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Storia lunga, spero che qualcuno mi legga

di

Sapete, ho 21 anni e mezzo e nessuno di cui fidarmi. Ho un carattere orrendo, davvero. Sono molto diffidente e seleziono troppo le persone: come se dovessi decidere chi può entrare a far parte della mia vita, oppure no. E’ così che dovrebbe funzionare, no? Scegliersi gli amici con cura, affidare le tue confidenze e la tua amicizia, amore e bene, alle persone che ritieni giuste. Questo era l’unico aspetto del mio carattere che mi piaceva. Ma esattamente due anni fa, il mio mondo mi è crollato addosso.
Avevo un ragazzo, il primo che ho avuto. Ci siamo conosciuti nel 2008. Non era bello e nemmeno estroverso e solare. Non so cosa mi abbia colpito di lui, non so cosa mi abbia fatto innamorare… forse il suo essere, per certi versi, come me. Era serio e riservato. Compagno di molti e vero amico di pochi. O almeno credevo fosse così. Perché io sono un tipo che o ti odio, o ti amo o mi sei indifferente. E in tutti e tre casi, non lo mando a dire. Ecco, un altro aspetto orribile del mio carattere: sempre sincera, forse fin troppo, nel bene e nel male. Non sono capace di leccare i piedi e questo, purtroppo, spesso va a mio discapito. E ritornando a ciò che stavo dicendo prima, credevo che anche il mio (ex) ragazzo fosse così, che stesse con me perché lo voleva sul serio. L’ho ritenuto ‘meritevole’ di prendersi cura di un pezzetto del mio cuore. Mi fidavo di lui ciecamente: usciva con gli amici, andava anche a ballare da solo certe volte. Mi fidavo completamente. E lui si fidava di me, immagino. Perché mi conosceva benissimo e sapeva come sono fatta. Oltre a lui avevo anche un’amica. L’adoravo. Andavamo alle superiori insieme, studiavamo insieme…e se ricordo tutte le cavolate commesse insieme, ancora rido. La mia amica. Divertente, allegra, si arrabbiava per niente, odiava la matematica e amava le persone sincere. Anche lei non reggeva l’ipocrisia e la falsità che, ormai nella maggior parte delle persone, regna sovrana. Era come una sorella per me. L’unica persona che conosceva tutto, ma proprio tutto, di me. Altro che ‘amore’, ‘tesoro’ e altri nomignoli che si attribuiscono le amiche di oggi (sono arrabbiata e depressa oggi, ciò che scrivo non prendetela come un’offesa, vi prego)… noi litigavamo, ci insultavamo e ritornavamo più unite di prima. Usavamo i nostri nomi, semplicemente. Niente ‘leccate’ giusto per ritornare al punto di cui sopra. Erano queste due persone, principalmente, a farmi dire: “la vita è meravigliosa”. Solo loro. Sembra brutto dirlo, ma neanche i miei o mia sorella (poi magari spiego anche quest’altra situazione). Finché l’estate 2010, se li è portati via. Tutti e due. No, tranquilli, non sono morti. Non in senso pratico almeno. Per me sì. Lui dopo una banale litigata mi ha lasciata tramite cellulare (neanche a voce, per messaggio), senza darmi nessuna spiegazione al riguardo. Anzi, una sì: “era impossibile, troppo diversi”. E pensare che gli volevo bene anche perché per alcuni aspetti la pensavamo esattamente allo stesso modo. Inutile dire che mi ha spezzata, psicologicamente e moralmente. Pensavo avesse un po’ più di tatto, forse è stato anche il modo in cui me l’ha detto che mi ha distrutta. Ho perso 15 kg in poco più di 4 mesi. E ci tengo a precisare che non era un mio capriccio… semplicemente non avevo fame: mi si era chiuso lo stomaco. Come se mi avessero colpita al centro di esso con un pugno tanto forte da farmi vomitare anche l’anima. E oltre al pugno del mio lui, si aggiunse anche una coltellata alle spalle da lei. Non pensate al solito triangolo, lei odia ‘ste cose. Mi ha fatto male perché in quel periodo avevo bisogno della mia amica. E lei non c’era. Aveva cominciato a lavorare e da che ci sentivamo tutti i giorni, man mano non ci siamo sentite più. Di punto in bianco. Semplicemente sparita. Ero rimasta sola. Circondata da una marea di persone, ma sola. A distanza di due anni, posso dire di essere riuscita a ‘guarirmi’ senza l’aiuto di nessuno. Ma se da un lato sono riuscita a dimenticare lui (solo lui, lei resterà sempre l’amica fantastica che vorrei avere), dall’altro sono peggiorata caratterialmente. Sono diventata ancora più diffidente nei confronti degli altri, ancora più riservata. E insicura. Odio tutto di me. Dal corpo al carattere, appunto. Ho conosciuto altre persone, ma sono rimaste tali: conoscenze. Di amici nemmeno l’ombra, di fidanzati ancora meno. E sinceramente sento più il bisogno di un’amicizia che di un amore. La solitudine è un qualcosa di mostruoso. Mi manca sentirmi viva. Vorrei riuscire a ritrovare la me stessa di un tempo, solo che non so come fare. Sicuramente bisogna intraprendere un viaggio con sé stessi e analizzare ogni piccola cosa. Ma da dove si comincia? Come si fa? Qualcuno lo sa? Voglio cambiare, perché così non vado da nessuna parte. Voglio fidarmi, voglio amare e volere bene. Voglio vivere, di nuovo.

