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Un pene piccolo fa godere lo stesso?

di ciabattina
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Lettera pubblicata il 8 Gennaio 2006. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 18.569 commenti

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  1. 11871
    lisa -

    Nessuno può sapere come si vive nel corpo di un’altro,credo però sia dovere di tutti cercare di vivere al meglio.
    mi pare inoltre che ci siano cose peggiori e più difficili da sopportare di questa.

  2. 11872
    fantasma -

    @roland,

    Abbiamo portato in passato l’esempio della masturbazione femminile(il cosiddetto ditalino)e ci siamo chiesti perché la donna che è sola non adopera qualcosa di più voluminoso per la masturbazione se un dito è troppo piccolo?
    Evidentemente il dito può bastare, può bastare se non ci sono altre fissazioni legate alla grandezza del pisello,pisello che non è solo strumento di sessualità ma anche rappresenta il potere,”l’uccello di papà”.
    Le donne che hanno una fissazione “incestuosa”anche inconscia tenderanno al pene grosso,razionalizzando il tutto dietro la motivazione che il pene grosso è più penetrante e stimolante, ma la masturbazione femminile(il ditalino)le femministe degli anni’70 e le lesbiche ci dicono qualcosa di diverso.
    Quello che conta è quello che facciamo contare noi e l’idea del pene grosso è una preferenza molto comune con la quale dobbiamo fare i conti,senza subordinarci alle fissazioni che partendo dalla testa di tante donne(molte delle quali affette da complesso di castrazione femminile basato sulla reale mancanza di pene)finiscono per essere polarizzate e interiorizzate dentro di noi tramite una suggestione di massa(un vero e proprio tsunami)che enfatizza con spavalderia e arroganza il pisello grosso,rimpicciolendo l’uomo dal pene piccolo anche in quei settori che nulla hanno a che vedere col sesso.

  3. 11873
    roland -

    @LISA

    Nel momento in cui la vita sessuale di un individuo (che E’ tra le cose più importanti) viene ridotta o è deludente a causa di una parte fisica che non hai deciso tu, per me, diventa un problema anche emotivo e vitale.
    Probabilmente per voi donne è diverso perchè non siete sottoposte a una “valutazione” in quest’epoca dove tutto è misurabile e misurato.

    @FANTASMA

    E va bene ciò che dici, ma perchè nonostante sappiamo e sanno che sia come te dici, riguardo alle dita, continuano a dire che le dimensioni contano relativamente “a meno che non sia sotto una certa media”?
    non è ossimorico?
    Se le dita abbastano, abbasta anche il membro ridotto, no?

  4. 11874
    mic -

    @Fantasma : dammi retta , lascia perdere le femministe e le lesbiche : ovvio che rifiutando il maschio , non amino il pene, che viene visto addirittura come minaccioso ( es : ogni coito è uno stupro ).
    la donna non fa tutti quei ragionamenti ” freudiani ” sui quali non c’è da scommettere .
    L’idea del pene grosso c’era anche nell’antichità ( Priapo per es ).
    Io semplicemente , farei il mio gioco senza cercare spiegazioni che forse non esistono.
    Perchè agli uomini piace un bel culo di donna ?
    Quindi, buttatevi senza troppi ragionamenti che non servono

  5. 11875
    fantasma -

    @roland
    L’importanza delle dimensioni sono preconcetti che nessuno riesce a sfatare poiché è assente una figura di riferimento che abbia l’autorità di imporre come effettivamente stanno le cose.
    In pornografia è possibile notare un frenetico godere di donna nell’ambito di un autoerotismo che nulla ha a che vedere con la penetrazione; in quel caso un pene,anche piccolo sarebbe un ulteriore valore aggiunto.
    E’ sufficiente il pene piccolo per stimolare le zone erogene così come ce le spiegano i sessuologi,ma se la subcultura sviluppatasi in completa assenza di figure di riferimento(insegnanti) enfatizzano il pene grosso,ecco che il pene piccolo non è sufficiente anche quando di fatto potrebbe esserlo.
    Da qui nasce la forte discrepanza tra il parere dei medici e quello che troviamo nella realtà sociale.

  6. 11876
    fantasma -

    @mic

    Le femministe non rifiutano il maschio, chiedono solo rispetto e rivendicano diritti.
    Le lesbiche rigettano il maschio e dimostrano di fatto che si può godere anche senza pene purchè ci siano potenzialità eccitatorie e orgasmiche.
    L’idea del pene grosso c’è sempre stata poiché i bambini ai primi albori dello sviluppo cognitivo valorizzano le cose basandosi sulla loro grandezza, ne nasce un imprinting indelebile al quale non fa seguito alcuna educazione psico-sessuale.
    Persino le persone di statura alta,pur potendo essere dei veri e propri co.glioni
    vengono valorizzati assai di più rispetto a coloro che pur di statura bassa hanno qualche valore in più sul piano umano.
    I ragionamenti “freudiani” li fanno tutti senza rendersene conto,maschi e femmine.
    Io ci conto tantissimo sui ragionamenti freudiani anche perché avendo trascorso molto tempo a studiarli qualcosina l’ho capita e ritengo che tantissime donne si innamorano dell’uomo anziché del pene.

