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Una vita di rimpianti

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Lettera pubblicata il 28 Febbraio 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 57 commenti

Pagine: 1 3 4 5 6

  1. 41
    Lorenzo -

    (continua)
    … nessuna coppia di innamorati è più felice di una qualsiasi coppia sposata nei suoi primi momenti di intimità, nessuna prova le estasi che tu immagini. A causa di questo dannato romanticismo fondato sul niente sbagli bersaglio. Credi di desiderare una donna e l’unione perfetta, invece quello che ti manca è un’altra cosa: l’ebbrezza della passione pura e semplice. Tu non desideri nessuna donna: tu desideri INNAMORARTI e quel peculiare stato d’animo di esaltazione, di dedizione, di fusione con un Altro Idealizzato… cose che da troppo tempo non provi più o forse non hai mai potuto provare (da qui il rimpianto). Ora che sei a metà della vita e hai raggiunto gli obiettivi essenziali, i vecchi ideali non bastano più, e ne stai cercando uno nuovo, e soprattutto l’entusiasmo e l’energia che averne uno potrebbe darti. La tua psiche ha bisogno di cambiare assetto, di rifondare il suo sistema di valori: e la tentazione di farlo buttando all’aria il matrimonio e trovando un’altra donna è comprensibile. Ma non è questa la risposta alla domanda fondamentale, che a 40 anni non si può più eludere: QUAL’E’ IL SIGNIFICATO DELLA MIA PRESENZA IN QUESTO MONDO? Non troverai il senso della tua vita scopando con una nuova amante… se non per qualche settimana o qualche mese. Alla fine ti ritroverai con una donna che ti è indifferente come ormai per te lo è tua moglie. Sappilo bene. Piaccia o no, un quarantenne che vuol fare il giovincello e il cicisbeo (cosa incoraggiata dalla cultura dominante) sbaglia perchè questo in termini psicologici si chiama REGREDIRE. Tu devi PROGREDIRE. Come? Qui si esce dal campo delle soluzioni facili. Quando si è faccia a faccia con se stessi e il Problema, la risposta può solo essere individuale. L’impegno sociale, l’avventura artistica, il progetto di una laurea o cambiare lavoro sono risposte possibili. Inseguire le sottane non è una risposta, è una cazzata: non è così che capirai il motivo per cui il Destino ti ha fatto esistere Qui e Ora!

  2. 42
    rossana -

    concordo con quasi tutto quello che ha scritto, benissimo, Lorenzo.

    ma mi sono soffermata su questa frase: “cose che da troppo tempo non provi più o forse non hai mai potuto provare (da qui il rimpianto).”
    con particolare accento sull’ultima parte.

    vero che l’innamoramento (definibile anche come inganno di natura, per assicurare la riproduzione della specie) è quasi sempre maledettamente effimero

    vero, anche, però, a mio avviso, che in certi casi perdura molto a lungo, affievolendo e modificando il suo aspetto ma non perdendosi mai del tutto.

    comunque, per un soggetto sensibile, che non ne abbia potuto mai beneficiare, può essere una grave perdita non averlo provato.

    alla fine della vita, quando si traggono i bilanci conclusivi,
    è molto soggettivo valutare quello che per noi è stato davvero importante.

    personalmente, non cambierei mai 3 mesi d’innamoramento con 30 anni di tranquilla vita familiare