Lettera pubblicata il 12 Maggio 2012. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 8 commenti

  1. 1
    Gloria -

    Cara Mia “amo-la-sincerità”, penso che il tuo problema principale sia quello che tu stessa lasci trasparire dalla tue parole: Non Ti Ami abbastanza.
    E se non ti ami tu, come puoi pretendere che lo facciano gli altri? Il problema non é al di fuori di te (la tua amica, il tuo ex ragazzo o le persone di cui non ti fidi), ma é Dentro di Te.

    Dovresti recuperare quella tanto discussa “autostima”, quella che ti permette di stare in mezzo agli altri senza avere il timore che ti possano ferire e dovresti lavorarci molto, giorno dopo giorno.

    Il mondo, dal mio punto di vista, é diviso principalmente da due “categorie” di persone: quelle che si sentono inadeguate (come te) e le narcisiste, cioè quelle che hanno un’adorazione eccessiva di se stesse. É difficile essere persone equilibrate, cioé amarsi senza svilire gli altri per cercare di sopraffarle, ma é sicuramente la condizione ideale! Bisogna sforzarsi per raggiungere questo equilibrio: prima lo farai e prima la tua vita inizierà a piacerti.

    Con affetto,

    Gloria 🙂

  2. 2
    kombo -

    Cara mia,
    leggendo la tua lettera emerge innanzitutto una cosa: la necessità quasi vitale che tu hai di rapporti profondamente sinceri e autentici.

    E’ chiaro che questa tua istanza ti porti a concentrarti su poche persone, quelle che tu reputi all’altezza del rapporto che desideri.

    Come hai constatato tu stessa, questa strategia relazionale presenta un inconveniente. Ovvero, quello di trovarsi in una posizione estremamente vulnerabile, estremamente dipendente dall’altro. Il timore di perdere quel rapporto esclusivo, ti mette in una posizione di passività.

    In realtà né il tuo ex, né la tua amica, né io o qualsiasi altra persona può sapere meglio di te cosa provi, cosa pensi, chi sei. Puoi aprirti a qualcuno quanto vuoi, ma sarà sempre la tua storia, e non quella di un’altra persona.

    La tua solitudine non è la semplice mancanza di qualcosa o di qualcuno. Non è qualcosa che qualcuno si è portato via e che tu non hai più. E’ il tentativo del tuo inconscio di dirti: “Cambia qualcosa”. Sono le tue energie più profonde che cercano una nuova strada e nuovi sbocchi per concretizzarsi. E se non escono, ti mandano un segnale di disagio, che sta a te ascoltare.

  3. 3
    T.D._ -

    Ciao Mia,
    nelle tue parole ritrovo me, ritrovo quasi totalmente me.
    Non so dirti da dove si comincia, so solo dirti che anch’io mi sono tante volte guarita da sola, mi sono addirittura un po’ cresciuta da sola.
    Mi piacerebbe conoscerti meglio.
    Ciao

  4. 4
    mia. -

    Sì è vero Gloria, hai centrato il punto. Ho poca stima di me, per non dire quasi nulla. Il mio ex, la mia amica, etc, sono solo degli esempi perché per molto tempo ho vissuto con la costante domanda ” lei cos’ha più di me?”;
    E questo ha decisamente minato la mia autostima.
    Come l’ha minata il fatto di aver cambiato facoltà dopo due anni, con la paura di non rendere orgogliosi i miei genitori per i sacrifici che fanno. Come essere costantemente paragonata a mia sorella che invece “brilla”. Come tutte quelle persone che mi dicono che dovrei dimagrire, che a 21 anni sembro una di 17. Che proprio per il mio amare i rapporti sinceri, sono strana e fuori dal mondo “perché non ho capito ancora come funziona” (parole di una conoscente). Di certo tutto questo non mi aiuta. E l’ho capito il problema qual è, ossia amarmi. Il fatto è che non ho capito come si fa.
    Kombo, voglio cambiare. Ma non so da dove cominciare e come farlo.

  5. 5
    mia. -

    Ciao T.D. farebbe piacere anche a me conoscerti, se ti va ti lascio la mia email. Fammi sapere 🙂

  6. 6
    T.D._ -

    Ciao Mia! Certamente! Se ti và, ti contatto volentieri!
    A presto!
    ciao

  7. 7
    mia. -

    Ti lascio il mio contatto di msn allora, anche se non so se tu sia iscritta. Spero di sì.
    mia9.0@hotmail.it
    A presto!

  8. 8
    usain88 -

    mi sono riconosciuto in molte cose che hai scritto 🙂
    elgordo@email.it

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