Salta i links e vai al contenuto

Sto cadendo

Ho paura. Non voglio rimanere sola. Ultimamente il mondo mi sta abbandonando e io vorrei lasciarlo, ho pensato varie volte di farlo. Ma non ci riesco. Penso sempre alle lacrime dei miei genitori e dei miei amici, questo mi trattiene. Però certe volte vorrei solo staccare la spina. Continuo a fissare il soffitto della mia camera, può sembrare strano, ma mi rende felice. Tutto quel bianco mi da la libertà di immaginare qualunque cosa. Fin da quando ero bambina ho dovuto contare sulla mia fantasia e ancora ora preferisco chiudere gli occhi e guardare al di là di quello che vedo normalmente. Non ho molti problemi, in fondo, però mi sento così inutile. Credo che se fossi invisibile per un giorno nessuno se ne accorgerebbe, continuerebbero tutti la loro vita da illusi. Ho provato spesso a illudermi, o solamente a sperare, ma tutto è andato male. Oggi sono stata in un parco, c’era un prato bellissimo, ho iniziato a correre, non mi importava delle persone, amavo il vento fra i capelli, quell’assurda leggerezza.. A volte vorrei davvero un motivo per soffrire. Sono triste, senza motivo e a volte preferisco davvero restare sola. Io mi capisco, gli altri no e non sanno proprio cosa vuol dire sentirsi diverso.

Lettera pubblicata il 10 Marzo 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
Condividi: Sto cadendo

Altre lettere che potrebbero interessarti

Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 8 commenti

  1. 1
    Apefuribonda -

    Stai vivendo.
    Anche questo è vivere.
    In fondo non sei la sola che potrebbe sparire senza che gli altri se ne accorgano. Secondo me partiamo tutti dalla stessa condizione, poi i più furbi si costruiscono una rete di conoscenze per convenienza o anche per piacere e cercano di omologarsi ed entrare nel consorzio umano per non restarne fuori. Chi, invece, ha difficoltà a scendere a compromessi preferisce spesso il bianco del soffitto.

    Ti ripeto, io non ci trovo nulla di strano in quello che descrivi. Devi solo trovare una ragione, tutta tua, personale e privata per andare avanti. Una ragione che nessuno ti può rubare e portare via.

    Persevera, riprova e ritenta ogni volta, non perdere la stima di te stessa e se non ne hai abbastanza.. inizia un percorso personale per acquisirla.

    La vita è una sola. In giro c’è tanta merda.
    Perchè gli altri dovrebbero avere più diritto di te a viverla?
    Perchè mai tu dovresti sparire per un giorno o per sempre, mentre gli altri continuerebbero la loro vita da “illusi” come li chiami tu.

    Nessuno ha più diritto di te.

  2. 2
    angela85 -

    Anchio mi sento come te,paura di restare sola,e penso al suicidio.almeno te hai amici,io sono davvero sola.quindi pensa pisitivo,hai tante persone vicino.se ti va scrivimi stellanascente85@virgilio.it

  3. 3
    Cretino -

    Sei triste ma sei piena di vita, si vede da quello che dici sai? Bè correre ti faceva stare bene? E allora corri, corri fallo sempre =) non sto scherzando se ti fa sentire libera e ti fa sentire viva fallo. Fai quello che ti fa stare bene, sembra che tu abbia tanta fantasia allora usala anche se pensi che a volte sia inutile. Tirati fuori da questo tunnel che ti ha avvolto!
    Se non lo fai tu dubito che arrivi qualcuno che lo farà per te, la gente a volte non si accorge di chi ha intorno e se ha bisogno di aiuto.
    Non pensare alla morte, mai. Tu vali tanto quanto me o tua madre o quello che cammina sul marciapiede.

  4. 4
    limonene -

    secondo me le persone che sono tristi senza motivo sono persone che hanno tutto e dalla noia non sanno che fare, percio’ cercano dei problemi, dei motivi per essere tristi e stare male per poter essere di conseguenza nel centro dell’attenzione. pensa a tutte le persone che hanno dei problemi veri, dei problemi seri… o a tutte le persone malate che farebbero di tutto per poter vivere!
    una nostra amica di famiglia e’ malata di sclerosi multipla, non puo’ camminare da piu’ di 10 anni e non puo’ fare niente con le mani, neanche prendere un bicchiere d’acqua se ha sete. eppure e’ sempre allegra e sorridente e non ha intenzione di lasciarsi andare…
    non capisco proprio le persone ingrate come te! avete la fortuna di vivere e non avete voglia di farlo! ti consiglio di cominciare a vivere… fai le cose che ti danno soddisfazione e ti fanno sentire felice!

