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Zavorre in famiglia

Buongiorno, scrivo per chiedere un consiglio su come gestire i rapporti nella mia famiglia. Avevo già scritto tempo fa per avere qualche parere e mi sono resa conto anche grazie ai Vs consigli che ho necessità di liberarmi di tutte le zavorre che ho e che mi legano alla mia famiglia. solo che non so come fare.
Brevemente, io ho 27 anni quasi, mi reputo una ragazza brillante tuttavia la persona con cui ce l’ho più al mondo è mio padre. Maschilista, assente, autoritario, pigro. Mi ha letteralmente terrorizzato da piccola e mi ha causato un’insicurezza di fondo che mi impedisce di realizzarmi come vorrei. Odio gli uomini per colpa sua. Nonostante non sia mai stata lasciata, non abbia mai trovato dei cattivi ragazzi, anzi, ho sempre lasciato io, sono convinta che tutti gli uomini siano come lui, nonostante abbia delle prove che non è così e il ragazzo con cui sto è meraviglioso.
Oltretutto da circa un anno mia mamma (che considero l’unica che mi vuole veramente bene) è gravemente malata di tumore; grazie alle cure che ha fatto ha sempre vissuto una vita normale senza problemi e lui se ne approfitta. non aiuta in casa, se ne frega se lei è malata. L’unica che si preoccupa per la sua salute sono io. Io ogni giorno vivo col senso di colpa e la preoccupazione che se io non ci sono a casa (lavoro) , nessuno aiuta mia madre e magari potrebbe sentirsi male. Inoltre lei è troppo buona e dice sempre di sì, per esempio andare via la sera (non vuole perché si stanca) , oppure fare dei lavori pesanti al posto di mio padre, pur di non litigare. Mio padre purtroppo è talmente pigro che trascorre interi giorni sul divano (qualche volta è a casa in cassa integrazione) . non si lava nemmeno. Io se potessi gli darei fuoco, perché ha anche il coraggio di lamentarsi se deve fare qualcosa.
Ho paura anche io di litigare ma anche vorrei difenderla, purtroppo è così. Ho ancora paura di mio padre. Spesso passo delle ore a farmi venire il nervoso cercando di “prepararmi” delle risposte su cosa potrebbe dire lui, poi non dico niente perché non si presenta l’occasione. Penso spesso a come sarebbe meglio se non ci fosse. E il bello è che lo dico senza nessun senso di colpa.
Io vorrei tentare di liberarmi di queste paure ma non so da dove partire. Forse dovrei cercare di costruire un rapporto diverso con mio padre, non come ora che è superficiale. Alla fine da una parte credo anche che lui sia buono un pochino, e che mi voglia bene, a modo suo. Un modo che è assurdo, perché lui pretende solo di essere servito e riverito.
Ma comunque i litigi da pazzi che capitano ogni tanto perché scoppio e gliele dico tutte, non portano a niente, dopo non ci chiediamo neppure scusa!
Io so che non posso difendere mia madre e che dovrebbe essere lei a imporsi, però ne ha passate tante nella sua vita e mi fa una rabbia incredibile perché adesso che poteva stare tranquilla visto che i figli sono grandi no, le doveva capitare un tumore. Io non posso fare niente per lei, l’unica maniera che ho per starle vicino è difenderla e preoccuparmi per lei. Cerco sempre di fare dei lavori, quando ho tempo (io studio anche all’università e lavoro a tempo pieno) ma non basta.
io vorrei solo liberarmi da tutti questi pesi, riuscire a impormi su mio padre in maniera “civile” e non sentirmi più in colpa per mia madre.
Grazie a tutti.

Lettera pubblicata il 21 Marzo 2012. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 1 commento

  1. 1
    IO -

    Non dovresti sentirti in colpa per tua madre, ma dovresti solo aiutarla e starle vicino quando è stanca o sta male.
    Forse tua madre ha sempre pensato di voler mandare a quel paese tuo padre e molto probabilmente non l’ha mai fatto nel nome della famiglia e per i figli.
    Ora sei grande e forse tocca a te aiutarla.
    Tuo padre è così e non potrai mai cambiarlo o lo accetti o lo mandi a quel paese.

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