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La vera causa di tutto questo

Ciao ragazzi e ragazzi. Sicuramente avrete letto qualche mia discussione, e vi ringrazio per l’attenzione che mi avete dato e per le risposte, che mi sono state molto utili, vi ringrazio. Mi scuso per l’afflusso di pensieri che sto per scrivere, mi scuso se alcune frasi non avranno senso, cercherò di essere breve e coinciso. Arrivo al dunque. Credo che tutte le problematiche che sto avendo, che ho avuto e che avrò abbiano un’origine molto più profonda di quello che pensavo. Innanzitutto vi faccio presente che ho 18 anni, e non so praticamente nulla della vita, delle vere problematiche che affronterò in futuro. Cerco di immaginarle, ma l’ansia e la paura prevalgono su di me. La cosa più importante da fare è superare il passato, ci ho provato e ci provo, cerco di convincermi di averlo fatto, ma ritorna, e quando lo fa, mi sopraffa. Francamente non ho ancora superato un bel niente, non l’ho dimenticato. C’è comunque da dire che gente se la passa/lo ha passato molto peggio di me, evidentemente sono molto sensibile. E devo dire che nel mondo là fuori, so nasconderlo molto bene, sono diverso ora, prima no. Anche se ci sono state persone che hanno tastato parti dolenti e mi hanno visto crollare davanti ai loro occhi. Ed ho ricevuto una risata in faccia. Me ne vergogno, molto. Ho sempre sperato da bambino che a quest’età le cose sarebbero state diverse, mi sbagliavo. Non augurerei quest’inferno al mio peggior nemico, è un’inferno psicologico. Magari di sé per sé non è un problema, ma la durata lo è. Posso dire che il tutto da circa 10 anni, non ricordo nei particolari le cose, da qual’età è iniziato tutto. L’unica fortuna è stata ed è l’amore della mia famiglia. E sono davvero felice per questo. Ora, non sto per fare la vittima, dirò la verità senza esagerare. Dai miei coetanei sono sempre stato picchiato, pesantemente. Quando facevo le elementari tornavo a casa sempre piangendo, i miei genitori andavano sempre dalle insegnanti, ma nulla cambiava. Ricordo che un giorno, un bambino, non ricordo cosa fece, ma ritornai a casa sanguinante in viso. Molto sangue, mica un taglietto. Non ricordo quanti giorni passarono, ma un maestro ci fece abbracciare in aula davanti ai nostri rispettivi genitori e tutta la classe. Ma nulla cambiò, ci fu calma, ma poi tutto ricominciò. In ogni caso uscivo raramente di casa, e se lo facevo, uscivo con mio padre, per paura di incontrare i “bulli”. Solo con un bambino andavo d’accordo, un bambino davvero bravo, ora devo dire che è davvero un bravo ragazzo, ma ormai non ci conosciamo più. Poi alle medie, divenne tutto psicologico, scoprii di essere un “cesso, repellente”, a volte mi buttavano la spazzatura addosso. Anche una professoressa contribuiva (ormai deceduta ahahah, ha avuto quel che si merita). Poi arrivano le superiori, “tutto cambierà” mi dicevo, “avrò una ragazza e degli amici” (ps: zero vita sociale fino in primo superiore, avevo solo quattro amici, e ci uscivo a volte, poi ci sono stati anche due ragazzi bravissimi, che dalla seconda media fino in terza mi hanno alleggerito la cosa) , comunque no. In classe andò tutta una merda, prese per i fondelli a non finire da tutti. Conobbi una ragazza, ci portammo all’esasperazione a vicenda, poi tutto finì (indirettamente credo che sta cosa continui, mi arrivano alcune male lingue, chissà chi è l’artefice). Iniziai ad uscire con una compagnia, e mi sono divertito con loro, non sempre, ma è normale che ci siano alti e bassi. Poi arrivano le cottarelle, min.... i rifiuti, con una ci siamo insultati per mesi, pubblicamente (la prendo sul ridere ora). Una bocciatura a scuola e il cambio. E in tutto questo tempo sono stato instabile, cambiavo personalità e interessi alla velocità della luce. E poi, ladies and gentlemen, arriva il bodybuilding, la salvezza. Inizio con lo sport e cambio, smetto di pensare al suicidio, do importanza e difendo i miei valori, e divento la testa dura di oggi (con qualche debolezza, a volte. Che devo superare. ). Inizio a farmi un “nome” nella palestra che frequentavo, e le prese per il culo iniziano a svanire, olé. Ma a causa di un ragazzo (egocentrico, il classico “io faccio le cose bene, gli altri no”) della compagnia che frequentavo/frequento a volte, riprendono, indirette, ma riprendono. A scuola ho qualche amico/a, poi ci stanno quelle che hanno pregiudizi su di me, ma credo che chi mi conosce, non parli male, forse sono il (“simpatico”, “divertente”, leggermente asociale, stronzo e cinico). Comunque, apparte qualcuno e il mio migliore amico, sono solo. Passo le giornate chiuso in casa, mi alleno, e sto attaccato al pc. E sono vittime di alcune paranoie sul mio aspetto fisico, che si risolveranno col tempo. Che dire, rileggendo tutto sembra che alcune cose siano migliorate, tranne che non riesco a stare con gente del mio passato, ed ho perso la voglia di avere una vita sociale attiva (ma in fondo in fondo, la voglio, eccome se la voglio). Il problema di fondo, è l’ indifferenza che ha la gente verso di me, è la cosa più brutta che ci sia, davvero. Magari anche io do indifferenza e forse non me ne rendo conto. Ma non mi sembra che sia questo. Grazie mille per l’attenzione, spero di ricevere qualche risposta e magari qualche consiglio su come superare certi eventi del mio passato (che non ho menzionato, e non menzionerò) , e su come superare certe paranoie ed iniziare a vivere a pieno la mia vita. Sono positivo, grazie per l’attenzione.

