Stima e suggerimenti
Dueville, 26/06/2025
Caro Enrico Mentana,
permettimi questo tono confidenziale dovuto al fatto che seguo i tuoi telegiornali e le tue “maratone” sin da quando militavi in Fininvest ed ho continuato durante la tua avventura in LA7.
Mi piace il tuo modo di fare informazione, in maniera raccontata, inserendo tra le notizie qualche valutazione personale ispirata dal buon senso che ti caratterizza.
Questo stile di comunicare mi fa soprassedere su alcuni difetti che, a mio avviso, il tuo telegiornale si porta appresso.
Innanzi tutto, l’annuncio dei principali argomenti che saranno affrontati dal telegiornale in fase di anteprima e la successiva esposizione, a telegiornale iniziato, dell’elenco più dettagliato degli argomenti, vien fatto con un tono di voce e con un volume che rendono molto comprensibile la tua narrazione. Successivamente il giornalista che prende in carico l’argomento e lo dettaglia rende più difficoltosa la comprensione perché il tono ed il volume vengono immediatamente abbassati dai tecnici del suono quasi a voler differenziare l’enfasi tra il tuo annuncio e l’esposizione fatta dal tuo collaboratore. Inoltre, quasi tutti i tuoi giornalisti collaboratori hanno il vizio di parlare in maniera estremamente rapida quasi fossero “a cottimo”.
Se mi permetti, il tuo telegiornale molto spesso fa un’arida elencazione di numeri e di percentuali che rendono difficile il loro recepimento. Sono i numeri estrapolati da report di vari enti e, noiosamente, raccontati agli ascoltatori. Sarebbe sufficiente che il giornalista citasse il “nocciolo” dell’informazione e l’ente che l’ha prodotta. Lascia fare a “Il Sole 24 Ore” il compito di informare i lettori specializzati sul dettaglio dei numeri riguardanti una certa notizia.
In una certa fase del tuo telegiornale, probabilmente per lo spirito fortemente aziendalista che ti caratterizza, tu annunci i programmi che seguiranno il tuo telegiornale e gli ospiti destinati ad intervenire. L’annuncio ricorrente è quello di “Otto e mezzo” della Gruber subito seguito da un intervallo pubblicitario che, l’azienda, metterà nel conto del tuo telegiornale. Sappi che non appena tu fai l’annuncio io cambio immediatamente canale sottraendo una frazione infinitesimale degli ascolti del tuo programma da quel preciso momento in poi. Faccio questo perché considero il programma della Gruber estremamente fazioso, orientato a far percepire una visione di sinistra degli argomenti trattati e creando le condizioni perché non ci siano interlocutori “contrari” o, qualora raramente qualcuno fosse invitato, sia sovrastato da altri compresa la giornalista stessa. Non ho stima della Gruber perché melliflua con alcuni interlocutori ed ostile con altri di parte avversa considerata la sua impostazione di parte. Non mi piace la Gruber perché in un caso di andata in onda in ritardo a causa dello sforamento del tuo telegiornale ti ha definito “Incontinente” che significa che ti “pisci addosso” mancandoti gravemente di rispetto. Forse in te prevale quella tendenza del credente che porge l’altra guancia e perdona.
Sto leggendo un articolo che lascia intravvedere una tua intenzione di smettere o probabilmente, di passare ad altra emittente. Nella prima ipotesi voglio esprimerti la mia riconoscenza per la qualità del tuo lavoro ed un ringraziamento per quanto hai fatto; nella seconda ipotesi ti seguirei nel tuo nuovo ruolo proseguendo nel tuo ascolto.
Un cordiale e caloroso saluto
Luciano Costa
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