  5. 5
    Robert -

    Io credo che sia possibile che tu sia realmente diversa.
    Ma non per una sorte malevola, un destino capriccioso.
    Semplicemente i tuoi genitori ti hanno tirata su male da piccola.
    Non sei dotata di un buon equilibrio interiore, il che può dipendere da mille fattori.
    Ma a mio avviso difficilmente cambierai, molto più semplice accettarti e cercarti un tuo spazio. Ma comunica, non tendere a chiuderti.
    In bocca al lupo, lui ha sempre fame

  6. 6
    limonene -

    @Robert: Non diamo sempre la colpa ai genitori di aver cresciuto male i figli! Ci sono tanti genitori bravissimi che hanno cresciuto benissimo i propri figli ma quest’ultimi nonostante tutto non riescono a vivere, a farsi valere e sono solo degli eterni insoddisfatti. I miei genitori hanno cresciuto me e mia sorella allo stesso modo, nel migliore dei modi… eppure, io mi sono realizzata e mia sorella invece continua a non sapere cio’ che vuole dalla vita, da’ la colpa ai miei per non averla cresciuta bene ed e’ una grandissima egoista.
    I genitori fanno del loro meglio e spesso i figli sono ingrati e non l’apprezzano. Purtroppo certe cose gli arriveranno al cervello troppo tardi… ovvero quando i genitori non ci saranno piu’!

  7. 7
    luna -

    Ognuno ha le sue peculiarita’ e il bello e’ anche questo. Al contempo chiunque probabilmente puo’ sentirsi diverso e solo rispetto alla propria sensibilita’ e interiorita’, magari anche chi da fuori vedi piu’ omologato. Coltivare la propria essenza puo’ essere un bellissimo percorso, fatto anche di incomprensioni, ma e’ una sensazione che forse tutti provano talvolta nella vita e che a volte non e’ nemmeno cosi’ reale o non dipende soltanto dagli altri se si guarda gli altri,tutti gli altri, come chi non puo’ capire tanta diversita’. A volte farsi certi discorsi diventa anche un alibi per non scorrere con la vita, per non intessere legami in cui ciascuno mette il proprio e anche gli altri possono avere paure, fantasie, sensi di ‘specialita’” e inadeguatezza ecc. Oppure non si stanno investendo le energie e cio’ si fa sentire. Ti piace correre? Corri. Quoto chi te lo ha scritto. C’e’ chi ogni giorno, poiche’ puo’, si regala la gioia di farlo. C’e’ chi usa la sua carica di grande fantasia disegnando, scrivendo, portandola fuori in qualcosa di concreto per se’ e condividendolo. Quando ci si sente invisibili in mezzo a chi vuole bene a volte senza volerlo si sta peccando di egoismo: non sono gli altri a non vedere te ma sei tu a non vedere gli altri, a concentrarti un po’ anche su loro, ad ascoltarli, guardarli, chiederti cosa sognano o cosa manca loro. Ho il massimo rispetto per la tristezza “senza una ragione” perche’ non e’ vero che nasce solo dalla noia e dal non avere problemi, anche se e’ vero che il non fare nulla produce noia e blocchi di energia e che l’essere umano puo’ anche non fare nulla e godersi il mare, il sole e il riposo, la salute e i suoi cari (e a volte se ne dimentica perche’ non sa piu’ stare nel presente) ma il cervello dell’uomo non e’ fatto neanche solo per speculare sul niente e se un problema lo stressa pero’ l’essere usato per vivere realmente lo mette in opera e lo gratifica. ho rispetto perche’ cio’ che volgarmente chiamiamo depressione (e che per chi si occupa di questi disagi ha tanti nomi diversi

  8. 8
    luna -

    a seconda di cosa sul serio si.tratti e non si tratta neppure di “etichette” ma di non implodere in frettolose autodiagnosi) dicevo esistono stati di malessere per cui stai male anche se apparentemente una ragione non c’e’ ed e’ proprio non sapere contro cosa si sta “combattendo” ad avvilire e a incasinare i pensieri e a farli implodere . Non serve a niente dire a chi si sente cosi “ma se non hai problemi! Di che ti lamenti!”..Spesso chi sta cosi si sente “in colpa” anche per questo. eppure chi in un certo momento della vita soffre d’ansia (e magari neanche la riconosce) sta male sul serio e ha un problema: come sta, come si sente e i pensieri in cui implode per come sta. o in generale cio’ che non lo fa muovere dal letto, sentirsi distante dai suoi cari, scollegato da se stesso, senza energie, senza piacere, invisibile, solo anche quando e’ in mezzo ad una festa popolare o triste o persino in colpa mentre chi gli vuol bene gli fa una festa di compleanno. Non so quale sia il tuo problema, forse varrebbe la pena che tu fossi in grado di riconoscerlo se c’e’ e che sintomi ha. E se si tratta di un blocco di energie trovare un modo piacevole e costruttivo e affine a te per scioglierlo. Fosse anche andare a correre ogni mattina, intanto, invece di guardare il soffitto

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili