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A mio padre (3)

Mi siederei su una panchina con te di fianco,ti direi quel che nn sai di quanto ho pianto, più di un rimpianto,non essermi mai aperto del tutto,chi rimane resta e nn assorbe il lutto,eri una pacca sulla spalla,un’amico a cui scrivere come cantava Dalla,e quanto cose mi tenevo dentro per rispetto,della figura paterna che nn ti ho detto,mi manchi mi mancherei per sempre,mi manchi ho sempre questo peso sul ventre,la gente non capisce quando ne parlo,non capisci che la mancanza è come un tarlo,sii fiero di me e guidami ancora,sul sentiero della vita fino alla mia ora.

Lettera pubblicata il 8 Giugno 2021. L'autore ha condiviso 33 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 1 commento

  1. 1
    Rospo -

    Mio padre è mancato nel 1993, ma quanto mi manca, quante cose avrei voluto avergli detto e non l’ho fatto, quanto vorrei potesse tenere per mano il mio bambino, il suo nipotino che non ha potuto conoscere…

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