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Tasse universitarie sul reddito familiare anche se vivo da solo

di

Art. 10 Studenti con nucleo familiare autonomo
Lo studente che dichiari di aver costituito un nucleo familiare autonomo deve comunque fare riferimento alla situazione economica della famiglia di origine, a meno che non ricorrano entrambi i seguenti requisiti (art. 5 comma 3 del DPCM 9/4/2001):

a) residenza esterna all’unità abitativa della famiglia di origine, in alloggio non di proprietà di un suo membro, da almeno due anni rispetto alla data di presentazione della domanda, inoltrata per la prima volta a ciascun corso di studi;
b) redditi da lavoro dipendente o assimilati fiscalmente dichiarati, da almeno due anni, non inferiori a 6.500 Euro.

Sono un ragazzo di 22 anni, lavoro da 24 mesi e da 21 vivo da solo, prima a Como ora a Milano. Non sono proprio un “bamboccione”..
Quest’anno ho deciso di iscrivermi all’Università (o meglio di riiscrevermi, avendola abbandonata, senza mai conseguire esami, quando ho incominciato a lavorare).
Lavorare e studiare è dura e anche mantenersi, in una città come Milano.
Pago l’affitto naturalmente, ma non posso scaricarlo dal mio reddito, anche se sono residende, perchè è intestato alla mia coinquilina (risulta, mi han detto al Caf, che mi ospitano!).
Passiamo questa.. ma immagino capiate la mia rabbia, quando mi sento dire che sono necessari anche i redditi dei miei genitori, i loro beni patrimoniali, il loro estratto conto e anche l’eventuale reddito di mia sorella! Ma come? Non vivo con loro da quasi due anni, ho un lavoro, mi mantengo, ho una mia indipendenza, non voglio un premio, per carità, ma almeno pagare le tasse sulla base del MIO reddito, quello con cui mangio, pago le bollette, pago l’affitto (perchè lo pago!) quello con cui faccio i conti ogni fine del mese!
Il risultato è che al posto di pagare in base al mio reddito effettivo del 2006 (7300 euro!!!!)
mi troverò a sborsare una cifra calcolata su un imponibile di 55827 euro (più le rendite patrimoniali). Non so sinceramente che dire.. Mi vengono in mente soltanto parolacce.
Certo è un bel modo di aiutare i giovani.

Filippo Preziati

Lettera pubblicata il 6 Novembre 2007. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Cittadini - Scuola

La lettera ha ricevuto finora 15 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    daniela -

    anche a me è successa la stessa cosa: vivo da sola da un anno e pago un mutuo. ho scritto alla commissione che valuta i casi particolari per il pagamento delle tasse e non hanno accolto la mia protesta… così ho dovuto pagare come se vivessi ancora con i miei.
    bella roba l’articolo 10.

  2. 2
    heidi81 -

    ti capisco…mi sono laureata a luglio dopo 5 anni di studio e lavoro full time 40 ore alla settimana e quante parolacce sono uscite dalla mia bocca!
    poi ci si lamenta se i giovani vannoa studiare e lavorare all’estero.
    In bocca al lupo per il resto!un abbraccio

  3. 3
    Goffredo -

    Ciao! anche io sono in una situazione simile. ma c’è anche un’altra cosa che mi fa inc……… adesso sono tutti in piazza per la riforma, forse anche giustamente… non ho avuto tempo di informarmi, purtroppo! ma com’è che a nessuno è mai venuto in mente di andare in piazza anche per queste cose? O per la folle buracrazia universitaria (per esempio: mi hanno annullato esami perchè ero troppo avanti)? Dove sono stati i gruppi studenteschi fino adesso? L’impressione è che siamo solo tante piccole ed insignificanti pedine inc…….., prese in considerazione solo quando c’è da combattere le battaglie di qualcun altro. Ci prendono per il ….! Purtroppo studio legge e andare all’estero con un titolo così legato allo stato in cui è stato ottenuto è cosa difficile, ma resta solo una cosa da fare: scappare, scappare, scappare!!!!!!

