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Essere troppo diversi dagli altri

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Ciao a tutti. 

Mi piacerebbe sapere il vostro punto di vista sulla mia situazione. Sono una ragazza di 26 anni. Mi sono resa conto di non avere letteralmente amici,  tanto meno persone fidate con cui parlare. Mi sento estremamente diversa dagli altri. Se mi trovo all’interno di un gruppo va a finire che dopo poche ore mi ritrovo da sola, in disparte. Non riesco ad integrarmi! Ci provo anche, ma non mi riesce. Non mi interessano i discorsi delle persone, discorsi in cui si parla di altre persone (e magari se ne parla anche male), si parla di soldi, o ci si lamenta di qualsiasi cosa. Tutte cose che non risuonano con me. Dunque resto zitta e pian piano vengo esclusa. Non che la cosa mi crei particolare tristezza, però giunta a questo punto della mia vita mi sento veramente sola, e mi chiedo se dovrò vivere così per sempre. Sono uscita qualche volta recentemente accettando controvoglia qualche invito.. ma sinceramente, stare fuori a congelarmi al freddo a parlare del più e del meno, e stare lì a guardare queste persone intorno a me con questo bicchiere in mano e questa sigaretta e queste espressioni tristi negli occhi, sotto le maschere sorridenti.. piuttosto resto a casa. Anche entrare in luoghi affollati tipo pub o discoteche per me è problematico, la musica è troppo forte per me e in più mi manca l’aria. Non mi sembra di essere una pazza nè un’aliena, ma allora perché è così difficile trovare persone come me? Sin da bambina sono sempre stata molto diversa dagli altri. Per questo ero sempre al centro dell’attenzione, in ogni circostanza. Poi crescendo sono diventata l’opposto, totalmente riservata e quasi invisibile. Non ho mai avuto amicizie tra i miei coetanei. Ho potuto parlare e scambiare idee sempre e solo con persone molto più grandi di me (a 16 anni ho avuto la prima storia seria con un ragazzo di undici anni più grande, e da lì, tutte le mie relazioni più strette sono state solo con persone molto più grandi di me). Non so che fare. Non so dove sbaglio. Non riesco ad essere falsa, posso anche sforzarmi ma non ce la faccio proprio ad interessarmi dei discorsi delle persone. Non ho un ragazzo e non trovo nessuno. In realtà sono innamorata da anni di un uomo impegnato, ha il doppio dei miei anni e nonostante la cosa sia impossibile perché è già impegnato e altri motivi, non me lo tolgo dalla testa e nemmeno volendo riesco a provare interesse per qualcun altro, e sto passando la mia vita ad aspettarlo, sperando non so nemmeno più io con quale forza, e provando compassione per me stessa. Vi sembra che io abbia dei problemi? 

Lettera pubblicata il 18 Novembre 2015. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 53 commenti

Pagine: 1 2 3 6

  1. 1
    Angwhy -

    No,è la pigrizia che ti frega,la tua lettera dice tutto.quando il treno non passa sarebbe bene incamminarsi a piedi

  2. 2
    Rossella -

    Penso che dovresti vivere come credi. E’ indubbio che dopo una certa eta’ la stragrande maggioranza delle persone ha molti piu’ pudori. Ma e’ normale. Se ti guardi indietro ti sara’ facile realizzare che un 10 max 20 % delle persone si sposavano dopo i 30 anni. Penso che non si possa forzare la natura… alla mia eta’,pur credendo nel matrimonio, preferirei andare a convivere. Ma e’ chiaro che non mi sposero’. Non lo vivo come un problema. Capito? Nella vita si puo’ solo che andare avanti… con grande rispetto per chi non la pensa come noi.

  3. 3
    folha -

    In che senso è la pigrizia che mi frega?

  4. 4
    Golem -

    “Nella vita si puo’ solo che andare avanti… con grande rispetto per chi non la pensa come noi ”

    Ho la sensazione che questa frase verrà riproposta ancora.

  5. 5
    matteob -

    Ciao,

    inizio dicendoti che ti capisco perfettamente. Ho 24 anni e Anch’io come te sono diverso: non amo andare a ballare, se voglio uscire con altri preferisco una pizza o un locale senza casino o musica dove si può conversare. Mi piacciono le cose semplici. Molte volte però non sempre riesco a sentirmi a mio agio. Perchè ho interessi e valori e idee che sono diversi dal resto delle persone. Forse a volte anche antiquate o strane ma io sono così. E io per carattere tendo a essere molto timido. E mi sento a mio agio solo con persone che come me vengono dallo stesso ambiente o passioni. Persone che hanno idee come le mie. Attraverso anchio dubbi come i tuoi in questonperiodo ma cerco di fare in modo di accettarmi perchè ognuno è perfetto com’è. Questo lo dico sempre alle persone a cui voglio bene, anche se non sempre riesco ad applicarlo su di me e come ti ho detto sto cercando di farlo in questa fase della mia vita. Quindi voglio dirlo anche a te: sei perfetta così come sei! Non avere paura di esserlo