  3. 43
    Lorenzo -

    Per Rossana: hai ragione a dire che chi non ha mai potuto provare l’estasi dell’essere innamorato e ricambiato alla fine della vita la rimpiange, ma in fondo credo che se è questo che ti è capitato, ha un senso e comunque lo si deve accettare, anche se fa rabbia, anche se non lo si capisce. Tranne in casi di eccezionale sfortuna, come quelli di chi muore giovane di leucemia o finisce paralizzato in un incidente (purtroppo non rari) o di eccezionale fortuna (purtroppo rari), la vita è fatta in modo tale che non possiamo avere tutto, amore, ricchezza, potenza, sapienza, salute, equilibrio, creatività, bellezza… ma d’altro canto riusciamo ad avere alcune di queste cose in buona misura, mentre invece altre in misura mediocre. Ed esiste di solito un equilibrio sottile per cui se abbiamo avuto poco amore, magari ci è capitato molto piacere, se abbiamo avuto poca salute, ci è toccata molta saggezza, se abbiamo avuto poco denaro, abbiamo avuto tanta amicizia e tranquillità in famiglia. Ciascuno dovrebbe avere l’onestà di riconoscere che se è stato sfortunato in qualcosa, sarà però stato fortunato in qualcosa d’altro. E di accontentarsi così. Capisco che un Isoladelvento si chieda: “Perché proprio a me doveva toccare un’esistenza senza vero amore?” Un altro (io!) potrebbe chiedersi a sua volta: “Perché proprio a me doveva toccare un’esistenza senza un lavoro appagante e dignitoso?” Non c’è perché: è la nostra sorte, è la stella sotto cui siamo nati, è il destino che è differente per ognuno, e invece di lamentarsi ognuno farebbe bene ad essere felice se appena appena ha la salute, qualcosa da ficcare in pancia e la forza per reggersi in piedi. Questa è davvero l’unica cosa indispensabile, il resto è un accessorio. Certo se è così ha un significato, ma temo attenga a una sfera metafisica che non possiamo comprendere (non sono credente ma credo che la locuzione abusata: “è così perchè lo ha voluto Dio” sia molto efficace, e anche consolante).

  4. 44
    isolanelvento -

    Lorenzo, dì la verità fai lo psicologo o qualcosa del genere, la tua capacità di leggere l’anima mi sembra troppo dotta ed elegante per non appartenere a qualcuno che si confonta con tematiche simili giornalmente e per mestiere.
    Concordo con quello che dici al 99%, eppure c’è un piccolo 1%, che non s’arrende totalmente alla tua lettura della mia situazione, lettura giustissima, e assennatissima ma c’è qualcosa che mi sfugge, che si ribella a quello che scrivi. Una sensazione, che trova conforto un pò nelle parole di Rossana. E’ come se mi mancasse qualcosa, voglia di innamoramento effimero? può darsi. Eppure c’è dentro me un vuoto, un vuoto che non riesco a colmare. Dirai che quello è un vuoto primordiale dell’uomo, che non si può riempire con nulla, è l’oblio della nostra natura, il bisogno del completamento, che per molti lo si raggiunge con la fede con Dio. Può darsi, ma la mia grande sensibilità, che purtroppo mi porto dietro, reclama qualcosa, ha una grande fame di qualcosa; di effimero innamoramento? di effimero sesso? forse si. Ma allora ribalto tutto con la domanda, quello che vivo è l’inevitabile involuzione di qualsiasi rapporto? si finisce insomma così a sognare amori impossibili? e se non lo si fa è solo perchè ci si butta in altre effimere ricerche? denaro, potere, fanatismo religioso? ecc. Che confusione che ho in testa!
    E se invece avessi bisogno di sbagliare, di provare nella seconda parte della mia vita sensazioni, emozioni, che non ho provato? di vivere un pò di rimorsi invece che sempre di rimpianti???

  5. 45
    rossana -

    isolanelveneto,
    concordo che Lorenzo è stupendo e bravissimo nel rendere i suoi concetti. mi sorprende che i suoi talenti non siano sfruttati come vorrebbe…

    il seguente: “farebbe bene ad essere felice se appena appena ha la salute, qualcosa da ficcare in pancia e la forza per reggersi in piedi.” andrebbe inciso a lettere d’oro in molte camere da letto di persone infelici.

    premesso questo, la scelta è tua: preferisci i rimorsi o i rimpianti? basta che tu ti renda conto che metti a repentaglio la tua attuale situazione di precario equilibrio e che questo tuo bisogno è abbastanza forte da rischiare di scombussolare un po’ anche l’esistenza di altri, che magari proprio non lo vorrebbero…

    dopo di che, salterà fuori o non salterà fuori questo innamoramento?
    secondo me, se in te ci fosse stato vuoto affettivo, già sarebbe comparso. bisogna essere “pronti” a innamorarsi, cioè vigili a quanto ci circonda… magari pure senza essercene resi del tutto conto.