Lettera pubblicata il 20 Giugno 2015. L'autore ha condiviso 19 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Non devi sentirti in balia del mondo. Credimi: non sei il primo pensiero di nessuno! Questa consapevolezza dovrebbe aiutarti ad avere dei punti di riferimento. In genere a scuola abbiamo tutti uno o più amici… dopo ci si perde di vista ma non sarebbe stato normale non essersi integrati. Il tuo problema è un problema d’integrazione. Non essere accettati è normale… integrarsi nel contesto di lavoro piuttosto che a scuola è un dovere. Chi la pensa diversamente non riuscirà mai a sentirsi un cittadino o un membro di una comunità. Come trascorriamo le nostre giornate non dovrebbe essere un problema degli organi d’informazione perché per essere integrati non dobbiamo necessariamente avere una giornata satura d’impegni fuori casa.

  2. 2
    gimmy -

    Sei un ragazzo con un vissuto tormentato..sicuramente ingiusto e spiacevole, ma rileggendo la tua lettera tutto sommato hai avuto una vita di alti e bassi, dove più o meno ci sono passati in tanti…tu ovviamente ne hai sofferto cosi tanto in quanto avendo una natura più fragile ti sei lasciato scalfire con facilità poichè sei stato incapace di reagire con durezza alle prove della vita. Comunque adesso le cose vanno meglio perchè dici di essere solo, quando in realtà hai un migliore amico e qualcun altro, stare chiusi in casa a reprimersi non ti fa bene cerca di proporre tu delle cose e impara a ravvivare il tempo e la compagnia; il passato purtoppo non si cancella, il futuro si può migliorare, vai in palestra.. quindi ti avvicini a qualcosa che ti piace tanto fare, essere positivi è gia un cambiamento consistente, il tuo credo sia più che altro un problema di autostima che dovresti superare con le tue forze, devi convincere te stesso che non ce nulla di sbagliato in te e che hai tutte le carte in regola per poter vivere la vita come chiunque altro, se parti sfiduciato mostrandoti inadeguato anche gli altri vedranno in te le stesse cose, quindi ribellati al tuo essere pessimista e lascia spazio alla tua grande voglia di vivere, che a 18 anni cè tutto un mondo ancora da scoprire e da raccontare.
    FORZA ragazzosolitario…..

  3. 3
    nevealsole -

    Caro ragazzosolitario, sono anche io una “ragazza solitaria” e ho pochi anni più di te. Ho subito anch’io bullismo ma alle scuole superiori.. Un po’ per questo motivo e un po’ per altri ho faticato a finire la quarta superiore, ma c’è l’ho fatta. Però sono caduta in depressione e così non ho fatto subito la quinta ma ho aspettato un anno (in cui mi sono dedicata ad altro). Anche io sento che il mio passato mi fiata sul collo, talvolta la depressione mi sembra lontana quasi appartenente ad un’altra vita, altre volte la sento terribilmente vicina come se mi impedisse di fare qualsiasi cosa. È come se ci fosse stato in prima e un dopo nella mia vita. Il tuo dopo è il body-building, ma sai benissimo che c’è molto altro.. Ci vorranno anni. Anche io ho iniziato molte cose e, se le ho portate a termine, è stato sempre con grande fatica. Sento dalle tue parole una grande sofferenza e sensibilità, una voglia di riscatto prepotente. Mi farebbe molto piacere se mi scrivessi. Ho creato una mail apposita per scambiare opinioni con voi del sito. nevealsole1993@gmail.com

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