  6. 6
    GIORGIO -

    Comprendo bene..molto bene. Ho 46 anni e questo straniamento, questo sentirsi “alieni” a sé stanti dal contesto relazionale l’ho vissuto sin dall’adolescenza. Ricordo bene il senso di isolamento e incomunicabilità : ne soffrivo dannatamente. Il tempo non risolve ma acuisce, del resto dopo i 40 anni fare conoscenze è molto faticoso, vi è come un muro di diffidenza reciproca ma anche di disimpegno. Le mie vecchie conoscenze poi sono tutte “andate”, vuoi per impegni famigliari imprescindibili (e sacrosanti), vuoi per mancanza di tempo o per divergenze antiche ma sempre attuali, vuoi perché ognuno tende a coltivare i c.... propri. Del resto le amicizie vere sono quelle dell’adolescenza e della gioventù, se restano in piedi superati i 40 anni è miracoloso (ma non impossibile). Ti posso dire che ho imparato a non elemosinare più l’attenzione degli altri, non per narcisismo ma per amor proprio. Certo pesa la solitudine e in certi momenti è molto dura come situazione ma..il disagio di frequentare individui a me estranei e indifferenti sarebbe ben più pesante.
    E’ tutta una questione di affinità elettiva : da ragazzo/giovane ero sempre io che cercavo gli altri pur di non rimanere isolato, ma non è stato un grande affare. Avrei dovuto selezionare meglio ma ero fragile più di ora. E meno consapevole.
    Ridicolo chi ti accusa di “pigrizia” (che stronzata banale…), ma chi sono io per raccattare qualsiasi essere incontri per strada ? Manco fossi ossessionato da questo aspetto della mia esistenza, certo mi pesa ma nn ne sono schiavo e poi penso occorra prendersi la responsabilità delle proprie scelte. Penso che si possa essere sposati e pieni di figli, conoscenze, relazioni ma coltivare sempre un’isola dentro il proprio animo, un’isola misteriosa e sconosciuta a tutti e per questo preziosa, da preservare.
    Il tempo dona visione d’insieme, indulge sugli sbagli e addolcisce i rimpianti.. è tempo di amarsi di più, di avere più cura. E’ pur vero che la Natura di ognuno fa percorrere strade ben precise, il carattere poi definisce il resto. Quindi : perché dovrei snaturarmi ? Potrei considerare la cosa se il malessere, il disagio, la sofferenza fossero imperiosi, implacabili, fonte di nocività maligna. In ogni caso offro sempre una porta aperta, comunico (ci provo), ascolto, accetto contesti di relazione e provo a costruirli. Ma non forzo mai la mano, mai, tutto dev’essere naturale. Come quando ci si innamora.

  7. 7
    GretaEvaMaria -

    Ciao Folha,
    sono quasi tua coetanea, ho 25 anni, e anch’io un pò di tempo fa ho scritto qui qualcosa che c’entrava con la solitudine. Posso dirti che non sei l’unica a trovarti con certe riflessioni.
    Ritrovo molto di me in ciò che scrivi.
    Sono fortunata, sono sposata con un ragazzo anagraficamente poco più grande di me, ma che è sempre stato più maturo dei suoi coetanei già da quando lo conobbi, ormai diversi anni fa.
    Per il resto anch’io le poche situazioni in cui mi sono trovate bene le ho condivise con persone adulte anche quando ero più piccola. Come te, anch’io non ho amici, e come te anch’io certe dinamiche dei comuni gruppi le ho sempre avvertite distanti dal mio modo di essere, di concepire l’amicizia e la condivisione.
    Come ti ha scritto MatteoB, anch’io mi sento “semplice” del tipo di divertimenti, ciò che realmente più mi manca è forse l’autenticità, nelle sue varie sfumature. Ed infine, come te, una cosa che ripeto spesso è “Non so che fare. Non so dove sbaglio. Non riesco ad essere falsa”.
    Ad ogni modo, preferirei scriverti privatamente. Se ti fa piacere, ti lascio la mia email, non sentirti costretta: gretaevamaria@gmail.com

    ciao, buona serata

  8. 8
    Sofia -

    Come vi capisco..
    ….alla perfezione….e non ne avete idea!!!!

  9. 9
    fabio -

    non sei un aliena,sei un aliena che non sta vivendo altri alieni…
    ovvero hai un altra mentalita e interessi rispetto a quel cerchio di persone che stai frequentando! esempio??? se tu fossi atea e i tuoi amici ti porterebbero a fare la cherichetta saresti alienia?? no! rimarresti atea! quindi coraggio e vedrai che troverai la tua strada! anzi…non cedere a fare cose che non ti stimolino e non ti gratifichino! giocati la partita piu bella chiamata vita!

  10. 10
    Condor -

    @Folha probabilmente il “problema” e che sei più matura dei tuoi coetanei, e quindi avendo interessi diversi da quelli della tua età, fai fatica a socializzare.
    Faccio un esempio: se ha 16/18 anni tutti si fanno le canne, e tu non te le fai, tendi a rimanere isolato dal gruppo.
    Questo vale anche per gli altri interessi: Disco, pub, ecc.
    Per questo probabilmente punti un uomo più grande di te. Ma ti sconsiglio di proseguire sulla strada di un uomo sposato, che secondo me ti può portare solo guai.
    @Giorgio quello che hai scritto al 90% avrei potuto scriverlo io!

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