    e dev’essere un bisogno connaturato con la nostra personale natura, altrimenti ci si dedicherebbe ad altre ricerche. è necessario, anche, che ogni precedente “storia” sentimentale sia definitivamente chiusa, a volte con la morte fisica, altre con quella psichica.

    poi, bisogna purtroppo anche essere capaci d’amare (non è affatto cosa facilissima, come potrebbe sembrare). ecco perchè, chi ha amato una volta è spesso in grado di amare di nuovo, mentre chi non ha amato mai potrà inventarsi tanti innamoramenti, idealizzati, ma non averne mai provato uno vero.

    te la senti di imbarcarti in tutto questo? se sì, allora vai e non voltarti mai indietro! tanto è pressochè impossibile farlo, emotivamente parlando…

  6. 46
    rossana -

    Considerazioni personali sull’amore

    1) un tempo credevo a un sentimento “eterno” o che potesse almeno durare una vita. oggi come oggi (sarà perchè la vita si è molto allungata?) ci credo un po’ meno, sia pure con le debite, luminosissime, eccezioni, rare come le vincite al lotto!

    2) sono passata, da inguaribile sanguisuga emotiva, a considerare questo sentimento al pari del rinnovarsi delle stagioni, con la differenza che spazia sulla terra intera e capita, di tanto in tanto, temporaneamente nel cuore e nei sensi di qualche malcapitato, che se lo porta addosso, spesso alquanto faticosamente, fino a quando questo abito non gli si sbrandella per naturale consunzione.

    per lui, povero Cristo, è finita. pagherà in dolore, spesso al doppio, tutta la gioia che ha avuto e, se è abbastanza saggio, ne conserverà imperituro ricordo.

    l’amore, come i fiori dopo le bombe su Hiroshima, rifiorirà altrove, farà palpitare e patire altri amanti, per finire e rinascere in un ciclo infinito di emozioni e di grazia divina. non per niente è il sentimento che più ci avvicina all’infinito, anima e corpo!

  7. 47
    isolanelvento -

    Rossana, stavolta i brividi me li hai fatti venire tu, nel leggerti…
    Qui, mi mettete in difficoltà, non solo trovo persone molte brave ed eleganti nello scrivere, ma, sopratutto, che denotano una profondità e una analisi interiore invidiabile. Che infatti vi invidio, che forse avevo un tempo, ma che con il tempo ho forse perso, o forse solo smarrito, rinchiuso nell’aridità e nel deserto di solitudine in cui mi sono cacciato per sopravivvere.
    Mi ha commosso Rossana la tua descrizione dell’amore, che condivido e che, pur se disincantata e disillusa, mi dà una luce di speranza. Parli di qualcosa di sfuggente, di temporaneo, di caduceo, ma comunque di esistente, di vero, di bellissimo, e a volte di eterno e di infinito, qualcosa che ci avvicina all’infinito…
    Grazie.

  8. 48
    Lorenzo -

    Mi pare che tutti insieme ci stiamo avvicinando alla soluzione: lo stato d’animo di Isolanelvento è passato dalla disperazione al dubbio, ed è un grosso passo avanti.
    Prima eri come un uomo con la testa bloccata in una morsa, che ti costringeva a mantenere gli occhi fissi sempre sulla stessa cosa orrenda (o a chiuderli per non vedere), ora ti stai liberando, stai ampliando la tua visuale… e il paesaggio nebbioso della tua interiorità, che pian piano si schiude, ti rende confuso. E’ normalissimo. Sei un uomo sensibile e dotato, si comprende dalle domande stesse che ti poni, in questo mondo avido, baro e libidinoso non sono molti a farsele, ma per arrivare alla “tua” risposta, quella che ti riempirà la vita di nuovo significato e ardore, sappi che dovrai lavorare molto su te stesso, sul paesaggio dell’anima, inquadrarne i vari elementi, definirli, inserirli in un nuovo tutto armonioso.
    Io credo che come tanti tu hai speso la maggior parte delle tue energie per le cose concrete della vita: lo studio, il lavoro, la famiglia, la società: giustissimo, questo è il compito della gioventù… ma il prezzo che si paga è il non poter sviluppare pienamente se stessi, scoprire i propri talenti, elaborare gli ideali, sviluppare una visione dell’universo e del senso della nostra presenza. Arriva un momento, di solito intorno alla tua età, che queste esigenze inappagate reclamano soddisfazione. Questo è il tuo problema, il “vuoto” che hai ben descritto: hai fame di significati, e questa si presenta mascherata da fame d’amore. Non è desiderio di effimero come hai scritto, non svalutarlo, al contrario è desiderio di eterno, ed è giusto che trovi modo di soddisfarlo, è un bisogno naturale come la fame e la sete, ne va del tuo benessere psicologico ed è non solo opportuno ma doveroso che tu intraprenda una ricerca spirituale.
    L’aspetto negativo della tua situazione è che l’insoddisfazione affettiva interferisce con le tue esigenze autentiche, rendendole difficili da leggere…

