentemente dall’avere o non avere l’Amore. troppe donne ancora non sanno vivere per se stesse. a quelle della tua e della mia età non l’hanno insegnato ed è molto più arduo e difficile impararlo da sole, soprattutto dopo aver cozzato contro quello che può sembrare un grave errore ma che errore non è, se non da parte di chi offrendoci amore non ha pensato al nostro bene ma quasi soltanto a se stesso.

    impara a valorizzare le piccole cose, quelle che puoi darti da sola o che la natura ti offre gratis. smetti di pensare o di inseguire un rapporto di coppia. se è destino, sarà lui a porsi sulla tua strada. altrimenti, si può vivere benissimo facendone a meno o sostituendolo con altre relazioni, meno impegnative ma anche meno dolorose.

    stai pagando un prezzo alto per aver voluto qualcosa di molto prezioso. e l’hai anche avuto per qualche tempo, sia pure non in modo totale. accontentati di quanto la sorte ti ha dato e sii felice di aver vissuto a fondo il tuo sentimento. non rinnegarlo, almeno tu.

    un grande abbraccio.

  7. 17
    LUNA -

    MARGIE: ciao! Ho letto ora anche i tuoi commenti precedenti.

    @qualsiasi azione io faccia risulta sbagliata agli altri…
    sono arrivata all’annullamento della mia vitalità e non so come uscirne

    Mi dispiace moltissimo per ciò che scrivi, anche perché il solo modo per uscire dall’annullamento della propria vitalità (che è un sintomo) è spesso tornare a darle il valore che merita, al proprio diritto di esistere nel miglior modo possibile e alla propria parte più creativa e di intelligenza emotiva e intuitiva.

    Non so perché scrivi @qualsiasi azione io faccia risulta sbagliata agli altri…

    Non so chi siano questi altri a cui deleghi il potere di dirti (mi pare non attraverso una critica costruttiva) cosa è giusto e sbagliato. Certo, può darsi anche che dagli altri venga appunto una critica costruttiva, ma se la critica è distruttiva o le persone criticano le tue mosse o negano i tuoi bisogni perché mettono il loro equilibrio, in modo egoistico, innanzi al tuo (che per te deve contare pure, o no?) stai molto attenta.

    Lo stato d’animo che descrivi mi sembra possa essere quello di chi sta seguendo una direzione sbagliata… contro di sè… allora la mancanza di vitalità segnala che qualcosa non va. E’ importante però capire cosa. In cosa ci stiamo andando contro.

    Mi dispiace per come sono andate le cose con il tuo ritrovato amore… mi ha colpito il fatto che hai (forse ho capito male) riaccolto una persona che a soli 15 giorni dal matrimonio ti aveva lasciata e senza le sufficienti e veramente dirette spiegazioni. Quest’uomo può essere anche stupendo per molti versi, ma comunque non adatto a te per altri.

    PS: quoto Ema e Silvana. Per quanto riguarda Andrea e Alisa, anche se probabilmente non mi leggeranno, io penso che comunque sia il fatto di mettersi in relazione con una persona impegnata è sempre causa di sofferenza. Soprattutto quando la questione si protrae per un tempo assolutamente “irragionevole” dal punto di vista emotivo, con costi altissimi.

  8. 18
    margie -

    Carissime Rossana e Luna
    ho lanciato il mio “message in the bottle” e voi lo avete raccolto… tempestivamente, amorevolmente, dandomi le risposte di cui avevo assoluta necessità e circondandomi dell’affetto e del sostegno che speravo fortissimamente di ricevere. E’ incredibile quanto importante e lenitivo per le mie sofferenze può risultare la Vostra disponibilità nei miei confronti, in fondo non sono che una sconosciuta, ma evidentemente l’essenza della nostra anima ha una matrice comune che sfocia in un sentimento di fratellanza e condivisione dei problemi della vita che spesso non riesci a trovare nella miriade di persone che ti sfiorano quotidianamente. Faccio ammenda dei miei errori, perché di errori ne ho fatti tanti, pasticciando troppo nel tentativo di costruire un castello che nemmeno ho saputo progettare dalle basi. Voglio tranquillizzarvi circa la mia mancanza di vitalità che, anche grazie al fatto di avervi avute come amorevoli interlocutrici, non sfocerà mai in pensieri autolesivi e catastrofici. Mi trovo solo in un periodo in cui la mia persona è a pezzi, anche piccolissimi, ma intenzionata a rimetterli in ordine…sono cocci anche molto belli i miei e non posso arrivare al punto di disprezzarli…Ho solo scoperto che per amore sono disposta a dare tutta me stessa e resto al mio posto e non faccio pazzie e gesti sconsiderati perché AMO TANTO LA VITA e principalmente mia figlia, i miei traguardi professionali, la mia autonomia e tutte le persone che anche con uno sguardo benevolo mi mettono i brividi di felicità. Amo quest’uomo e le cose belle che ho vissuto con lui e non voglio essere la sua persecutrice solo per questo.
    Vi abbraccio e Vi ringrazio infinitamente del vostro calore.

  9. 19
    rossana -

    sì, Margie, tutto bene ma… con il tempo, diciamo più in fretta che puoi, prendi una decisione netta definitiva: 1) accetta quest’uomo com’è e la tua perpetua posizione attiva di amante (si può essere felici anche così – non sempre tutto si può avere…), oppure 2) lasciatelo alle spalle, conservando unicamente i ricordi migliori dei momenti trascorsi insieme, come parte vissuta e lasciata cadere. non restare, se ti riesce, nella via di mezzo, che in questo caso potrebbe risultare per te la più deleteria.

    personalmente propenderei per la versione 2: puoi ancora, se davvero lo vuoi, trovarti un nuovo compagno, tutto per te. sono stata in modo non del tutto consapevole nella via di mezzo per ben 18 anni e, con il passare del tempo, ho rimpianto l’orgoglio e il desiderio di completezza che mi ha impedito di vivere la versione 1. la vita è una sola, passa più in fretta di quanto si immagini e non è affatto bello trovarsi soli in vecchiaia…

    sono contenta d’aver appreso che intendi reagire a questo grande dolore e ti sono vicina con affettuosa comprensione.

  10. 20
    margie -

    “Ti amerò per sempre!” succede di vivere un sentimento totalizzante e poi invece ti accorgi che è impegnativo e comporta rinunce e sacrifici portarlo avanti.
    Buttarsi in storie meno impegnative? E come sarebbe mai possibile per chi la vede come me? Credo che passerò la vecchiaia da sola perché le due opzioni che mi hai prospettato non mi soddisfano minimamente!!! Ci sono tante giovani vedove al mondo…mi sembrerà di viverla come loro.

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