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Un’estate come tutte le altre

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Salve cari amici lettori scrivo perché mi sento male quando i miei figli mi dicono: Papa’ anche quest’anno non possiamo andare al mare? Allora io con la testa bassa gli dico: Purtroppo figli miei non si puo’ perché ve lo devo dire, la nostra situazione e’ molto seria e anche quest’anno mi dispiace tanto non si puo’. Ho sentito un dolore al cuore quando ho visto i miei figli che si sono allontanati con la faccia rattristita e con il passo lento. Io lo so che loro non hanno nessuna colpa di come siamo messi in famiglia e credetemi se non eravamo cosi avrei fatto qualsiasi cosa per vederli felici come quando erano piccoli che li accontentavo sui loro piccoli desideri. 8 anni che non ci muoviamo di casa, 8 anni che soffriamo perché e’ brutto quando non puoi permetterti piu’ nulla. Noi non sappiamo piu’ cosa significa una pizza, un gelato, comprare un vestiario o fare la spesa usando il carrello pensando di riempirlo. Adesso che non abbiamo piu’ neanche un mezzo e’ ancora peggio perché siamo sacrificati in casa perché ti passa anche la voglia di uscire, dove vai se non ti puoi permettere nulla? Io e mia moglie certe volte andiamo in centro, che da casa nostra non e’ distante, ci sediamo sulla panchina e osserviamo tutta la gente che passa con le borse con gli acquisti fatti nei negozi o quelli seduti ai tavolini che mangiano un gelato e bevono qualcosa. Allora io gli dico a mia moglie per non farla sentire in imbarazzo, vuoi un gelato? vuoi qualcosa da bere? mia moglie mi guarda sorridendo e mi dice: No non mi va, quando invece so che non e’cosi, perché lei pensa che quei soldi possono essere utilizzati per un’altra cosa molto piu’ importante. In parole povere quando non puoi neanche permetterti cose cosi banali, allora li c’e’ molto da riflettere e dici ma come ci siamo ridotti, quindi altro che andare al mare, qui c’e’ da affogarsi al mare. Poi e’ anche brutto in questo periodo quando senti parlare qualcuno che dice: La prossima settimana andiamo in Sicilia, vado a Gela o vado a Palermo dai miei genitori o dai parenti. La per me e’ come ricevere una coltellata, perché io essendo Siciliano e per esattezza palermitano mi sento una fitta al cuore, perché a 8 anni che non vedo mia mamma e i miei fratelli che sfortunatamente anche loro giu’ in Sicilia se la passano scarsa, altrimenti mi avrebbero aiutato sicuramente e avrebbero fatto in modo di farmi venire giu’, ma anche loro hanno molti problemi. Quando sei lontano dalla tua terra e specialmente quando ti trovi in diffocolta’ la famiglia e’ molto importante perché almeno hai un po’ di sostegno morale e materiale che non ti risolve i problemi ma che ti fa sentire piu’ tranquillo, perché ti fanno capire: Non ti preoccupare noi ci siamo. Essere da soli e’ brutto perché ti pesa ancora di piu’ cio’ che stai vivendo. Scusatemi ma le mie parole, che a qualcuno possono apparire insignificanti, per me hanno un grande valore che non bisogna mai perdere o dimenticare.

Giacomo.

Lettera pubblicata il 10 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 33 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    Angelo 9 -

    Carissimo, solo un piccolo consiglio, se ritieni di poterlo accettare. Ogni tanto tu e tua moglie concedetevi un caffe’ e quando puoi compra un gelato ai tuoi figli o un biglietto del cinema. Qualche euro speso per una piccola soddisfazione e’ benedetto e non peggiorera’ la vostra situazione. Vivete alla giornata, con giudizio e’ ovvio, ma confidando nel fatto che se Dio domani vorra’ inviarvi un aiuto non detrarra’ di certo le spese del cinema o del gelato…

  2. 2
    Nixia -

    Sono periodi difficili per tutti, in parte ti comprendo.
    Concordo però con l’opinione di angelo9, ogni tanto concediti qualcosa.
    Un piccolo sfizio aiuta molto, dona un sorriso e ti aiuta a guardare la vita con un pizzico di positività in più.
    Buona vita.

  3. 3
    filipp -

    Caro Giacomo. Quanto vorrei che la situazione per te migliorasse. Te lo auguro di tutto cuore. Trovo così ingiusto che la sorte si sia così accanita contro di te. Però tutto cambia… Quando meno te lo aspetti arriva il miglioramento, mai perdere la speranza. I tuoi bambini cresceranno con grandi valori ad avere un padre come te… Gli stai insegnando tanto e gli stai trasmettendo qualcosa di valore inestimabile, il coraggio di andare avanti con dignità anche quando è tutto avverso. Sono certo che sono fierissimi di avere un padre come te, io lo sarei! Vai avanti Giacomo, i giorni di sole arriveranno anche per te e la tua famiglia vedrai. Tanti tantissimi auguroni. Un abbraccio.