  9. 49
    Lorenzo -

    Ora il mio consiglio è fare chiarezza, separare nettamente le due cose. Di qua il desiderio di qualche nuova esperienza erotica o affettiva, cosa secondaria. Di là i bisogni spirituali, cosa principale. Se dovessi riuscire a soddisfare questi ultimi, che significa sviluppare una visione complessiva della realtà, un sistema di pensiero e delle passioni artistiche, scientifiche e culturali, vedrai che il bisogno di evasione amorosa si ridurrà moltissimo, e forse ritroverai perfino l’armonia con tua moglie. Comincia a ritagliare dei tempi tutti tuoi, da dedicare alla lettura (forse ti darò dei suggerimenti più avanti), al pensiero, alla contemplazione, a qualche hobby creativo, non importa se riesci bene o meno. Ti darà un sollievo enorme e ti snebbierà il cuore, vedrai. Infine non è detto che le avventure romantiche non debbano venire: ma certo non verranno se tu affronti il problema con questa tensione eroica e tragica fame di assoluto, come se dagli occhi di una ragazza aspettassi chissà quale rivelazione religiosa che non riesci a procurarti altrimenti. Io confido che infine i tuoi desideri spasmodici d’amore si ridimensioneranno, al punto che forse li riuscirai a soddisfare con qualche scappatella nascosta, senza disintegrare la tua famiglia (chiedo scusa a tua moglie, ma è il prezzo che molti matrimoni pagano per continuare a reggere), o meglio ancora che spariranno del tutto. Davvero, come ti ha chiesto Rossana, non hai nessun ricordo positivo di momenti felici con tua moglie? Eppure avete desiderato e avuto bambini, li avete allevati, avete certo festeggiato ed esultato per tante piccole cose, siete stati confidenti e complici per anni, vi sarete credo guardati negli occhi con amore, tante volte… Quegli sguardi contenevano tutto, se almeno uno ti resta nella memoria non devi avere rimpianti. Sono cose che si possono rinverdire, se solo smetti di essere ripiegato sulla tua piaga interna e ti sciogli, ti apri alla vita, anche con tua moglie tutto può cambiare.

  10. 50
    rossana -

    sempre interessante constatare come per il mondo maschile l’amore sia un benessere accessorio, il cosiddetto “riposo del guerriero”,

    mentre per il mondo femminile (non so se nelle giovani generazioni è ancora così) il “guerriero” stesso, e di conseguenza i sentimenti che ad esso legano, sono spesso quasi l’unico obiettivo d’interesse.

    esistono, però, anche uomini che hanno un’anima colorata di rosa, senza nulla togliere alla loro virilità. forse, per questi, l’amore è più importante di qualsiasi altra occupazione. sono rari ma stupendi nella loro proiezione su quello che, a mio avviso, è veramente importante: il sentimento, sia esso per un partner, per un figlio, per un amico o anche per un cane.

    quello soltanto è materia viva che regge e ispira il mondo. tutto il resto, sia pure utilissimo e in continua evoluzione, ne è, di fatto, soltanto un contorno.

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