  7. 11877
    mic -

    @Fantasma : l’unica cosa giusta l’ hai scritta in fondo.
    Le donne si innamorano dell’uomo e non del pene.
    Vero , anzi, verissimo.
    inece è falso che le femministe si battono per dei diritti : esse si battono per dei privilegi.
    Mai sentito parlare di quote rosa per miniere, fonderie, lavori pesanti.
    Le lesbiche non dimostrano nulla : se il pene non serve, inutile andare con un uomo.
    Infatti le donne etrosessuali NON sono lesbiche.
    Se no, scusa, di che ti preoccupi tu er le donne ?
    Anche l’uomo non ha bisogno delle donne per soddisfarsi : vai con un altro uomo e sei a posto.
    Riguardoa Freud ti ricordo Una cosa :
    l’inconscio è per definizione inaccessibile alla ragione.
    Dimmi una cosa : tu ci andtresti a letto con una che ha un girovita di 120 ?
    credo di no.
    perchè una donna non può desiderare un pene fatto come lo intende lei, fosse pure storto, grande, medio, insomma tutto, ma non piccolo ?
    Inoltre, dammi retta, non è che uno perchè è alto è co......

  8. 11878
    fantasma -

    @mic
    Riferiremo ai neofreudiani le tue intuizioni a riguardo l’inconscio sperando che ne facciano tesoro.

  9. 11879
    roland -

    Mi trovo concorde sia con Fantasma che con Mic.

    Con Mic perchè ha ragione quando dice che non ci si può fare molto, se i gusti o ciò che piace alle persone va in una certa direzione. Esattamente come a noi potrebbero piacere un bel sedere e un bel paio di tette, anche alle donne piace inevitabilmente ciò che è abbondante, per il semplice fatto che nel nostro inconscio ciò che è abbondante ci riconduce a forza, potenza, energia.
    Quindi, come io ho sempre detto, è vero che questi sono elementi radicati nella natura umana e non possono essere modificati.

    Ha ragione anche Fantasma, però, quando dice che mancano valori di riferimento. E’ vero – come dice Mic – che l’interesse per la misura del pene affonda le radici nell’antichità, ma è anche vero che non è mai stata una paranoia e una preoccupazione marcata come oggi.
    Questo, come dice Fantasma, avviene per via della pornografia (che ormai è vissuta anche dalla donna) e dalla sempre più veloce diffusione di un ideale estetico nela massa, che rispecchia quelle fattezze. Alla fine, si finisce per convincersi che le nostre paure ancestrali siano reali.

    Probabilmente sarebbe opportuno rivalutare una concezione erotica della sessualità e non pornografica, forse aiuterebbe a rielaborare una visione slegata dall’ideale consumistico del rapporto tra i sessi.

    Però Mic col mio discorso volevo farti ragionare su una cosa. Tu dici, ma un uomo andrebbe con una che un girovita 120? Magari no, è vero. Ma noi esseri umani “normali”, in quest’epoca normale, ci poniamo mai il problema che queste persone sono comunque degli esseri umani con dei sentimenti e dei desideri? Solo perchè abbiamo un pene normale, un fisico normale, un bel viso ecc. siamo portati a fregarcene e a seguire la natura che ci fa andare verso ciò che ci piace e ha certi standard?
    Magari è un discorso romantico e utopistico, ma le frustrazioni e le depressioni nascono anche da questo.
    Uno non sceglie di nascere e in piu’ si ritrova in una certa situazione dove viene penalizzato da regole umane che non ha scelto lui.
    Come affronterà la realtà?

  10. 11880
    Golem -

    Ho condotto un lungo e contrastato dibattito riguardo agli amori non ricambiati, dove ho più volte sottolineato come certe scelte apparentemente incongruenti, come accettare di assecondare chi non ci ricambia, abbia in realtà una ragione profondamente inconscia che attiene all’attrazione sessuale, che con L’amore NON HA NIENTE A CHE VEDERE, anche se le donne che hanno partecipato al dibattito giuravano che lo fosse, e non ho motivo di dubitare che lo dicessero in buona fede.
    La questione delle dimensioni del pene rientra SOLO IN PARTE in una delle tante indicazioni di natura subconscia che compongono il quadro attrattivo di un uomo nei confronti di una donna. Ma come si può immaginare, ammesso che abbia l’importanza che molti di voi ritengono che abbia, non potrà, quasi mai essere al primo posto, per motivi ovvi, visto che nessuno va in giro nudo e col pene in erezione. Una donna (normale) che segue le istanze legate al desiderio sessuale secondo dei canoni equilibrati, non sta pensando a quanto l’avra’ piu’ o meno grosso quell’uomo che comincia a piacerle, seppure non si possa escludere che singolarmente possa farlo. Come d’altro canto un uomo fa quando è attratto da certe forme ridondanti del sesso femminile.
    Ma una donna, al contrario dell’uomo, vive più di ciò ché immagina di un uomo piuttosto che di quello che è realmente. La parte fisica, pur importante è secondaria rispetto a quella carismatica, anche se quel carisma esiste solo nell’immaginazione di quella donna.
    Pensare e fissarsi che la ” presunta” dimensione del proprio organo sessuale possa essere la causa di certi eventuali insuccessi significa quasi certamente creare il classico “capro espiatorio”, che se serve a trovare un comodo “colpevole”, tuttavia non risolve il problema reale, che evidentemente sta “più in alto”. La fiducia in se’ stessi,( anche presuntuosa purtroppo), e’ il vero segreto per non avere il problema del…c.....
    Ciao

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