  4. 4
    massimo -

    Nessuno va in piazza perche l’università ci guadagna e quindi non ha interesse di protestare. I Vs. professori che sponsorizzano nelle ricerche solo i loro protetti snobbando chi ha davvero voglia di lavorare farebbero bene ad interessarsi dei loro studenti e non dei loro interessi.

    E’ un paese di Mafiosi ricordiamocelo, la vera mafia non è quella di Provenzale ecc. E’ quella che ci troviamo davanti tutti i giorni.

  5. 5
    paolo -

    vivo da sempre in questa casa, mio padre è andato via di casa ben 19/20 anni fa, ho vissuto con mia madre fino al 16 marzo 2009, giorno in cui è morta di cancro, la casa risulta essere di mia proprietà, per quanti curriculum ho inviato fino ad oggi non ho mai trovato un lavoro che mi permettesse di andare avanti economicamente, quindi impossibilitato anche a potermene andare via di casa, anche se mia madre fosse stata in vita e godeva di ottima salute, le stronzate di Renato Brunetta: ai disoccupati è dispostato a dargli 500 euro al mese, non so a quale tipologia di disoccupati si rivolga, perchè o se si ha una casa propria o si è in affitto 500 euro ci paghi le bollette del condominio, anzi nel mio caso per l’esatezza ben 840 euro di bollette condominiali (nonostante la casa è di mia proprietà).

    E’ stata donata da mio padre a me nel 1994, quindi 16 anni fa, l’atto costò sui 8.000.000 di Lire dal Notaio, la casa è grande 120 mq con giardino e balcone credo per un valore non inferiore a 600.000 euro
    nella zona di MonteVerde Nouovo (Roma), mio padre vive in Toscana, dove risulta avere un podere di 12 ettari ed un casale, in provincia di Grosseto. (non so il valore, so solo che nel 1990/91 lo aqcquistò per 200/250.000.000 di Lire), ed interamente ad uliveto, dal quale non effettua la raccolta, perchè le spese sono maggiori rispetto all’incasso, nonostante sia a poche centinaia di metri il frantoio.

    dunque a malincuore tocca lasciar cadere il frutto della terra.

    mio padre mi ha passato fino a Gennaio 2010 ben 1.000 euro con i quali debbo far fronte a tutte le spese, dunque o mangio o pago le bollete e questa volta, ho deciso di no pagare le bollette, perchè erano quasi di pari importo rispetto a quello che mio padre mi dava, mi sarebbero rimasti sul c/c ben 160 euro con cui andar avanti 1 mese sano e se ci fossero state ulteriori spese non le avrei potute affrontare.

    come si usa dire sono in bolletta e non solo io, ma anche mio padre che ha è prosciugato il c/c p

  6. 6
    paolo -

    per aiutarmi economicamente a partire da marzo scoso, quando trovammo tutte le bollette condominio/riscaldamento da pagare per un totale di 2.500 euro.

    era il 2009, quando avevo espresso il piacere di voler andare a Tor Vergata a studiare Ing. Elettronica, poi preso dallo sconforto per le tasse universitarie, ho dovuto rinunciare all’idea.

    mio padre vive da solo, non ha altre fonti di reddito che la pensione che percepisce e che in virtù del fatto che se uno dei due coniugi viene a mancare gli viene riconteggiata la sua pensione ed anche quella della moglie, ora ha si due pensioni, ma l’una integrata all’altra, quella di mia madre è stata ridotta a 500 euro, e quella sua che percepiva 1.250 euro, non so di quanto, resta il fatto che mia madre con lo stipendio percepiva 1.400 euro al mese, poi da quando andò in pensione non so di quanto l’abbiano diminuita, pur restando il fatto che mia madre percepiva 2 pensioni la prima quella dell’inpdap versatagli dalla CCIAA e la seconda cui aveva diritto per il fatto che aveva il cancro da parte dell’INPS per tutto il periodo che è stata in vita. quella dell’inps si è estinta, quella dell’inpdap è quella che ha mio padre.

    io invece devo andare avanti con 660 euro !

    se volevo andare all’università e cambiare il mio destino mi è precluso, insomma per lo stato Italiano sembra impossibile che io possa vivere da solo, che mio padre mi abbia aiutato economicamente fino a Gennaio 2010, e che abbia un’abitazione di almeno 600.000 euro che mi è stata donata da mio padre nel 1994.

    io su quale base di reddito dovrei far affidamento ? su quello di Berlusconi ? perchè se ragioniamo così allora io ho chissà quali grandi redditi, quando invece vi ho descritto per filo e per segno tutta la situazione ed anche quella economica, praticamente per me è preclusa l’università vero ?

  7. 7
    simone -

    Ciao,
    volevo sapere una cosa.
    Io devo andare a studiare a Milano e mantenermi.
    Se mi facessi dare la residenza con mia nonna, visto che se la prendo per conto mio a quanto ho capito dai commenti non è fattibile, riesco ad ottenere qualche riduzzione?
    grazie

  8. 8
    Luigi -

    ***Ciao a tutti studio a Modena INFERMIERISTICA e sono uscito fuori corso. Quest’anno quindi dovro’ rifare il 2° anno. Essendo uscito fuori corso non ho + il diritto alla borsa di studio e soprattutto neanke alla esenzione tassa per reddito secondo il modello ISEE. Vivo kon i miei ke non hanno la possibilita’ di pagarmi la tassa che e’ molto alta pur avendo chiesto la rateizzazzione .
    Mia mamma prende una pensione di reversibilita’ di mio papa’ di 400 euro al mese e tra tra la spesa al supermercato , l’affitto non arriviamo a finemese…
    Ho provato a poter lavorare ma e’ impossibile trovare lavoro (che mi permetta di guadagnarmi sufficienti soldi x equilibrare il tutto) se non si conosce qualke persona che ti raccomandi…e poi kon le ore di lezioni obbligatorie e il tirocinio e gli esami non potrei permettermi di lavorare in quanto potrei scegliere solo l’una o l’altra(studio o lavoro).
    Dovro’ restituire i soldi della borsa di studio riscossa a dicembre e non so’ kosa fare…..
    Avevo bisogno di curami i denti in quanto cariati e attraverso la mutua mi hanno mandato a castelfranco Emilia da un dentista ke mi ha rovinato un dente volontariamente skeggiandomi lo smalto che ricopriva un mio dente sano, tra l’altro e’ il dente davanti. e non ho il lusso di farmi giustizia e passera’ tutto liscio ed inosservato, perche’ per aver giustizia bisogna pagare e io non me lo posso permettere.
    Mi sento un ragazzo meno degli altri perche’ non ho avuto la fortuna di avere un papa’ e qualkuno ke si prendesse cura di me sin da ragazzino….non posso neanke trovarmi un amore in quanto qualsiasi ragazza non mi accetterebbe xke’ il mio portafoglio “non e’ consumato” e non ho neanke un amiko perche x uscire bisogna pagare. Credo che faro’ una brutta fine e credo sia vicina….
    (kon questo non voglio far pena a nessuno tanto la mia dignita’ non so’ neanke + cosa sia).***

  9. 9
    mery 88 -

    io studio legge e faccio veramente fatica a mentenere i miei studi. Devo anche organizzarmi per vedere come pagare il biglietto del pullman quando ho esami o devo seguire qualche lezione. Eppure sono soltanto sei euro e cinquanta!! Ma non mi scoraggio e tiro avanti con tutte le mie forze come spero facciano tutti quelli che come me hanno difficoltà. Io cerco un riscatto sociale che spero un domani arriverà, per poter garantire un futuro anche ai miei figli se ne avrò. Mi costa troppo caro guardare i sacrifici che i miei genitori hanno fatto e stanno ancora facendo. Ma il motivo non sono soltanto i soldi quanto la voglia di cambiare le cose quando arriverò a ricoprire un ruolo di qualche rilievo, di fare le cose giuste come dovrebbe essere e fare il mazzo a tutti quei maledetti corrotti che sporcano la società. Forza a tutti ragazzi…finchè c’è vita c’è speranza!

  10. 10
    daniela -

    Avendo la residenza diversa dai miei genitori (sono senza reddito) ho diritto a qualche riduzione sulle tasse universitarie?

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