  4. 4
    Giacomo -

    Grazie tanto cari amici per le vostre parole di conforto, mi danno forza e coraggio. Io vorrei dare e fare tanto per la mia famiglia ma io e mia moglie nonostante siamo ancora giovani, abbiamo una mentalita’ un po’ diciamo all’antica, nel senso che, penso e spero come fanno altri genitori, pensiamo prima di spendere un euro, ai nostri figli. Questo e’ quello che ci hanno insegnato i nostri genitori. Noi siccome siamo in queste condizioni, certe volte quando usciamo, anche se vorremmo mangiare un gelato o prendere un caffe’ seduti al tavolino o sulla panchina, ci vergogniamo perché abbiamo paura del giudizio delle persone che ci conoscono e che sanno come siamo messi noi, a cominciare da quelli della parrocchia e del condominio. Questa gente e’ talmente pettegola che magari dicono: Guarda a quelli si mangiano il gelato e poi non pagano nulla e vanno a chidere l’elemosina in chiesa.Purtroppo cari amici esiste pure questa gente che non hanno paura ad etichettarti. Uno dovrebbe fregarsene del giudizio degli altri ma noi, anche se non e’ colpa nostra ci vergogniamo lo stesso. Quello che ni fa piu’ rabbia che queste cose accadono anche ai nostri figli con gli amici perché tra di loro c’e’ tanta cattiveria.Questo e’ il motivo perché cerchiamo di risparmiare il piu’ possibile per non far mancare il necessario ai nostri figli. Se ci mangiamo un gelato lo facciamo a casa nostra almeno siamo sicuri che nessuno ci giudica anche se tutto cio’ e’ sbagliato.

    Vi ringrazio ancora del vostro affettuoso pensiero.
    Un abbraccio.

    Giacomo.

  5. 5
    Andrea Spelonga -

    Caro Giacomo, mi rattrista molto leggere le tue parole. Sono un ragazzo di 20 anni che probabilmente non sa ancora nulla della vita e che non può nemmeno lontanamente immaginare cosa tu e la tua famiglia state passando. Però, nonostante la mia giovane età, vorrei darti un consiglio. Abbi fede, in qualsiasi cosa, perchè tempi migliori arriveranno, devono arrivare. Come ho letto nei commenti precedenti, vivete alla giornata, cogliete ogni singolo attimo che possa donarvi un sorriso, concedetevi un gelato o un caffè. Sembra poco, ma non lo è. Un sorriso può alleviare un dolore, seppur momentaneamente, ma soprattutto dovete fregarvene del giudizio della gente, non sanno cosa state passando, perchè probabilmente sono troppo ciechi da non poter vedere oltre il loro naso, oltre la loro “ricchezza”. Mi meraviglia molto che anche i parrocchiani e coloro che frequentano la chiesa siano cosi crudeli nello sferrare critiche e giudizi, proprio loro che dovrebbero invece diffondere il senso di generosità e benevolenza nei confronti del prossimo. A volte mi chiedo quale Dio, ammesso che esista, vorrebbe tutto ciò per i suoi figli. Il mondo sta cadendo a pezzi, l’umanità è solo una mera illusione, ognuno pensa a se stesso, fregandosene del prossimo. Tenete duro, arriverà anche il vostro momento. Un abbraccio caloroso!

  6. 6
    Giacomo -

    Grazie Andrea hai solo 20 anni ma dalle tue parole capisco che gia’ sei maturo. Io ho anche un figlio di 21 anni e certe volte ci sgrida perché ci vede tristi,io gli dico figlio mio hai ragione ma i problemi sono tanti e solo chi e’ un padre di famiglia puo’ capire. Noi abbiamo molta fede e speranza che ci aiuta nel nostro difficile cammino. Meno male che tutta la gente che frequenta o no la chiesa non sono tutti uguali perché ce ne sono tanti che quando raccontiamo la nostra storia gli vengono le lacrime agli occhi. Quelli che sparlano sono quelli che non hanno mai provato la poverta’ dopo aver vissuto una vita da persone normali.Un giorno Dio giudichera’ tutti sia i buoni che i cattivi perché cio’ che si semina si raccoglie.

    Ciao caro ragazzo auguro anche te un futuro splendido come io lo auguro ai miei figli.
    Buona fortuna. Che Dio aiuti tutti i ragazzi.

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